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Autore: xxdreamerxx    12/03/2018    1 recensioni
Come sarebbe vivere il Ballo del Ceppo attraverso gli occhi di Hermione? E se tra lei e Krum fosse nato qualcosa fi più di un'amicizia?
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Vicktor/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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IL BALLO DEL CEPPO

«Si avvicina il Ballo del Ceppo: un evento tradizionale nell’ambito del Torneo Tremaghi sin da quando ha avuto inizio. La sera della vigilia di Natale noi e i nostri ospiti ci riuniremo nella sala grande per una serata di beneducate frivolezze. Come rappresentanti della scuola che ospita mi aspetto che ciascuno, ripeto CIASCUNO DI VOI parta con il piede giusto, e intendo in senso letterale perché nel Ballo del Ceppo, innanzitutto e soprattutto si danza». Detta questa affermazione ci fu un mormorio generale, chi di eccitazione, chi di disgusto e rassegnazione
«È di rigore l’abito da cerimonia» riprese la professoressa McGranitt. «Il ballo comincerà alle otto della sera di Natale, e finirà a mezzanotte, nella Sala Grande. Ora…» disse cercando di richiamare nuovamente l’attenzione degli studenti «la casa di Godric Grifondoro ha meritato il rispetto del mondo dei maghi per quasi dieci secoli, e non vi permetterò in una sola serata di imbrattare questo nome comportandovi come una balbettante bambocciona banda di babbuini. Ora, danzare è lasciare che il corpo respiri. Dentro ogni ragazza c’è un cigno segreto assopito, ansioso di liberarsi e spiccare il volo. Dentro ogni ragazzo un superbo leone pronto a balzare… signor Wesley…»
La faccia di Ron divenne paonazza dall’imbarazzo e temeva la continuazione di quella frase «Ti unisci a me, prego?» Proprio come temeva… Harry gli diede una pacca sulla spalla e lui si alzò
«Ora metti la mano destra sul mio fianco» gli disse la McGranitt
«Dove?!» chiese lui sbalordito
«Sul mio fianco» ribadì la professoressa, e cos’ facendo udimmo un fischio molto probabilmente proveniente dai gemelli che prendevano in giro il fratello minore, ma lei non ci fece caso e proseguì cercando di mettere Ron nella posizione corretta «E allunga il braccio, così». Quando furono pronti, Gazza fece partire la musica
1,2,3 e 1,2,3. La faccia di Ron era esilarante.
Tutte le ragazze erano in trepidante attesa e l’unico pensiero che aveva Hermione era quello di andare al ballo con Ron, dopotutto erano amici, perché non invitarla?!
Suonò la campana, e ci fu la solita confusione di sedie smosse.

Le ore passavano e i giorni pure, ma Ron non sembrava volerla invitare affatto, anzi era depresso perché pensava che sarebbe stato l’unico ad andare al ballo senza ragazza… persino Neville aveva trovato il coraggio di chiedere a qualcuno.
Ci fu un momento, durante i compiti, in cui Ron sembrò intenzionato a chiederglielo, ma l’approccio non fu dei migliori.
«Hermione, tu sei una ragazza… vieni con uno di noi?» e subito dopo fu colpito in testa con un libro dal professor Piton, ma non si fermò «oh dai, già è brutto per un ragazzo andarci da solo, per una ragazza è triste»
A quella frase Hermione sbottò arrabbiatissima «Io non ci vado da sola, che tu ci creda o no qualcuno mi ha invitata» e detto questo chiuse il suo quaderno e lo consegnò al professore. Era da un pezzo che aveva finito, ma voleva rimanere più tempo vicino a lui per vedere se qualcosa sarebbe cambiato, ma niente… quel suo sgarbatissimo modo di porsi l’aveva finalmente convinta ad accettare l’invito di un ragazzo veramente interessato a lei, così mentre si avviava all’uscita si fermò nuovamente vicino ai suoi amici e disse «E io ho detto di si» anche se in realtà non era vero. Ron rimase impietrito e incredulo.

Hermione allora corse a cercare Vicktor per dirgli che avrebbe accettato il suo invito e lui, dopo aver aspettato a lungo e preso dalla felicità, la sollevò da tessa e iniziò a volteggiare con lei tra le braccia. Per un attimo lei si sentì voluta, desiderata e fu pervasa da un tepore che l’avvolse, così si lasciò cullare dalle possenti ma delicate braccia del ragazzo.

