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Autore: edoardo811    08/03/2018    1 recensioni
Come un orso che si sveglia dal letargo, Chris McLean è tornato a fare danni dopo anni di silenzio, e questa volta, vuole farlo per davvero.
Una nuova location, sedici nuovissimi concorrenti, il burbero Chef ed alcune vecchie glorie che, malgrado il loro continuo negare, sono sempre pronte a tutto per mettersi in tasca qualche centesimo in più.
Una nuovissima edizione di A Tutto Reality sta per cominciare, mi raccomando gente, non cambiate canale!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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L'ultima volta ho fatto un po' di casino, e un pezzo di questo capitolo, che poi ho modificato, era rimasto insieme al capitolo precedente, per questo motivo si era interrotto in quella maniera così brusca, non era quello il punto in cui volevo finisse, spero che la cosa non abbia confuso e/o infastidito nessuno, c'è stato un piccolo disguido tecnico. Detto questo, buon proseguimento, e grazie anche per le nuove recensioni!





 

Gara di abbuffata (pt2)

 

 

Seth scoppiò a ridere, mentre i Taco si fermavano tutti quanti nello stesso momento, per osservare sconvolti il loro compagno.

L’Apatico si inginocchiò a terra e, una volta placatosi, sbatté un pugno frustrato sul pavimento. «Maledizione!» sbottò, per poi venire colto da un altro conato.

«Oh, no, Edward!» Stephanie si chinò accanto a lui, imitata da Paul e Anna.

La voce di Chris esplose da un altoparlante, il tono del conduttore decisamente divertito. «Ed Edward è il primo eliminato dalla gara! Che gran bel colpo di scena, farà miracoli per gli ascolti!»

L’Apatico si rimise in piedi, ripulendosi le labbra con la manica, allontanando da sé i propri compagni con dei gesti rabbiosi. «Sto bene, lasciatemi in pace! Sto be…» si interruppe di nuovo, colpito da un altro conato. Si inginocchio ancora una volta, tornando a liberare lo stomaco, per l’orrore dei suoi compagni che cominciarono perfino a temere per la sua salute.

Pure Rosa, accorgendosi della sua espressione sofferente, cominciò a sentirsi terribilmente a disagio. Anche Kristy pareva realmente scossa. L’unico che sembrava trovare divertente la scena era Seth, perfino Haru rimase serio di fronte a quella vista.

Alcuni assistenti giunsero poco dopo, per scortare Edward lontano dal resto dei ragazzi. L’Apatico tenne il capo chinato, sicuramente per non mostrare il proprio volto, mentre veniva portato via quasi di peso per subire qualche controllo medico.

«A quanto pare la dea bendata è dalla nostra, per una volta» borbottò Haru, mentre il castano svaniva dalla visuale.

«Dea bendata… certo…» gracchiò Seth, sogghignando, per poi dare di gomito a Rosa. «Hai visto? Ora abbiamo la vittoria in tasca!»

L’Iperattiva non lo sentì nemmeno. Rimase con lo sguardo interamente focalizzato sull’angolo dietro il quale Edward era stato scortato, con espressione mortificata.

 

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Confessionale Rosa:

«Mi sento uno schifo…» mugugnò la ragazza, chinando la testa, per poi scuoterla. «Non avrei dovuto farlo… mi dispiace, Edward…»

 

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Paul assottigliò le labbra, mentre osservava il ghigno divertito sul volto di Seth. «Che c’è di tanto di divertente?» sbottò, attirando la sua attenzione.

Il Silenzioso si voltò verso di lui, il sorriso vacillò dal suo volto, per poi riapparire rapido com’era scomparso. «Oh, ma allora parli anche tu? Sai, mi ero quasi dimenticato della tua esistenza, visto che l’ombra di Edward non ha fatto altro che coprirti per tutto questo tempo.»

A quella provocazione, Paul strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche. Accorgendosene, Seth non fece altro che ingrandire il proprio sorriso. «Un consiglio, lascia fare a lui la parte del duro. A te non riesce affatto.»

 «Ah sì?!» L’Amicone fece per muoversi verso di lui, ma per lo stupore di tutti, fu Xander a fermarlo. Il Lunatico osservava Seth con sguardo indecifrabile.

«Lascialo perdere» lo ammonì. «Quel tizio è una serpe. Se ti lasci manipolare da lui per te è la fine.» Xander osservò il biondo, serio in volto. «Concentriamoci sulla gara e basta.»

Paul schiuse le labbra, colpito dalla maturità del suo normalmente immaturo compagno di squadra. Annuì lentamente, sciogliendo i pugni. «D’accordo. Pensiamo alla gar…»

Un urlo disumano lo costrinse ad interrompersi di colpo. Travis si rialzò con un impeto, gettando il capo all’indietro. «SECONDO ROUND!!!» E con un secondo urlo, si scagliò sul tavolo per poi riprendere a fare piazza pulita di dolci.

«Idiota, se continui così farai la stessa fine di Edward!» sbottò Kristy, venendo tuttavia ignorata.

«Ecco, appunto» annuì Xander, per poi voltarsi verso i propri compagni. «Forza gente! Diamoci da fare!»

Stephanie osservò sbigottita il Lunatico mentre incitava il proprio team. Era così… strano! Certo, il suo soprannome non era "Lunatico" per niente, però ancora non si era abituata a quei suoi sbalzi d’umore, e probabilmente non l’avrebbe mai fatto.

