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Autore: katyjolinar    07/03/2018    3 recensioni
Liberamente ispirata all'anime Sword Art Online.
In un futuro non troppo lontano un gruppo di persone da tutto il mondo ha la possibilità di vivere un'avventura fantastica come vichinghi in un mondo in cui esistono i draghi, grazie alla Realtà Virtuale
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hiccup decise di non uscire in cerca del branco almeno per un paio di giorni.
Se voleva il suo aiuto, aveva bisogo che Astrid si calmasse, così non insistette più ad andare nel bosco da soli, in cerca di guai.
Passarono comunque molto tempo insieme, discutendo di ciò a cui avevano assistito e facendo piani per riuscire ad avvicinarsi di più ai draghi, ma non si allontanarono mai dal villaggio. Quando avevano terminato il turno nelle rispettive mansioni si incontravano in privato, lontano da occhi e orecchie indiscrete, e, seduti uno accanto all'altra, leggevano gli appunti sul taccuino del giovane, oppure parlavano tra loro di altro, oppure, ancora, semplicemente si riposavano, godendo del piacevole sole virtuale che splendeva tiepido su quell'isola.
In quei momenti, a volte, Astrid si addormentava, sopraffatta dalla stanchezza per le faticose mansioni assegnatele, e Hiccup cercava di non disturbarla.
Quel pomeriggio era uno di quei momenti. Erano saliti fino al prato sulla collina alle spalle delle case, un posto tranquillo dove difficilmente ci andavano altri giocatori, e si erano stesi al sole.
Per un po' avevano chiacchierato, ma dopo qualche minuto la ragazza era scivolata nel mondo dei sogni.
E un sogno ricorrente si formò nella sua mente.
Era nel mondo reale, nella sua Stoccolma, e passeggiava lungo le strade dell'isola centrale, in direzione del Palazzo Reale. Arrivata sulla piazza centrale si avvicinò alla cattedrale luterana, osservandone la facciata.
Era serena, di nuovo a casa, dopo così tanto tempo.
Qualcuno le afferrò la mano, e lei si voltò, trovandosi di fronte Hiccup.
Astrid fu sorpresa di vederlo. Che ci faceva lì? Se erano tornati nel mondo reale, lui avrebbe dovuto essere in Giappone, il suo paese d'origine.
Era sorpresa, ma lui non si scompose, continuando a fissarla con quegli occhi verdi, leggermente a mandorla, che avevano poco di orientale.
Il ragazzo sorrise, continuando a stringerle la mano, mentre l'altra si posava sulla guancia della bionda, in una tenera carezza.
Il pollice passò sulle labbra. La ragazza era bloccata, non sapeva come reagire, e non sapeva che intenzioni avesse l'amico.
Ogni dubbio si dissolse quando il castano si abbassò su di lei, posando le labbra sulle sue.
Astrid era sorpresa. Cosa stava succedendo? Perchè la stava baciando?
Ma, quando Hiccup approfondì il bacio, attirandola a sè, non riuscì più a pensare, e ricambiò, lasciandosi cullare da quelle dolci sensazioni che le stavano dando quei gesti.
Quel bacio... aveva sognato per anni di riceverne uno. Era il bacio dei suoi sogni, un bacio che aveva visto solo in TV.
Era perfetto, non avrebbe potuto chiederne uno migliore.
Il cuore era accelerato di colpo, aveva le farfalle nello stomaco...
Finalmente si separarono, e i loro sguardi si incrociarono di nuovo.
Si sorrisero.
"I... io..." balbettò la giovane, incapace di formulare una frase di senso compiuto.
"Ti amo anche io." confessò il ragazzo, carezzandole la guancia.
Astrid si svegliò di colpo, si tirò su e si guardò intorno. Era di nuovo nel mondo virtuale di Berk, e si rese conto che aveva appena fatto un sogno, dei più strani, tra l'altro.
"Bentornata tra noi, dormigliona." la salutò Hiccup, ancora seduto accanto a lei, con il quaderno di pergamena aperto tra le mani.
La giovane arrossì violentemente al ricordo del sogno e, senza pensarci due volte, gli tirò un pugno sul braccio. Il ragazzo non reagì, alzò gli occhi al cielo e tornò a guardarla.
"Domani te la senti di tornare al fiordo? Voglio continuare a studiare quel branco." propose.
La bionda annuì, forse un po' troppo energicamente a causa dinquell'assurdo sogno che ancora occupava la sua mente.
Il castano si alzò e le porse la mano per aiutarla a fare lo stesso. Astrid gli colpì il braccio, guardandolo male,  e infine si mise in piedi e camminarono insieme verso casa.
Il pomeriggio successivo si incamminarono lungo il sentiero di nord ovest.
