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Autore: Reghina    30/06/2009    6 recensioni
Il titolo è quantomeno insensato,ma è l'unico che mi è venuto in mente.
Quando una storia non ha un lieto fine,è perché la persona che si ama è destinata a qualcun'altra.[...]“Io voglio stare con te”[...]“Ti amo Reghina, ti amo”[...]poi,tutto sparisce. Incontro gli occhi azzurri della strana donna di Nameck. [...]Forse…forse non è davvero ancora l’ora di lasciarsi andare.
E chi l'ha detto che prima di Bulma nessuna aveva fatto breccia nel cuore del Principe,ancora non [troppo] contaminato dall'odio?
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Freezer, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Prologo.

Un pianeta nell’Universo.

Un pianeta ostile, praticamente deserto, senza mari, d’inverno ci si gela, d’estate ci si scioglie, le mezze stagioni non esistono, la gravità è esorbitante.

Due soli, che brillano per un mese l’anno, facendo raggiungere temperature pari a sessanta - ottanta gradi.

Una luna, sempre a metà, che nei restanti 11 mesi brilla nel cielo, porta le temperature a meno cinquanta – settanta gradi.

Chi mai vivrebbe in un pianeta simile?

Un popolo ostile quanto il pianeta, ovviamente.

I Sayan.

Un popolo orgoglioso, con principi morali inviolabili quali la fedeltà, l’obbedienza ai superiori, il rispetto dei guerrieri, un forte senso della patria e un attaccamento alle tradizioni.

Amanti della guerra fino all’ossessione, non facevano distinzioni tra uomini e donne, se eri forte meritavi rispetto se eri debole meritavi solo la morte o l’esilio a meno che tu non fossi un genio, in tal caso potevi restare ed eri ben accetto e rispettato da tutti.

Questo perché i Sayan non sanno nulla di tecnologia e per questo schiavizzano nuovi popoli in continuazione per avere cose sempre nuove per diventare più forti, loro ossessione.

Non avevano un Re che prendeva decisioni, poiché loro consideravano inconcepibile l’idea di rubare o uccidere un “fratello” quanto consideravano ridicola l’idea di violentare le loro donne.

Questo semplicemente perché tutte le Sayan con un livello di combattimento irrisorio si davano alla prostituzione, esistevano dei veri e propri bordelli che erano anche abbastanza cari.

Nessuna smania di potere, né di soldi, i Sayan volevano solo diventare più forti.

Come ogni popolo, aveva i suoi miti, le sue leggende, la sua religione.

C’era un intero edificio pieno di testi che raccontavano dei Super Sayan, del vecchio ordine sociale, delle origini dei Sayan, insomma, se volevi sapere qualcosa bastava andare lì.

La religione.

I Sayan credevano soltanto nel Dio Guerra e nella Dea Luna che unendosi avevano avuto due figli, un maschio e una femmina.

La donna era di una bellezza straordinaria, dall’aura misteriosa e che intimidiva ma con una forza irrisoria.

L’uomo era orrendo, orgoglioso ed egoista ma dalla forza straordinaria.

Così nacque la razza Sayan.

Guerrieri dal magnetismo indiscusso, misteriosi, orgogliosi, a volte egoisti e fortissimi, la perfetta fusione dei due.

Naturalmente, da questa leggenda ne segue che un fratello e una sorella, un padre e una madre o due parenti di qualunque tipo potessero unirsi e avere figli senza problema alcuno, anzi, era molto frequente e considerato naturale.

Con il tempo, i Sayan decisero di eleggere un Re.

Non che n’avessero bisogno, ma serviva qualcuno che li guidasse contro i popoli che attaccavano il loro pianeta.

Si organizzò un torneo in cui parteciparono tutti i guerrieri più forti e saggi.

Vinse un certo Vegeta e in suo onore i Sayan chiamarono il pianeta Vegeta-sei.

Perché?

Semplice.

Vegeta significa “Re del cielo”il numero “sei” rende il tutto plurale, quindi Vegeta-sei significa “Re dei cieli” presuntuosi, vero?

In ogni caso, Vegeta diventò Re.

Era un tipo molto megalomane, così impose che tutti i Re del pianeta si chiamassero così.

Il titolo divenne ereditario, a meno ché il Principe non fosse con un livello inferiore a 1000, in quel caso si sarebbe fatto un torneo per decidere chi sarebbe stato il futuro Re.

Così, la dinastia Vegeta cominciò.

Per i Sayan sembrava andare davvero tutto alla perfezione.

Peccato che, si sa niente va perfettamente a lungo.

Il periodo d’oro per i Sayan durò esattamente cent’anni.

Si festeggiava quel giorno il centesimo anno della dinastia dei Vegeta.

Proprio quel giorno, si presentò al cospetto del Re e del Principe un certo Freezer affermando d’essere un commerciante di pianeta.

Il Re e Freezer andarono a discutere da soli.

L’alieno batté in poco il Re che fu costretto a cedergli il pianeta.

Freezer decise che, se il Re voleva che i Sayan restassero in vita, doveva vendergli il Principe, di tre anni.

Il Re provò a contestare, ma non poteva fare.

Così il Re vendé il figlio e il popolo al Dittatore e per due anni sembrò andare tutto bene nonostante ormai fosse Freezer a decidere.

Poi, quando il Principe compì cinque anni, mentre era in missione insieme a Napa e Radish, i padrini del piccolo, Freezer distrusse Vegeta-sei.

Vi state chiedendo come mai so tutto ciò?

Semplice.

Il Principe Vegeta, che ormai è al completo servizio di Freezer, sono io.

E questa, questa è la mia storia.

Non è nulla di che, è uscita da sola, senza che io lo decidessi. È diversa dalle mie solite ff, devo ammetterlo, ma volevo pubblicarla. Magari vi piace. Infondo, mai dare nulla per scontato.

 

   
 
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