«Parla anche con te, Raggio di Luna» borbottò Lucy, adocchiandola appena. Non appena sentì la sua voce, Stephanie rabbrividì. «E-Ehm… sì, sì, certo…»

 

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Confessionale Stephanie:

La Gentile si strinse nelle spalle. «Anche se Lucy non ha davvero motivo di volermi morta… forse farei comunque meglio a non abbassare la guardia…»

 

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Lucy sogghignò appena, per poi concentrarsi a sua volta sulla sfida.

Da un’altra parte del parco, Tonya vagava senza meta, spostando lo sguardo in ogni direzione e perfino fiutando l’aria come un cane da tartufi.

 

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Confessionale Tonya:

«Se c’è una cosa che ho imparato, nel mio vecchio quartiere…» cominciò la Schiaccianoci, sogghignando. «… è il riconoscere l’odore della paura…»

 

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L’afroamericana continuò a vagare, fino a quando non si fermò di scatto, spostando lo sguardo in maniera quasi meccanica verso il dormitorio della sua squadra, più precisamente verso la parte dei ragazzi. Le sue labbra si stirarono lentamente in un sorriso.

La ragazzona avanzò lentamente nel dormitorio degli uomini, osservando i vari letti ancora sfatti, muovendosi con una delicatezza al di fuori dal mondo per una come lei. Non si poteva nemmeno sentire una mosca volare, mentre avanzava lentamente verso il bagno, dove il tanfo di George poteva sentirsi da lontano un chilometro.

«O-Ok, George, rilassati…» mormorò il Perdente, abbracciandosi le ginocchia mentre era rannicchiato Nel suo nascondiglio. «C’è… c’è una sfida in corso, Tonya non può essere così sciocca da venire a cercarti proprio or…»

«MOZZARELLA!» tuonò l’afroamericana, sfondando la porta del bagno. «HAI FINITO DI SCAPPAR…» Tonya si interruppe, schiudendo le labbra, quando si rese conto del bagno vuoto. «Ma… ma cosa…» La ragazzona perlustrò il bagno da cima a fondo, trovando solamente un paio di calzini che emanavano un fetore talmente forte che avrebbero potuto stendere un bisonte. La Schiaccianoci grugnì, rendendosi conto di aver scambiato quella puzza per l’odore della paura di George.

Il Perdente si era tappato la bocca, rannicchiandosi ancora di più, mentre gocce di sudore gli imperlavano la fronte. Sentì di nuovo i passi pesanti della compagna di squadra e la porta del bagno richiudersi alle sue spalle. Vide la sua ombra muoversi per la stanza con una lentezza straziante e più i secondi passavano, più credeva che sarebbe potuto morire per infarto proprio lì, in quel luogo, in quel momento, avvolto dalla puzza dei vestiti di Travis. 

Tonya si fermò nel centro della stanza, mettendosi le mani sui fianchi e mugugnando infastidita. «Ma dove si è cacciato…?» Il suo sguardo cadde di sfuggita verso uno dei vari letti, le cui coperte pendevano di lato proprio per far sì che ne coprissero la parte sottostante. Un altro sorriso glaciale prese forma sul volto della Boxer, che ne afferrò l’orlo per poi sollevarlo di scatto. «AH-AH!» urlò, credendo di trovare ciò che stava cercando. Così non fu. L’unica cosa che trovò, fu uno strano barattolo con dentro un liquame verdognolo. La ragazza lo afferrò e lo osservò confusa. Lo aveva già visto da qualche parte, ne era sicura. Ma dove? E perché qualcuno lo aveva nascosto lì? Perplessa, Tonya lo aprì, per poi annusarne il contenuto. Non appena lo fece, le venne un conato di vomito. Lo allontanò istantaneamente dal naso, prima che fosse troppo tardi.

«Che stai facendo?» gracchiò una voce all’improvviso. La ragazza sussultò, per poi accorgersi di Seth sul ciglio della porta. «Questo è il dormitorio dei maschi.»

Tonya abbassò il barattolo, grugnendo. «Sto cercando quella mozzarella. Tu l’hai vista?»

«No, e sinceramente non me ne importa nulla. Posa quell’affare.» Il Silenzioso indicò il barattolino. «Immediatamente. Non è tuo.»

La Schiaccianoci osservò prima il recipiente, poi il suo compagno di squadra. «Sì, beh… non è nemmeno tuo. Ora mi ricordo dove l’ho visto, questo coso era nella cucina di Chef. Che ci fa qui, adesso?»

«Non sono affari tuoi» rantolò Seth, strappandoglielo di mano. «Sparisci immediatamente dalla mia vista. E se provi a parlare con qualcuno di questo» ed ondeggiò il barattolo. «Te ne pentirai amaramente.»

Tonya assottigliò le labbra, avvicinando il volto al suo. «Credi di farmi paura, moscerino?» sibilò, facendo sbiancare le nocche. «Potrai fingere di essere un duro quanto vuoi, ma sappi che a me non la dai a bere. Fingersi tosti è la prima tattica dei codardi.»

