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Autore: lisi_beth99    04/03/2018    1 recensioni
Dopo essere usciti dal Labirinto, Lane e i suoi compagni d'avventure dovranno affrontare le sfide della Zona Bruciata. Avranno a che fare con gli Spaccati e con la W.C.K.D.
Ma questa è solo una parte della storia! Lane e Newt affronteranno alcune difficoltà, la fiducia potrebbe scarseggiare... l'Eruzione potrebbe mettersi fra loro... Come affronteranno le sfide? Rimarranno uniti?
Scopritelo leggendo!
// SEQUEL DI: LOVE LIVE REMEMBER \\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Attorno a noi, come risvegliati dalla nostra presenza, decine di Spaccati cominciarono ad agitarsi e cercare di aggredirci.
La cosa strana era che fossero incatenati con grosse catene. Alcuni avevano delle specie di collari attorno al collo, altri erano legati ad una mano o ad una caviglia.
La scena era abbastanza inquietante senza doverci aggiungere la puzza di carne in putrefazione che c’era in quel capannone.
-Avete conosciuto i nostri cani da guardia! – la voce di una ragazza ci fece voltare, ritrovando una figura gracilina avvicinarsi e passare, come se nulla fosse, accanto agli Spaccati.
Era una ragazza dai capelli cortissimi, gli occhi segnati da profonde occhiaie e di statura non tanto alta.
-Non ti avvicinare! – minacciò Minho a pochi passi da lei.
Lei ci sorrise divertita – Avete un aspetto da schifo! Venite, seguitemi! – fece alcuni passi verso la porta da cui era arrivata poi, notando che non ci muovevamo, si girò a guardarci nuovamente – Volete stare qui con gli Spaccati?! –
Ci bastò uno sguardo per decidere di fare ciò che diceva.
Fummo condotti in un capannone più grande, dove diversi uomini si fermarono a fissarci come se fossimo delle bestie rare.
-Jorge non vede l’ora di conoscervi! – esclamò la ragazza facendoci segno di salire una scala in metallo.
-Chi è Jorge? – domandò Thomas, dando vita ai miei pensieri.
La giovane però non diede una vera risposta – Lo vedrete. Nessuno superava la Zona Bruciata da tanto. Lo avete incuriosito… -
Con la luce avevo avuto modo di guardarla meglio. Sembrava avere più o meno la nostra età. I vestiti erano logori e la sua faccia era sporca di terriccio, non che noi fossimo messi meglio…
Attorno a noi si radunarono diversi uomini che si misero a seguirci.
Proprio dietro a me e Newt si mise un tipo tarchiato, con una barba a punta, pelato e con una fessura fra gli incisivi superiori.
Quando mi vide mi fece un sorriso poco innocente, la cosa mi fece rabbrividire…
Anche Newt lo notò, mi attirò maggiormente a sé – Nessun’altro ha uno strano presentimento su questo posto? – chiese continuando a guardarsi attorno.
-Sentiamo che cosa vuole – gli rispose Thomas.
In quel momento sentii una mano toccarmi il sedere. Mi voltai di scatto fulminando con lo sguardo il tipo con la fessura tra i denti – Non azzardarti a rifarlo! – esclamai infuriata.
Il biondo capì immediatamente e, oltre a lanciargli un’occhiataccia, mi fece andare davanti a lui e chiese a Frypan di strami attaccato.
Raggiungemmo una stanza situata in cima a due rampe di scale.
Feci non poca fatica per il fatto che la fronte scottasse, di nuovo, e mi sentivo stanchissima. In quel momento avrei voluto sdraiarmi anche per terra e dormire… Mi facevano male tutti i muscoli e gli occhi bruciavano… Quando mi ero svegliata, mi ero convinta che il peggio fosse passato. E invece…
Davanti a noi si presentò un uomo di mezza età, carnagione scura, capelli riccioluti e barba brizzolata.
Si voltò dopo aver armeggiato con una radio – Pensate mai di avere il modo contro di voi? – ci domandò fissandoci ad uno ad uno.
-Tre domande: da dove siete arrivati, dove state andando e qual è il mio guadagno. – disse serio, avvicinandosi.
Nessuno di noi ebbe il coraggio di parlare così, mentre l’uomo si versava un bicchiere di qualcosa ci guardò scocciato – Non rispondete tutti assieme. –
A quelle parole Thomas decise di prendere la parola – Andiamo verso le montagne… cerchiamo il Braccio Destro – tutti i presenti si misero a ridere di gusto.
-Quindi cercate dei fantasmi – disse l’uomo con un ghigno divertito.
-Domanda numero due: da dove siete arrivati – continuò
Minho scambiò un’occhiata con Thomas – Sono fatti nostri – disse spavaldo.
Quella risposta non piacque molto…
Gli uomini che ci circondavano si fiondarono su di noi e, in due secondi, ci ritrovammo in ginocchio, trattenuti per le braccia.
Il tipo con la fessura ci aveva goduto a potermi sbattere atterra, mi guardava con un sorriso tronfio. Quella faccia mi fece venire un conato di vomito. La cosa non giovò per nulla alla mia condizione di salute…
-Non la toccare! – urlò minaccioso il mio ragazzo. In quel momento però non mi importava più nulla perché la stanza aveva preso a vorticare e tutto si era distorto.
Feci dei respiri profondi, allontanandomi dal modo che mi circondava, per cercare di ritrovare un po’ di lucidità.
Mi ricollegai con il mondo che mi circondava quando sentii Jorge affermare che venivamo da W.C.K.D.
-Significa che siete di grande valore – concluse prima di fare cenno ai suoi uomini di portarci via.
Ci ritrovammo, nell’arco di pochi attimi, penzolanti in un buco enorme attaccati per i piedi ad una corda che non mi ispirava fiducia…
-Ottima idea Thomas! Sentire cosa aveva da dirci quell’uomo è stato davvero utile… - stava dicendo Minho.
Provarono a raggiungere la corda, ma fu inutile.
Dal canto mio, stavo lottando per non svenire. Il sangue mi andava alla testa e continuavo ad oscillare. La cosa non aiutava i miei giramenti di testa.
-Lane mi hai sentito? – Newt mi stava parlando ma io non avevo sentito nulla di quello che mi aveva detto prima. Provai a girarmi per guardarlo – Hey cos’hai? Sei bianca… - la sua faccia mi fece capire che non avevo un bell’aspetto.
- Nulla, tranquillo. Pensate a trovare un modo per andarcene – sussurrai senza forze.
In quel momento apparve Jorge – Vi piace il panorama? – disse divertito. Avrei tanto voluto prenderlo a pugni, se solo avessi avuto le forze…
-Che cosa vuoi? – chiese Thomas dalla parte opposta rispetto a dov’ero io.
L’uomo ghignò per alcuni secondi – è questa la domanda. I miei uomini vogliono rivendervi a W.C.K.D… La vita li ha portati a pensare in piccolo… Io non sono come loro e credo che neanche voi lo siate. – a quel punto tutto si fece nero e persi i sensi.
   
 
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