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Autore: giucri89    01/03/2018    2 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22
 
 
È un’altra notte insonne nella mia buia stanza.
Sono seduto con gli occhi aperti disegnando il tuo volto,
il tuo timido sorriso e i tuoi occhi gentili.
Vorrei abbracciarti, come posso farlo?
Non piangere in luoghi dove io non ci sono, addio.
Adesso non posso prestarti la mia spalla.
No, adesso è il mio turno di piangere.
Piangerò adesso.
Prenderò tutte le tue lacrime.
È il mio turno di piangere, consegnale a me,
ognuna di quelle lacrime, questa volta.
My Turn To Cry-EXO
 
 
- ChanYeol -
 
Davanti ai miei occhi non fa altro che passare in loop l’immagine del volto in lacrime di NaNa. L’ho ferita. Ora sì che posso completamente pensare di essere un fallito idiota. Ho perso la prima donna che avevo imparato ad amare davvero. Io che ho sempre creduto alla non esistenza dell’amore, adesso che ho scoperto che, invece, esiste eccome, devo lasciarlo andare. Ho praticamente distrutto la sua carriera. Le lacrime che pensavo di aver completamente consumato quando i miei e YooRa sono andati via, continuano a riaffiorare da ieri. Per un’unica dannatissima volta ho pensato a me stesso e le conseguenze sono state devastanti. Perché finisce sempre così? Ogni volta finisco sempre in questa dannata stanza separato dalle persone che amo davvero. Vorrei fare qualcosa per NaNa, lei non c’entra niente in tutta questa storia, si è trovata invischiata in qualcosa più grande di lei, non voglio che ne rimanga schiacciata per sempre. NaNa ha ragione, dovevo essere sincero fino in fondo, dovevo dirle tutto quello che sapevo. È vero, non le ho mai promesso niente, sapevo benissimo che tra noi due non poteva funzionare ed essendo NaNa una ragazza molto intelligente lo avrà capito anche lei. Perché non le ho detto tutto? Perché mi vergognavo di me stesso. Sono solo un burattino nelle mani di quel vecchiaccio. Come avrei potuto mai dirle che scappavo per fare in modo di evitare, anzi di posticipare, il matrimonio con una sconosciuta solo perché è utile all’azienda? Ora l’ho persa per sempre e in malo modo. Sento il mio telefono vibrare, a dire la verità credo che lo stia facendo già da un bel po’. Leggo il display, è BaekHyun, sicuramente ormai tutti sapranno cosa è successo, tanto vale a questo punto rispondere. Striscio il pollice sul pulsante verde e subito sento BaekHyun urlare dall’altro capo del telefono. «Yah! Sai da quanto tempo cerco di mettermi in contatto con te! Stupido deficiente che non sei altro! Sto quasi per arrivare al piano della tua stanza, aprimi, presto, prima che mi scoprano!», non mi dà il tempo di rispondere che subito riaggancia. Scoprano? Che sta succedendo? Mi alzo dal letto e subito mi dirigo alla porta per fare come BaekHyun mi ha detto, asciugando alla meno peggio le lacrime, non voglio farmi vedere ancora più miserabile di quanto già non sia. Apro e subito entra. Sembra abbia corso. «Yah! Come può tuo nonno essere sempre così esagerato, eh? Cosa sei una spia della Corea del nord? Addirittura la sorveglianza! Sai quanto ho dovuto sborsare per passare ed arrivare fin qui? Se tuo nonno mi scopre sono morto!», lo guardo disorientato, sorveglianza? Davvero il nonno è arrivato a tanto? Be’ non che ormai mi stupisca più di tanto delle sue trovate ma addirittura non fare entrare l’erede del gruppo Byun, questa volta fa le cose in grande, non so se ridere o piangere per la disperazione. Si siede sul letto cercando di riprendere fiato. Mi siedo accanto a lui. «Yah, si può sapere perché fai la bella principessa rinchiusa nel castello, eh?», è sempre il solito, il tatto non sa cosa sia questo ragazzo. «Pensi che mi piaccia tutta questa storia?», rispondo solamente abbassando lo sguardo. «Chan-ah, perché finisce sempre così, eh?», è una cosa che mi domando da sempre ma sfortunatamente non ho ancora trovato una risposta. Alzo le spalle per far capire a BaekHyun che ne so quanto lui. «Be’ comunque adesso non importa, dobbiamo trovare un modo per farti uscire da qui e raggiungere NaNa-ssi, certo magari non oggi, ma al più presto», quando BaekHyun pronuncia quel nome subito balzo in piedi. «Sei impazzito? Come mai potrei incontrare NaNa in