«Lo sai perché è la stessa cosa che fai anche tu?» ribatté Seth, drizzando lo sguardo e puntandolo su di lei. «Ti consiglio di raggiungere gli altri e di partecipare alla sfida. Sei sul filo del rasoio, capitano, l’hai dimenticato? Se perdiamo anche questa sfida, puoi essere certa che sarai tu quella spedita a casa.»

L’afroamericana digrignò i denti. Cominciò a sentire una forte puzza, e non era quella del contenuto del barattolo. Grugnì di disappunto e passò oltre Seth, dandogli una spallata. «Non so a che gioco tu stia giocando, mozzarella, ma sappi che non finisce qui.»

Il Silenzioso ridacchiò. «Sono terrorizzato.»

«E fai bene ad esserlo.» La Schiaccianoci uscì dal dormitorio. Seth la seguì con lo sguardo, per poi spostarlo sul barattolino. Ringhiò di rabbia, maledicendosi per non essersene sbarazzato prima, e andò in bagno, per poi svuotarne il contenuto nella tazza. Aprì la finestra e scaraventò fuori il contenitore ormai vuoto, dopodiché uscì a sua volta dal dormitorio.

Non appena il campo fu libero, la cesta con dentro i panni sporchi di Travis esplose, mentre George si trascinava fuori da essa boccheggiando disperato.

 

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Confessionale George:

Il Perdente incrociò le braccia, sorridendo soddisfatto. «Eh sì. Alle volte si è disposti a tutto pur di sopravvivere. Avrò anche un odore rivoltante adesso, ma se non altro sono ancora vivo. Certo, è probabile che nessuna ragazza si avvicinerà a me per i prossimi… dieci anni, ma pazienza. Meglio essere soli e tristi piuttosto che morti, e tristi. E inoltre…» George sorrise meschino. «A quanto pare anche Seth è finito nel radar di Tonya. Chissà, magari sarò fortunato e quei due babbei si annienteranno a vicenda. Sarebbe bello.»

 

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La sfida, nel frattempo, era proseguita, e le sfortune erano lungi dal finire. A circa mezz’ora dalla fine della gara, la situazione volgeva ancora in favore dei Boxer. Cercando di recuperare il passo, Sunry trovò un’altra trappola piccante che le mandò la lingua in fiamme, Xander ingurgitò una caramella talmente amara da fargli seccare la gola, mentre alcune fitte di dolore cominciarono a colpire lo stomaco di Paul.

Jericho sollevò una caramella e fece per inghiottirla, ma rimase immobile, quasi paralizzato, ad osservarla in trance. Vide il dolcetto cominciare a distorcersi, diventando prima più grande, poi più piccolo, il tutto mentre i colori della liquirizia si facevano sfocati. Lo Hippie ridacchiò, osservandola, per poi roteare gli occhi e crollare a terra. «Wow… questa sì che è roba forte…» mugugnò, con lo sguardo rivolto verso il cielo.

Anna si appoggiò al tavolo, stringendosi con forza la pancia. «Ragazzi… ho paura di non poter continuare…» mormorò, a denti stretti.

«Non… non poffiamo fermarzi…» mugugnò Xander, mentre, con le labbra prosciugate, cercava di addentare un’altra caramella, senza successo.

Dall’altra parte, Travis stava ripulendo tutto quanto, incurante del dolore allo stomaco, del bruciore al palato, della nausea, del mal di testa, di tutto quanto. Kristy era scioccata da lui, così come gli altri. Quel ragazzo non poteva essere umano, era impossibile.

Quando Haru vide Tonya ritornare, si incupì. «Gentile da parte tua farti rivedere. Del resto, ci hai solamente fatto perdere una sfida, quindi che motivo avevi di tornare ad aiutarci?»

«Chiudi il becco, o deformo quel tuo bel faccino» sibilò l’afroamericana, per poi allontanarsi da lui. Il Belloccio la osservò sorpreso, fino a quando un verso disumano, seguito da un grido molto acuto, non lo costrinse a spostare lo sguardo. Travis aveva appena vomitato addosso a Kristy, la quale stava strillando disgustata.

Il Logorroico ciondolò per un momento con la testa, per poi osservare la propria compagna di squadra. «Ehm… ops…»

La mano della Sgarbata si stampò immediatamente sulla guancia del compagno di squadra, che cadde a terra come un sacco di patate. «Tu… tu… razza di idiota… schifoso… babb… babb…» Kristy si interruppe, rigurgitando a sua volta sul suolo a causa dell’odore nauseabondo che l’aveva oppressa, causando un altro attacco di vomito anche al Logorroico.

Osservando i due compagni in preda alle loro crisi, pure Haru non riuscì più a trattenersi. Rosa corse via, mentre il pavimento, il tavolo dei dolci e i suoi tre compagni si inzuppavano a vicenda.

Dall’altra parte, i Taco, osservando la scena, non riuscirono più a trattenersi a loro volta. Anna, Xander, Paul e Sunry liberarono lo stomaco. Lucy e Stephanie strillarono si allontanarono seguendo l’esempio di Rosa, mentre Jericho rimase sdraiato nel bel mezzo del fuoco incrociato.

Seth ritornò in quel momento, trovandosi di fronte quello spettacolo desolante, mentre Tonya rideva sguaiatamente. Pure George strisciò lentamente tra alcuni cassonetti dei rifiuti in lontananza, per osservare la scena.

