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Autore: AlekHiwatari14    14/03/2018    1 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 30.

*Agni*


Non sarei dovuta uscire. Non avrei dovuto chiamare Genesis.
"Madre!!" Sento sbraitare Yazoo fuori dalla porta iniziando a dare pugni per sfondarla, ma non può.
Ho bloccato la porta con la mia stessa magia.
Non voglio farmi vedere in questo stato.
Non sono riuscita a difendermi. Avevo le mani bloccate per utilizzare la magia. Me le aveva bloccate quel viscido schifoso di Genesis.
Ha saputo che sarei stata ripresa secondo le teorie di Agni's Philosophy e non ci ha pensato due volte a violentarmi. 
Tutto perchè non sarò più figlia di Sephiroth e in più, sentendo dalle mie labbra la delusione avuta da mio padre che vuole inalzare nuovamente il settore e dimenticarsi di me, lo ha spinto ancora di più a farlo. Volevo solo confidarmi con qualcuno che ritenevo essermi amico e che non mi avrebbe mai voltato le spalle.
Vedere il sangue che scorre a causa di questa violenza, fa male.
Fa male non solo fisicamente, ma soprattutto moralmente. 
Lui...ha violato il mio corpo e non posso fargliela passare liscia. Non l'ho fatto con Yazoo e non lo farò nemmeno con Genesis. Non a caso quel resto è più legato rispetto agli altri. Mi ha illusa e presa in giro quando era un nessuno. Ha preso le mie labbra facendomi innamorare di lui. Mi ha ingannata con i suoi gesti e le sue parole dolci facendomi sentire speciale, ma la verità è che voleva solamente impossessarsi del cuore che ho in petto. Scoprire che era tutta una messa in scena mi fece innervosire a tal punto da cambiare l'ingrediente essenziale per il filtro rigenerante che lo ha portato ad essere un dimenticato e risvegliare il suo cuore.
La goccia del sangue puro della dimenticata tratto da una ferita da ago ad un dito. Una goccia in quei due filtri destinati a Loz e Kadaj, mentre l'altro, quello per Yazoo, fu diverso. Misi il sangue del mio ciclo mestruale. Quel sangue, misto con gli ormoni, lo legano a me realmente tramite una sorta di fattura d'amore. Per questo lui è ossessionato e possessivo, ma l'ho fatto solo per rendere veri quei sentimenti con cui mi ha ingannata. 
Non è lo stesso perchè io l'ho odiato da allora, ma non posso farci niente. So che è sbagliato legare la gente così, ma... almeno se quei due vogliono mettersi contro di me, ho chi mi protegge.
Sorrido, sentendo la mia mente contorta voltarsi nella parte più oscura di me.
Prendo quel coltello che utilizzo per fare i miei filtri. 
"Nessuno può prendersi gioco di me." Dico togliendo la magia di protezione dalla porta.
La apro e vedo lì fuori Yazoo che subito mi urla:"Madre!"
"Sto bene."Interrompo con estrema calma per poi continuare:"Anzi, non sono mai stata meglio."
I miei occhi si illuminano e lui comprende che c'è qualcosa in atto nella mia mente.
Mi vede avanzare con quel coltello tra le mani e il sorriso subdolo sulle labbra. So come punire Genesis. So cos'è che odia e cosa gli fa male.
Eccolo lì, appisolato vicino al muro con quel libro di Loveless tra le mani.
Silenziosamente, senza farmi scoprire da mio padre e gli altri villani, mi avvicino per poi cacciare quell'oggetto e penetrarlo nella spalla del bastardo.
Sentendo il dolore, Genesis si sveglia urlando e traendo l'attenzione degli altri.


"Tu, bastarda! Che hai fatto?!" Sbraita prendendo la spada e venendo verso di me, ma sono preparata.
Utilizzo la barriera magica così non può avvicinarsi a me.
Lo sento continuare a sbraitare:"Ti rendi conto di quello che hai fatto?!"
"Che succede?" Chiede mio padre entrando nella stanza in cui siamo solo io e Genesis, proprio mentre tolgo la barriera e lo colpisco diritto nel coltello che ho piantano nel suo braccio con la magia del tuono, per inginocchiarlo e fargli ancora più male.
Adoro vedere la sofferenza nei suoi occhi.
"Agni!"Richiama mio padre, mentre abbasso la mano e lo vedo mettersi davanti.
Vedendo il coltello nella spalla dell'amico rimane perplesso. Genesis sembra non gradire le mie torture, tant'è che mi urla:"Tu, misera puttana! Non ti rendi conto di quello che hai fatto!"
"Agni, perchè lo hai fatto? Lui non ha cure. Se viene ferito si deteriora e non guarisce."Cerca di spiegare Sephiroth.
"Oh...che peccato."Dico con tono sarcastico, in fondo non è una cosa che non sapevo.
Lo sapevo molto bene, per questo sorrido e godo nel vederlo soffrire, mentre continuo:"Siamo pari adesso, allora."