questa situazione? Non capisci che le ho già abbastanza rovinato la vita? È bene che lei mi dimentichi e anche in fretta», BaekHyun si alza anche lui e si avvicina mettendomi una mano sulla spalla. «Chan-ah, io non so se quello che mi hanno raccontato è vero o meno, solo entrambi sapete cosa è successo davvero, ma devi prenderti le tue responsabilità, ho sentito HaeRi e credimi NaNa-ssi non sta messa affatto bene, come te è da ieri mattina che non esce dalla sua stanza, vuoi continuare a non fare nulla e perdere le persone importanti della tua vita?». «La fai facile tu che non sei immischiato in questa maledetta situazione!». «E allora cosa dovrei consigliarti? Resta qui a rimpiangerla per il resto dei tuoi giorni! Preferiresti ti dicessi così?». «Non dico questo! So benissimo da me che devo fare qualcosa! Cosa credi che non abbia fatto nulla ieri quando quel dannato vecchio ha fatto irruzione nel mio appartamento quasi fossi un ricercato politico?», il tono delle nostre voci si fa sempre più alto. «E allora cos’è che avresti fatto, principessa, dato che ti vedo comunque rinchiuso in questa stanza, eh?», le sue parole sono un po’ troppo dure, lo so che lo fa per spronarmi, lo fa per me ma finisce sempre per esagerare. Porto la mano alla testa, decido di sedermi sul letto e spiegargli cosa è successo ieri quando mio nonno è arrivato nel mio appartamento. «Baek-ah siediti per favore, ti racconterò tutto quello che è successo», lui non risponde ma fa come gli ho chiesto. Si siede accanto a me senza dire una parola. Racconto tutto quello che è successo tra me e NaNa in questi giorni fino alla sera del mio compleanno, per poi riferirgli la conversazione avuta con il nonno. «Ieri ho visto mio nonno arrabbiato come non mai, nemmeno quando i miei e YooRa hanno comunicato di andarsene era in tale stato. Continuava a sbandierare delle foto che ritraevano me e NaNa dal giorno in cui ci siamo conosciuti fino alla sera precedente. Non capisco chi abbia potuto fare tutto questo ma di certo lo ha fatto con l’intenzione di creare problemi all’azienda. Sai quali sono le priorità nella vita di mio nonno, no? Prima l’azienda, poi tutto il resto. L’unica cosa che sono riuscito a strappargli per NaNa è quella di evitare il licenziamento e una cattiva reputazione. È riuscito a bloccare per il momento possibili fuoriuscite della notizia. Saprai anche che mio nonno è un uomo d’affari, quindi, non dà mai nulla senza avere niente in cambio. Ho dovuto promettere che avrei sposato l’erede della Bae&Co senza lamentele e non avrei più avuto niente a che fare con NaNa. Gli ho promesso che anche incontrandola al Park’s avrei fatto finta di non conoscerla. Che altro potevo fare, dimmi? Insistere e rovinare completamente la sua carriera? Certo, per i primi tempi, nonostante tutto, il nonno non gliela farà passare liscia ma sicuramente pian piano potrà fare carriera e le cose per lei miglioreranno», non è stata una vittoria, neanche una mezza vittoria è sempre una sconfitta, con qualche barlume di speranza ma sempre una sconfitta purtroppo rimane. BaekHyun rimane in silenzio per qualche minuto dopo aver ascoltato la mia storia, per poi prendere la parola. «Chan-ah, tu ti rendi conto dell’assurdità di questa situazione, non è vero? Perché devi essere sempre e solo tu a soffrire alla fine, cos’è? Sei una specie di masochista? Ti piace soffrire?» domanda BaekHyun guardandomi dritto negli occhi. «Non fa niente, posso sopportare anche questa insieme alle altre. L’unica cosa che desidero adesso è che NaNa non abbia problemi a causa mia, davvero… è l’ultima cosa che voglio….», provo a fermare le lacrime ma niente, sembra che io non riesca a tenere testa neanche a loro. Piango miseramente davanti a BaekHyun. Si avvicina, poggia nuovamente la sua mano sulla mia spalla. «Sei un idiota, ti sei trattenuto con me per tutto questo tempo, piangi pure quanto vuoi», alle parole di BaekHyun lo scorrere delle mie lacrime si fa sempre più intenso. Piango come un bambino, era da tanto che non riuscivo a mostrare questo lato di me, mi sono sempre tenuto tutto dentro, ma adesso non posso più farlo. Io e BaekHyun restiamo in questa posizione per un po’ di tempo, nella stanza riecheggiano solo i singhiozzi prodotti dal mio pianto.
