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Autore: MielChan    01/03/2018    1 recensioni
In questa città puoi esprimere un desiderio tramite un aeroplanino di carta, Thomas lanciò il suo all'età di 18 anni totalmente ubriaco, non ricorda nulla di ciò che ha espresso , ora ha 20 anni con un'incidente alle sue spalle che gli ha fatto dimenticare 2 anni della sua vita, il perché, sfortunatamente, è ancora ignoto.
[Newtmas AU]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Minho, Newt, Newt/Thomas, Thomas, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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‘’Pive alzati.’’ Sento urlare di prima mattina e rispondo con un verso strano. ‘’Ben svegliato principessa!’’
‘’Minho, dove sono? Cos’è successo? Sto iniziando a scordare troppe cose…’’ Mi alzo da quello che sembra il suo divano e mi metto seduto composto, ho un mal di testa assurdo, cosa diamine ho combinato?  
‘’Caspio amico! Hai bevuto un sacco, poi ti sei messo a fare una sceneggiata con Newt ed entrambi vi siete messi a bere di nuovo, pensa che Newt voleva ritornare a casa in macchina! Lo dovuto portare di peso nella stanza degli ospiti, tu, invece, sei stato incollato a Brenda per tutta la serata poi sei crollato sul mio divano.’’
‘’Perché mi hai permesso di bere?’’
‘’Tu eri incacchiato con qualcosa, arriva Harriet e puf! improvvisamente cambi umore.’’
‘’Giusto.. Harriet.. Newt è di sopra?’’ Chiedo cercando di sviare il discorso massaggiandomi la testa, questo dolore assurdo sembra non voglia passare…
‘’Lui sta ancora dormendo, Tieni.’’ Mi porge un bicchiere d’acqua. ‘’Se vuoi ho delle aspirine per il mal di testa.’’
‘’No, sto bene, tra poco passa, grazie lo stesso.’’
‘’Come vuoi.’’ Fa spallucce e si siede accanto a me. ‘’E’ successo qualcosa con Harriet per caso?’’ Chiede a bassa voce, forse lo fa per evitare che Newt si svegli sentendo rumore, ora che ci penso però, perché Caspio Newt non è ritornata a casa con lei? Poteva riaccompagnarlo, è proprio una pessima fidanzata,  se fossi io il fidanzato di Newt di certo non lo lascerei in questo modo!
‘’Hey pive ci sei ancora? Smettila di fissare il mio tavolino con quell’aria sconvolta, se non vuoi parlarmi di Harriet fa lo stesso.’’ Mi risveglia Minho dai miei pensieri sventolandomi una mano davanti agli occhi.
 ‘’Scusa, no, non mi va di parlare di lei.’’
‘’Come vuoi, ma.. ehm senti, posso farti un’altra domanda? Questa è un po’ particolare, non sei obbligato a rispondermi.’’
‘’Parla.’’
‘’Per caso ti piace Newt?’’ Lo guardo con occhi sgranati e il panico inizia a prendere il sopravvento su di me, cosa gli devo rispondere!? Se gli dico la verità rischio di complicare tutto, Newt è fidanzato con Harriet ormai da anni, ed è palesemente etero, so che Minho non andrebbe mai dirgli nulla, ma non mi va che anche lui iniziasse a guardarmi come  se fossi un cane bastonato, lo avevano già fatto in troppi! La mia insegnate quando scoprì dei miei genitori, i giudici, gli psicologi, i dottori, tutti mi guardavano con quell’aria dispiaciuta.
‘’No.’’ Dico sforzandomi di mentire. ‘’Io e lui siamo solo amici, non potrà mai nascere nulla fra di noi, sbaglio o questa domanda me l’hai già fatta!?’’
‘’Sì, qualche anno fa, pensavo solo, sì ecco, che questa volta mi avresti risposto diversamente.’’
‘’Non cambierà‘’ Mi zittisco un attimo sentendo dei passi provenire dal piano di sopra, probabilmente si è svegliato Newt, la conferma infatti mi arriva subito dopo.
