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Autore: RoriStark    08/03/2018    1 recensioni
Come tutti sanno del classico di Stoker , Dracula ha amato.....un tempo...vediamo cosa succede se accade lo stesso nel mondo del nostro Alucard
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Alucard, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Eravamo davanti al cancello della villa, tutti I soldati stavano parlando tra di loro buttandomi ogni tanto uno sguardo di soppiatto per continuare poi a sghignazzare con il loro compagno di turno. Mi limitai a fare una smorfia tornando quindi ad osservare altrove, ero da sola, Seras e Walter erano tornati nella villa a controllare l’interno, ma perché proprio io dovevo stare lì’a fare la guardia? E proprio in prima linea poi, come se fossi anche io un super vampiro. Mi chiesi come stava Alucard, se forse era preoccupato per me, era strano pensare a lui preoccupato per qualcosa. Il suo cinismo ormai mi sembrava una quotidianità, almeno fino a quando non abbiamo cominciato ad “uscire” insieme. Sospirai sedendomi su una panchina, presi dalla mia borsa un succo di frutta e rassegnata mi appoggiai allo schienale con un sospiro. Passarono un paio di ore ed io mi ero ritrovata a passeggiare lungo il viale tanta era la noia, quando da lontano notai due figure che camminavano tranquillamente. Mi bloccai indecisa se tornare indietro o andare loro incontro, i due mi tolsero il dubbio quando sentii la voce di uno dei due gridarmi contro

“eih puttanella! Sei venuta qui per scortarci alla villa, eh?”

Sobbalzai sentendomi chiamare in quel modo, il tizio di fronte a me sembrava un punk uscito da qualche discoteca malandata, mentre l’altro era il suo opposto, un uomo elegante vestito di bianco con lunghi capelli dorati ed un paio di occhiali, uno aveva la pelle chiara, l’altro sembrava aver fatto diverse lampade. Mi bloccai osservandoli mentre si avvicinavano

“chi siete?”

Chiesi puntando la mia balestra contro di loro, ma questi sembravano quasi divertiti, mentre l’altro estraneo si fece avanti sventolando una mano

“ci perdoni signorina, io sono Luke Valentine e lui è mio fratello, Jan Valentine, lo so, non mi somiglia per nulla ma….quello che lui vuole dire è che…vogliamo ammazzarvi tutti e distruggere questo posto, nulla di personale, a parte che devi condurmi da una persona, il famoso vampiro Alucard…lo conosce, signorina?”

“non ho idea di cosa sta dicendo…”

Dietro di me intanto si erano schierati diversi soldati con le armi spianate, ma anche dietro di loro erano arrivati due blindati minacciosi. Luke si avvicinò a me prendendomi una ciocca di capelli ed annusandola

“eppure puzzi di vampiro…”

Sussurrò con un ghigno sinistro puntandomi contro il ventre un fucile

“sta puntando quella cosa contro la persona sbagliata, signore”

Sussurrai mentre vidi che dai furgoni dietro qualcuno stava uscendo ad armi spianate, ma non sembravano umani, non più, sentivo puzza di decomposizione ed il mio corpo si irrigidì nel realizzare che erano tutti ghoul. Questi presero a sparare contro i soldati alle mie spalle, un proiettile mi tagliò il vestito sulla spalla lacerandomi la pelle, altri fecero lo stesso prendendomi di striscio ai fianchi, dietro di me erano tutti a terra, morti, almeno per il momento… Sentivo il cuore in gola mentre guardava con ribrezzo i due uomini ridacchiare, sarebbe stata quella la mia fine? Stavo davvero per morire così?

“sai che ti dico? Me lo troverò da solo questo vampiro”

*no, non posso morire così,non è giusto…”


Con uno scatto spinsi a terra il fucile, un colpo partì ma bucò l’asfalto a terra, gli portai la mano in faccia mentre una luce dorata gli bruciò la carne sotto, l’essere gridò, capii che era un vampiso, io volevo solo accecarlo ma evidentemente ho avuto un colpo di fortuna

“brutta puttana! Che cazzo hai fatto??”

