Andrè stava esaminando delle strane macchie trovate sui vestiti della vittima che avevano trovato in un appartamento al centro della città o almeno tentava di farlo perché la sua mente era occupata da una bellissima ragazza bionda dagli occhi azzurri e dal fisico snello ed esile , quel pensiero aveva anche un nome :”Oscar Francois De Jarjayes “ sì proprio lei Il Capitano dei Ris che con grande abilità dirigeva il reparto investigazioni scientifiche.
Era sempre al centro dei suoi pensieri, per lui era un meraviglioso chiodo fisso che lo accompagnava durante le sue giornate lavorative, l’amava più della sua vita anzi l’aveva sempre amata fin da bambino ed era sicuro che anche lei lo amava ma purtroppo non aveva il coraggio di ammetterlo per via dell’educazione maschile che il padre le aveva impartito da bambina, ma nonostante questo lui non si perdeva d’animo, infatti l’aveva invitata più volte a cenare con lui e lei aveva sempre rifiutato il suo invito anche se il cuore le diceva si, anche se adorava stare in sua compagnia come nessun altro, adorava chiacchierare con lui , amava specchiarsi nei suoi occhi verdi come lui amava farlo nei suoi.
Proprio in quel momento la vide uscire dal suo ufficio con una collega , stavano scambiando delle opinioni riguardanti un caso che stavano seguendo , in quel momento non indossava il camice e potè ammirare le sue bellissime fattezze, come le lunghe gambe affusolate e fasciate da un paio di jeans che le aderivano come una seconda pelle abbinati a una maglietta verde militare e i capelli raccolti in uno chignon che accentuava l’eleganza del suo collo lungo, rimase per alcuni minuti a guardarla senza che lei se ne accorgesse.
Quella mattina non avevano ancora scambiato una parola per mancanza di tempo , anche perché era tornata da circa mezz’ora dalla questura e poi si era chiusa nel suo ufficio ed era uscita solo pochi minuti fa.
“Vacci piano Tenente , che la consumi”! disse Alain entrando in laboratorio
“Sei sempre il solito”! rispose con una smorfia
“Ma perché non ci parli invece di sbavare “?
“Non sto affatto sbavando , sto lavorando per tua informazione”!
“Si certo lo vedo, ma sul corpo del Capitano non sulle macchie”!
“Invece di dire stupidaggini perché non mi dai una mano”?
“Agli ordini Tenente”! sospirò
“Andrè”! aggiunse
“Che c’è ancora”? lo invitò lui a parlare
“C’è che ti devi dare una mossa prima che sia troppo tardi”!
“Parli come se io non ci avessi mai provato, sono settimane che cerco di invitarla a cena e lei ogni volta inventa una scusa”! protestò lui
“E tu insisti prima o poi accetterà, siete fatti l’uno per l’altra , sarebbe un peccato che tutto andasse a rotoli “!
“Si, hai ragione”!
“Tra poco finiamo di lavorare e questa sarebbe l’occasione giusta per riprovarci”!  
“D’accordo , ci proverò, grazie Alain”! sorrise il ragazzo
“Ma figurati collega, a che servono gli amici sennò”? rispose facendogli l’occhiolino
Finalmente ecco arrivare il momento di uscire dal Ris , Oscar fu l’ultima ad uscire seguita da Andrè che non aspettava altro che il momento giusto per invitarla nuovamente a cena
“Che stress , non vedo l’ora di farmi una doccia e di andare a letto sono stanchissima”! disse lei mentre si accingeva ad aprire la portiera della macchina
“A chi lo dici , questo periodo è davvero stressante”! rispose lui
“Hai ragione, ma domani saremo di nuovo carichi , buonanotte Andrè”!
“Buonanotte”! stava quasi per allontanarsi quando si fermò dicendosi che era il momento adatto per chiederglielo e doveva farlo subito
“O adesso o mai più”! si disse
“Oscar”! la chiamò
“Dimmi”! rispose lei
“Vieni a cena con me”? le domandò d’impulso
“Si”! rispose subito lei con un sorriso appena udì quel “si” gli sembrò di sognare , non credeva alle proprie orecchie , il cuore gli stava scoppiando dalla gioia , finalmente dopo tante settimane aveva ricevuto una risposta positiva e adesso non stava più nella pelle, desiderava passare del tempo da solo con lei  e lo voleva più di ogni altra cosa al mondo , voleva godersela tutta, godersi i suoi bellissimi occhi, la sua bocca carnosa , la sua bellissima voce flautata, il suo sorriso , ogni cosa e voleva farlo in quel momento senza perdere neanche un istante.