"Che?"
"Una ferita che non guarisce e rimane aperta fino a deteriorare l'intera persona. Quando ti ho conosciuto ti avevo avvertito che era meglio non farmi arrabbiare. Tu, invece, non mi hai ascoltato. Dunque, prenditi le conseguenze di ciò che hai fatto e taci."Affermo per poi voltarmi verso i tre resti e allontanarmi con due di loro, mentre Yazoo, preso dalla rabbia, si avvicina a Genesis calciandogli il volto e mettendogli il piede in testa per schiacciarlo, mentre mio padre glielo impedisce allontanandolo.
"Piantatela!" Urla tentando di portare ordine, quando il resto guarda con odio profondo Genesis dicendo:"Sei uno schifoso verme. Sapevo che di te non ci si poteva fidare."
"Lascialo stare! Perchè vi state comportando così? Cos'è successo?"Chiede Sephiroth ignaro della cosa, ma Yazoo gli espone tranquillamente ciò che è accaduto:"Ha violentato la madre... ha violato il corpo della mia Agni!"
"Tu...? Cos'è che hai fatto?"Sbraita alterato Sephiroth sentendo la verità.
Ovviamente, vuole sperare che non sia così, in fondo sono pur sempre la sua bambina.
"Che ti riscaldi a fare? Tanto non è più tua figlia. Presto sarà in un altro settore...e poi...di che ti preoccupi? Sei andato da loro per dimenticare e far salire il settore, o sbaglio?" Risponde Genesis scatenando la furia di mio padre.
"E' mia figlia!"
"Lo era."
"Tu sei un infame bastardo! Come hai potuto farle questo?!"Continua ad urlare mio padre prendendo l'amico per la giacca pronto a distruggerlo, ma una risata lo blocca.
"Ritieniti fortunato che c'è una guerra in corso. E poi...Agni non vuole vederti morto."Intuisce Yazoo sapendo i miei modi di fare. 
Preoccupato, Genesis domanda:"Di che stai parlando?"
"Vuole vedere il dolore e la sofferenza nei tuoi occhi. Vuole vederti strisciare da lei chiedendo venia. Lei...è pur sempre la figlia di un villano e quando perde il controllo è spietata. Sa che la morte ti libera dalle sofferenze, quindi stai tranquillo. Non morirai perchè lei te lo impedirà."Rivela il tipo per poi allontanarsi per raggiungermi, mentre me ne sto seduta nella mia camera a guardarmi allo specchio fiera di ciò che ho fatto. Non me ne pento. Genesis deve pagare. Spero solamente che tutta questa sofferenza che ha inflitto su me possa tornare a lui. Inoltre, ho ancora il filtro anti-sentenza da continuare, così aggiungo gli ingredienti mancanti.
Sento, improvvisamente, delle braccia avvolgermi in un abbraccio. Alzo lo sguardo verso lo specchio che ho di fronte, vedendo quelle braccia attorno al mio collo essere le sue, di Yazoo.
"Agni, madre mia, siete davvero radiosa quest'oggi." Mi sussurra all'orecchio per poi sfiorare con le labbra la mia guancia destra.
Sorrido:"Tu dici?"
"Sprigioni perfidia da tutti i pori e non sai quanto ti dona questo sguardo malefico."
Mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi.
Mpf...chi l'avrebbe mai pensato? Mi è riuscita davvero bene questa fattura. Questo è il mio capolavoro per eccellenza.
Legato a me, eternamente. Fedele, come un cane al suo padrone. Tra tante cose cattive che ho potuto fare sia qui che su Oblitus, non me ne pento di nulla, soprattutto di aver creato questo legame indissolubile. Nessuno potrà mai distruggere la schiavitù eterna che ho afflitto a Yazoo. Nessuno deve.

*Rika*

Mi ritrovo così ad eseguire i piani di Stella. Devo rapire mio padre. Devo prendere il generale Glauca, ma già so che non sarà semplice. Ecco perchè sto andando da Agni. Lei deve sapere del piano e non solo. I villani devono agire adesso che Ardyn non c'è. Inoltre, senza Luche non posso farcela. Ho bisogno di uomini validi come lui e con tutte quelle fratture che gli ho procurato non può di certo agire. E' anche per questo che vado da lei. Ho bisogno di uno di quei suoi fluidi curativi rigeneranti, così da poter mettere in sesto quel glaive che mi aiuterà nella mia missione.
Entro nel covo dei villani chiamandola:"Agni!"
Nell'entrare vengo fermata da Kadaj, uno dei resti di Sephiroth che la protegge.
"Che ci fai qui? Cosa vuoi da lei?"
"Spostati, devo parlare con Agni."
"Perchè mai vuoi parlare con la madre?"Comincia a chiedere Loz dandomi i nervi. 
Fortunatamente, prima che potessi rispondere, la vedo arrivare con Yazoo che la segue.
