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Autore: Oxis    08/03/2018    3 recensioni
Merlino e Artù e la Camelot di sempre.
E poi una nuova arrivata, Kendra.
Una strega molto diversa da Merlino. Maldestra, poco socievole, un cuore strano che si innamora di uno dei due, lasciando l'altro deluso e minando la loro amicizia.
La sua freddezza deriva da quella magia che la possiede e di cui vuole disfarsi, che però inizia a servirle quando a Camelot spunta una nuova minaccia. Assassini assoggettati vogliono uccidere il principe.
Merlino avrà parecchio da fare per evitare che il suo protetto si faccia uccidere...
- Oxis
(editor della pagina ufficiale di Merlin Italia su FB, Merlin * •Italian Page•*)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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27. Io sono un mago

 

Ciao a tutti cari!

Ho mancato il capitolo di settimana scorsa e vi prego di scusarmi.

Oggi c'è Artù che si comporta in un modo che Merlino non avrebbe mai immaginato :D

Un grazie enorme di nuovo a paige95 che mi supporta ogni singola volta da che ho iniziato questa storia. <3

Un grazie a Rosilvale per la sue parole incoraggianti <3

E un grazie grandissimo a Always_Merthur che mi ha segnalato alcuni errori nel mio precedente capitolo… mi vergogno un sacco di non aver azzeccato alcuni congiuntivi, di solito non faccio questi errori! Grazie mille per la tua pazienza <3

 

Fate un giro sulla pagina ufficiale di Merlin Italia di cui sono editor: Merlin * •Italian Page•*, l’unica ufficiale di Merlin Italia. :)

Grazie mille a tutti,

Oxis

 

 

KENDRA P.O.V.

 

Alysian e Dreda dicevano la verità, Kendra se ne rese conto pochi minuti dopo.

La fecero scendere dalla torre, che si allargava alla base fino a diventare un enorme ambiente circolare. I Maledetti stavano tutti lì, come maschere inermi, seduti su grandi panche. A parte lo sguardo vacuo, sembravano in buone condizioni. Kendra sentì un brivido lungo la schiena. Erano vivi, ma c'era qualcosa di raccapricciante in quello spettacolo. Avevano gli occhi vitrei.

– Datemi la vostra parola che stanno bene – mormorò.

Dreda le posò una mano su una spalla.

– Te lo giuro.

– Sembra strano a vedersi, ma è solo per il loro bene – disse Alysian con la sua voce grave, iniziando a girare fra di loro – Staranno qui finché l'esercito di Camelot non sarà stato disarmato e avremo costretto il re a riportare la magia nel regno. Staranno al sicuro e torneranno solo quando i loro re saranno pronti ad accettarci.

Kendra scrutò i volti dei Maledetti e raccolse tutti i pensieri, cercando di analizzarli.

– Perché vorreste iniziare proprio da Camelot a riportare la magia? – chiese.

– La grande profezia – spiegò Dreda.

Kendra non capì e rimase in attesa.

– Non la conosci?

Alysian la guardò perplesso, poi sembrò ripensarci.

– In effetti non dovrebbe stupirmi. Tu non hai mai voluto avere niente a che fare con questa tua

– Quale profezia? – ripeté Kendra.

– La profezia sul principe Artù Pendragon.

 

 

ARTHUR P.O.V.

 

– State bene, Artù?

Si voltò. Lady Oleynn l'aveva raggiunto fuori dalla porta e gli aveva preso una mano. Cercò di sorridere ma dopo un attimo capì che il nodo allo stomaco che gli stava strizzando le viscere, glielo avrebbe impedito. Annuì.

La ragazza lo scrutò con attenzione.

– Era il vostro servitore?

Artù annuì.

– Come si chiama?

Il principe la guardò sorpreso.

– Perché volete sapere come si chiama? – chiese con una voce più dura di quello che voleva.

Lady Oleynn arrossì.

– Perdonami. Mi sembri scosso e credevo che foste amici – mormorò abbassando lo sguardo con un movimento degli occhi che colpì Artù in pieno cuore, da quanto era impregnato di tenerezza.

– Come… come fai a saperlo? – mormorò.

Lei sorrise.

– Soltanto due amici litigano così – rispose con semplicità.

Suo malgrado, ad Artù venne spontaneo prenderle la mano. Registrò ancora una volta quando era morbida e sentì la fiducia aumentare per quella ragazza che era pressoché una sconosciuta, ma che sarebbe diventata sua moglie.

– Merlino è al mio fianco in tutti i momenti in cui ne ho bisogno, anche quando… non so di volerlo – disse, fissando il pavimento – Lui c'è. E questa volta non ci sono stato io per lui.

Non era esattamente così, ma di certo non poteva dire di essere innamorato della sua serva che era sparita.

Della sua serva strega.

All'improvviso gli balenò in testa un'idea folle e la bocca gli si seccò.

– Perdonatemi – balbettò – devo andare.

Lasciò la mano di Lady Oleynn e corse nel corridoio, dalla parte verso cui era scappato Merlino.

Per qualche misteriosa ragione si era completamente dimenticato che Kendra fosse una strega. E questo cambiava tutto.

Trovò Merlino poco dopo e lo raggiunse mentre stava entrando nella casa di Gayus.

– Merlino!

Il suo servitore si voltò, lo vide e si girò di nuovo.

Gli prese un braccio e lo costrinse a voltarsi.

– Aspetta! Per favore.