Hermione cerava di evitare Ron, senza abbandonare la compagnia del suo migliore amico. L’ultima settimana del trimestre divenne sempre più turbolenta. Dappertutto correvano voci sul Ballo del Ceppo, anche se Harry non credeva alla metà di esse: per esempio, si diceva che Silente avesse acquistato ottocento barili di idromele aromatico da Madama Rosmerta. Pareva certo, invece, che avesse ingaggiato le Sorelle Stravagarie. Harry non sapeva esattamente chi o che cosa fossero le Sorelle Stravagarie, non avendo mai avuto la possibilità di ascoltare una radio da maghi, ma dalla folle eccitazione di quelli che erano cresciuti con le frequenze di RSN (Radio Strega Network) ne dedusse che si trattava di un gruppo musicale molto famoso. Il ragazzo si voltò verso la sua amica per provare a chiedere informazioni, ma lei aveva uno sguardo incantato, diretto verso il campione della Durmstrang, Krum.
«Hermione?!» la chiamò per attirare la sua attenzione, ma niente, la ragazza non aveva nessuna intenzione di sentirlo. Nel frattempo Krum si accorse che Hermione lo stava guardando e accennò un saluto
«HERM!»
«Si, ti aiuto con i compiti di pozioni» sbiascicò la ragazza
«In realtà non parlo più di questo da un po’…. Ma lo conosci?»
«NO, c-cioè si, ci siamo visti in biblioteca. Ora scusa devo andare a scrivere una lettera a mia madre, l-le devo chiedere qualcosa per il ballo, a dopo» e corse via così velocemente che Harry non ebbe il tempo di aprire bocca
«Krum in biblioteca, non me l’aspettavo» mormorò Harry tra sé e sé, ma ignorò la situazione e si diresse verso i dormitori.

Mancavano pochi giorni al Ballo e Hermione e Vicktor si stavano avvicinando sempre di più. Non avevano reso pubblico il fatto che sarebbero andati insieme, per questo Ron era fortemente convinto che lei non era stata invitata da nessuno.. povero illuso. Lei, come al solito, passava molto tempo in biblioteca e lui rimaneva accanto a lei, ad osservarla, in silenzio, contemplando la sua bellezza e la sua intelligenza. Quando lui si allenava sulla spiaggia, con al seguito un enorme corteo di fan urlanti, le riservava sempre un sorriso o uno sguardo, ignorando completamente quelle ragazze dietro di lui: con queste  piccole attenzioni le dimostrava quanto davvero lui ci tenesse a lei.
Non ne era sicura, ma forse stava nascendo qualcosa di vero e genuino tra lei e il giovane bulgaro, anche se non voleva ammetterlo perché pensava ancora a quell’imbecille di Ron.

Era giunta finalmente la sera del Ballo e la Hermione si stava preparando: il suo abito pervinca sul letto, i trucchi pronti, l’arricciacapelli attaccato alla presa e pronto per essere usato. Harry le aveva detto che lui e Ron avevano finalmente trovato delle accompagnatrici, le gemelle Patil e lui era molto contento visto che temeva di dover aprire le danze insieme agli altri campioni senza una ragazza. Ancora non sapeva che lei andava con Viktor. Si preparò con tutta la calma del mondo e scese nella sala comune, addobbata coma mai l’aveva vista, ma più bello che mai era Vicktor, con la sua divisa rossa e il mantello, che la aspettava solenne alla fine della scalinata. Mentre lei scendeva le scale tutti si voltarono ad ammirarla nel suo splendore, eccetto Ron che, insieme alla sua accompagnatrice era già entrato. Lui le fece un inchino e lei sorriso un po’ timidamente, poi lui le porse il braccio e si avviarono. Le quattro coppie di campionisi avviarono verso il centro della pista per avviare le danze.
Hermione non si era mai sentita così a suo agio al centro dell’attenzione: insieme a Krum poteva superare qualsiasi ostacolo. Non aveva mai cercato lo sguardo di Ron, che invece la osservava attentamente, pervaso dalla gelosia. Lei e Vicktor ballarono tutta la sera, su ogni genere di musica, insieme ridevano, si divertivano, lui la tirava su e volteggiavano: Hermione era finalmente felice.

Forse Krum non era il ragazzo più intelligente del mondo magico, come d’altronde non lo era neanche Ron, ma stando con lui aveva capito una cosa: non poteva aspettare tutta la vita un ragazzo, si sarebbe persa tutte le esperienze che la vita le avrebbe riservato; certo lo studio è importante, ma non ci si può dimenticare di vivere, e lei, in quel preciso istante, stava vivendo. Non possiamo sapere cosa ci riserverà il futuro, forse un giorno starà con Ron, lo sposerà, o forse no, ma per adesso non poteva ignorare ciò che era nato tra lei e Viktor, così si abbandonò tra il calore di un suo abbraccio mentre uscivano fuori dalla sala grande per ammirare la magica notte stellata che Hogwarts offriva, un posto perfetto per il loro primo bacio.

                                                   

-----------------------------------------------------------SPAZIO AUTRICE-----------------------------------------------------------
Ciao a tutti, sono Mary :)
Questa storia l'ho scritta tantissimo tempo fa, ma temevo di pubblicarla perchè le cose fino ad adesso non sono andate bene come autrice su EFP, ma tanto, una storia in più o una in meno è uguale.
Se siete curiosi andate a vedere la mia storia, una decina di capitoli, sulla serie Teen Wolf e fatemi sapere. fatemi sapere anche cosa ne pensate di questa One Shot e se è il caso che mi ritiri dalla scrittura per sempre o meno :P
Commentate in tanti 
xoxo

xxdreamerxx
   
 
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