"Cos'è tutto questo baccano? Lasciatela passare."Ordina facendomi entrare all'interno del covo e arrivare a lei.
"Agni, ho bisogno di uno dei tuoi filtri curativi."
"Perchè mai?"
"Ho un glaive da curare. Inoltre sono qui anche per dirti che dobbiamo agire adesso."
"Adesso?"
"Si. Ardyn sta andando nel primo settore perchè ha avvistato Lucis, ma Moguri sta andando lì per impedirgli di fargli del male. La sua residenza è coperta solo ed esclusivamente dai villani del quindicesimo settore."
A quella rivelazione, la vedo sorridere e affermare con decisione:"Molto bene. Se Moguri è con Lucis, darà davvero filo da torcere a Ardyn. In fondo demone e sacro non vanno molto d'accordo. Dico bene?"
Poi avanza all'interno della stanza dov'è il padre che sembra ancora scosso di ciò che ha appena compreso.
"Papà, è il momento."Riprende la strega rossa facendo voltare il padre verso di lei e chiedergli:"Cosa?"
"Ardyn è fuori dalla residenza. Dobbiamo rapire adesso i villani."
Quelle parole di Agni scatenano il finimondo.
"Ragazzi, a Seymour ci penso io."Dice Jecht accompagnato da Artemisia:"Sono con te."
"Ehi, voglio distruggere anch'io quel Seymour!"Si introduce l'imperatore. 
La discussione diventa accesa e non poco.
"Penserò io e i miei uomini a Glauca. Pensate voi al resto, ma lasciate lui nelle mie mani."Interrompo, mentre la strega rossa prende uno dei suoi filtri e me lo da.
Sephiroth annuisce e ricapitola la situazione:"D'accordo. Allora, Glauca e Seymour sono già sistemati si può dire. Ci mancano ancora Verstael, Caligo, Loqi, Iedolas e Arenea."
"Ma Arenea non li aveva traditi? Non è dalla parte di Noctis?"Chiede Nube Oscura ricordandosi della posizione di quella ragazza, ma la verità è che il villano del settimo settore non vuole rischiare in un tradimento.
"Si, ma non sappiamo se sia una scenata oppure no. Non possiamo rischiare. Anzi, ad Arenea penserà proprio Noctis essendo colui che sta più a contatto."
"Sephiroth, pensi che nel piano possiamo anche...?"Cerca di domandare il villano del tredicesimo settore, ma il suo capo non gli da neanche il tempo di parlare che lo interrompe:"Non ora, Caius! Yeul può aspettare. Abbiamo cose più importanti a cui pensare e dobbiamo procedere con cautela." 
"Parteciperò anch'io." Si introduce Agni vedendo la situazione scombinata.
"Non se ne parla. Tu rimarrai qui."
"Madre..."Chiama Yazoo, ma quando Agni si mette una cosa in testa difficilmente se la toglie.
"Ho detto che parteciperò ed è quello che farò. Non hai bisogno di preoccuparti di me. Ardyn ha i miei concept, non quei villani. Inoltre sarò spalleggiata dai tuoi tre resti. Di cosa ti preoccupi?"
"Questa non è una guerra che ti appartiene."
"Se Ardyn blocca l'uscita del sedicesimo settore, vuol dire che blocca tutto il processo evolutivo della stirpe Final Fantasy ed io, facendone parte, non posso starmene a guardare, quindi è una cosa che riguarda anche me!"
Quelle parole lasciano perplesso Sephiroth. Non sa cosa dirle per farla restare al covo. In fondo è sua figlia. E' normale che teme per lei.
"Provvederemo noi a Loqi. Rika, va da Noctis. Devi andare a prendere i tuoi uomini, no? Sarà semplice per te parlare del piano al re."Continua facendomi annuire.
"Certo. Non ci sono problemi. Parlerò con Noctis." 
Con questo mi allontano, ma vengo bloccata poco distante da quella stessa strega.
"Che c'è ancora?"
"Niente, solo un piccolo piano."
"Un piano?"
"Si, devi disinstallare le telecamere di sorveglianza appena arrivi sul posto. Lasciane giusto qualcuna che pensi non sia utile. La sfrutteremo per far capire al bastardo che con noi non si scherza."Mi dice sorridendo e non posso far altro che ricambiare.
Ardyn ha puntato Lucis dopotutto e, noi dimenticati siamo una grande famiglia, vogliamo far comprendere contro chi si è messo. Insomma... non può passarla liscia.
Arrivo velocemente nel quindicesimo settore, ma il re sembra essere occupato così passo le direttive del piano a Libertus.
"Mi raccomando. Dobbiamo agire in fretta."
"D'accordo."
Ci mettiamo d'accordo per poi separarci. 
Mi dirigo in infermeria per portare il siero a Luche. Apro la porta e lo vedo disteso su quel letto, tutto ingessato, che parla con uno dei suoi compagni, Tredd.
Il sorriso sui loro volti, vedendomi, scompare.