‘’Tommy, Minho, buongiorno.’’ Mi ritrovo davanti un Newt con dei capelli tutti scompigliati, una maglietta tutta stropicciata e con delle occhiaie orribili, molto probabilmente io ero messo anche peggio, c’è soltanto un’unica differenza tra noi due… lui è dannatamente bello anche in quel modo. 
‘’Giorno…’’ Dico mugugnando cercando di togliermelo dalla testa. ‘’Devo andare a lavoro, meglio se vado a casa e inizio a prepararmi.’’
‘’Tommy ti accompagno io.’’
‘’No, preferisco camminare, ci vediamo dopo.’’ Li saluto  frettolosamente con un gesto della mano e in un attimo sono subito fuori, molto probabilmente sembro uno zombie che cammina, puzzo pure d’alcool, dovevo per lo meno darmi una ripulita, ma ormai è andata così, ora che ci penso Newt doveva parlarmi di qualcosa, probabilmente si vorrà sposare con quella, già me l’immagino tutti e due vestiti di punta sull’altare! Dovrei proprio smetterla di sembrare una ragazzina isterica e gelosa.
Cammino ormai da quelle che sembrano ore, quando vedo la mia casa in lontananza  quasi non esulto dalla gioia, prendo le chiavi e apro il portone lentamente, mia zia probabilmente è già a lavoro, io tra meno di mezz’ora devo stare al locale ed ho un aspetto terribile, meno male non mi hanno messo a fare assistenza clienti! Raggiungo a stento il bagno e mi butto sotto la doccia, ho troppi pensieri tra la testa, e in tutti c’è sempre Newt.  
Raggiunto il locale decido di staccarmi dalla realtà e concentrarmi esclusivamente sul mio lavoro, non posso deludere anche John e di certo ora come ora non posso permettermi di far sparire la clientela perché i dolci sono immangiabili!
‘’Buongiorno.’’ Saluto i miei colleghi che stavano già iniziando a sistemare la sala e mi metto al lavoro anche io.
‘’Buongiorno Thomas, ho già preparato tutto proprio come mi hai chiesto e visto che c’ero ho anche aiutato i ragazzi con la sala, posso fare qualcos’altro?’’
‘’Chuck potevi fare con calma, stai tranquillo non ti metteremo un rapporto negativo.’’ Chuck è un ragazzino di 16 anni venuto a far stage da noi qualche mese prima, adora i dolci quanto me, sia a prepararli e sia a mangiarli! Non so il perché, ma ho subito legato con lui appena è arrivato, anche se più piccolo di me a volte sa davvero dimostrarsi il più saggio qua dentro, l’ho praticamente accolto sotto la mia ala protettiva e a momenti arrivo a considerarlo quasi come un fratellino più piccolo.
‘’Voglio comunque rendermi utile in qualche modo.’’
‘’Potresti aiutarmi con gli ordini di stasera.’’
‘’Subito!’’ Lo vedo correre verso l’agenda dove scriviamo gli ordini del giorno e tutto entusiasta ritorna indietro comunicandomi le consegne.
‘’Qua c’è scritto bisogna fare 3 torte per dei compleanni, la signora Wilson vuole qualche ‘ciambella glassata come piace a lei’, bhe c’è scritto così, e infine abbiamo una richiesta dalla signora Paige per una cheesecake al limone, c’è scritto viene a ritirarla per le 15 propongo di iniziare con quella.’’
‘’E’ La sua preferita…’’ Dico borbottando.
‘’Eh? A me aveva detto che la sua preferita era quella alla fragola.’’
‘’E’ la preferita di Newt.’’
‘’Newt?’’
‘’No scusa, stavo parlando tra me e me, non è nessuno, iniziamo a lavorare.’’ Newt di qua, Newt di la, perché diamine il mio cervello si sofferma sempre su di lui? Di una cosa almeno son sicuro, nel mio aeroplanino non ho espresso il desiderio di togliermelo dalla testa, avrei dovuto esprimere quello! 
