UN DEBITO DA PAGARE
Zoro era seduto, come il suo solito, sotto i
mandarini della navigatrice e guardava l’orizzonte, il sole stava già calando,
ancora una giornata era passata.
Più guardava il
cielo e più pensava a quando si sarebbe realizzato il suo ambito sogno.
Era rimasto solo
sul ponte, continuando a fissare il cielo…
Sanji stava preparando la cena con Rufy inginocchiato che chiedeva del cibo perchè non riusciva più a sostenere quell’incredibile
vuoto che gli si era creato nella pancia, Robin
sorrideva, osservando il capitano, in quella scena all’apparenza comica ma
stressante allo stesso tempo per il biondo.
Chopper era nella
stanza del cecchino, che insieme stavano preparando
qualche pozione micidiale per abbattere gli avversari.
La navigatrice era
dietro alle sue piante di mandarino, infatti lo
spadaccino era così assorto dai suoi pensieri che non si era ancora accorto
della presenza della rossa.
Quando la
cartografa si accorse dello sguardo perso del ragazzo dai capelli verdi gli tirò un mandarino sulla testa.
-Ahì!
-Ti lamenti per
così poco Roronoa?
-Sei tu mocciosa
rompiscatole… - Mugugnò.
-Non ti sei
neppure accorto che stavo raccogliendo i mandarini, e come uno stupido ti sei fatto anche colpire? E tu
dovresti difendere la mia vita? – Disse poco convinta incrociando le braccia.
-Io dovrei
difenderti? Penso proprio che ci sia uno sbaglio… ti lascerei
volentieri nelle mani del nemico, tanto ti lascerebbero andare dopo poche ore…
-Non credo proprio
che lo faresti! – Fece un sorrisetto.
-Scommettiamo?
-Allora penso
proprio che il tuo debito non terminerà mai… gli interessi aumentano…
-Debito? Di che
debito stai parlando? – Chiese confuso.
-Quello dei soldi
che ti imprestai quella volta Zoro…
stai forse cercando di dimenticare?
-Ancora con quella
storia??? Ma sei davvero impossibile! Avevo già pagato
il mio debito salvando Bibi e se ricordi, non avevo
speso neppure un soldo visto che le spade me le avevano regalate!
-Il salvataggio di
Bibi non conta, alla fine non ci ha
pagato…
-Sei una strega…
-E poi anche se mi
hai ridato i soldi ti ricordo che ti avevo chiesto gli
interessi… e non sono ancora arrivati… - Fece un sorriso soddisfatto.
-Sei un strozzina…
-Non credo
proprio… paga i tuoi debiti e vedrai che non ti tormenterò più…
-Dubito…
Dicendo questo lo
spadaccino si sdraiò e con calma si sbucciò il mandarino che la rossa gli aveva
tirato precedentemente, ma una volta rimasto privo di
copertura, la ragazza con la destrezza di gazza ladra, riuscì a portargli via
il frutto, potendoselo lei stessa gustare di fronte ad uno sguardo sempre più
irritato da parte dello spadaccino.
-Allora lo fai apposta… - Rispose sedendosi.
Nami era seduta vicino al ragazzo e con sguardo
divertito continuava a gustarsi il frutto.
-Non riesco a
capire di cosa tu stia parlando…
-Sei sempre pronta
a farmi incazzare, eh Nami?
-Io? Ma non dire stupidaggini… quello che mi fa sempre irritare
sei solo tu! – Rispose diretta.
-Te ne viene ancora a te… - Mugugnò.
-Finchè non mi dai i soldi sicuramente! – Sorrise
compiaciuta.
Vendendo quel
sorriso compiaciuto Zoro decise che era il momento di
riprendersi una rivincita nei confronti della navigatrice, ma avrebbe fatto
qualcosa che sicuramente avrebbe interessato anche a lui.
-Devo per forza
ripagarti con i soldi?
La rossa rimase
sbigottita sentendo una tale domanda da parte del ragazzo dai capelli verdi e
si girò per fissarlo.
-Come scusa?
-Hai capito bene…
sei diventata anche sorda adesso?
- E’ strano che
fai una domanda di questo tipo… ti si è fuso il cervello?
-No mocciosa… sono serissimo… - Fece un ghigno malizioso.
A quello sguardo Nami arrossì vistosamente e
preferì girarsi, Zoro la stava mettendo in imbarazzo.
-Se vuoi un altro
tipo di pagamento sono disposto…
-No, non mi interessa altro… voglio solo i soldi che mi devi, quindi
non proseguire oltre con questa farsa… - Rispose seriamente.
-E chi ha detto che sto giocando?
-C-Cosa? – Domandò spalancando gli occhi.
-Ti darò un
assaggio… contalo come anticipo…
-M-Ma
che stai dicendo Zoro…
Non poté aggiungere
altro visto che lo spadaccino l’aveva tirata verso di
lui, facendo incontrare le loro labbra fino ad unirle in un lungo bacio.
Quando si staccarono Roronoa
aveva un sorriso furbetto dipinto sul volto, ma pareva al quando estasiato, al
contrario di Nami, che era immobile con il viso tutto
arrossato e non smetteva di fissarlo.
-Allora ti è
piaciuto?
La cartografa
sentendo quella domanda andò su tutte le furie e non fece a meno di tirare uno
schiaffo allo spadaccino, lasciandolo senza parole.
-Sei uno stupido! Cosa ti è saltato in mente!
-Ma ti sembra il modo di reagire??
-Si! Perché sei un idiota!