Le risate di Chris riecheggiarono tramite tutti gli altoparlanti del parco. «Accidenti, che razza di ecatombe! Travis, Kristy, Haru, Xander, Sunry, Anna e Paul, siete tutti eliminati dalla gara! I Boxer ora si trovano in vantaggio numerico, e hanno anche mangiato il maggior numero di dolci! Per i Taco si mette davvero male.»

Stephanie osservò il tabellone, che sanciva solamente più mezz’ora di tempo. Sbiancò.

 

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Confessionale Stephanie:

«Se solo Edward fosse ancora con noi…» mormorò la Gentile, premendosi le tempie. «Lui saprebbe cosa fare! Non abbiamo più tempo, i dolci sono ricoperti di vomito e siamo anche in inferiorità numerica! Temo… temo proprio che… sia giunta la fine.»

 

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«Non è ancora finita» sussurrò Lucy, anche lei con lo sguardo fisso sul tabellone. Stephanie si voltò verso di lei, sorpresa. La Provocatrice la ignorò e cose da Jericho, aiutandolo a rialzarsi malgrado fosse ricoperto dalla testa ai piedi di vomito. «Ehi, Hippie. Ce la fai?»

«Mi sento… contaminato…» sussurrò Jericho, tastandosi il petto.

«Ma non mi dire…» Lucy roteò gli occhi, per poi voltarsi verso la Gentile. «Tu. Muoviamoci. Abbiamo ancora tempo per recuperare.»

«Vuoi… vuoi davvero mangiare quella roba?!» Stephanie indicò il tavolo, atterrita.

«Abbiamo altra scelta?» rispose Lucy, seria in volto. La mora osservò la propria compagna stupita. Non credeva che lei avrebbe mai potuto dimostrare quel tipo di atteggiamento, non dopo quello che era successo. Forse… forse si era sbagliata, su di lei. Anche la Provocatrice era una che faceva gioco di squadra. E… e anche lei stessa, lo era.

Lucy, con una smorfia disgustata, raccolse una caramella e cercò di ripulirla come meglio poteva, per poi provare ad avvicinarla alla bocca. Tuttavia, quando se la ritrovò a pochi centimetri dalle labbra, distolse lo sguardo. «Maledizione, non ci riesco! È… è troppo disgustoso!»

Stephanie la osservò mentre si sforzava di mangiare quel dolcetto, tuttavia senza risultati, e realizzò cosa doveva essere fatto. «Lucy» la chiamò.

La Provocatrice si voltò verso di lei, sollevando un sopracciglio. «Che c’è ancora? Non abbiamo più tempo da perd…»

«Imboccami.»

«Cosa?!» esclamò Lucy, credendo di aver capito male.

Stephanie sospirò profondamente, stringendo i pugni. «Devi… devi imboccarmi con la forza. È l’unica possibilità che abbiamo. Io non riuscirò mai a mangiare quella roba di mia volontà.»

Lucy la osservò a bocca aperta. Scrutò prima lei, poi i dolcetti. «Ne sei… ne sei davvero sicura?»

Raccogliendo tutta la forza di volontà che le era rimasta, Stephanie annuì. «Sì. Jericho.»

Jericho, ancora intento a tastarsi il petto, si voltò verso di lei. «Mh? Sì sorella?»

«Tienimi ferma.»

«Perché?»

«Perché…» Stephanie volle quasi spiegargli il suo piano, ma dubitava altamente che quello avrebbe capito. «… devo liberarmi del male dentro di me» disse invece, sperando che parlando nella sua lingua, lo Hippie potesse essere più d’aiuto. E la cosa funzionò.

«Non dire altro.» Jericho le arrivò alle spalle e la afferrò per le braccia. «Da qui non scappi, sorella. Lascia che la mia energia positiva ti purifichi.»

«Ehm… grazie…»

La Provocatrice osservò la scena atterrita. «Ok. Voi due state davvero male…» Afferrò una manciata di dolcetti e si avvicinò a Stephanie, per poi sorriderle mentre cercava di ripulirli il più possibile. «Avventato da parte tua chiedere alla persona che ti ha giurato vendetta di propinarti dei dolcetti al vomito.»

«Beh… speravo anche di poter pareggiare i conti con te, in questo modo…» ammise la Gentile, ricambiando il sorriso.

«Oh, credimi. Se da qui ne usciamo vivi, non solo avrai pareggiato, ma sarò anche in debito con te.»

Stephanie annuì. «Bene allora. Diamoci dentr…» Non riuscì nemmeno a finire di parlare che Lucy le aveva già messo in bocca due dolcetti. La Gentile sgranò gli occhi, colta alla sprovvista. Fortunatamente, i dolci mantennero buona parte del loro sapore originale, anche se il retrogusto acido era comunque presente, e non era certo dei migliori.

La mora masticò e deglutì a fatica, mentre un saporaccio terribile prendeva vita nel suo palato, ma la sfida non era ancora finita. «Ecco che arriva l’aeroplano!» esclamò Lucy, propinandole altri dolcetti. Stephanie cominciò a dimenarsi, credendo che forse la sua non era stata una buona idea, ma Jericho tenne salda la presa.

«Il cammino per la pace interiore è molto lungo e tortuoso, sorella. Devi tenere duro.»