Percepisco il terrore che provano al solo vedermi. Forse... ho esagerato.
Non avrei dovuto comportarmi così, ma... insomma...non è stata colpa mia.
Non è colpa mia se quelle parole che ha detto mi hanno fatto perdere il controllo di me stessa riducendolo in quel modo.
Io....non voglio sentirmi dire quella parola.
Provo ribrezzo al solo pensare una cosa del genere.
Tredd si alza dalla sedia chinandosi verso di me dalla paura, mentre avanzo verso di loro.
"Signora..."
"Tredd, mi lasci un secondo da sola con Luche?"Tento di dire gentilmente, ma lui sembra non capirlo.
"Cosa?"
La sua ottusità mi manda in tilt e la mia bontà si scambia con l'acidità.
"Ho detto che voglio parlare con il tuo compagno e non ti voglio tra le scatole. Intesi?"
Lo vedo chinarsi e uscire dalla stanza lasciandomi da sola con lui.
Mi tiene il broncio e non mi guarda neanche in faccia.
E' comprensibile. Gli ho rotto più di cinquanta ossa ed ha fratture in tutto il corpo.
"Che diamine vuoi ancora da me? Non ti basta come mi hai ridotto?"
"Non volevo farlo."Tento di dire, ma lui non mi ascolta.
"Ma davvero? A me non sembrava. Sai, solo perchè ti ho chiamato lesbica non significa che tu debba prendermi in questo modo. Per poco non mi hai ucciso. Ti rendi conto?"
"Non pronunciarlo più!"Sbraito nervosa sentendomi presa in giro.
"Che?"
"Non dirlo mai più una cosa del genere. Sei stato tu a farmi perdere il controllo. Quella cazzo di parola non voglio sentirla!Io non sono quel genere di donna!!!"Urlo arrabbiata più che mai e lui comprende la verità che non ho detto a nessuno.
"Aspetta! Tu... sei omofobica? Hai paura delle ragazze?"
"Io...no. Non ho paura delle ragazze. Solo di quello che dovevo essere e che non sono."Rivelo lasciandolo perplesso.
"Quello che dovevi essere e non sei? Di che parli?"
Quelle domande sono abbastanza scomode per me. Non sopporto parlare del mio passato, soprattutto di quel tipo di passato che non ho neanche intenzione di ricordare, così tento di cambiare argomento.
"Ti ho portato un siero. Ti farà star bene."
"Ti ho fatto una domanda."
"Dobbiamo rapire il generale Glauca ed ho bisogno di una mente come te per riuscire ad ingannarlo."
"Non è questo quello che ti ho chiesto."
"Lo so, ma è quello che devi sapere. Su, bevilo." Dico togliendo il tappo dalla boccetta per darglielo. 
Ancora non si fida di me. 
Probabilmente influisce anche il fatto di non voler parlare della mia vita privata passata.
"Io non bevo quella roba."
"Cosa?"
"Già mi stavi ammazzando. Vuoi anche avvelenarmi adesso?"
Ha ragione ad essere diffidente. Anch'io lo sarei se qualcuno si comportasse come me.
"D'accordo. L'hai voluto tu."Comprendo avvicinandomi per fargli bere quel liquido.
Nonostante le fratture, riesce a bloccarmi le mani e a respingere la boccetta aperta.
Purtroppo, non ha contato che sono una glaive di alto livello. Vedendo quel siero essere spinto verso me, sorrido cambiando strategia all'ultimo secondo.
Passo il liquido che sta per cadere dalle mie mani, nella mia bocca, per poi bloccargli le mani e avvicinarmi a lui baciandolo.
Gesto estremo e meschino, lo so. Ma qualche modo per fargli bere il filtro dovevo pur trovarlo e questo sembra l'unica opzione.
Lo stupore nei suoi occhi è comprensibile. Non si aspettava di certo un gesto da una come me, soprattutto ritenendomi lesbica, cosa che non sono.
E' costretto ad ingoiare il liquido curativo pur non volendolo. Stacco le mie labbra dalle sue iniziando a prenderlo in giro:"Bravo bambino."
Mi alzo e lui mi grida:"Cosa diamine sei? Perchè lo hai fatto?"
"Alzati."Ordino semplicemente lasciandolo incredulo a chiedere:"Che?"
"Mi pareva di avertelo già detto. Abbiamo un generale da rapire e mi serve il tuo aiuto. Alzati!" Spiego, ma lui non ha ancora capito che l'ho curato.
"Pensi che così ingessato possa alzarmi?"
"Certo. Quello che ti ho dato non è altro che un siero curativo. Le fratture si cancelleranno nel giro di qualche minuto, quindi alzati." Ribadisco per poi andare verso la porta e fermarmi un attimo prima di uscire e continuare:"Ti aspetto all'arena di addestramento. Vestiti e vieni lì. Dobbiamo agire in fretta. Non voglio scansafatiche."
