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Autore: Dilo_Dile2000    07/03/2018    2 recensioni
Cosa spinge una giovane a fuggire dalla propria famiglia e da coloro che ama? Perché vuole spingersi fino a Gondor quando potrebbe salpare per Aman ed evitare il più grande conflitto della Terra di Mezzo? Questa è la storia di Melyanna, del suo passato, dei suoi dolori e di ciò che l'ha trasformata da ragazza a guerriera. Per questa storia seguirò principalmente il libro, tranne in alcune parti che sarà indispensabile trarre qualcosa dal film.
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DAL XXII CAPITOLO:
"-Se la guerra terminerà in favore del bene, allora vi rincontrerete sulle bianche spiagge del Reame Beato. Ma se la missione fallisse e tu dovessi trovare la morte...- Un brivido mi corre lungo la schiena -Qualsiasi siano i sentimenti che prova per te, forse solo al di là del mare potrebbe trovare requie alle sue pene.-"
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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STELLE

"So honey now
take me into your loving arms
kiss me under the light of thousand stars
place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love by where we are"
-Ed Sheeran, ​Thinking out loud

 

I Dúnedain si stringono nei loro mantelli scuri e allungano i piedi verso il fuoco: l'inverno è quasi giunto al termine, ma le notti passate all'aperto mettono a dura prova gli uomini. Il focolare è l'unica fonte di luce e di calore dell'accampamento; il crepitare del legno, le scintille scoppiettanti, i movimenti guizzanti delle fiamme i soli rumori che rompono la veglia silenziosa di questa notte, oltre al lieve frusciare del vento e i versi di qualche animale notturno.

Alcuni si sono già coricati, Aglar primo fra tutti, gli altri si sono riuniti intorno al fuoco; come in un tacito accordo, nessuno parla: qualcuno fissa le falene che testardamente continuano a vorticare troppo vicine alle fiamme e, in un istante di imprudenza, svaniscono tra le braci, altri fumano la pipa con lo sguardo perso nelle spirali di fumo, altri ancora si guardano, come assorti in silenziose confessioni.

Il cielo è limpido questa notte, non c'è nessuna nuvola a nascondere gli astri, le stelle sono così luminose che sembrano oscurare persino la luna. Non c'è mai stata una notte così bella e disperata.

Mentre osservo le pallide cinture di luce nel cielo e seguo la scia delle stelle cadenti, percepisco un lieve formicolio alle dita e un tenue calore all'altezza del petto; mi volto quel tanto che basta per riuscire a scorgere Legolas, con il capo all'indietro rivolto verso l'alto, i lunghi capelli scarmigliati sparsi sulle spalle, gli occhi traboccanti di luce.

Per un attimo, i nostri sguardi si incontrano, unendo le nostre anime per la prima volta dopo così tanto tempo. Di nuovo, per un istante, io e lui soltanto, e tutto sembra perdere di significato, per un brevissimo sfuggente istante.

-Melyanna.- La voce di Aragorn mi riporta bruscamente alla realtà. -Canta qualcosa per noi, qualcosa di leggero.- Tutti gli uomini si voltano verso di me e Legolas distoglie lo sguardo: le sue guance sembrano arrossire, ma forse è solo il riflesso del fuoco sulla sua pelle.

-Non sono molto brava.- Rispondo sommessamente abbassando la testa. Non ho il dono del canto, non come lo aveva mia madre: la sua voce era come quella del pettirosso, non allegra e impetuosa come quella dei ruscelli, ma come brezza che dolce accarezza la pelle e smuove i petali dei fiori; soffocata dai canti più potenti e articolati, solo in pochi si sono fermati ad ascoltare il suo. Così mio padre si innamorò di lei.

-Cantiamo insieme.- Gli sguardi di tutti si spostano su Legolas, e ora il suo viso sembra bruciare dall'imbarazzo. Si alza in piedi, tentando inutilmente di nascondere il nervosismo, e, avvicinatosi a me, mi porge una mano. Allungo il braccio tremante verso di lui e gliela stringo, le mie dita sfiorano il suo polso e percepisco il palpitare frenetico del suo cuore; usciamo dal cerchio di uomini ed io mi siedo su un ceppo, mentre lui si sistema con la schiena contro il legno. Inclina il capo, guardandomi negli occhi per un istante, poi inizio a cantare:

Hön'marën kena-uva kala
Indönya ullumeá
Nör'ande sëra mi lorien

Îm'eri ratö naya
Larya nîn mëlissè
Le sinte îma sinomë

Ána sama lemî oloorë
Le ar'uunèr ana kaurë
Uur'anor wannëa
Isilme va'arya
Telume siila tere
Na'are utumno wanya
Erüma, helkàda
Raanè ressè
Lörna à'kuilä
Vàrna mi'olör
Türma ei ràumo
Sinomë”

Sento il mio corpo vibrare e Legolas, con il volto poggiato sulla mia gamba, sussulta: la sua voce, il tocco delle sue mani su di me, mi fanno tornare indietro di tanti anni, a quando ero una bambina e lasciava che mi addormentassi sul suo petto. Il cuore si riempie di una gioia indescrivibile, troppo grande perché solo io ne sia partecipe. Con le dita sfioro il suo collo, lui afferra la mia mano e vi lascia un bacio lieve: le sue labbra sono fredde e screpolate, ma in quel gesto percepisco che i suoi sentimenti sono come i miei, che quel legame, che credevo perduto per sempre, invece è ancora là, dove lo abbiamo lasciato.