“Davvero”? chiese lui incredulo e allo stesso tempo felice
“Si ma…magari un’altra volta, stasera sono troppo stanca, facciamo domani sera ti va”?
Era troppo bello per essere vero , però in compenso stavolta gli aveva detto che sarebbero andati la sera dopo e lui nonostante tutto ne fu ugualmente felice, d’altronde cos’era un giorno in confronto a intere settimane?
“Ok , allora a domani”! sorrise lui
“A domani”! detto questo salì in macchina e partì seguita da Andrè
Durante il tragitto Andrè arrivò ad un incrocio e lo attraversò essendo che il semaforo era verde , ma proprio in quel momento ecco arrivare un’altra auto alla sua sinistra che si stava dirigendo all’impazzata verso di lui andandole addosso e scaraventandolo violentemente dall’altra parte della strada ,Oscar che stava passando anche lei di li vide tutta la scena, sconvolta si fermò , scese immediatamente dall’auto e corse velocemente verso l’auto di Andrè che dall’impatto si era capovolta , appena si avvicinò lo vide tutto coperto di sangue e si sentì mancare pensando i pensieri più terribili che le potessero venire in mente, ma quello non era il momento per prendersi dal panico , il suo Andrè era in pericolo e aveva bisogno di lei.
Cercando di mantenere la lucidità si avvicinò allo sportello cercando di tirarlo fuori dalla macchina e con grande forza di volontà e coraggio che ci riuscì , dopo di che prese il telefono e chiamò il 118
“Pronto, sono Il Capitano De Jarjayes  un mio collega è stato coinvolto in un incidente in via Pigalle, è molto grave per favore fate in fretta”!
“Ti prego Andrè , resisti , non mi lasciare”! aggiunge mentre calde lacrime le rigavano il viso
 
Ospedale Saint Louis ore 23:00
Erano passate circa due ore da quando Andrè era entrato in sala operatoria e in quell’arco di tempo Oscar non aveva saputo nessuna notizia , se ne stava li con lo sguardo perso nel vuoto, con gli occhi rossi e gonfi e più il tempo passava e più la sua paura cresceva, aveva tanta paura di perderlo, aveva paura di non riuscire a dirgli quanto l’amava , di non riuscire a dirgli quanto lui fosse importante  per lei e poi perché non dicevano nulla? Perché non usciva nessuno a informarla dell’andamento dell’operazione ? Non ne poteva più di stare li senza sapere niente, nonostante Alain e gli altri colleghi cercavano di farla stare tranquilla lei non riusciva a darsi pace, si sentiva terribilmente in colpa, se avesse accettato il suo invito tutto questo non sarebbe successo e invece la sua testardaggine e la sua paura non avevano portato nient’altro che danni  e questo non se lo sarebbe perdonato per tutto il resto della sua vita.
Non poteva fare altro che affidarsi ad una muta preghiera sperando che qualcuno da lassù potesse ascoltarla , dovevano ascoltarla , dovevano assolutamente farlo perché se sarebbe successo qualcosa al suo Andrè la sua vita non avrebbe avuto più alcun senso.
“Capitano Oscar, stia tranquilla, vedrà che andrà tutto bene”! le disse Alain
“Alain ha ragione, il nostro Andrè è un ragazzo forte”! rispose Il Tenente Agnès Morielle la loro collega
“Spero sia così, altrimenti io…s’interruppe lei piangendo
“Capitano si faccia forza , vedrà che tra poco uscirà qualcuno a dirci che è andato tutto bene”! le disse Alain cercando di tranquillizzarla
Non aveva finito di dire così che finalmente la porta della sala operatoria si aprì , il chirurgo che stava operando Andrè si stava dirigendo verso di loro, aveva un’aria che sembrava sconvolta e visibilmente stremata, appena lo videro gli corsero subito incontro sperando potesse dargli delle buone notizie, più si avvicinava e più il cuore di Oscar sembrava fermarsi mentre una miriade di pensieri orribili albergavano nella sua mente.
 
Ed eccomi di nuovo qui a pubblicare il primo capitolo di questa oneshot che ho deciso di dividere in un po di capitoli essendo risultata troppo lunga…detto questo cosa succederà adesso? Lo saprete nel prossimo capitolo un bacio :*
Cla