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Autore: lisi_beth99    04/03/2018    1 recensioni
Dopo essere usciti dal Labirinto, Lane e i suoi compagni d'avventure dovranno affrontare le sfide della Zona Bruciata. Avranno a che fare con gli Spaccati e con la W.C.K.D.
Ma questa è solo una parte della storia! Lane e Newt affronteranno alcune difficoltà, la fiducia potrebbe scarseggiare... l'Eruzione potrebbe mettersi fra loro... Come affronteranno le sfide? Rimarranno uniti?
Scopritelo leggendo!
// SEQUEL DI: LOVE LIVE REMEMBER \\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Mi sentii precipitare nel vuoto e spalancai gli occhi terrorizzata.
Mi accorsi di essere ancora appesa in quel buco, accanto a me c’era ancora Newt.
-Si nascondono tra le montagne! – esclamò Thomas
Jorge era ancora lì, ciò significava che non ero rimasta svenuta per molto.
Se fossi rimasta ancora appesa, non sapevo cosa sarebbe potuto succedere… La testa pulsava ancora, ero scossa da brividi e la febbre era ancora alta. Sembrava che l’Eruzione fosse ancora presente nel mio organismo, ma non riuscivo a capire se mi fossi solo illusa che stesse migliorando o che fosse un processo molto lento… Speravo fosse la seconda opzione.
Nel frattempo Thomas rivelava ad Jorge tutto quello che sapevamo sul Braccio Destro.
Tenevo gli occhi chiusi, quindi non vidi quale fosse la reazione dell’uomo però, proprio in quel momento, apparve l’uomo con la fessura tra i denti.
-Hey Jorge! Che stai facendo? – mi lanciò un’occhiata che mi fece rabbrividire.
C’era qualcosa in quel tipo che non mi piaceva proprio. E non solo per il fatto che mi avesse toccato il sedere… C’era qualcosa nel suo sguardo, come se sapesse più dello stesso Jorge…
-Vi riporteremo dove dovete stare! – affermò il capo allontanandosi – Non c’è fretta! -
Il suo sottoposto però fece una strana faccia, non era d’accordo con ciò che aveva detto Jorge…
Poco dopo se ne andò anche lui, lasciandoci soli.
-Lane! – la voce di Newt mi impedì di perdere il contatto con quello che mi circondava.
Mugugnai per rispondergli, tenendo gli occhi chiusi. – Lane, come stai? – mugugnai nuovamente. Non avevo le forze! Era già tanto se rimanevo cosciente…
-Non ha una bella cera – disse Aris. A quelle parole mi costrinsi ad aprire gli occhi, ritrovandomi faccia a faccia con il ragazzo. – Già che c’eri, potevi dirgli che sto morendo! – riuscii a dire cercando di avere un tono fermo e deciso.
-Smettila Lane. Sono giorni che stai male… E non hai intenzione di dormi che ti succede! –
Perché, tutto d’un tratto, Newt si era scaldato? Aveva usato un tono così infastidito…
-Ho le mie buone ragioni! – per qualche oscuro motivo, avevo trovato le forze per rispondergli a tono. Sembrava quasi che, pur di non dovergli dire la verità, il mio corpo si fosse riattivato. – E comunque non devo darti nessuna spiegazione! – mi stavo arrabbiando così tanto… e per una cosa così stupida!
Era già da un po’ che avvertivo una strana tensione… Sapevo di sbagliare mantenendo il segreto, ma già quando eravamo alla W.C.K.D. avevamo avuto da bisticciare per delle cavolate. Forse…
No! Decisi di accantonare qualunque pensiero. Era solo un momento. Se fossi guarita gli avrei detto la verità e tutto si sarebbe risolto. O almeno lo speravo…
Nel frattempo Minho era riuscito a spingere Tess verso una leva a cui erano collegate le corde.
Mi sentii nuovamente cadere nel vuoto quando la mora tirò la leva per potersi liberare.
Quel “volo” mi creò una sorta di scompenso che mi fece girare la testa ancora di più. Imprecai mentalmente, lottando per stare sveglia.