Stephanie volle quasi mandarlo al diavolo, in barba al suo soprannome della Gentile, ma Lucy non le concesse tale lusso e le fece mangiare altri dolcetti. Probabilmente la Provocatrice se la stava spassando in quel momento.

Osservando cosa stava accadendo, il resto dei Taco rimasero atterriti, e lo stesso fecero i Boxer. «Quelli ci raggiungono!» esclamò Rosa, indicandoli. «Dobbiamo aumentare il distacco!»

«Io non mangio quella roba» sbottò Seth, indicando i dolci avvelenati.

«Ma… Seth…» mormorò Rosa, osservandolo.

«E io nemmeno. Ne ho abbastanza di roba disgustosa» fece eco Tonya, per poi sorridere. «Però… potremmo trovare qualcuno da imboccare! Ed io ho già una mezza idea di chi potrebbe essere…»

Sentendosi chiamato in causa, George sussultò terrorizzato, per poi nascondersi dentro il cassonetto dei rifiuti.

«Non abbiamo tempo per metterci a cercare quel babbeo di George» sbottò Seth, adirato.

«Io veramente pensavo a te…» Tonya indicò il silenzioso, per poi sogghignare. «O hai forse paura?»

«Perché non lo fai tu allora, visto che ti credi tanto in gamba?»

«Ragazzi, vi prego…» mormorò Rosa, cercando di calmare le acque, ma i due ormai erano distanti anni luce da lei.

«Fallo tu.»

«No, tu.»

«No, tu!»

«No, TU!»

«Ok, cambio!» esclamò Lucy, smettendo di imboccare Stephanie, la quale stava quasi per svenire. La Gentile la osservò spaesata. «Ehm… c-cosa?»

«Non puoi continuare così, finirai col lasciarci lo stomaco, e inoltre non voglio lasciare tutta la gloria a te. Scambiamoci di ruolo.»

«Ne… ne sei sicura…?»

La Provocatrice sorrise determinata. «Sì.»

Un tenue sorriso nacque anche sul volto di Stephanie. «Va bene allora. E… grazie.»

«Meno chiacchiere e più azioni. Hippie. Ho un sacco di male dentro di me da scacciare.»

«Accidenti, le ombre sono molto più potenti di quello che pensassi! Non temere sorella, ti aiuterò io!»

Ora fu Stephanie quella a ritrovarsi i dolcetti in mano. «Ok, sei pronta?»

Lucy annuì. «Pronta.»

Stephanie cominciò ad imboccarla, ovviamente cercando di ripulire le caramelle il più possibile. Lucy fece immediatamente un verso disgustato. «Maledizione, ma questa roba è terribile!»

«Lo so» replicò la Gentile, sorridente, per poi propinarle altri dolcetti. «Scusami.»

«Non serve che ti scus…» Lucy sgranò gli occhi, mentre Stephanie la imboccava nuovamente, questa volta con una caramella piccante. Alcune lacrime scesero dagli occhi della Provocatrice, la cui faccia era diventata rossa come un peperone.

«Oh, no! Vuoi che mi fermo?» domandò Stephanie, osservandola preoccupata.

Lucy ciondolò con la testa per un istante, per poi sgranare gli occhi, rendendosi conto che il palato in fiamme le impediva di sentire altri gusti. «Continua!» gridò, facendo trasalire la Gentile.

«Ehm… ok.»

I Taco, osservando i loro rimanenti compagni darsi da fare, si riempirono di speranza e cominciarono a fare il tifo per loro. Osservando le due ragazze fare gioco di squadra in quel modo, malgrado i loro trascorsi, Anna e Sunry sorrisero.

 

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Confessionale Anna:

La Rilassata si asciugò alcune lacrime da sotto gli occhi. «Lucy e Stephanie, nemiche/amiche! Sono commossa…»

 

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«Mangiali tu!»

«TU!»

«TU!»

«Ragazzi…»

«TU!»

«TU!»

«Ragazzi vi prego…»

«TU!»

«TU!»

«RAGAZZI!»

Rosa era disperata. Si voltò verso il resto dei Boxer, per poi osservarli implorante. «Vi prego, datemi una mano…»

Kristy la trucidò con lo sguardo, mentre Haru la osservò con indifferenza. Travis era ancora a terra dolorante, probabilmente isolato nella sua dimensione.

L’Iperattiva sposto lo sguardo verso i Taco, amareggiata dal fatto che la sua squadra non fosse unita come la loro. Forse l’alleanza con Seth era davvero l’unica possibilità che aveva, anche se avrebbe preferito che il suo compagno si comportasse in maniera più matura in quel momento.

Una sirena trillò all’improvviso, facendo sussultare tutti i presenti. Il tempo segnato dal tabellone aveva raggiunto lo zero, il che significava solo una cosa: la sfida era giunta al termine.

«Concorrenti, basta ingozzarvi! La sfida è finita! Ma chi ha mangiato più dolcetti?»

«Mh? Dolcetti?» domandò Jericho, confuso, mentre Lucy si liberava da lui. «Quali dolcetti?»

«E con un incredibile colpo di scena, i Taco hanno recuperato l’irrecuperabile, vincendo la sfida!»