Non so per quanto tempo BaekHyun abbia ascoltato il mio pianto senza dire una parola. Qualche minuto fa è uscito consigliandomi di fare un bel bagno caldo. Sono, infatti, appena entrato nella vasca da bagno. Mi distendo, è vero, ci voleva proprio. Vorrei riuscire a mettere in stand-by i miei pensieri almeno per un po’. Non so se quello che ho fatto è giusto, non so se potevo trovare una soluzione migliore, probabilmente sì, ma ormai che altro posso fare? Posso solo sperare che lei non continui a soffrire troppo per me. Un pensiero balza subito nella mia mente e un sorriso si dipinge automaticamente sulle mie labbra. Alla fine HaeRi-ssi e BaekHyun ce l’hanno fatta ad incontrarsi, anche senza l’aiuto mio e di NaNa. Che quella cosa chiamata destino esista davvero? Ultimamente non faccio altro che ricredermi su cose di cui avevo ormai da tempo dichiarato l’inesistenza. Credo di aver vissuto in una grande menzogna da sempre. Una grande menzogna creata inconsapevolmente per proteggermi. Ma in fondo, a cosa è servito se non a soffrire ugualmente? Sono stato sempre un idiota, avrà ragione BaekHyun quando ha detto che sono masochista? Il sorriso sulle mie labbra ha un sapore amaro adesso. All’improvviso sento aprire la porta del bagno. «Chan-ah!». «Baek-ah?», che succede adesso? «Mi dispiace interrompere il tuo bagno ristoratore ma credo mi sia arrivata una notizia che potrebbe interessarti», afferma ancora con il fiatone. «Che notizia?», chiedo sorpreso, ancora disteso nella mia vasca da bagno. «Ho appena finito di parlare con HaeRi che a sua volta è andata a parlare con NaNa-ssi». «Eh? Davvero? Come sta? Cosa dice di me?», lo interrompo. «Be’ di te non dice cose molto carine, lo potevamo immaginare ma non è questo il motivo per cui io sono corso qui», asserisce BaekHyun alimentando la mia curiosità. «E allora qual è il motivo?», domando. «HaeRi mi ha detto che un certo Lu Han-ssi è appena arrivato a casa sua chiedendo di voler parlare con NaNa-ssi. Credevo che la notizia potesse interessarti, Lu Han-ssi non è quel CEO cin-». «Quel maledetto CEO dongiovanni, cosa diamine vorrà da lei?», urlo uscendo dalla vasca da bagno. «Chan-ah dove stai andando?», domanda BaekHyun venendomi dietro. «Quel damerino, al primo giorno utile ne ha già approfittato! Ah! Ma se pensa che la passerà liscia si sbaglia proprio!», prendo i primi vestiti che mi capitano tra le mani e li infilo alla meno peggio. «Chan-ah cosa pensi di fare? La tua stanza è praticamente sorvegliata notte e giorno! Come pensi di uscire da qui? E poi per fare cosa? Volevo che reagissi ma non così presto!», devo averlo scioccato e anche parecchio, non l’ho mai visto così preoccupato. «Se tu sei riuscito ad entrare significa che io posso uscire in qualche modo, paga per me gli scagnozzi di mio nonno, al momento, be’ il mio conto in banca è stato bloccato, indovina da chi, e non ho un soldo, ti ripagherò cinque volte quello che adesso stai spendendo per me!», affermo guardandolo dritto negli occhi. «Chan-ah lo sai che non è questo il problema. Non puoi…». «Hai detto che devo smetterla di fare la principessa rinchiusa nel castello, no? Bene, è quello che ho intenzione di fare!», affermo proprio nel momento che sento la porta della mia stanza aprirsi e qualcuno entrare.
  
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