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Autore: bibliophile310    12/03/2018    1 recensioni
Alexa è la tipica ragazza responsabile e studiosa, con un'amica soltanto, la pazza Violet. Le due sono un pò prese di mira dai giocatori della squadra di rugby. Quando un giorno, le due amiche sono stanche delle solite prese in giro, Violet organizza una finta festa per provare a mettere fine a queste loro sofferenze, e inaspettatamente il capitano della squadra di rugby, Jarrett, che si dice essere diverso dai suoi compagni di squadra, inizia ad interessarsi ad Alexa. Ma Jarrett sarà veramente diverso o è uguale a tutti gli altri?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Note: Ciao a tutti, ecco a voi il sesto episodio della mia storia. Ecco che qui, alla fine del capitolo trovate qualcosa di interessante. Portate pazienza ahahah. Baci ciao <3

«Guarda come sono su di giri per sabato!» mi fa notare Violet in classe.
Io mi giro verso i ragazzi e per un secondo incrocio gli occhi di Jarrett, che…mi stanno fissando! Sento il rossore salirmi sulle guance e mi volto subito. Perché mi stava fissando? Oddio, ho qualcosa tra i capelli? Ho dello sporco in faccia? Ah ora capisco, per il naso probabilmente. Cerco di coprirmi il più possibile con le mani. Ma soprattutto la domanda è, perché me ne importa così tanto?
«Buongiorno ragazzi» ci saluta il professor Meyer «oggi guarderemo un documentario sulla storia inglese agli inizi dell’800.»
Un boato si solleva dalla classe, sono tutti contenti di perdere due ore di lezione del professore più noioso dell’istituto. Meyer è ben noto a tutti per le sue lezioni, diciamo non molto attive. Ha sempre l’abitudine di venire in classe, aprire il libro, e starsene perfino due ore intere incollato alla sedia a “spiegare”, nonché leggere le sue sottolineature dal libro.
Che sollievo, penso. Almeno con le luci spente non devo nascondere il mio naso.
Con estrema calma Meyer fa partire il documentario, dopo aver capito come inserire il DVD nel lettore. Si spengono le luci e finalmente posso togliermi le mani dalla faccia.
Violet mi scuote un po’ e io mi giro dalla sua parte.
«Ho come l’impressione che Jarrett ti stia fissando dall’inizio della lezione.» bisbiglia.
«Probabilmente ti stai sbagliando.» le rispondo piano, ma con la coda dell’occhio vedo che mi sta guardando anche in questo preciso istante.
«Ah sì? E perché ti sta fissando anche adesso?» dice lei un po’ troppo forte.
«Signorine, c’è qualche problema?» ci riprende Meyer, mettendo in pausa il DVD. Che imbarazzo!
«No, no. Tutto a posto!» dico io dando una gomitata a Violet.
Il professore sbuffa e fa ripartire il suo noiosissimo documentario.
 
