02/03/2018
0 recensioniNel tranquillo capoluogo lombardo, o meglio dire Milano, il 21 Luglio, qualcosa di strano era destinato a sconvolgere la vita degli innocenti cittadini. Nel bellissimo parco naturale, era stato ritrovato il corpo senza vita di Luca Martorelli, un uomo di 53 anni, verso le 07:00 di mattina di quella ipotetica giornata tranquilla, che invece non era così (come avrete già intuito).
A investigare era stato chiamato l'investigatore Sherlock Holmes, pronto come sempre, con la sua inseparabile pipa ad investigare con il suo fedele assistente, il dottor John H. Watson.I due si diressero immediatamente sul luogo del delitto e si mise subito alla ricerca di indizi presenti nell'ambiente circostante, anche se non ce n'erano molti.
Osservando minuziosamente ogni angolo del corpo, notarono qualcosa di piuttosto insolito: l'uomo non aveva addosso neanche una goccia di sangue, non mostrava segni di difesa, e non aveva né graffi né tagli sul corpo. Questo faceva pensare che la vittima fosse deceduta per cause naturali, ma Sherlock non ne era del tutto sicuro, allora decise di condurre degli interrogatori agli abitanti della città, cominciando dalla famiglia dell'uomo.
Sherlock e Watson arrivarono a casa del signor Luca, e bussarono: una voce d'uomo dall'interno esclamò:«La porta è aperta, entra!», ed entrarono. La casa era piccola ma molto accogliente e si sentiva il tepore del camino diffondersi nell'aria. In casa c'era solo un uomo, alto due metri circa e con uno sguardo minaccioso e con due brutte sopracciglia aggrottate, che vedendoli disse in tono minaccioso:«Chi siete e che ci fate in casa mia?!»Allora Sherlock rispose:«Io sono l'investigatore Sherlock Holmes, e lui è il mio fedele assistente, il dottor John H. Watson». E continuò:«Siamo venuti qua perché il signor Luca Martorelli è deceduto e non se ne conosce il motivo, e vorremmo farle un paio di domande se permette!» Allora l'uomo accettò senza esitare e li condusse nel salotto.
Sherlock cominciò allora domandandogli:«Intanto qual'è il suo nome?» e quello rispose:«Sono Rinaldo Bontempini!». Sherlock continuò domandando:«Dove si trovava il 21 Luglio, il giorno del decesso di Luca Martorelli?».
L'uomo lo fissava come avesse visto un fantasma, non sapeva che dire.
Anche se alla fine qualcosa lo disse:«Dov'ero io? Beh... Ero a lavoro, dove sarei dovuto essere?!».
A tanta strafottenza, Sherlock decise di acquistare una nuova strategia, allora disse all'uomo:«D'accordo, grazie per il suo aiuto e ci scusi se l'abbiamo infastidita, è evidente che non è stato lei. Ancora scusi!». A quelle parole l'uomo si tranquillizzò e in tono giovale disse:«Bene allora la scuso gentile signor Sherlock!».
Detto questo Sherlock e Watson si avviarono verso la porta e uscirono.
I due stavano camminando, diretti verso la casa del secondo sospettato, ma ad un certo punto Watson interruppe il silenzio e chiese:«Ma signore come mai ce ne siamo andati così presto?!» e Sherlock rispose dicendo:«”Elementare Watson“: perché è evidente che quell'uomo non vuole collaborare all'indagine, e allora ho deciso di interrogare gli altri per assicurarmi che la mia supposizione dei fatti sia corretta!».
A quelle parole l'assistente annuì e il silenzio ritornò governante.
La seconda casa era quella del padre della vittima, e c'era scritto all'ingresso:”Non si gradiscono ospiti inattesi“.
Allora Sherlock, dopo aver letto l'iracondo messaggio urlò:«EHILÀ, SONO L'INVESTIGATORE PRIVATO SHERLOCK HOLMES! C'È QUALCUNO?!»
...
Nessuna risposta.
A quel punto decise di entrare direttamente. E allora provarono ad aprire la porta ma...
... Non si apriva! Era chiusa a chiave!
A quel punto non sapendo come entrare e non potendosi infiltrare in una residenza, se ne andarono.
Sherlock e Watson avevano fatto un buco nell'acqua finora, non si sapeva ancora chi avesse ucciso il povero signor Luca Martorelli, e Sherlock aveva quasi esaurito le idee, così decise di ritornare sulla scena del delitto. In fondo si sa che il criminale prima o poi ritorna sulla scena del delitto. E così andarono a ritrovare il cadavere.
Una volta al parco Sherlock e il suo fedele braccio destro scoprirono qualcosa di agghiacciante: il cadavere del signor Martorelli era scomparso, sparito, insomma dissolto nel nulla come una brezza estiva. E adesso dov'era finito quel poveraccio. Era un mistero...
Continua...