Con questo mi allontano lasciandolo lì perplesso.
"Alzarmi? Si crede davvero che io riesca a...?"Si domanda tentando di alzarsi. 
Con grande stupore vede che riesce a stare sulle sue stesse gambe.
Gambe che erano state spezzate da me e che non reggevano il suo peso.
La cosa inizia a preoccuparlo e chiama i dottori scoprendo che è stato guarito e che le fratture che gli ho causato, con quel siero che gli ho passato tramite quel bacio, lo hanno curato di ogni male.
Spero solo che mi aiuti e non perda tempo...

*Lucis*

Nonostante la mia volontà di voler fare l'eroe e proteggere Meia da questa situazione, il mio rapporto con la spada non è di certo cambiato.
Mi sono allenato a colpire l'albero, ma finisce sempre per incepparsi dentro e non riesco a riprenderla.
"Perchè invece di prendertela con l'albero non ti alleni con Wol?" Mi chiede la maga blu lasciandomi perplesso a dire:"No, non mi va."
Mi allontano da lì e di certo il mio comportamento la sta insospettendo. Inoltre, non posso permettere che finisca tutto così. Non posso permettere a quel villano di ammazzare Meia.
Vedendo che il tempo passa, decido di mettermi ugualmente in viaggio e distruggere Ardyn. Insomma...qualcosa mi inventerò durante il viaggio.
Peccato che sono talmente imbranato che mi sono perso nel primo settore.
Sono davvero pessimo.
Wol e Meia hanno iniziato a cercarmi, ma non ho alcuna intenzione di fermarmi con loro.
Fortunatamente, a trovarmi è solamente Wol.
"Lucis, fermati!" Chiama il guerriero venendomi incontro, mentre cerco di avanzare il passo per non farmi raggiugere dicendo:"Non fermarmi. Ho preso la mia decisione. Me ne vado."
"Ma perchè?"
"Non posso lasciare Meia nei guai."Affermo continuando a camminare per la mia strada.
"Piantala di fare così e aspetta. Abbiamo bisogno di rimanere uniti e non di separarci."
"Mi spiace, ma il tempo scorre. Mi mancano tre..."Controllo il petto e aggiorno:"Anzi due giorni prima che finisca per sempre e non voglio che Meia rimanga nei guai."
"Ma di che stai parlando?"
"Parla della sua sentenza."Interrompe una voce femminile facendomi fermare e voltare verso di lei lasciandomi incredulo.
E' Moguri.
"Moguri! Che ci fai qui?!"
"Che domande? Sono venuta per te. Rika mi ha detto tutto. Agni sta preparando un nuovo filtro. Domani sarà pronto. Se ci mettiamo in viaggio riusciamo ad arrivare in tempo."Mi rivela lasciandomi entusiasto.
"Davvero? Oh...Moguri! Sei la maestra migliore di sempre!"Le dico abbracciandola, quando lei sposta lo sguardo verso Wol che perplesso chiede:"Hai un volto familiare. Ci conosciamo?"
"Tranquillo. E' normale che non ti ricordi di me." 
Si stacca dal mio abbraccio e va verso il guerriero iniziando a discutere di qualcosa.
"Dov'è Meia?"
"E' rimasta al villaggio con Garland."
"Deve venire con me anche lei. Lucis e Meia non sono al sicuro qui. Ardyn sta venendo in questo settore."
"Cosa?"
"Qualcuno ha fatto la spia. Non so chi sia stato, ma la cosa non mi piace per niente."
Quei discorsi di Moguri mi lasciano perplesso.
Da lontano vedo Echo volare verso la nostra direzione. Sembra allarmata.
"Wol! E' successa una catastrofe! Ardyn... lui è...."
Sentendo quelle parole, inizio a correre più veloce che posso.
Non so dove sia stato visto, ma se dovesse arrivare a Meia e.... 
"No, Lucis! Non pensarci nemmeno!" Urlo tra me e me continuando a correre.
"Lucis, dove vai?!" Sbraita Moguri cercando di venirmi dietro, ma la mia arte nella fuga è talmente sviluppata che non riesce a starmi dietro e perde le mie traccie.
Inconsapevolmente, la maga blu si trova da sola.
Garland si è allontanato per cercare Wol. Ardyn è stato avvistato da Echo e Meia, così preoccupati per Lucis, i tre si sono divisi, lasciando la maga blu nel villaggio nella speranza che sarebbe tornato.
Rimasta da sola, esce all'esterno del villaggio sentendo dei passi. Qualcuno la sta dietro.
Si volta e vede proprio quel villano del quindicesimo settore venirgli incontro.
Non sa se è un eroe o un villano, ma una volta davanti è impossibile non riconoscerlo.
"Ardyn...."Sussurra a se comprendendo chi è. Fortunatamente, ha la spada che ho dimenticato tra le mani e non perde tempo a puntargliela contro.