Mentre riprendeva fiato, si rese conto con terrificante lucidità della realtà.

– Questa è una situazione brutta – esordì – Una situazione in cui non avrei mai immaginato di trovarmi. Ma ci siamo e dobbiamo risolverla insieme, perché siamo gli unici che lo possono fare. So di essere… un babbeo a volte… ma sono qui per chiederti aiuto.

Merlino non aveva ancora smesso di aggrottare la fronte. Artù lo guardò negli occhi.

– Mi dispiace. Mi dispiace essermi innamorato della stessa donna di cui è innamorato il mio servitore… soprattutto perché il mio servitore è il mio migliore amico.

Tacque. Vide sul volto di Merlino un guizzo, come se avesse potuto vedere il cuore fare un piccolo sobbalzo a quell'ultima frase.

Rimase ad aspettare una reazione e finalmente la fronte di Merlino si spianò.

Passarono diversi secondi prima che riuscisse a dire qualcosa.

– L'avete detto perché siete sotto i fumi del vino che avete sorseggiato con Lady Oleynn? – chiese Merlino cinico.

Artù scosse la testa.

– Niente vino, lo giuro.

Merlino lo fissò ancora per un attimo, poi alzò gli occhi e si schiarì la voce.

– Avete ragione, Artù. È una brutta situazione.

– Lo so.

– Mi dispiace aver detto che siete un debole. Siete la persona più forte che io conosca.

– Lo so.

– E mi dispiace aver detto in passato che siete un babbeo.

– Lo so.

– Però lo siete.

– Va bene.

Artù sbuffò sotto l'ombra di un sorriso, poi gli tese la mano.

– Risolviamo un problema alla volta. – disse cercando ancora il suo sguardo, fino a che Merlino non gli strinse la mano. Finalmente il suo volto si aprì in un sorriso.

– Il vostro migliore amico, eh?

– Non gongolare troppo. Dobbiamo concentrarci, ora.

– Entrate.

Merlino gli fece cenno di seguirlo in casa.

Artù non sapeva quanto quella situazione di tregua sarebbe durata fra loro e aveva paura che qualcosa si stesse per spezzare. Anzi, era inevitabile che sarebbe successo. E c'era l'incognita di Lady Oleynn.

Non sapeva cosa pensare di lei. Aveva disprezzato l'idea d sposarla, ma ora suo malgrado doveva ammettere che ne era attratto e che sarebbe stata un'unione più proficua e meno rischiosa. E non avrebbe distrutto l'amicizia con Merlino.

Cercò di non pensarci, non era quello il momento.

– Siamo soli? – chiese guardandosi intorno nell'abitazione.

Il suo servitore annuì.

Artù respirò profondamente e sganciò la bomba.

– Kendra è una strega.

Merlino sobbalzò dalla sorpresa e le guance gli si tinsero di rosso.

– Cosa… come?

– Lo so, è uno shock.

– Ma… come lo sapete? – esalò Merlino portandosi una mano alla fronte.

– Mi ha salvato la vita al torneo. So che era lei e che ha usato la magia, ho riconosciuto le sue mosse di combattimento sotto l'armatura. Ma non è questo il punto, ora – disse in fretta – Io so che c'è un modo per localizzare un essere magico con precisione.

Merlino sembrava più sbalordito che mai.

– Cosa?

– Merlino, la finisci di essere così sorpreso? Hai intenzione di denunciarmi a mio padre? – sbuffò.

– Certo che no!

– Bene – tagliò corto lui – allora ascoltami. Molti anni fa mio padre riuscì a catturare uno stregone. Faceva parte di non so quale gruppo magico e sotto tortura rivelò che c'è un modo magico di localizzare una strega o un mago… Merlino? Mi ascolti?

Merlino lo stava fissando sconvolto.

– Oh. Sì. Certo, sire.

– Lo so che la magia è bandita a Camelot, ma quella fortezza è sparita dal posto in cui l'abbiamo trovata e io ho paura che non vogliano farcela trovare. Credo che potrebbe essere l'unico tentativo che possiamo fare per trovare Kendra.

Sospirò profondamente e lo fissò, cercando di capire se avesse potuto fidarsi di lui, se era dalla sua parte.

– Solo che ci serve un mago – concluse il principe.

 

 

MERLIN P.O.V.

 

– C-cosa?

Merlino non riusciva a credere alle proprie orecchie. Artù sapeva davvero della magia di Kendra e gliene stava parlando con una naturalezza disarmante.

– Artù… ne siete sicuro? – chiese guardandolo negli occhi.

– Sì. Sono sicuro.

Merlino sentì il suo cuore rallentare e la sua mente scendere in uno strano stato di calma.

Era quello il momento. Respirò impercettibilmente e deglutì. Gli girava la testa.

Sono io un mago, pensò. Devo dire che io sono un mago. Lo devo dire ad Artù.

Davvero lo sto per dire?

Scrutò il volto di Artù e pensò a come sarebbe stato se fosse stata tutta una messinscena di suo padre, per mettere lui al rogo.

No, non era possibile. Si fidava di Artù. Doveva farlo anche adesso.

Aprì la bocca e prese fiato.

La porta si aprì di scatto, facendoli sobbalzare e Gayus entrò di corsa.

Artù si voltò verso il vecchio e lo raggiunse.

– Ecco la persona giusta. Gayus, ci serve il tuo aiuto, ma non ti piacerà.

   
 
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