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Autore: alessandroago_94    15/03/2018    11 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inadeguato

INADEGUATO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono stufo di sentirmi inadeguato;

sono stanco, perché quando mi guardo allo specchio

e mi vedo riflesso,

non scorgo decisione nel profondo dei miei occhi.

Sono stufo di sentirmi indesiderato;

in ogni gruppo, sembro un peso,

ciò che in fondo voglio

è non essere cibo per le bocche degli sciocchi.

Ho provato a cercare

qualcosa che non sia più la mia unica identità;

ho scoperto persone di tante età,

ma non erano le mie anime gemelle,

erano solo anime sorelle

anche loro in cerca di un posto nel mondo.

E pensare che vedo gente che parla da sola,

gente che si consola

gettandosi negli angoli più bui dell’umana conoscenza,

al di là di ogni ragionevole coscienza.

Di giovani al giorno d’oggi ce ne sono pochissimi,

ma spesso non sono solo rarissimi;

purtroppo sanno rivelarsi pettegoli,

si mascherano dietro complimenti lusinghevoli

ed invece ti vorrebbero vedere rovinato;

distrutto,

ferito contro la selva di spine che vogliono ergere

attorno a te, per farti sorgere

problemi di ogni genere.

Perché in fondo una mano allungata

al prossimo è anche una mano mutilata;

essa non avrà più un particolare solo tuo

ben stretto tra le dita.

Meglio tenersi le cose per sé,

che tanto tra me e te

non potrà mai esserci nulla di serio;

e allora ti guardo, ah, ti mangio

con i miei sguardi profondi che sanno d’arsura,

non di bravura,

poiché la vita a volte ha il sapore di una manciata di sale

che sulla lingua ti dà disgusto, e ti fa stare male.

Tu preferisci stare con il tuo cane,

parlare con lui, pur di finire in ospedale

giacché sei così superficiale

che non badi neppure a quello che ti circonda.

Ti va di sederti assieme a me alla tavola rotonda?

Se in fondo avessi voluto essere un eroe,

e non mi fossi fermato ad essere un errore,

avrei fatto il soldato,

la tua vita preservato,

sarei diventato militare

e avrei salvaguardato

armato

ogni misero ideale.

Sono stufo di arrossire;

a volte sento il mio volto avvampare,

ed ho paura di far vergognare

anche chi mi sta attorno,

bramoso di giudicare

e di ferire.

A volte sono stufo di tutto,

mi sento così sbagliato,

immerso in un limbo ingiusto…!

Che sia un supplizio?

È che se anche il mio corpo è da giovane,

il mio animo è da ospizio,

e di questo non me ne so far una ragione.

La verità è che non posso capire

finché di me stesso non mi posso fidare;

sono capace solo di scivolare,

anche sulle bucce di banana

seminate in una qualsiasi promessa

che poi si rivela vana.

Basterebbe che tu solamente mi ascoltassi,

ma siamo muri;

oltre di essi

 non si può andare,

e alle loro basi

 puoi solo vacillare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

Piccola poesia… che non so neanche io come definire. Un piccolo momento di sfogo/riflessione, diciamo così. Grazie, come sempre ^^

 

 

   
 
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