"Un altro eroe, dunque."Ipotizza avvicinandosi a Meia pensando fosse stata creata anche lei per il sedicesimo settore.
La ragazza, comprendendo la situazione tragica, inizia a battersi. Spada contro spada, aiutata dalla magia cerca un modo per contrastarlo, ma è sola. Ardyn è più forte di lei. Lo scontro è troppo violento, talmente che quel villano fa volare quella spada che la ragazza ha tra le mani. La bruna cade a terra senza forze, mentre quell'arma si conficca nel terreno poco distante da lei. Si trascina lentamente all'indietro cercando di prenderla, ma Ardyn glielo impedisce.
"Di le tue ultime parole." Sento dire, mentre prepara quell'arma per darle il colpo di grazia.
Arrivo lì proprio mentre vedo quella scena assurda.
Non posso permetterlo. 
"Meia...." Sospiro con le lacrime agli occhi mentre faccio qualcosa di azzardato.
Non so neanche io perchè lo faccio.
Possibile che l'amore sia questo? Possibile che sia anche sacrificio?
Quella lama destinata a lei non arriverà mai nel suo corpo. La spingo, buttandola a terra e facendole da scudo.



Quella spada ha attraversato il mio petto, proprio sulla sentenza, al centro del cuore.
Tanto...non mi rimaneva molto.
Avevo solo altri due giorni. Preferisco andarmene così che tramite una assurda sentenza di uno shinigami. Avrei voluto vivere di più, avrei voluto dare a Meia una vita felice e vedere il suo sorriso nell'incrociare il mio sguardo. Avrei voluto fare tante altre cose, come essere importante per qualcuno, essere conosciuto e ricordato, ma sinceramente preferisco andarmene difendendo ciò che amo piuttosto che fuggire come un chocobo impaurito. Con questi pensieri, le lacrime mi escono spontanee.
Quella scena, quel mio sangue che bagna il corpo di Meia, mentre quel villano mette più in profondità quell'arma, la traumatizza.
Un urlo sovraumano esce dalla bocca di quella dimenticata che si propaga in tutto il settore allarmando Wol e Moguri che corrono verso la direzione da cui proviene.
"Lucis!" Urla il mio nome, non appena Ardyn estrae l'arma, cado tra le braccia della mia amata.
"Lucis...perchè....?" Mi dice con le lacrime agli occhi stringendomi a se. 
Quelle lacrime bastarde...non le avrei volute vedere.
"Perchè? Bella domanda. Me lo chiedo anch'io."
"Non sforzarti." 
"Mi spiace dirtelo, ma te l'avevo detto. Stare con me....ti avrebbe solo fatto soffrire...."
"Non dire così. Presto starai bene...."Tenta di rassicurare, ma so già che non starò affatto bene. 
Sto morendo.
"Meia....promettimi una cosa."
"Cosa?"
"Dimenticati di me."
"No, non posso."
"Sono uno scherzo del destino. Sapevo che sarebbe finita così. Non ti ho mai voluto perchè....non volevo le tue lacrime, ma la verità è che ti ho sempre amata."Confesso con le lacrime agli occhi, mentre ella sussurra il mio nome:"Lucis...."
"Se mi ami anche tu, devi dimenticarti di me." 
La vedo scuotere la testa e quelle lacrime non si arrestano.
Chiudo gli occhi, per sempre, ma quella scena non è di certo gradita ad Ardyn. Pare dargli parecchio fastidio.
"Oh...ma che scena romantica. Dunque l'eroe del sedicesimo settore ha smesso di esistere, ma per esserne sicuri, credo che dovrò fare un'ultima cosa."Dice aprendo il portale verso Oblitus.
Meia stringe con tutte le sue forze il mio corpo. Sono ormai andato via per sempre. Morto, nel peggiore dei modi, ma lei non vuole lasciarmi andare. Non nelle mani di quel villano che mi prende e mi strattona con tutte le sue forze dalle mani della mia amata, iniziandola a prenderla a calci in faccia pur di avermi e assicurarsi il possesso del mio corpo.
Purtroppo ci riesce.
Mi trascina, tenendomi per i capelli, e mi getta nel portale. La ragazza tenta di alzarsi per impedirglielo, ma le ferite sul corpo e i vari calci avuti, la spingono a terra. Non può alzarsi per venire da me.
Rimane così ad assistere quella scena di me, gettato in quel portale. Non che sia orribile vedermi buttere verso casa, ma avrebbe voluto fare almeno un funerale come si deve, cosa che non potrà fare.
"Adesso, tocca a te." Informa il villano voltandosi verso Meia, ormai pronta a morire.
Il dolore che ho lasciato dentro di lei è troppo grande per continuare a vivere. Quel vuoto è indescrivibile, ma viene salvata dall'intervento di Wol.
"Lasciala in pace!"Sbraita contrastandolo con la spada, mentre Moguri gli arriva da dietro lanciandogli:"Sancta!"
Le urla del villano a quel colpo si fanno sentire.