La ragazza era pensierosa, ed entrambi rimasero in silenzio per tutto il tragitto.
Si affacciarono sul fiordo e videro che il branco stava sonnecchiando vicino all'acqua.
Hiccup afferrò la mano dell'amica, ignorando la resistenza che sentì da parte sua, e scese piano attraverso uno stretto passaggio, fino al prato sottostante.
Appena li notarono, i draghi alzarono la testa e l'Incubo Orrendo fece per prendere fuoco, bloccato subito da un leggero ringhio autoritario del Furia Buia.
"Oh... Sdentato..." commentò il castano, avvicinandosi a quest'ultimo e osservandogli la bocca "Mi era sembrato che avessi..."
non fece in tempo a completare la frase che una fila di denti aguzzi uscirono in uno scatto dalle gengive dell'animale, il quale, con un balzo, saltò addosso al suo compagno ribelle e iniziò una zuffa con lui.
Astrid quasi urlò, ma il ragazzo la afferrò, abbracciandola per farla calmare.
"Tranquilla, non ce l'hanno con noi." sussurrò, osservando la rissa, che subito terminò, con una resa dell'Incubo Orrendo, che sembrò accettare gli ordini dell'altro, seppur di malavoglia.
Nel frattempo un altro drago del gruppo, l'Uncinato Mortale, si avvicinò agli altri due, e con fare autoritario ruggì contro di loro, quasi a sgridarli. Quell'animale attirò l'attenzione della bionda.
"Quella... quella sembra proprio una tipa tempestosa" disse.
"Come fai a dire che è una femmina?" chiese l'altro, incuriosito.
"Lo so e basta. E poi guarda..." spiegò, indicando di nuovo l'Uncinato, che sembrava essersi calmato e stava facendo le fusa al Furia Buia "Quella è sicuramente una moina di una femmina verso un maschio."
"Oh... mi ricorda qualcuno..." commentò il ragazzo, sorridendo e guardandola eloquente, ma ricevendo un doloroso pizzicotto "Ehi! Stavo scherzando!"
Si sedettero in un angolo per osservare meglio il branco, che li ignorò per parecchio.
Il Furia Buia si accucciò non troppo lontano da loro, sonnecchiando con la coda davanti al muso. Hiccup si allungò, cercando di toccarlo, ma tornò al suo posto non appena l'animale cambiò posizione, mentre Astrid fissava, incuriosita, l'Uncinato.
Il castano si avvicinò a lei, prese un bastoncino e segnò delle linee per terra.
"Cosa..." domandò la ragazza, confusa.
"Ignorali e resta ferma qui." sussurrò lui, mentre il muso stilizzato di un Furia Buia prendeva forma sul terreno.
Il drago nero si avvicinò alle loro spalle, incuriosito, poi si allontanò e sradicò un piccolo albero, poco lontano, usandolo per fare dei solchi sul terreno.
I due ragazzi si alzarono, osservando il lavoro dell'animale, e quando egli ebbe finito, si scambiarono un'occhiata e camminarono attraverso l'opera, per ammirarla meglio, andando lungo due percorsi diversi.
Si scontrarono a metà del disegno, l'uno di spalle all'altra, e si voltarono, guardandosi negli occhi. Si sorrisero, sorpresi dall'atto del grosso rettile, e poi alzarono lo sguardo, scoprendo di essere particolarmente vicini al Furia Buia e all'Uncinato Mortale.
Nello stesso momento nelle menti dei giovani venne fuori un'idea. Si avvicinarono di un passo tra loro, e Hiccup posò una mano sul fianco dell'amica; lei fece lo stesso e nascose il volto contro il petto di lui, che nascose il proprio sull'incavo del collo della bionda.
Contemporaneamente le mani libere di entrambi si allungarono verso i draghi, lui al Furia Buia e lei all'Uncinato, e attesero.
Ciò che accadde li sorprese: i musi dei due rettili si posarono sulle rispettive mani, e gli animali fecero delle leggere fusa.
Alzarono lo sguardo, ma appena si voltarono verso di loro, le due bestie si allontanarono di scatto, facendo dei versi infastiditi e ripresero ad ignorarli.
Hiccup guardò Astrid, che era diventata improvvisamente rossa. Non fece in tempo a dire nulla che anche lei si allontanò di due passi e, con una scusa, corse al sentiero.
Il castano scosse la testa e la seguì, raggiungendola e facendo accanto a lei il percorso verso il villaggio.
La giovane accelerò il passo. Non voleva stare troppo vicino all'apprendista fabbro, stava facendo uno strano effetto su di lei... senza contare del sogno del giorno prima.
Non c'erano dubbi: stava iniziando ad avere i primi sintomi della follia dovuta alla prigionia in Dragon Knight Online; era l'unica soluzione.
   
 
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