Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: Roiben    11/03/2018    2 recensioni
Di nuovo guai in vista per i Guardiani. Questa volta, tuttavia, non sono unicamente i bambini a fare da bersaglio.
Manny ha un’idea, ma non tutti ne sono entusiasti, in particolare l’Uomo Nero, reduce dalla recente e ancora molto sentita disfatta.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Nightmares, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Ventiquattro


«Ehilà! Un’altra cavalcata romantica al chiaro di luna?» esclama Jack, svolazzando sopra le teste dei due cavalieri e ridacchiando allegramente.


Entrambi sollevano gli occhi sul guardiano del divertimento e Pitch storce la bocca in una smorfia infastidita. «Ragazzino screanzato» borbotta, facendo sogghignare Nyx alle sue spalle.


«Ohi, io non sono un ragazzino!» protesta Jack, agitando convulsamente il bastone in aria e riempiendo tutti di soffici fiocchi di neve.


«Ah no, eh?» sibila Pitch, guardandolo storto.


«No di certo: ho trecento anni, io» si pavoneggia, gonfiando un po’ il misero petto di adolescente.


«Non ne dimostri nemmeno un decimo» osserva Nyx, sorridendo sorniona.


Jack si imbroncia, incrocia le braccia e sbuffa sonoramente, senza ben sapere se lei lo stia o meno prendendo in giro. «Voi due non siete per nulla gentili, sapete?» si lamenta, accomodandosi sul capo dell’incubo, indispettendo non poco sia Pitch che l’incubo stesso.


«Ti aspettavi seriamente che lo fossimo?» indaga l’Uomo Nero, fissandolo con scetticismo.


Gli occhi del giovane guardiano diventano grandi e sorpresi. «Uhm, beh… forse no» concede titubante, prima di lanciare uno strillo sconcertato, senza avere il tempo di completare i suoi pensieri, dato che l’incubo sotto di lui, stanco di trasportare in quel modo lo spiritello, scrolla il capo facendolo volare gambe all’aria. «Nemmeno il tuo incubo è molto simpatico» conviene Jack, un poco risentito, toccando terra con leggerezza.


«Non fa parte delle sue qualità, in effetti» ammette Pitch. «Ma a ben vedere i suoi compiti non lo richiedono» aggiunge pragmatico. «C’è un motivo particolare per il quale ti trovi qui, apparentemente deciso a tediare la nostra serata?» si informa, già stremato dall’avercelo intorno.


«Uh, giusto!» prorompe Jack, esultante. «North dice che ci sono altre novità; credo abbia parlato con Manny».


Pitch arriccia il naso, disgustato alla sola menzione di quel nome, ma rimane in silenzio e fa cenno al guardiano di proseguire pure.


«Così mi ha chiesto di trovarvi. Il tempo di radunare gli altri e sapremo che c’è di nuovo nell’aria. Nulla di buono, comunque, a giudicare dalla faccia scura che aveva quando ci ho parlato» commenta Jack, già meno allegro alla prospettiva delle cattive notizie in arrivo.


«Si prospetta forse una nuova catastrofe?» medita Nyx.


«O più semplicemente l’evoluzione di quella già in corso» deduce Pitch, già sentendo in arrivo un’emicrania nuova di zecca.


*


Pitch fa scricchiolare i denti, nervoso, e tamburella rapidamente le dita sul bracciolo della poltrona rossa sulla quale è seduto già da diversi minuti senza aver ancora ascoltato una sola sillaba di spiegazione. Inizia a essere piuttosto stanco e frustrato di dover attendere in quel posto che qualcuno si decida a parlare, finalmente. Una mano di Nyx, seduta accanto a lui, si posa con delicatezza sul suo avambraccio, probabilmente con l’intento di placare il suo nervosismo. Sbuffa, soffiando fuori l’aria dalle narici con impazienza.