Si volta verso la dimenticata, ignara di ciò che è successo a me, e scompare attraverso una bomba fumogena. 
"Tsk... sembra debole al potere sacro." Comprende la castana, mentre Wol va da Meia.
"Meia...va tutto bene?"
Purtroppo è troppo traumatizzata dalla mia perdita.
"Lucis.... Lucis è....." Mormora piangendo e stringendo quella mia spada, unica cosa rimasta di me.
Quelle parole e quelle lacrime lasciano Moguri sconvolta a tal punto da farle cadere la spada dalle mani.
Le lacrime escono spontanee comprendendo la mia morte mentre sussurra un:"No..."
Possibile che abbia recato così tanto dolore andandomene?

*Lasswell*

Tutta questa storia di Elle mi lascia perplesso.
Questa sua familiarità, quel suo chiamarmi Mahru e sembra che non sia l'unica a conoscermi con quel nome. 
Ci sono anche altre persone che mi hanno chiamato così, eppure io non ricordo nulla di loro.
Sento solo come se ci fossimo già conosciuti, ma... la cosa mi inquieta.
Non riuscire a ricordare qualcosa che senti sia vera è terribile. Nonostante il mio scetticismo, non posso non crederle.
In questo settimo settore di Somniland sembra regnare la pace.
Eppure....non capisco. Perchè Elle è rimasta qui? Perchè si è ìubriacata? 
Di certo non è una cosa normale farlo senza un determinato motivo.
"Ehi, Lasswell! Aspettami!" Sento chiamarmi mentre passeggio in città per schiarirmi le idee.
Mi volto e vedo lui, il mio compagno di avventure, Rain.
"Che cosa vuoi ancora?"
"Tifa mi ha chiesto di comprarle del cibo per il locale. Ti dispiace accompagnarmi?"
"Perchè dovrei accompagnarti?"
"Su, via! Almeno visitiamo il resto della città."Mi dice mettendosi sotto al mio braccio e trascinandomi con lui.
Questa situazione incomincia a starmi stretta. Non mi piace. 
Andiamo a fare le compre per quella ragazza e ritorniamo nel bar, ma qualcosa mi blocca.
Vicino ad Elle c'è una tipa strana.


Le buste mi cadono dalle mani.
Cosa mi sta succedendo?
"Sono davvero felice che tu stia bene."
"Anch'io sono felice per te, Rem."Sento dire dalla bionda lasciandomi perplesso.
Rem....questo nome.
Perchè è così familiare? E questo cuore....? Perchè batte così incessantemente?
Forse.... sarà per la corsa fatta con Rain in città.
La vedo volgere lo sguardo verso me e vado completamente in tilt, soprattutto quando corre da me e mi abbraccia pronunciando ancora quel nome:"Mahru!"
Mahru...? Ancora quel nome?
Perchè tutti quelli che mi sembrano familiari mi chiamano così?
Perchè sento il mio cuore sciogliersi dentro a quest'abbraccio?
Non ha senso. Cosa sta succedendo? 
Questa situazione non mi quadra.
"Finalmente ti ho ritrovato."
"Rem....veramente lui...."Borbotta Elle facendo voltare la ragazza verso di lei, staccando l'abbraccio da me.
"Lui cosa?" La sento chiedere.
Alzo lo sguardo e vedo quel tipo dai capelli bruni fissarmi.
Sento un antipatia verso quel ragazzo, ma comprendo come mai.
"Eppure sembra diverso."Dice guardandomi da capo a piedi.
"Ci conosciamo?"Domando fissandolo con disprezzo.
L'aria di astio e di guerra che si crea tra noi è ben visibile e lascia, involontariamente, non pochi punti interrogativi nella testa di Elle.
"Lasswell, lui è Machina, il miglior amico di Rem." Spiega la ragazza lasciando perplessa Rem che inizia a chiedere:"Lasswell? Si chiama così? Eppure....pensavo che..."
"Mi spiace, Rem. E' una lunga storia, ma sappi che lui non è più Mahru."
"Non è possibile. Io...io lo avevo visto. Aveva quest'aspetto qui quando si è dissolto."
Dissolto? Di cosa diamine sta parlando?
"Rem, lascialo perdere. Adesso abbiamo altre cose da pensare. Dobbiamo trovare Cinque e tornare nel settore." Sento dire da quel....Machina.
La ragazza si allontana da me andando verso di lui.
Sento una strana sensazione. Quasi come se fossi stato messo da parte. Perchè?
"Cavolo, Lasswell. Eppure lui ti assomiglia terribilmente."Fa notare Rain vedendo che sia nel carattere che nell'aspetto siamo molto simili.
Rem è giù di morale e quel tipo gli mette una mano sulla spalla per rincuorarla, ma quello stesso gesto mi fa impazzire così come le parole di Rain in quel preciso istante.
"Assomiglia, ma lui non è me."