Quando finisce la lezione, esco di fretta dall’aula, per evitare di essere oggetto di occhiatacce e prese in giro.
«Alexa!» mi chiama Violet «dove stai correndo??»
«Cerco di nascondermi.» dico io continuando a camminare velocemente.
«Da chi? Da Jarrett??» mi chiede lei facendomi l’occhiolino.
«No, ma che dici?! È per…per...» non so che cosa dire. Lo ammetto, stavo scappando fuori dall’aula per evitare che Jarrett mi guardasse ancora. Non mi piace che la gente mi fissi, è imbarazzante. Probabilmente è solo una mia paranoia, mi avrà fissata tutta l’ora solo per questo cerottone ingombrante.
«È per il naso, capisci?» le dico io, sperando che non si accorga che sto mentendo.
«Già, il naso.» fa lei poco convinta.
«Comunque oggi è venerdì, sabato si avvicina in fretta! È tutto a posto per la “festa”?» faccio io mimando le virgolette con le dita.
«Sì, non vedo l’ora!» esclama Violet sorridendo.
Bene, si è già dimenticata della mia “corsetta”.
La prossima lezione è recitazione, così ci avviamo per andare nel teatro della scuola.
Quando apriamo la porta del teatro, siamo le prime ad arrivare, così prendiamo posto nella prima fila di sedie. Non eravamo quelle tipiche ragazze che volevano cercare sempre posti in fondo, tanto se volevamo, potevamo chiacchierare anche nelle prime file e nessuno si accorgeva, perché gli insegnanti erano troppo occupati a riprendere quelli delle ultime file.
Dopo un paio di minuti arrivano le BBP, che si mettono solamente dietro di noi e non infondo. Accadeva in rare occasioni che le Barbie si mettessero nelle prime file, e di solito questo succedeva se a) dovevano spettegolare di alcuni compagni di classe, o b) dovevano confidarsi segreti imbarazzanti.
«Ragazze, avete sentito anche voi che Jarrett ha lasciato Isabel??» squittisce Cassie.
Opzione a.
Io scocco un’occhiata a Violet e lei annuisce, come per dire “come non detto”.
«No, ma dai? Sul serio?!» ribadisce Ashley.
Strano che non lo sapesse.
«Sì, lo sanno tutti amore! Come fai a non essere aggiornata sulle ultime novità?!» dice Bridget scandalizzata.
«Comunque, mi hanno detto che lui le ha fatto una scenata, perché Isabel è andata a letto con un altro!» dice Cassie tutta su di giri.
«No cara, penso che tu ti stia sbagliando» dice Bridget arrotolandosi una ciocca di capelli biondo platino nelle dita «a me hanno riferito che lui non la ama più.»
«Cosa? Impossibile!» risponde Cassie.
«Ragazze, vi fate troppi problemi! L’importante è che adesso Jarrett è libero.» salta su Ashley facendo un risolino.
Gli altri entrano a teatro e la professoressa Ryan inizia a parlare, una volta che tutti hanno preso posto.
«Buongiorno, ragazzi. Come ben saprete, ogni anno le classi quarte organizzano una recita per fine anno. Quindi quest’anno tocca a voi.»
Leggeri lamenti si alzano dalle ultime file.
«Per voi» dice scoccando un’occhiata furiosa ai ragazzi dell’ultima fila «ho deciso di mandare in scena Romeo e Giulietta, ma non sarà la solita recita, ma un musical! Sarà difficile, ma ce la possiamo fare, se collaborerete tutti quanti.»
«Quindi dovremo cantare e ballare?» chiede Bridget con una faccia schifata.
«Solamente ballare, mia cara. La musica ve la metto sotto, come base.» risponde la Ryan.
Io sono negata nel ballare, penso. Violet mi lancia un’occhiata preoccupata, evidentemente pensa la stessa cosa. Da piccole ci piaceva mettere su canzoni nel mio salotto, o nel suo, e ballare, cioè inventarci passi a caso. Però ci divertivamo come matte. Ora non so come ne usciremo da questa cosa.
«Per adesso vi do le parti principali, cioè Romeo e Giulietta. Poi deciderò il resto.»
Esisterà una parte in cui si può fare da muro della casa? O il classico albero per chi non sa fare nulla?
«Giulietta sarà interpretata da…Alexa!»
Merda. Fischi di disapprovazione provengono da dietro. Ovviamente.
«E Romeo sarà interpretato da…»
Fa che non sia Jarrett, fa che non sia Jarrett, fa che non sia Jarrett.
«Jarrett!»
Cazzo.
«Io non vorrei dirtelo, ma» inizia Violet, ma io la interrompo.
«Non. Parlare.»
Mi giro a cercare Jarrett con lo sguardo, e lui è lì, che mi sorride, con la sua dentatura perfetta. Aspetta, che? Mi sorride?! Mi sta sorridendo?! Probabilmente sto diventando pazza, è l’unica scusa plausibile che riesco a trovare nella mia mente.
   
 
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