Gridò Jan prendendomi per la gola, stava per sparare ma io gli conficcai un dardo nello stomaco facendolo piegare a terra, creai uno scudo con tutte le forze che avevo per proteggermi dalla pioggia di proiettili che mi piovve addosso pochi secondi dopo, corsi a perdifiato verso la villa  e per fortuna quei mostri erano lenti per potermi di nuovo avere a portata di tiro, aprii la porta con una spallata

“ci stanno attaccando!!”

Gridai appena vidi i soldati di pattuglia, salii le scale per arrivare alla sala del consiglio dove vidi  Victoria e Walter affacciati alle finestre

“sono tutti ghoul!”

Gridai raggiungendo i due, poi mi voltai osservando le scale in pietra che mi avrebbero portato da Alucard, l’adrenalina mi faceva ignorare i numerosi tagli che mi avevano lacerato il vestito che si era macchiato di rosso. Una mano mi afferrò il braccio, trattenendomi da scendere le scale

“devo andare da Alucard! Vogliono lui!”

“Alucard se la caverà da solo, tu ci servi qui”


Disse freddo Walter mentre Seras si avvicinò a me

“vieni con me, tu starai di fianco a me, cerca di non benedire anche me, ok?”

“ok…”


Sussurrai sedendomi di fianco a lei, notai che stava annusando l’aria, poi si voltò verso di me, sembrava nervosa

“sei ferita”

“oh, sono solo graffi..”

“sai come si incazza il master….”

“uh?”

“e poi questo odore….accidenti!”

“vuoi del sangue?”

“e poi ammazza anche me! Ti prego stai un po’ lontana…”


Sospirai strisciando verso l’angolo della porta osservando poi i vari tagli che avevo addosso, in effetti cominciai a sentire fastidio una volta passata la scarica di adrenalina, soprattutto uno era abbastanza fresco, mi apprestai a curarlo, ma la porta cadde davanti a noi mostrando uno squadrone di ghoul pronti a far fuoco, capitanati dal tipo abbronzato e pieno di Piercing, avevano forse svuotato l’intero edificio a giudicare da tutto il sangue che avevano addosso, alcuni di loro erano addirittura nostri soldati. Un moto di nausea mi fece rivoltare lo stomaco, dovetti voltarmi e chiudere gli occhi per non vomitare e stavolta anche io sentivo il mio stesso sangue

“dobbiamo avvertire Alucard…”

Sussurrai mentre sparavo colpi di balestra ai soldati di fronte a me, anche Watre sembrava sapere il fatto suo, stava usando degli strani fili taglienti come lame, stava facendo tutti a pezzi

“lo sa già”

Mi disse poi Victoria tra un esplosione e l’altra , io mi alzai in piedi stufa di quella situazione, davanti a me c’era Jan arrabbiato pià che mai, Walter gli aveva staccato via diversi piercing

“brutta puttana cosa ti guardi, eh??”

Ringhiò sparandomi un colpo nell’istante in cui la mia difesa si era abbassata, il proiettile mi prese una spalla per fortuna ed io feci in tempo a piantargli una freccia nella fronte, mi inginocchiai stringendo i denti per il dolore, ma poi notai che mancava qualcuno, non c’era suo fratello

“Alucard…”

Sussurrai alzandomi di nuovo e correndo verso i sotterranei, di nuovo Walter tentò di fermarmi gridandomi contro, ma io non lo ascoltai,  un filo mi fermò per il polso ma ad un tratto qualcosa lo spezzò, vidi Victoria azzannare diversi soldati, poi si fermò davanti a me, gli occhi di fiamme come quelli di Alucard

"vai da lui"

Io annuii appena, mentre dietro di me Seras riprese la sua strage,la sua cena.Superai i cadaveri e scesi di corsa le scale, mi girava la testa, perdevo sangue e non avevo le forze nemmeno per curarmi, ma aprii la porta

“Alucard!!”