Lucy e Stephanie sgranarono gli occhi, per poi osservarsi sbigottite. Dopo diversi istanti, entrambe cominciarono ad urlare di gioia, stritolandosi in un abbraccio, che tuttavia durò ben poco. Le due ragazze si staccarono di colpo, giusto un secondo prima di vomitarsi addosso a vicenda. Tuttavia, neppure quello riuscì a interrompere la surrealità di quel momento, perché scoppiarono tutte e due a ridere. Il resto dei Taco arrivò esultando come non mai, e nel giro di poco tempo i tre superstiti della squadra furono travolti dal resto dei compagni.

«Siete state incredibili!» esclamò Paul, sollevando un pugno, mentre Sunry sorrideva entusiasta.

«Ottimo lavoro Raggio di Luna!» Xander sollevò entrambi i pollici.

Anna diede una pacca sulla spalla di Jericho. «Anche tu sei stato bravo.»

Lucy salutò i Boxer con un ghigno provocatorio, degno del suo soprannome, dopodiché il resto dei Taco si allontanarono continuando ad esultare

«Bene, cari Boxer. Ci vediamo più tardi per la vostra cerimonia di eliminazione! Mi raccomando, siate puntuali!»

I Boxer rimasero in silenzio, osservandosi tra loro. Perfino George tirò fuori la testa dal suo nascondiglio. Rosa cadde in ginocchio, disperata.

 

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Confessionale Rosa:

«Non… non è giusto...» mormorò l’Iperattiva, per poi sospirare. «Anche se forse… forse… è la nostra punizione per quello che abbiamo fatto ad Edward.»

 

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Confessionale Seth:

«Non sono sorpreso, a dire il vero» borbottò il Silenzioso, appoggiando i piedi sul ripiano della biglietteria. «Malgrado l’eliminazione di Edward, la mia squadra non è riuscita ad approfittarne. L’unico che si è davvero dato da fare, a conti fatti, è stato Travis. Per quello che mi riguarda potrebbero essere eliminati tutti quanti meno che lui, e Rosa ovviamente. Inoltre… Tonya ha scoperto il barattolo di lassativo. Potrebbe essere un problema, per me. Farei meglio a liberarmene subito, oppure…» Seth sogghignò. «Tieni vicino gli amici, e i nemici ancora più vicino. Credo proprio di sapere come potermi liberare da questo impiccio, e prendere anche due piccioni con una sola fava.»

 

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«Allora, Boxer, pare che abbiate preso questo posto in simpatia, eh?» domandò McLean, ridendo divertito, mentre osservava la squadra sconfitta per la seconda volta di fila seduta sugli spalti in riva al ruscello. George era l’unico seduto in prima fila, mentre tutti gli altri, pure Tonya, erano seduti a debita distanza da lui e dalla sua puzza.

Gli sguardi omicidi che alcuni concorrenti rivolsero al conduttore non furono sufficienti a farlo smettere di ridere. «D’accordo marmaglia, conoscete la prassi. La persona che chiamerò dovrà venire a prendere il biglietto della Salvezza, chi invece riceverà il biglietto nero si farà un viaggio di sola andata nel Tunnel della Vergogna. Dunque. Il primo biglietto non può non andare all’eroe della squadra, ossia Travis!»

Il Logorroico, sdraiato sugli spalti in stato semi cosciente, sollevò un braccio in segno di trionfo, per poi farlo di nuovo cadere a peso morto.

«Mh. Non sembra passarsela molto bene. Carissima Kristy, ti dispiace portargli il suo biglietto mentre vieni a prendere il tuo? Sei salva anche tu!»

«Perché sono stata di nuovo nominata dopo quell’ameba?» sbottò la Sgarbata, mentre andava a prendere entrambi i biglietti.

«Perché mi diverto di più così» spiegò McLean, ridacchiando di nuovo.

«Tieni, idiota» mugugnò Kristy, dando il biglietto a Travis.

«Grazie…»

«Rosa!» L’Iperattiva tirò un sospiro di sollievo ed andò a prendere il suo biglietto.

«Seth!» Il Silenzioso prese il proprio premio.

«E… Tonya!» L’afroamericana sorrise compiaciuta. Prima della cerimonia aveva creduto che anche quella volta avrebbe rischiato l’eliminazione, o peggio, ma si era sbagliata alla grande. Andò a prendere il biglietto, mentre Seth la seguiva con lo sguardo.

Haru, realizzando di essere a rischio eliminazione, sgranò gli occhi. Si voltò verso la propria squadra, in cerca di spiegazioni, ma fu bellamente ignorato. «George! Di ritorno dalla terra dei morti?» domandò Chris al Perdente.

«A dire il vero, ho fatto tutto quello che ho fatto proprio per non finirci, nella terra dei morti…» borbottò il Perdente.

«Certo, tuttavia la tua scelta è costata cara alla tua squadra, visto che hanno perso la sfida.»

George sollevò le spalle. L’unica cosa che gli importava, era che Tonya non lo voleva più morto.

«Haru.» Chris spostò lo sguardo sull’asiatico, che assottigliò le labbra. «Malgrado tu ci abbia provato, in questa sfida, rischi comunque l’eliminazione. Ti sei chiesto il perché?»

«Certo.»

«E hai qualche idea su cosa possa aver portato i tuoi compagni a volere la tua eliminazione?»

«A dire il vero, no. Non ne ho nessuna. Immagino che tu mi abbia tenuto per penultimo solamente per far salire gli ascolti. È palese che sarà George ad andarsene. Questo idiota non ha fatto altro che nascondersi per tutto il giorno.»

