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Autore: Emmastory    05/03/2018    5 recensioni
Tutto ha inizio nella vasta e verde foresta vicina ad un villaggio di umani dove la quiete regna sovrana. Il mondo magico e quello dei mortali coesistono perfettamente, e pare che fra i due non ci sia mai stato il caos. Kaleia è giovane, e fa parte del primo. Abituata a vivere nella calma del suo amato bosco assieme a suoi simili e ad altre creature, è felice e non potrebbe chiedere di meglio, ignara però di un solo e intrascurabile dettaglio. Un giorno le cose cambieranno, e che non vi sarà altro che un conflitto fra luce e ombra. Seguitela nella sua avventura fra bellezze naturali, battiti d'ali leggere e sottile polvere di fata.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Luce e ombra'
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Luce-e-ombra-I-mod

Luce e ombra: Il bosco delle fate

Capitolo I

Noi esseri alati

Tutto accadde lentamente, in una rigogliosa foresta appena fuori da un villaggio popolato da una comunità di semplici umani, tutti fermamente convinti dell’esistenza della magia, che proprio per questo hanno sempre permesso a noi di vivere serenamente. Ma chi siamo noi esattamente? La risposta è semplice. Fate, folletti e gnomi, o più in generale, creature magiche. Ormai da moltissimi anni, perfino da prima che io nascessi, gli umani liberano in cielo delle lanterne sobrie ma colorate, attribuendo sempre ad ogni colore un significato particolare e ben preciso. Ricordo bene che quando nacqui ne fu utilizzata una bianca, simbolo di vita è novità. Esatto, novità, perché questo è ciò che ero e sono stata in origine, nel giorno della mia nascita. Allora ero soltanto un essere vivente ma minuscolo, e per esistere avevo trovato rifugio nel buio della notte e nella luce che mi aveva generata. Una nuova fata che aveva appena fatto il suo ingresso nel mondo magico, ma che non aveva idea di cosa questo fosse, e quali misteri nascondesse. Ora come ora, le cose sono cambiate e ben diverse, e avendo ormai raggiunto quella che per noi è considerata l’età adulta, mi sento saggia e pronta ad affrontare la realtà. Sin da subito, la natura è sempre stata mia fedele compagna, ma lo stesso non si può dire dei miei genitori. Non li ho mai conosciuti davvero, né so chi siano, ma so per certo che se esisto, qualcuno deve forzatamente avermi dato alla luce. Ad ogni modo, e per pura fortuna, non sono sola, avendo al mio fianco una famiglia. Piccola, certo, ma pur sempre una famiglia. Una donna gentile e di buon cuore ha scelto di adottarmi poco dopo la mia nascita, e la stessa sorte è toccata a mia sorella. Proprio come me, anche lei è una fata, e nonostante ora mille ricordi del mio passato mi affollino la mente assieme a miriadi di pensieri, resto seduta sotto ad un grande albero, alzando saltuariamente lo sguardo per posarlo sul verde che mi circonda. Il vento mi accarezza i capelli scuri, facendosi sentire in ogni angolo della foresta. Sono tranquilla, e ad occhi chiusi, non sento altro che i suoni della natura. L’aria si muove costantemente spostando con dolcezza le foglie degli alberi, e la quiete è così palpabile che ogni abitante del bosco, grande o piccolo, sembra davvero volersi fermare solo per calmarsi e tirare un sospiro di sollievo. Il nostro mondo è tanto grande quanto complesso, e come pochi altri sanno è in continua espansione. L’esistenza di noi esseri magici si basa sulle stesse condizioni di quella umana, nonostante le nostre vite tendano ad essere più lunghe e pericolose delle loro. Il verde è l’ambiente perfetto per ognuno di noi, ma le insidie sanno bene come nascondersi anche in un mondo apparentemente perfetto come il nostro. Difatti, e come tutti sappiamo, esistono anche umani infidi, affatto avvezzi alla magia e che coltivano solo sentimenti puramente negativi. In altri termini, dei veri mostri. Grazie al cielo non si sono mai davvero avventurati nelle nostre terre, e non passa giorno in cui sia io che i miei superiori non preghiamo perché il tempo continui a scorrere con tranquillità. Siamo simili agli umani, eppure non li conosciamo, temendo ogni contatto con coloro che non credono in noi, reputandoci malvagie o perfino di cattivo auspicio, ignorando una realtà secondo la quale quella è in genere una caratteristica degli astri, tanto brillanti quanto capricciosi, e capaci di sconvolgere la vita di chi alzando gli occhi posa lo sguardo su un corpo celeste differente dalla saggia luna. A quanto sembra, e stando a ciò che ho potuto osservare negli anni, la tranquillità a cui siamo abituati ora non fa che vacillare. Il mio nome è Kaleia, e ora temo per l'incolumità mia e di tutti gli essere magici e alati.
   
 
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