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Al  liceo scelsi una scuola di cucina, precisamente nel ramo della pasticceria, Newt, che era un genio dello studio, invece scelse un indirizzo scientifico, seppur d’istituti diversi le nostre scuole erano tutte vicine tra di loro, con la mia e quella di Newt ci separava solo un piccolo vialetto; durante l’intervallo eravamo liberi di uscire fuori e se i bidelli  non ti beccavano si poteva benissimo entrare dentro le altre scuole e farsi un giretto.
‘’Quanto vi invidio ragazzi.’’
‘’Non è colpa mia se la tua scuola si trova da tutt’altra parte Minho.’’
‘’Sapevo che dovevo sceglierlo io il mio indirizzo, ma i miei sono fissati con la questione del portar avanti il  lavoro di famiglia e tutto il resto.’’
‘’Non vedo davvero l’ora di vederti in giacca e cravatta.’’
‘’Amico è meglio che te lo scordi, sarò famoso per il mio abbigliamento informale, gli altri seguiranno il mio esempio e saremo tutti felici e comodi.’’
‘’Newt la pensa diversamente.’’
‘’Quel pive fissato con le camicie e tant’altro non conoscerà mai la vera comodità, ora mi tocca spegnere anche il telefono, non datemi buca per questa sera.’’
‘’Tranquillo Minho, noi tutti non vediamo l’ora di passare una giornata davanti alla tv con popcorn e qualche birra.’’
‘’Perché caspio sento del sarcasmo nelle tue parole?’’
‘’Sto scherzando! Dai stacco anche io che ho cucina, a stasera.’’ Chiusi la chiamata e mi misi il telefono in tasca, i genitori di Minho avevano una società che si occupava di pubblicità e Minho fu costretto a seguire le loro ombre, quasi mi dispiaceva.   
Nel mio stesso corso c’era  Frypan, anche lui faceva parte dei radurai, ogni tanto uscivamo tutti noi  radurai insieme, ma la serata film e popcorn era esclusivamente mia, di Minho e di Newt, iniziò tutto per puro caso, un giorno a me non andò di sgattaiolare a delle feste, Minho, incacchiato, si buttò offeso sul mio letto e decise di accendere la tv per non rivolgermi parola, quel giorno diedero un film davvero interessante e, senza accorgermene, ci trovammo tutti  tre sul letto con una scatola di popcorn in mano, la serata non andò poi così male, quindi decidemmo di inserire la serata film nel nostro programma settimanale.
Appena entrò il nostro professore di cucina ci mettemmo tutti davanti alle nostre postazioni, adoravo quell’aula, c’erano abbastanza posti per tutti e il mio spazio non andava ad incastrarsi con quello degli altri. 
‘’Bene ragazzi, oggi vorrei iniziare con qualcosa di non troppo difficile, le cheesecake, avete qualche preferenza per il gusto?’’
‘’Al limone?’’ Chiese la ragazza davanti a me.
‘’Sì, può andare, è sempre tra le più richieste, bene iniziamo.’’
Alla fine optammo per la cheesecake al limone, quella volta decisi di rifarla a casa e di portarla alla serata film, anziché salato avremmo mangiato del dolce davanti a un bel film e magari con aggiunta di qualche tazza di the, una serata adatta per l’inglesino Newt! Mi appuntai ogni minima cosa, seguii la lezione passo per passo e una volta finita  fui soddisfatto di me stesso, ricordo che la mangiammo all’ultima ora quando si era raffreddata abbastanza, era buonissima, pensai che Newt l’avrebbe apprezzata tantissimo, bhe.. sì, anche Minho certo.
All’intervallo decisi di uscire a cercare Newt, c’erano un sacco di persone ma nessuna di queste era lui.
‘’Hey, ma dove sei?’’ Gli mandai un messaggio.
‘’In biblioteca.’’ Rispose velocemente.