«Beh… sì, è vero.» Chris piegò il capo, con aria di sufficienza. «Ma… no. Non proprio. L’ultimo biglietto della salvezza va a George.»

Il Belloccio sgranò gli occhi, mentre il Perdente si alzava in piedi urlando a pieni polmoni. «ALLA FACCIA TUA!» urlò, per poi correre a prendere il biglietto, ridendo sguaiatamente. Sarebbe stato un bel momento per lui, se solo non fosse inciampato rovinosamente.

Haru osservò atterrito il conduttore, poi i propri compagni. «Ma… ma che diavolo?! Perché avete eliminato me?! Dopo tutto quello che ho fatto io, e dopo tutto quello che hanno fatto loro…» ed indicò Tonya e George. «… voi volete liberarvi di uno dei vostri compagni di squadra migliori?!»

«Sì» sorrise Seth, per poi salutarlo con una mano. «Ciao ciao, Belloccio. È stato un piacere.»

Haru fece vagare lo sguardo sui propri compagni, basito.

«Non guardare me» sbottò Kristy, indicando Travis con un pollice. «Io ho votato lui.»

«Ed io ho votato…» Travis sollevò un dito, per poi abbassarlo di nuovo. «… non mi ricordo. Non sono nemmeno sicuro di aver votato, a dire il vero…»

Rosa distolse lo sguardo dall’asiatico, facendo di tutto per non incrociarlo.

«Loro non c’entrano niente, Haru.» Seth si alzò in piedi. La sua espressione sembrava quella di un serpente. «Ho convinto io Tonya e George a votare per te.»

«Proprio così» annuì Tonya, sogghignando. «Hai finito di fare il duro, Belloccio

«Tornatene dalla tua Helen, ammesso e concesso che a quella vada ancora bene essere la fidanzata di un perdente» rincarò la dose George, di nuovo in piedi.

L’asiatico strinse i pugni. Osservò prima George, poi Tonya e poi, per finire, Seth. «L’hai fatto per sbarazzarti di me, vero? Avevi paura che potessi rappresentare un problema per te in futuro, una volta che le squadre si sarebbero sciolte, ho indovinato?»

Seth gettò il capo all’indietro, ridendo freddamente. «Amico, mi sa che ti stai sopravalutando un po’ troppo. Non sei mai stato un pensiero, per me. Semplicemente… ci eravamo stancati del tuo atteggiamento, del tuo modo di osservarci tutti dall’alto, quando in realtà perfino tu facevi ben poco per noi. Non sei mai stato indispensabile per la squadra, mai. Sei solo capace a far prendere aria alla bocca, senza tuttavia fare lo stesso con il cervello. Per tutto questo tempo ti sei creduto speciale, ma la realtà è ben diversa. Non sei molto diverso da quelli che tu ritieni siano la causa del declino della squadra. La verità, Haru, è che non vali niente di niente, né come concorrente, né come persona.»

L’espressione dura svanì ben presto dal volto di Haru, lasciando spazio ad una più sconfortata.

«Accidenti, Seth!» esclamò Chris, ridendo nuovamente. «A questo punto credo proprio che sia ora di modificarti il soprannome da Silenzioso a Serpe!»

Seth sogghignò, mentre George si voltò verso il conducente. «Ehi, potrei avere anche io un nuovo soprannom…»

«Assolutamente no. Chef, ti prego, accompagna il fu Belloccio al suo mezzo di trasporto.»

Il cuoco roteò gli occhi, per poi avvicinarsi ad Haru. L’asiatico osservò ancora una volta tutti i presenti, per poi sospirare e chinare il capo.

«Scusa Haru…» mormorò Rosa a bassa voce, per non farsi sentire. Perfino Kristy lo osservò dispiaciuta per lui. Malgrado tutto, era dura vedere il Belloccio così abbattuto. La Sgarbata spostò lo sguardo su Seth, per poi osservarlo quasi disgustata. Certo, quella era una competizione, ma il Silenzioso, o meglio, la Serpe aveva comunque esagerato con le sue parole.

Haru salì sulla barca e Chef sciolse gli ormeggi. Il Belloccio venne ben presto inghiottito dal tunnel. Seth, Tonya e George ridacchiarono, mentre Rosa si alzava e si allontanava quasi indispettita dal resto della squadra. Kristy si strinse nelle spalle e spostò lo sguardo su Travis, pensierosa.

Mentre Chris sproloquiava di fronte alla telecamera in merito alla sfida conclusa e al concorrente eliminato, l’iperattiva raggiunse una tenda situata in un angolo tranquillo del parco. Al suo interno trovò alcuni lettini di ospedale ed Edward in piedi, girato di spalle, rivolto verso un televisore ove era presente l’immagine di Chris.

«Ehi.» Rosa lo chiamò, facendolo voltare. Non appena si accorse di lei, l’Apatico sorrise. «Ehi. Che ci fai qui?»

«Volevo assicurarmi che tu stessi meglio. Sai, dopo averti visto star male in quel modo… mi sono preoccupata.»

«Tranquilla, ora è tutto ok.» Edward le rivolse un cenno del capo. «Grazie per il pensiero.»

