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Autore: Sarandom    02/03/2018    3 recensioni
Scusate, avevo solo bisogno di dolcezze. Dean, Cas, Sam, Jack e la quotidianità.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Sam’s pov – dopo/nel mentre il capitolo di Dean


Aveva terminato la formula in latino, adesso non gli restava che aspettare. Dean era accanto a lui, con una angel blade, mentre Sam con il coltello di Ruby. Finalmente apparì e nello stesso momento Sam capì che tutto era andato troppo secondo i piani per poter avere quella fine. Con la descrizione del tizio era ovvio non ci avessero pensato ed aveva un portamento completamento diverso, adesso. Sam restò con un misto di emozioni da farlo crollare di nuovo. Dopo tutte le cose che stavano passando, anche questa?
Castiel gli aveva dato la conferma, ma come potevano andare avanti adesso? Avevano anche un uomo da salvare, il motivo principale per cui si trovavano lì era uccidere il demone e dare qualche anno in più a quel tizio, invece no, doveva tornare il loro defunto padre in veste di demone.
“Non potete restare qui”
Sentirono la terra tremare e anche Castiel avvertì qualcosa. “demoni”
“Un’orda, sono qui per me” disse John.
“Dicci perché” disse in tono fermo, il fratello.
“Sono uno dei pochi che era ancora fedele a Crowley, non so se sapete quanto poco fosse di tendenza”
Sam sbuffò divertito, per poi guardarlo “Vedi di tornare…vivo, al bunker” riuscì a sentire lo sguardo di fuoco di Dean verso la sua direzione. “Dean?”
“Dovete andarvene. Me ne occupo io, non è un problema che vi riguarda... voi andate”
“Al bunker” fece Dean e John annuì.
Sam si svegliò di colpo nel suo letto, mentre abbracciava un cuscino, era leggermente sudato e il sonno era scomparso, optò per alzarsi e andare a prepararsi una camomilla. Nel tragitto verso la cucina sentì delle voci dalla camera di Dean, restò per qualche minuto lì davanti, con una strana sensazione portandosi una mano sul petto; avrebbe tanto voluto poterne parlare anche lui…quindi tornò in camera a prendere il portatile, sperando che Eileen fosse sveglia.

Il giorno dopo


Dean aveva finalmente il suo caffè tra le mani “Dov’è la mamma?”
Sam si guardò in torno “Non lo so, veramente”
Mentre stava per mandare giù un sorso, sentì un movimento, un po’ come quando Castiel volava via; ma questo era più silenzioso.
John apparve in bella mostra, accanto il tavolo della sala comune, Sam si alzò di scatto dalla sedia, sperando che Mary non fosse nelle vicinanze. Dean si sbrodolò, facendo quasi cadere la tazza. “Che diavolo- ci fai qui!”
Il demone li guardò divertito, sembrava completamente diverso, negli atteggiamenti del giorno prima. “Mi avete detto voi di passare”
“Non così! Potrebbe ved-” Dean si morse la lingua.
John si accigliò “Chi?”
Dean abbassò la testa, ma dei passi fecero girare tutti e tre verso l’arco d’entrata, Mary li raggiunse mentre teneva un libro aperto e leggeva “Ragazzi, ma-“ alzò lo sguardo e il libro cadde.

Dean e Sam si dileguarono in camera di Castiel, la più vicina in linea d’aria a quella scena assurda che avevano appena lasciato compiersi.
“Dean, stai dando di matto” fece Sam, a braccia conserte con la schiena alla porta.
“Anche tu dovresti preoccuparti” disse indicando la porta.
Castiel se ne stava seduto, con una mano sulla fronte a domandarsi chi glielo avesse fatto fare di incastrarsi in questa situazione. Chiuse gli occhi e disse “Dean”
L’altro si girò.
“E’ tuo padre, sia dentro che fuori, cosa vuoi possa capitarle” continuò Castiel.
“E’ un demone”
“Anche tu lo sei stato” gli fece ricordare.
“Sam, digli qualcosa!”
Ma Sam se ne stava nel suo angoletto, pensando bene alle parole di Castiel, a quando aveva osservato John e Mary nella stessa stanza; non li aveva mai visti.
“Sam?”
“Credo abbia ragione” fece spallucce “E’ un’opportunità, una nuova possibilità….ne abbiamo avute tante, di recente”
Dean si sfregò gli occhi una mano.
“Dean” Castiel si alzò. “Guardami”
Dean riapri gli occhi e la sua intera visuale era occupata dall’angelo. “Ti fidi di me?”
Dean non rispose, restò solo a fissarlo.
“Ricordi che posso sapere quando le persone mentono? O se hanno secondi fini?”
Il biondo sospirò “Già” con le mani sui fianchi, si sporse verso il fratello, dietro l’angelo “A te sta bene quindi?”
“Sì”
Dean alzò le spalle e allargò le braccia “Va bene, allora”
Castiel sorrise lievemente, si avvicinò a lui e gli lasciò un bacio sulla guancia.
“Oh no! Non resterò ad assistere a questo” Disse Sam, con le mani in alto ridendo ed uscendo dalla stanza.
Un Dean divertito lo guardò mentre se ne andava, Castiel sorrise sotto i baffi.

 

 

 

Angolo di Sarandom

John è alquanto Negan, I know.

Il titolo è molto Doctor Who, I know.

Il bacino l'ho aggiunto adesso, I know.

 

   
 
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