«Ebbene?» sibila, rompendo il silenzio teso. «È possibile conoscere il motivo di questa riunione, o siamo stati invitati qui solo per prendere il tea con i pasticcini?» strascica velenoso.


Nicholas, che si trova dal lato opposto della stanza proprio di fronte a lui, stira le labbra contrariato ma resiste stoicamente alla tentazione di insultarlo e maledirlo in lingue varie e assortite, invece trae un profondo respiro e annuisce lentamente. «D’accordo, sì, hai ragione» ammette riluttante. «Sono stato contattato da Manny, questa sera. C’erano… notizie importanti in ballo. A quanto sembra le cose si complicano con questa nuova minaccia del demone».


«Meraviglioso!» sbotta d’un tratto Nyx, facendo sussultare molti. «Meno male che c’è il Nano nella Luna a tenerci aggiornati, altrimenti che faremmo?» rimarca con pesante sarcasmo.


Pitch, lì accanto, trattiene a stento una risatina e si limita a increspare le labbra; Jack, più in fondo, non è così discreto e sghignazza invece senza troppo pudore.


«È l’Uomo nella Luna, non il nano!» esclama Toothiana, oltraggiata.


Gli occhi scuri di Nyx la osservano con compatimento. «Fata, o hai la vista difettosa o la memoria corta. Quel tappo calvo dell’uomo ha giusto il nome. Sono abbastanza sicura che mentalmente non si sia mai evoluto oltre la pubertà» insinua maliziosa.


«Come osi, tu, malefica vipera svergognata!» scatta a quel punto la fata, levandosi in aria e additandola con ira.


«Stolto ammasso di piume, ti ordino di astenerti dal parlare di ciò che non conosci» replica Nyx, a sua volta infuriata per la totale mancanza di adeguato rispetto alla sua persona.


Mentre le due si fissano in cagnesco da un lato all’altro della sala, pronte a venire alle mani da un momento all’altro, Nicholas e Pitch seguono la scena con preoccupazione crescente e per un momento si adocchiano l’un l’altro con aperta ansia, decidendo silenziosamente ma di comune accordo di intervenire prima che la situazione degeneri oltre. Così Nicholas si fa incontro a Toothiana, tentando di attirare la sua attenzione e convincerla a tornare con i piedi per terra e a deporre le armi (in tutti i sensi, considerato che poco prima la fata ha sguainato le sue sottili sciabole gemelle). Nello stesso momento, dall’altra parte, Pitch accosta silenziosamente e con molta cautela Nyx, provando a parlare lentamente con lei. Tuttavia, dato che né Nicholas né Pitch sembrano ottenere risultati apprezzabili, si uniscono a loro anche gli altri, mettendosi fra le due contendenti con gran sprezzo del pericolo. Quando però Toothiana fa scintillare una delle sue sciabole in aria e Nyx sembra pronta a scatenare l’inferno proprio lì in mezzo al luccicante salone di North, Nicholas si lancia letteralmente sulla fata, agguantandola e bloccandole ali e braccia contemporaneamente, mentre Pitch impacchetta una Nyx furibonda in un nugolo di filamenti d’ombra, mettendolesi di fronte così da bloccarle la visuale sulla fata. Poco a poco gli animi sembrano placarsi; Toothiana, con un po’ d’affanno, smette di scalciare istericamente per liberarsi dalla presa di Nicholas, e Pitch abbozza un piccolo sorriso tremolante indirizzato a Nyx, la quale invece lo sta guardando in modo truce e ben poco rassicurante, affatto lieta di essere legata come un salame.


«Sei più tranquilla, ora?» soffia, prudente, allungando una mano a scostare i lunghi capelli finiti davanti agli occhi fiammeggianti.


«No» ringhia, «e se non mi liberi immediatamente rimpiangerai amaramente di non essere morto quando ne avevi l’opportunità» minaccia, facendo sgranare gli occhi e mancare il respiro a un attonito Uomo Nero.