‘’E’ l’intervallo e tu stai in biblioteca!?’’  
 ‘’Ho da studiare per un compito importante, ieri non ho aperto libro, è dalle 4 di mattina che sto sveglio.’’
‘’Posso farti compagnia?’’
‘’Se ti diverte  non fiatare e guardarmi imprecare sui libri, fa come vuoi.’’
‘’Arrivo!’’
Senza dare troppo nell’occhio accedetti nel suo istituto, tempo fa aveva detto che la sua biblioteca si trovava al secondo piano subito dopo le macchinette, non fu difficile trovarla, entrai cercando di non far rumore  e lo vidi da solo in uno dei tavoli vicino alla finestra, era circondato da libri e quaderni, mi sedetti sulla sedia davanti a lui e rimasi imbambolato a fissarlo.
‘’Tu sei strano.’’ Affermò togliendo quel silenzio tra di noi.
‘’E’ perché mai?’’
‘’Hai l’intervallo e lo passi qui con me guardandomi studiare.’’ Sentendolo arrossii violentemente e mi voltai a guardar fuori.
‘’N-non ti sto fissando, volevo riposarmi un po’ e son venuto qua.’’
‘’Come vuoi.’’ Mi guardò un’ultima volta e ritornò con la testa tra i suoi libri, cercai di scrutarlo con la coda dell’occhio, aveva l’aria stanca si vedeva chiaramente, mangiucchiava una matita mentre con l’altra mano sfogliava pagine su pagine, stavo bene in sua compagnia anche senza dire nulla; Finito l’intervallo lo salutai velocemente ricordandogli la serata da Minho ma da lui arrivò soltanto un verso strozzato che lo presi come un ‘sì’.
Terminate le lezioni mi fermai al supermercato vicino casa per procurarmi gli ingredienti necessari per la cheesecake, quasi mi scordai di pranzare dalla voglia di prepararla; per la serata a casa di Minho, non avendo una macchina, sarebbe venuto a prendermi Newt verso le otto di sera, a quell’ora la cheesecake era senz’altro pronta.
‘’Ciao Tommy.’’ Mi salutò tra uno sbadiglio e l’altro quando mi venne a prendere.
‘’Hey Newt, stanco?’’
‘’Quel test mi ha stressato abbastanza.’’
‘’Bhe, almeno adesso sei libero.’’ Conclusi e per il resto del tragitto stemmo in silenzio.
‘’Pive! Eccovi finalmente.’’ Ci salutò Minho appena arrivammo.
‘’Ciao Minho, senti hai già preparato i popcorn? Ho fatto un dolce, possiamo mangiare questo se vi va.’’
‘’Tommy, non assaggio delle cose create da te ormai da anni.’’ Intervenne Newt guardandomi stupito.
‘’L’abbiamo fatta in classe ed ho pensato che forse vi sarebbe piaciuta.’’ Gli risposi omettendo il fatto che in realtà l’avessi fatta per vedere la sua espressione.
‘’Ottimo lavoro Thomas!’’
Una volta che ci accomodammo sul divano, Minho avviò il film e io mi misi a tagliare la torta, come sperai vidi nei loro occhi lo stesso luccichio di tempo fa, Newt l’adorava, ammise più volte che quella cheesecake fu la sua preferita; la serata proseguì anche meglio, Newt verso metà film crollò dal sonno e appoggiò la testa sulla mia spalla, Minho fortunatamente non notò nulla, sarebbe stato difficile spiegare il perché del mio volto arrossito e del mio battito accelerato se no.
 
Angoletto personale:
Chiedo scusa se questo capitolo è più corto degli altri ma ci tenevo ad approfondire la loro relazione maggiormente >_<
Che dire! Thomas si sta facendo un sacco di complessi lo so, ma è anche vero che li fa perché tiene tantissimo a Newt, il cervello umano fa come gli pare quando si è innamorati! Voi come la pensate :3?
Bhe, mi scuso ancora e ci vediamo alla prossima settimana!  
   
 
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