Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: micchan91    17/03/2018    3 recensioni
Au Sterek ispirata appunto al film "il mio grosso grasso matrimonio greco"
Stiles sospirò e affondò di più nel sedile, incrociando le braccia al petto e fissando la strada bagnata dalla fitta pioggia che cadeva ormai da ore. Accanto a lui suo padre stava guidando tranquillamente, ripetendogli quello che gli diceva da quando aveva quattordici anni.
< Devi trovarti una brava ragazza Stiles, sposarti e avere dei figli. Stai diventando vecchio e tra un po' nessuna ti vorrà più > stava dicendo e il ragazzo alzò gli occhi al cielo, sentirsi dire di stare diventando vecchi alla veneranda età di diciotto anni era una cosa che solo i figli dei greci potevano provare. La vita di un greco doveva passare in tre punti fondamentali. Trovare una brava ragazza greca, sposarsela e farci dei figli greci, mangiando poi ciò che lei cucinava finchè non morivi...grasso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stiles e Derek continuarono ad uscire insieme. Stiles accampava scuse con suo padre che sembrava non accorgersi di nulla, solo Melissa gli lanciava sguardi consapevoli che il ragazzo però evitava abilmente. Era interessante per Stiles sentire com'era la vita quando non eri greco. Derek aveva due sorelle, ma i suoi genitori li lasciavano liberi e tranquilli di poter fare ciò che volevano. Derek aveva seguito la carriera che più gli piaceva ed era andato a vivere da solo all'età di diciotto anni, cosa che Stiles poteva solo sognare finchè fosse rimasto single.

< Quindi hai solo una cugina? > chiese una sera che stavano passeggiando e Derek ridacchiò.

< Perchè, tu quanti ne hai? > gli chiese fermandosi e poggiando i gomiti sul cornicione del ponte che stavano passando per poter osservare l'acqua scura sotto di loro.

< Oh io ne ho ventisette > ridacchiò il ragazzo imitandolo e fissando le piccole onde che si formavano.

< Ventisette? > ripetè Derek ridendo e Stiles annuì.

< Solo di primo grado > aggiunse e il moro lo guardò stupito.

< E come fate a natale? > gli chiese. Stiles a quella domanda alzò gli occhi al cielo con aria divertita.

< E' un vero incubo. Melissa è costretta a cucinare un arrosto enorme! Le mie zie portano ognuna qualcosa da mangiare e ti giuro che potremmo sfamare da soli l'intera cittadina di Beacon Hills con solo ciò che prepara la sorella di mio padre > esclamò facendo ridere Derek.

< Poi mio padre e mio zio litigano per chi deve mangiare il cervello dato che spetta al capofamiglia e mia zia mi insegue per tutta casa con l'occhio dell' agnello infilzato su una forchetta per farmelo mangiare così che avrò fortuna e i miei figli saranno intelligenti > sbuffò divertito e Derek non fece che ridere.

< Dev'essere bello > commentò alla fine e Stiles gli rivolse uno sguardo esasperato e tragico.

< Credimi, non lo è > disse.

< E poi...tutti i greci devono uscire e conoscere solo gente greca, si sposano con altri greci per poter fare figli greci e...tra noi non può funzionare > disse scuotendo la testa e Derek alzò un sopracciglio.

< Non può? > chiese e Stiles sospirò guardandolo.

< Tu sei...bellissimo e meraviglioso ed io credo di essere cotto di te, ma non sei greco e di sicuro non posso dare nipoti a mio padre con te....anche se verrebbero dei bambini davvero belli se prendessero da te > disse tutto di un fiato e Derek sorrise divertito.

< Quindi io ti piaccio > disse e Stiles si bloccò, lo aveva ammesso ad alta voce senza accorgersene, non aveva nemmeno pensato a ciò che stava dicendo mentre lo diceva...

Subito osservò il ragazzo davanti a se con le guance viola d'imbarazzo.

< Non è questo il punto > borbottò.