Feci un passo avanti ma il mio piede sembrò affondare in qualcosa di viscido e caldo, guardai in basso e mi accorsi di aver immerso il piede in una strana melma rossa, puzzava di viscere e sangue, ma vidi anche degli occhi che mi fissavano, spaventata guardai davanti a me i resti del corpo di Luke Valentine, davanti a lui c’era Alucard, il suo braccio aveva creato un segugio che stava trangugiando i resti del vampiro, ma quando mi vide, l’intera melma scomparve come assorbita dai piedi del vampiro che intanto mi fissava come se non sapesse cosa dire

“Luna..”

Sussurrò avvicinandosi a me che senza volerlo mi ero schiacciata contro la parete, tremante

“Luna, sei ferita…vieni qui”

Sussurrò tendendomi la mano, i suoi occhi sembrarono diversi da quelli che vidi pochi istanti prima, ora sembrava addirittura addolorato, con un sussulto tornai coi piedi per terra, mi staccai dalla parete correndo verso di lui e stringendolo forte con il braccio buono scoppiai a piangere

“Alucard…”

“è finita, sei stata forte piccola..”


Sussurrò baciandomi i capelli

“non volevo vedessi questo di me…io..”

“non dire niente, ti prego, stavano per ucciderci tutti, hai fatto quello che dovevi…”


Lui rise appena sollevandomi come se nulla fosse e mi mise a sedere sul suo “comodissimo” trono di pietra, prese a sfiorarmi i tagli leccando poi il sangue da uno dei tagli, chiuse gli occhi come per godere di quel sapore e tornò a fissarmi con quegli occhi rossi che sembravano braci

“come ti sei conciata…ce la fai a curarti almeno la spalla?”

Annuii piano portando una mano sulla spalla ferita, con le ultime forze che avevo curai la ferita e subito mi prese un forte capogiro che mi costrinse ad appoggiarmi allo schienale del trono

“piano, piano..”

Mi sussurrò Alucard, mi portai una mano tra i capelli mentre lui mi accarezzava il viso, ero piena di tagli che bruciavano come se ci fosse il sale sopra, ma cercavo di non darlo a vedere. Mi asciugai le lacrime tirando su col naso mentre lui riprese a leccarmi una delle ferite sul braccio, sentivo le zanne sfiorarmi la pelle senza però farmi alcun male

“Alucard…”

Sussurrai poi prendendogli il viso con le mani a coppa, sorrisi nel vedere il suo viso, gli accarezzai una guancia baciandogli poi le labbra, sorrisi guardandolo negli occhi e feci spallucce

“scusami, ti ho fatto preoccupare, eh?”

Lui mi carezzò la testa scompigliandomi i capelli

“adesso sei qui, non ti accadrà nulla,è finita..”

Sussurrò stringendomi a sé, sentii poi un movimento davanti alla porta, Walter entrò col fiatone osservando entrambi

“abbiamo debellato la minaccia”

Sussurrò

“ma abbiamo perso i nostri uomini, quasi tutti”

“la prossima volta ci penserete due volte prima di reclutare miseri soldati e mandare la mia donna in prima linea a risolvervi tutto..”


Sibilò prendendomi in braccio, si sedette poi lui sul trono adagiandomi sulle sue gambe  e circondandomi la vita con un braccio prese a fissare in modo aggressivo il maggiordomo

“portate qui qualcuno per curarla, non ha più un briciolo di energia per colpa vostra”

“la porteremo nei suoi”

“lei non si muoverà da qui”


Ringhiò mentre un ombra calò fino ai piedi di Walter, degli occhi si spalancarono sotto di lui mentre il maggiordomo sembrò osservarlo con diffidenza, ma poi annuii

“stai rilasciando i sigilli per una sciocchezza del genere?”

“per le vostre sciocchezze la mia amata è stata ferita da degli schifosiossimi ghoul, lei non lascerà mai più il mio fianco, o vi ammazzo tutti personalmente e a Fanculo Hellsing, io sono più forte di allora, spero che Integra se ne renda conto..”


“sì, manderemo un dottore il prima possibile”

Sussurrò chiudendo di scatto la porta, io tornai ad appoggiarmi sfinita ad Alucard, mi scoprii sollevata dal sapere che Alucard fosse riuscito a farsi valere nonostante tutto, chiusi gli occhi riprendendo fiato, tremando al pensiero di quelle armi puntate contro di me e del pensiero che mi pervase in quell’istante, ma per fortuna non si era avverato

“Alucard…secondo te è la nostra ultima possibilità?”