Qualcosa nella mia corda non andava… Il rumore di uno dei fili che si spezzava mi fece raggelare il sangue. Guardai negli occhi Aris che, dopo aver osservato la corda, mi fissò preoccupato – Non reggerà ancora molto –
Sentii dietro di me Newt esclamare un – Caspio – fra i denti – Teresa va’ da Lane! – urlò poi alla mora.
Teresa si stava occupando di Thomas quando anche il secondo filo si spezzò. – Tess! – urlai tra il disperato e il terrorizzato. Non potevo più aspettare. Con il terzo che saltava, sarei volata nel vuoto.
La ragazza corse verso di me tenendo un bastone in mano. Lo portò nella mia direzione, io mi allungai per prenderlo e la corda si spezzò.
Cercai di contenere un urlo mentre afferravo l’estremità del bastone.
Tess fu colta impreparata, così si ritrovò sbilanciata verso il vuoto.
-Non lasciare la presa! – urlò il biondo che fissava la scena impotente.
Io mi ritrovai a penzolare nel vuoto, con l’unico grande problema che le mie braccia non reggevano la presa, erano troppo deboli.
Thomas, che era riuscito a liberarsi, corse ad aiutarci. Afferrò il bastone e mi tirò verso il bordo del buco. Assieme a Teresa, mi issarono sul pavimento e mi accasciai esausta.
-Stai bene? – mi chiese il moro. Annuii lievemente – Aiutate gli altri, io sto bene. –
Ormai mentire era diventata un’abitudine…
Cercando di riportare il respiro ad una velocità normale, osservai i ragazzi liberarsi delle corde. Appena Newt fu a terra, mi corse accanto cercando di capire come stessi veramente.
Mi baciò la fronte – Scusa, è che non so cosa mi sia preso… Mi fa impazzire non sapere cos’hai. Magari potrei aiutarti… - io gli sorrisi grata per il pensiero ma scossi la testa – Non puoi fare nulla… Ma non devi preoccuparti. Sai che me la cavo sempre. – ampliai il sorriso per essere più convincente.
-Ragazzi dobbiamo andare! – la voce di Minho mi salvò da quel momento. Quante volte ancora avremmo litigato io e Newt per questa questione?
In quel momento il rumore di un elicottero ci fece voltare verso l’immensa finestra presente nella stanza.
-Buonasera! Questo è il World Catastrophe Killzone Department. Abbiamo circondato completamente il vostro edificio! – la voce di Janson ci raggiunse amplificata da un megafono. Una luce proveniente dall’elicottero illuminò la stanza in cui ci trovavamo. – Probabilmente, senza volerlo, siete in possesso di qualcosa che appartiene a W.C.K.D. – ci guardammo sbarrando gli occhi.
Ci avevano trovati!
-Consegnateceli disarmati! Considereremo l’evento solo un equivoco. Se opporrete resistenza dovremo uccidervi tutti! – terminò Janson. In diplomazia, quell’uomo faceva schifo!
Teresa aiutò Frypan a liberarsi delle corde prima di scappare da quel posto.
Stavamo per lasciare la stanza, quando l’uomo con la fessura tra i denti ci puntò un fucile contro.
Ci bloccammo sul posto. Newt mi spinse un po’ dietro di sé per proteggermi. Nonostante tutti i problemi, i segreti e le difficoltà, lui mi proteggeva… Mi amava… E se avessi sbagliato a tenergli nascosto il mio problema?
Non era quello il momento per pensarci!
L’uomo si avvicinò una radiolina alla bocca – Janson li ho trovati. Te li porto giù. Non spararci! – sapevo che c’era qualcosa di strano in lui!
Con l’arma ci incitò a muoverci ma Thomas afferrò la canna del fucile e lottò con lui per prendergli l’arma.
L’uomo però riuscì a liberarsi e ci ritrovammo nella stessa posizione di pochi secondi prima. Il fucile puntava dritto al petto del moro. – Piccolo bastardo! – esclamò caricando il colpo.
Ci fu uno sparo. Tutti si toccarono il petto, come a controllare che non fossero stati colpiti. Ma il colpo non era partito dall’uomo. Questo infatti si accasciò ferita alle spalle.
Dalla porta fece la sua comparsa Brenda, mentre teneva in mano la pisola fumante.
-Okay, andiamo! – disse cominciando a correre. La seguimmo senza esitare.
   
 
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