< Non siamo di due specie diverse Stiles. Sai com'era la mia vita prima di conoscerti? Noiosa. Poi ho conosciuto te e la mia vita è diventata caotica. Con te mi diverto, mi piace parlare con te e sei bellissimo. Non mi interessa se sei un ragazzo e se sei greco > ribattè mentre Stiles lo guardava con aria ebete. Non riuscì comunque a fare o a dire niente che le labbra di Derek erano sulle sue. Stiles chiuse gli occhi e giurò di vedere i fuochi d'artificio mentre assaporava le labbra del suo dio greco. Derek baciava divinamente e la sua barba gli solleticava il viso. Rimasero avvinghiati per diversi minuti e quando si staccarono il cervello di Stiles era completamente fuori uso.

< Non sei greco > riuscì solo a mugolare, ma Derek bloccò qualsiasi altra protesta baciandolo di nuovo.

Le proteste vennero accantonate. Stiles era completamente cotto di Derek e sinceramente la paura che suo padre lo scuoiasse vivo passava in secondo piano quando si baciavano. Ovviamente mantenne tutto segreto continuando a imbastire scuse, dicendo che usciva con Scott o che andava al corso. L'unica persona che sapeva la verità era proprio Scott, Stiles aveva dovuto dirglielo per due motivi, uno perchè era il suo migliore amico e gli diceva tutto e due perchè non lo avrebbe coperto se Stiles non gli avesse detto la verità. Il suo migliore amico comunque sembrava felicissimo per lui, nessuna remora sul fatto che non fosse una bella ragazza quella che lo baciava tutte le sere nella macchina parcheggiata distante qualche metro da casa sua. E Stiles adorava davvero il bacio della buona notte, lo adorava così tanto che ogni volta che lo riceveva la mattina dopo si svegliava con l'aria di uno che aveva appena vinto alla lotteria.

Derek lo andava a trovare anche a lavoro e gli teneva compagnia, anche se di tanto in tanto quando erano soli lo baciava, scatenando in Stiles eccitazione e terrore di essere visti nello stesso istante.

Quella mattina Stiles stava facendo le fotocopie e Derek gli si era messo dietro, baciandogli il collo e sussurrandogli cose maliziose all'orecchio, divertendosi a vederlo arrossire. Fu un colpo di tosse a farli staccare e voltare. Erika, la cugina di Stiles, li osservava con un sorrisetto divertito.

< Ciao corso di ceramica > ridacchiò usando l'ultima scusa che Stiles aveva accampato con suo padre.

< Erika > disse Stiles a mezza voce, ma lei alzò le braccia per far capire che non voleva fare o dire niente.

< Io sono l'ultimo dei tuoi problemi, lo sanno tutti > disse e Stiles sentì il mondo vorticargli intorno.

< T-Tutti? > soffiò e lei annuì.

< Ieri sera mia madre ti ha visto divorargli le labbra ed è subito andata a dirlo a papà che è subito andato a dirlo a tuo padre > gli disse e Stiles sentì chiaramente che stava per avere un attacco di panico. Derek gli strinse la mano e gli sorrise rassicurante.

< Andrà tutto bene > gli disse, ma Stiles non lo stava ascoltando, non faceva che sentire suo padre che gli ripeteva che doveva sposare una donna...greca soprattutto.

< Mi ammazzerà > soffiò mentre chiudeva il negozio e si avviava verso casa con Derek ed Erika. Quando entrò in casa la trovò affollata, come per ogni evento che succedeva la famiglia si riuniva, c'era anche Melissa che subito gli sorrise dolcemente mentre Noah squadrava Derek dalla testa ai piedi e gli faceva un cenno secco di seguirlo in salotto. Stiles si sedette al tavolo della cucina in silenzio, poggiando le mani sulla tovaglia a fiori, la preferita di sua madre, e si mise a guardare il vuoto. Si sentiva male, ma non aveva nemmeno la forza di arrivare in bagno e vomitare come gli chiedeva il suo stomaco. Nell'altra stanza Noah e Derek si stavano fissando e quest'ultimo sembrava molto tranquillo al contrario dell'uomo che non faceva che camminare da un lato all'altro della stanza.

< Tu sei un uomo > proruppe alla fine e Derek sollevò un sopracciglio.

< Si, lo sono > rispose pacato e Noah lo guardò male.