Rosa si sentì avvampare. Spostò lo sguardo da lui. «F-Figurati…»

«Sono felice che tu sia ancora in gara» proseguì l’Apatico, avvicinandosi a lei ed incrociando le braccia.

«D-Davvero?» mormorò lei, sorpresa.

«Certo, perché non dovrei? Sei una in gamba, sento che in un futuro non troppo lontano potrai darmi parecchio filo da torcere. Sarà divertente, ed un privilegio, poter gareggiare con te.»

«Beh… anche Haru era un buon concorrente, ma è stato comunque eliminato.»

Edward sollevò le spalle. «Seth vuole sbarazzarsi di tutta la concorrenza il prima possibile. Ha detto di non temere Haru, ma sono certo che in realtà non fosse così.»

Rosa annuì, pensierosa. In effetti… Edward non aveva tutti i torti. Seth voleva sbarazzarsi di tutti i suoi possibili avversari più grandi, Haru era il primo, ed il secondo… poteva essere proprio lo stesso Edward. E quando ripensò alla famosa caramella mangiata dall'Apatico, Rosa sgranò gli occhi, realizzando qualcosa che fino a quel momento le era sfuggito.

«Tutto bene?» le domandò l’Apatico, notando la sua espressione.

La Boxer trasalì. «Ehm, sì, sì… grazie, comunque. Anche per me sarà un piacere gareggiare con te.»

Il castano sorrise ed annuì. I due ragazzi si osservarono negli occhi ancora per un breve momento, dopodiché l’Iperattiva si schiarì la gola. «B-Beh… meglio che vada ora. Non vorrei mai che la mia squadra cominciasse a cercarmi.»

«Ma certo. Anche io dovrei raggiungere i miei compagni, tra l’altro. So che non te ne importerà molto, ma… sono colpito da Lucy e Stephanie. Non credevo che avrebbero potuto fare gioco di squadra in quel modo.»

«Nemmeno io, ad essere sincera.» Rosa osservò Edward quasi ammirata. «Tutto merito del capitano.»

L’Apatico ridacchiò. «Può darsi...»

I due ragazzi uscirono insieme dalla tenda. «Buona notte allora» salutò Edward.

Rosa chinò il capo. «Buona notte.»

I concorrenti si separarono, prendendo direzioni opposte. Da dietro la tenda, poco dopo, sbucò fuori Seth, che aveva sentito ed osservato tutto quanto. La Serpe assottigliò le labbra, per poi prendere una terza direzione, svanendo nella notte.

 

_

 

Confessionale Seth:

«Credo che Rosa stia cominciando a prendere Edward in simpatia… potrebbe essere un problema per me… o forse…» La Serpe sogghignò. «… esattamente quello di cui avevo bisogno.»

 

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Confessionale Rosa:

«Non voglio dirlo apertamente, ma…» L’Iperattiva sospirò. «… tutti quanti abbiamo mangiato tonnellate di caramelle, ma solamente Edward è stato male in quel modo. Credo… credo che la caramella che mi ha dato Seth non fosse davvero opera di Chris, ma di Seth stesso, e che... che lui mirasse a molto di più che farlo semplicemente eliminare dalla sfida. Lui lo voleva direttamente fuori dal reality. Ed ora che a quanto pare ha fatto amicizia con George e Tonya, potrebbe perfino non avere più bisogno di me. Devo fare attenzione, o potrei fare la stessa fine di Haru.»

 

_

 

Il faccione sorridente di Chris McLean occupò lo schermo. «Oh oh, la situazione inizia a farsi davvero interessante! Alleanze, intrighi, misteri, pugnalate alle spalle! Sono proprio curioso di vedere cosa succederà adesso! Cosa accadrà adesso? Come si evolveranno le varie alleanze? I Taco rimarranno ancora imbattuti? L’amicizia tra Lucy e Stephanie esiste davvero? Chi sarà il prossimo eliminato? Chi vincerà il milione di dollari? Se volete scoprirlo, non vi resta che una cosa da fare, restate sintonizzati qui, con noi, su A tutto Reality…»

Ripresa aerea. «BLIZZARD PARK!»







Ammetto che forse l'eliminazione di Haru così presto è stata... esagerata? Molto inaspettata? Ma col senno di poi, non era un personaggio che sarei riuscito a sfruttare al meglio, complice anche il fatto che era un OC inviatomi da un'utente tanto tanto tempo fa, spero che, nel remoto caso in cui lei stia leggendo, non se la prenda a male.
A dire il vero, i due concorrenti che miravo ad eliminare per primi erano *rullo di tamburi* proprio George e Tonya, in quest'ordine, tuttavia ho scoperto di trovare divertente la scrittura di questi due personaggi, in particolare quella di George, il cattivo sfigato, che per ogni cosa figa che gli succede gliene capitano cinque brutte, un po' come Max di Pahkitew, insomma. Questo, naturalmente, non significa nulla. L'ho salvato per queste due sfide, vero, ma la prossima potrebbe proprio essere quella buona, e lo stesso vale per Tonya, chi può dirlo. Ci sono ancora parecchi concorrenti in gara, del resto, che potrebbero vincere.
Ora, ho notato che Edward è il preferito di diversi, mi piacerebbe sapere, oltre a lui, chi preferite, e chi pronosticate per la vittoria? Sono curioso! Bene, ho detto tutto, alla prossima!
   
 
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