Dicendo questo la
rossa si alzò, con passo deciso e carico di rabbia, per scendere sotto coperta.
Zoro non aveva capito la reazione così
eccessiva della rossa visto che aveva risposto con
passione al bacio, che le avesse detto qualcosa di sbagliato?
Pensò alla domanda
che le aveva fatto…
Sicuramente Nami aveva pensato che era solo
per i soldi, calpestandola in quel modo nell’orgoglio.
Si mise una mano
sulla faccia pensando che era proprio uno stupido, al
contrario la navigatrice era irritata e si sentiva ferita.
Quella sera infatti non salì neppure a cena e nessun membro della
ciurma capì quello che era realmente successo.
Sanji iniziò ad accusare Zoro,
ma non sapeva che questa volta la causa dei problemi
della rossa erano davvero per causa sua!
L’unica che aveva
inteso, come sempre, la situazione era Nico Robin che
preferì non parlane di fronte a tutta la ciurma.
Si alzò per
recarsi al bagno ed intanto volle controllare le condizioni della rossa.
-Tutto bene
navigatrice?
-Si Robin…
-Perché allora non sei venuta a cena?
-Non avevo fame…
-C’è qualcosa che non va?
-Niente… ho solo
mal di testa…
-Se lo dici tu… se hai bisogno non esitare a
chiedere…
-Grazie sorellona…
L’archeologa uscì
dalla stanza lasciando la rossa nei suoi pensieri…
Perché aveva reagito in quel modo così infantile?
Che davvero provasse qualcosa per Zoro?
Scrollò la testa
cercando di non pensarci, era meglio dormirci sopra, anche se quel contatto con
le labbra del ragazzo, compariva nella sua mente come un fulmine a ciel sereno.
-Marimo porta da mangiare alla mia sirena ed
assicurati che stia bene!
-Perché ci devo andare proprio io????
-Perché avrai sicuramente creato tu qualche problema… quindi
rimedia…
-Non ho fatto
proprio niente!
-Pensa piuttosto a
portare da mangiare a Nami, come vedi io sto ancora
lavando i piatti…
-Va bene damerino,
basta che la finisci…
Con il vassoio in
mano, Zoro uscì dalla cucina e nel piccolo corridoio
che portava alle cabine sottocoperta, incontrò Robin
che stava tornando in cucina.
Zoro non aprì bocca, al contrario della mora…
-Ti conviene
rimediare… non è bello ferire una donna in quel modo… tanto alla fine sappiamo
tutti che ci tieni molto anche tu a lei… - Sorrise.
Lo spadaccino
rimase spiazzato a quelle parole, ma preferì non aggiungere altro ed entrare
nella stanza della navigatrice.
Non bussò neppure…
-Robin sei di nuovo tu? – Chiese Nami distesa sul letto.
-No… sono io che
ti porto la cena sotto ordine del cuoco…
La rossa sentendo
quella voce schizzò velocemente a sedere sul suo letto e fissò con sguardo
carico di rabbia lo spadaccino.
-Che cosa vuoi
ancora???
-Te l’ho detto… sono solo venuto a portarti la cena…
-Allora vai, che
cosa aspetti?
Il ragazzo fissò
intensamente la cartografa e si accorse che aveva gli occhi lucidi e lo sguardo
leggermente arrossato, sicuramente l’aveva ferita nel profondo e neanche se ne era reso conto.
Doveva dire
qualcosa per migliorare la situazione, non potevano rimanere in discussione con
Nami, visto che erano su una
nave e si vedevano ogni momento.
Con sguardo serio
e deciso, pensò che l’unica soluzione era solo una,
anche se forse avrebbe rischiato di venir massacrato da tutti.
Iniziò a muoversi
lentamente avvicinandosi al letto della navigatrice…
-Zoro che stai facendo?
Non arrivò nessuna
risposta, solo lo sguardo fisso su di lei...
-Zoro ti ho chiesto che cosa stai facendo! Perché mi fissi così?
Ad un certo punto Nami si trovò con le spalle contro il muro, seduta sempre
sul letto, al contrario di Zoro che si era piegato,
appoggiando un braccio contro il muro ed il viso vicinissimo a quello della
ragazza.
-Che ti prende adesso? Ti stai divertendo? –
Chiese lei con rabbia.
-No… voglio solo
farti capire che volevo dire…
Senza aggiungere
altro si avvicinò lentamente alla giovane e appoggiò le sue labbra a quelle di
lei, assaporandole lentamente, ma soprattutto con incredibile dolcezza.
Nami voleva resistere, ma alla fine dovette
cedere a quel bacio.
Quando si staccarono Nami
era nuovamente imbarazzata, al contrario di Zoro che
era sempre serio.
-Penso che adesso hai capito…
-Non so cosa
dovrei capire…
-Vuoi farmelo
proprio dire, eh?
-Non serve… anche
perché adesso è il tuo viso, tutto rosso, che parla… - Ridacchiò.
-Allora che dici mocciosa, questo pagamento può andare bene?
-Ma dovrà terminare a breve… non so quanto mi
conviene… - Disse indecisa.
-Non terminerà… credimi… - Fece un ghigno.
Dicendo questo si diedero un altro bacio e la rossa portò lo spadaccino sul
letto stendendolo sopra di lei.
Anche se quel
debito venne pagato, si poteva dire che era l’inizio
di tanti pagamenti che la rossa avrebbe chiesto allo spadaccino, ma che
sicuramente non avrebbe rifiutato, perché alla fine i due giovani ragazzi che
stavano provando un nuovo sentimento.