Detto questo, mi avvicino preso quasi da qualcosa di istintivo  e faccio un gesto a cui non so dare una spiegazione logica.
Lo colpisco in faccia con un pugno facendolo cadere a terra per la violenza con cui glielo do.
"Ehi, ma che fai? Sei impazzito?!"
"Sta lontano da me e dalle mie cose."
"Lasswell!"Mi chiama Rain prendendomi per il busto da dietro per fermarmi.
Perchè ho detto quelle parole? Cosa mi sta succedendo?
Sento come se fossi immerso in un vuoto che la mia mente non ricorda, ma il mio cuore si.
Possibile che esista una cosa del genere?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Rika arriva nell'area di addestramento dove il resto degli uomini l'attendono per l'imboscata alla residenza di Ardyn. Con loro c'è anche Lightning e la presenza della rosa sembra infastidirla e non poco.
"Che diamine ci fai qui?"Chiede la castana vedendola appoggiata vicino al muro dell'area di addestramento e la tipa non perde tempo a risponderle:"Ho saputo del piano."
"Tu non ne fai parte e quindi dovresti starmi alla larga."Consiglia la glaive sorpassandola per andare dagli altri, ma la rosa non molla la presa. Vuole saperne di più.
"Perchè?"
"Perchè è meglio per te."
"Cos'è? Una minaccia?"
"Io non minaccio nessuno."Risponde la castana voltandosi verso di lei e continuando:"Vattene! Non ti voglio tra i piedi."
"Sei un soldato e siamo entrambe alleate per un unico fine, massacrare Ardyn. Quindi, che ti piaccia oppure no, parteciperò anch'io al piano."
Sentendo quelle parole di Lightning, Rika abbassa lo sguardo per poi scuotere la testa.
"Se vuoi partecipare allora va a rapire qualcun altro con Noctis. Io non ho bisogno di te."Continua a rifiutare quell'aiuto per poi darle le spalle andando verso i suoi compagni, quando la rosa, infastidita da quell'atteggiamento troppo misteroso, afferra la spada e gliela sbatte addosso.
Fortunatamente, i riflessi di Rika sono molto sviluppati e riesce a scansarsi afferrando i pugnali che ha in cintura per poi bloccare l'attacco successivo e urlare:"Che diamine combini?"
"Di te non mi fido!"
"Vuoi per caso ammazzarci tutti?!"
"Dimmi perchè diamine mi eviti! Perchè sai il mio nome?! Tutta questa storia non ha senso. Perchè devo starti lontana?!"Sbraita Lightning sempre più confusa, mentre la castana continua ad urlarle:"Perchè devi andartene a fanculo. Ecco perchè!"
Quella scena di caos e confusione viene vista anche da Luche.
Le osserva entrambe scontrarsi e comprende la realtà. Rika non odia le donne. Lei è omofobica verso se stessa, perchè nella sua vecchia vita era innamorata di una donna.
Lei, infatti, ha un rapporto di amore e di odio verso quella ragazza che le sta urlando le cose confusa.
In fondo chi non lo sarebbe sentendosi vulnerabilmente minacciata?
Inaspettatamente, Luche appare tra le due, grazie all'aiuto del teletrasporto del pugnale, utilizzando quelle armi a sua disposizione per bloccare gli attacchi delle due.
"Adesso basta!"Grida il glaive comparendo e bloccandole.
"Luche..."Sussurra la castana il suo nome, quasi sollevata da quell'intervento e lui non perde tempo a difenderla anche a parole.
"Non siamo qui per scherzare. Se il generale Rika ha detto che devi andare da Noctis, va da lui! Noi abbiamo altre cose da fare. Non possiamo metterci a perdere tempo a litigare."
"Generale Rika?"Chiede confusa la rosa quasi quanto la glaive, ma poi ella intuisce. 
Il fatto di aver curato Luche ed essersi spinta al limite dell'impensabile lo ha convinto della posizione che dovrebbe assumere la ragazza. Ovvero quella di generale dei kingsglaive.
"Tredd, Axis, Sonitus, abbiamo un lavoro da svolgere." Sbraita quel glaive andando verso i suoi compagni e mettersi al fianco di Rika, per poi chinarsi e dire:"Comandi, signora!"
Sorridendo, quasi commossa da quel gesto, la ragazza annuncia:"Abbiamo un generale da rapire, ragazzi. Niente scherzi. Potete farvi valere. E' la vostra occasione. Se farete esattamente ciò che vi dico, non vi accadrà nulla, ma sbagliate o traditemi e ciò che è successo a Luche si ripeterà su di voi. L'unica cosa diversa è che non avrò pietà e vi lascerò a terra senza aiutarvi ne curarvi. Sono stata chiara?"
"Sissignora!"Urlano i tre stando sugli attenti, mentre la ragazza si volta verso quel tipo che gli sta affianco, mettendogli una mano sulla spalla e sorridendo gli dice:"Vice capo glaive, Luche. Ottimo lavoro."






   
 
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