Il canto cessa. Gli occhi di tutti gli uomini sono su di noi, qualche lacrima bagna i loro volti, persino Foran si asciuga gli occhi; di fianco a lui, Araleth, con sguardo piangente e ferito, ci osserva nell'oscurità, in silenzio. Legolas però non lascia la mia mano: per una volta, non gli importa cosa pensano gli altri, se quello che sta succedendo sia giusto o sbagliato, vuole solo poter essere libero e amare, senza soffrire. Si alza in piedi e mi porta lontano dal fuoco, dove solo le stelle illuminano i nostri volti: corriamo leggeri sull'erba fredda, voliamo trasportati dalle stesse ali e dagli stessi pensieri.

All'improvviso si ferma e si volta verso di me: il suo volto è reso più pallido dalla luce fredda delle stelle, gli occhi bagnati dalle lacrime sembrano catturarne tutto il chiarore e restituirlo con nuovi colori, come una gemma nelle mani del più abile artigiano.

-Melyanna, io...- La sua voce sommessa preannuncia una lungo discorso, ma adesso la via al suo cuore non mi è più preclusa, conosco già il suo pentimento e il suo profondo dolore.

-Non adesso Legolas, non è più necessario.- Lui ammutolisce, guardandomi con quei grandi occhi da bambino e le labbra socchiuse, umide di pianto. Prima che possa rendermene conto, il mio corpo aderisce al suo, con una volontà che non è più mia, e senza pensare poso la mia bocca sulla sua, le mie braccia strette intorno al suo corpo, le sue dita tremanti sulle mie guance. L'emozione è così forte che le gambe, tremando, cedono; lui mi sostiene per la vita e china il capo su di me: tutto il suo calore mi avvolge, i movimenti gentili delle sue mani irrequiete, l'impeto dolce dei suoi baci.

Si allontana un poco da me e riprendiamo a respirare: persino alla pallida luce delle stelle il suo volto appare arrossato. Appoggio le mani sul suo petto e percepisco tutto il suo corpo palpitare. O forse sono le mie mani che tremano, il mio cuore a fremere?

-Cosa ci siamo negati per tutto questo tempo...- Sussurro posando la fronte sulla sua spalla. Lievi le sue labbra mi sfiorano il collo e le sue dita tra miei riccioli, lente, scivolano sui fianchi, sulle ossa ormai sporgenti del bacino. Sarebbe dovuto essere così da tanto, da quando uno sguardo sfuggente ci aveva fatto tremare e le carezze indugiavano, timorose. Ma solo ora ci siamo trovati, oltre ogni parola e incomprensione, in terre sconosciute e lontani da casa, in questa bella notte di stelle così luminose da oscurare persino la luna.
 

***
 

ANGOLO DELL' "AUTRICE":
Torno dopo una vitacon un capitolo che più corto non si può per farvi sapere che sono ancora viva e che la storia continuerà.
Non sono brava a scrivere scene romantiche come queste, spero non sia venuta fuori una cosa troppo banale.
La canzone non è di mia invenzione, ci mancherebbe: si chiama "Lullaby From a Distant Land" ed è scritta in Quenya. L'ho trovata su youtube e i suoi creatori mi hanno concesso di usarla per questa storia. Ho provato a tradurla in italiano, ma per paura di rovinare il testo ho lasciato perdere; comunque qua sotto vi lascio il testo in inglese e il link se volete ascoltarla (merita davvero, quindi magari fateci un salto).


My heart shall see light
Our hearts shall be forever
Go forth, rest in dreamland
I'll soon be there
Wait for me my love
You know I'm here
To join you in dreams
You have nothing to fear
Fiery sun, begone
Moonlight, protect us,
Heaven's star, shine through,
Flame of hell, vanish
Lonely voice, cold and bare
Wandering alone,
Asleep, yet awake
Safe in dreams
Shelter from the storm
Here


https://www.youtube.com/watch?v=zFp9qGtqrbw

 

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno continuato a seguire la mia storia e ad attendere un capitolo, nonostante il mio egoismo. Ringrazio SaraGreta_24 ed Emma Wayne per averla inserita tra i preferiti, FantasyAnimeManga96 e di nuovo Emma Wayne tra le seguite, e ancora Emma Wayne per averla aggiunta alle storie ricordate, avermi messo tra gli autori preferiti e per avermi spinto a continuare a scriverla. Spero di non aver deluso le vostre aspettative.
Diletta

 


 

   
 
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