< Quindi che vuoi da mio figlio? Lui deve sposare una brava ragazza greca, darmi dei nipoti > ribattè subito e Derek sospirò piano.

< Non è quello che lui desidera > disse semplicemente, alzando lievemente gli occhi davanti allo sguardo oltraggiato di Noah.

< Questo è esattamente ciò che vuole Stiles! Fino a poco fa aveva una grande cotta per Lydia! > esclamò e Derek sospirò pesantemente. Stiles gli aveva raccontato di Lydia, una ragazza bellissima che lo ignorava palesemente fin da quando erano piccoli e che suo padre aveva convinto una sola volta a venire a casa loro e da quel giorno si era fatto un film, convincendosi che un giorno si sarebbero sposati perchè erano fatti l'uno per l'altra.

< E comunque per uscire con mio figlio avresti dovuto chiedere il mio permesso! > sbottò e Derek sospirò per l'ennesima volta, poi si stampò in faccia un sorriso.

< Posso uscire con suo figlio? > chiese e i due si fissarono per qualche momento.

< No! > esclamò poi Noah e Derek si staccò dal mobile al quale si era poggiato, raggiungendo Stiles in cucina e ignorando le proteste dell'uomo. Si preoccupò non poco dello sguardo vacuo e terrorizzato che gli rivolse il ragazzo e si affrettò a sorridergli rassicurante.

< Ci vediamo domani > gli disse senza nemmeno domandare per fargli capire che lui non se ne sarebbe andato, che non l'avrebbe lasciato solo perchè la sua famiglia non era d'accordo. Per un momento temette che Stiles invece si facesse influenzare dalla famiglia e gli dicesse di no, ma sospirò sollevato quando lo vide annuire seppur impercettibilmente. Si chinò e gli diede un veloce bacio sulla fronte per poi salutare tutti con un cenno della testa e uscire. Gli dispaceva lasciare Stiles da solo, ma sapeva che quella era una cosa che doveva affrontare con la sua famiglia e che lui non c'entrava nulla, anzi rischiava di metterlo ancora più in difficoltà soprattutto perchè di fronte ad atteggiamenti simili perdeva le staffe molto facilmente.

Nel frattempo dentro casa era scoppiato un putiferio.

< Te l'avevo detto io che dovevi dargli una figura materna! Se ti fossi risposato a quest'ora tuo figlio sarebbe fidanzato con una bella ragazza greca e non con un ragazzo! L'hai cresciuto male Noah! > stava sbottando la sorella maggiore e l'uomo le inveiva contro in risposta. Stiles sentiva lo stomaco sottosopra e continuava a fissare il muro, stringendo le mani tra loro fino a far sbiancare le nocche. Era doloroso sentire quelle parole e più di una volta gli salì il vomito mentre l'attacco di panico si faceva sempre più imminente. Alla fine si alzò di scatto facendo strusciare la sedia a terra e tutti si zittirono, osservandolo.

< Io...vado in camera mia > ansimò a corto d'aria e non guardò Melissa per evitare il suo sguardo preoccupato. Si avviò rapido verso la porta.

< Stiles? > lo chiamò quasi con dolcezza sua zia e lui si fermò, ma senza guardarla.

< Le sbandate possono capitare a tutti, ma termina questa pazzia > gli disse e lui si affrettò a correre al piano di sopra e a chiudersi nella sua stanza, scivolando a terra con la schiena poggiata al muro accanto alla porta. Rimase così nella disperata ricerca di ossigeno e non seppe dire dopo quanto qualcuno bussò alla porta.

< Eih > sussurrò Scott sedendosi accanto a lui e senza aspettarsi che Stiles dicesse niente si mise ad accarezzargli il braccio con movimenti lenti, sussurrandogli parole di conforto per aiutarlo a rilassarsi. Dopo qualche minuto lo aiutò ad alzarsi e si misero sul letto. Scott coprì entrambi e passò un braccio attorno al suo corpo, lasciandolo scivolare in un sonno agitato.

 

 

 

Angolino dell'autrice

Ed ecco che la famiglia ha scoperto di Derek e, ovviamente, nessuno l'ha accettato tranne Melissa e Scott!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Baci <3

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: micchan91