“cosa intendi?”

“se muoio ancora…io potrei”

“non morirai..”

“si ma io..”


Lui mi prese di scatto per le spalle, senza farmi male, costringendomi però a guardarlo negli occhi, sembrava guardarmi in modo severo e preoccupato allo stesso tempo, non potevo credere che quella creatura che poco prima stava sbranando un altro suo simile, ora poteva provare dei sentimenti tanto umani per me, solo per me

“ascoltami bene, io posso proteggerti e ti proteggerò sempre, nemmeno se sapessi che tornarei, permetterei pià a qualcuno di farti del male…non ti perderò di nuovo”

Io annuii piano mentre lui prese a baciarmi dolcemente le labbra fino al collo

“ora riposati”

Sussurrò stringendomi a sé ed io senza rendermene conto sprofondai nel sonno, un sonno senza sogni che terminò quando un medico venne per curarmi le ferite. Mi tolsi l’abito e mi misero delle bende, solo quando recuperai del tutto le forze mi presi la briga di farle rimarginare subito, quando misi di nuovo il vestito, vidi che Alucard non aveva mai smesso di fissarmi

“eih!”

Sobbalzai rimettendo in fretta il mio abito e lanciandogli contro una scarpa che gli colpù in pieno la fronte costringendolo a tirare indietro il capo

“è ancora presto!!”

“quasi mille anni..”

“e cosa c’entra! Per me sono mesi!”

“sempre cocciuta…”

“sempre pervertito!!”


Ringhiai, rimanemmo in silenzio per diversi istanti, poi scoppiammo a ridere entrambi, quando ripresi fiato lo guardai e mi avvicinai di nuovo a lui, stringendomi le pieghe del vestito, sentivo il sangue confluire sulle guance mandandole quasi in fiamme, guardai altrove imbarazzata

“posso stare con te, stanotte?”

“ed ero io il pervertito?”

“scemo! Che hai capito….voglio…voglio solo stare con te su un posto più morbido..”


Una risatina gutturale fece scuotere il vampiro che mi guardava arrossire sempre di più e la cosa sembrava divertirlo se non addirittura eccitarlo nel vedere i miei capillari riempirsi di sangue

“mhhmhh…”

Annuì infine alzandosi in piedi e coprendomi con la sua giacca raggiungemmo le stanze superiori, mi disse di chiudere gli occhi, poi alla fine decise di prendermi in braccio fino a farmi trovare davanti alla porta della mia camera dove mi adagiò sul letto sovrastandomi poi con il suo corpo, la sua giacca era scomparsa, ora era a petto nudo sopra di me, sentivo il suo corpo premere contro il mio, stavamo…per..

“Alucard..”

“che c’è?non lo sai che io non dormo mai?”

“e se dovesse succedermi qualcosa?”

“te l’ho detto, non accadrà”

“ti prego…ti prego fidati di me”

“vuoi restare vergine per farti poi mordere da me?”


Ringhiò poi tirandosi su di scatto, guardandomi innervosito, ma io non volevo tirarmi indietro, mi sedetti appoggiandomi al cuscino guardandolo negli occhi determinata ed annuii

“non sappiamo se questa è la nostra ultima possibilità e comunque io un giorno ti perderò, invecchierò e morirò…io non voglio…tutto ci divide, perfino la vita stessa”

lui sospirò stendendosi al mio fianco

“non posso condannarti ad una vita come la mia..”

“no, tu non puoi condannarmi ad una vita come la mia..”

“ascolta, ne riparleremo presto, ma ora ti prego…riposati, ok?”


Io annuii piano appoggiandomi a lui, sentivo il calore della sua camiciai che sembrava essere tornata come per magia, chiusi gli occhi sebbene dubbiosa, non volevo nemmeno io diventare un vampiro ma a quanto pare era l’unico modo per stare davvero con lui….eppure, al solo pensiero avevo così paura..Dio, perché m’hai fatto questo?...
  
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