La fissa sconvolto e visibilmente ferito, si allontana di un paio di passi e con un rapido gesto della mano fa svanire le catene d’ombra che la tenevano stretta. «Vai all’inferno» sibila, voltandole le spalle e abbandonando a grandi passi la sala.


*


Il silenzio è pesante fra i presenti, opprimente, neppure il frusciare di una piuma si avverte. Quando Sanderson mostra chiaramente uno sguardo allarmato e la sua urgenza di parlare si tramuta in improvvisi bagliori di luce mista a sabbia dei sogni, finalmente i guardiani e gli spiriti presenti sembrano ridestarsi dall’attonita confusione.


Nicholas vorrebbe provare a chiarire con calma e tornare al motivo per cui si sono riuniti, ma prima ancora che tutti riescano a tornare a sedersi e ascoltare, il lampadario al centro della sala vibra vistosamente facendo tintinnare le decorazioni in cristallo; un istante dopo anche il pavimento trema e un boato rompe definitivamente il lungo silenzio, mettendo tutti in allarme.


«Che cosa sta accadendo, Nicholas?» esclama Toothiana, tornando in aria mentre al suo fianco Aster e Jack sono già pronti per fronteggiare un possibile attacco.


Nicholas si guarda intorno, smarrito, cercando di capire la situazione. In quel momento due yeti molto allarmati irrompono in sala iniziando a parlare uno sopra l’altro. Nonostante sia abituato a trattare con loro, il guardiano della meraviglia stenta a comprendere ciò che stanno praticamente urlando. «Silenzio! Uno per volta» ordina bruscamente, zittendo entrambi e indicando loro di spiegarsi con calma. Nel tempo che i due impiegano per organizzarsi, un altro assordante frastuono manda in frantumi le finestre di un lato del salone e a quel punto Nyx, di un pallore spettrale e un po’ grigiastro, scatta in piedi e si precipita oltre le grandi porte, investendo i due sfortunati yeti che si trovavano sulla sua strada e svanendo oltre il corridoio alla velocità della luce.


Giunta a tempo di record sul lato opposto del palazzo è però costretta ad arrestarsi di botto e a trattenere bruscamente il fiato, momentaneamente paralizzata dalla visione di quell’ala della fabbrica che appare ora completamente sventrata da qualcosa che sembra aver provocato un’esplosione verso l’esterno. Lentamente si affaccia oltre le rovine ai suoi piedi e osserva con angoscia il profondo crepaccio di ghiaccio e neve che si estende per molti metri e scompare nell’oscurità, ma neppure l’aria gelida del circolo polare riesce a distoglierla dai suoi assordanti pensieri su ciò che potrebbe essere realmente accaduto.


Un sottile e spento nitrito alle sue spalle riesce invece nell’impresa di attirare la sua attenzione; piano si volta e fissa lo sguardo in quello dorato di un incubo: Epiales, che la scruta di rimando, pregandola in silenzio di fare qualcosa.


Un baluginio oscuro brilla nei suoi occhi spalancati nel momento in cui, forse, comprende. «Erano qui» mormora, senza fiato. «Maledetti» ringhia, mentre nuvole nere ricoprono il cielo oscurando la luna.





ˇ

ˇ

ˇ

ˇ

ˇ



L’Angolino Buio e Polveroso dell’Uomo Nero (e dell’autrice a cui piace maltrattarlo)



Sono abbastanza insoddisfatta per non essere riuscita a trovare una valida alternativa all'espressione «Vai all'inferno». Presupponendo che Pitch, in quanto alieno (o se non altro esterno alle usanze terrestri), non possa realmente considerarsi religioso, o almeno non affiliato ad alcuna religione corrente sulla Terra, sono rimasta un po' delusa nel non aver trovato una maledizione più adatta al soggetto in questione e soprattutto al momento.

Quindi, nulla, se mai a qualcuno dovesse sovvenire una soluzione migliore, sono tutta orecchi (od occhi, nella fattispecie).

Obbligatissima,

Roiben

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: Roiben