Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: gabry13    17/03/2018    3 recensioni
Si dice che George Weasley non sia più riuscito a invocare un Patronus dopo la morte del fratello Fred. Spesso si dona alla gioia un rilievo eccessivo e si dimentica l'importanza della semplice serenità. Non lo ha fatto Angelina Johnson che ha donato a George una nuova famiglia da amare. Vorrei provare a descrivere come ho immaginato l'inizio del loro amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ai tiri vispi Weasley lo scaffale delle merendine marinare era di nuovo vuoto. Era impressionante l’isteria con la quale frotte di ragazzini speranzosi prendevano d’assalto questo angolo di negozio a pochi giorni dall’inizio di un nuovo anno scolastico ad Hogwarts.

La preside McGonagall, a dirla tutta, si era lamentata inizialmente della cosa ma aveva ben presto constatato che la “merce incriminata” veniva acquistata dagli studenti con i pochi spiccioli racimolati grazie alle mance di genitori e parenti. I giovani la utilizzavano con una tale incoscienza che a metà di ottobre non ce n’era già più traccia in tutta la suola. Aveva quindi deciso di chiudere un occhio. – Tutto sommato – si era detta – sono solo ragazzi -.

- L’avevamo capito che era una grande idea ma che avrebbe smosso le folle…beh questo proprio…neppure il nostro grande genio imprenditoriale poteva prevederlo – sussurrò George parlando tra se e se o meglio con quella parte di lui che non esisteva più. Stava sballando l’ennesimo cartone quando un fragoroso boato proveniente dalla parte opposta del locale lo fece sussultare. Odiava i boati o almeno era così da qualche tempo.

Si affrettò alla ricerca dell’origine di tanto fracasso finché non trovò suo fratello Ron steso a terra con una buona manciata di “Fuochi Forsennati” che sfrecciavano come saette intorno a lui. Scosse la testa fingendosi esasperato: - Sei scivolato vero? Sei un disastro!! Mani di burro Weasley – esclamò prendendolo in giro con quel suo strano sorriso che moriva sulle labbra senza raggiungere mai gli occhi. Chi lo conosceva bene ormai si era dolorosamente abituato a quel sorriso senza gioia.

- Sto facendo del mio meglio George! Non è facile, fino a qualche mese fa sapevo poco o niente di tutto questo – si giustificò Ron allargando le braccia con enfasi ad indicare quell’immenso magazzino di stranezze fra le quali si destreggiava a fatica. George gli tese la mano per aiutarlo a rialzarsi: - Tranquillo, vedrai che presto ti sentirai totalmente nel tuo ambiente, hai una certa naturale predisposizione ad essere un buffone! – Poi, come se nulla fosse successo, girò i tacchi e ritornò alle sue merendine marinare. Ron scrollò le spalle frustrato. Era come sbattere continuamente contro ad un muro di gomma ma non poteva andare via, non poteva lasciarlo solo.

Era arrivata l’ora di pranzo ma, come al solito, George la ignorò e proseguì instancabile nella monotona operazione di rifornire scaffali. Totalmente assente non si accorse che la porta d’ingresso si era aperta; si riscosse all’improvviso solo quando udì l’avvicinarsi di passi lenti e delicati. Alzò lo sguardo e si ritrovò di fronte una giovane donna alta e filiforme, pelle ambrata, lunghi capelli bruni e brillanti occhi verdi.

- Angelina Johnson! –

- George Weasley! –

- E’ un secolo che non ci si rivede, che ci fai da queste parti? –

- Beh ora ci rivedremo più spesso. Sono stata assunta come commessa nel nuovo negozio di articoli per il quidditch, sai quello che hanno aperto poche settimane fa in fondo a Diagon Alley. –

- Congratulazioni! Non sapevo del negozio, non mi allontano mai da questo posto se non per andare alla Gringott – si giustificò George.

“Dovresti farlo invece! Il mondo c’è ancora tutto là fuori” pensò la ragazza ma non lo disse e si limitò a rivolgere all’amico un sorriso gentile. George era dimagrito parecchio, il volto appariva sciupato, gli occhi stanchi, vuoti sembrava ormai l’ombra di se stesso. Non lo rivedeva da più di un anno; come tutti si era affannata a ricostruirsi una vita stabile ma in quel momento si pentì di essersi allontanata tanto a lungo da lui.

- Immagino che la tua non sia solo una visita di cortesia Angelina. In cosa posso servirti? -  riprese il giovane in tono più professionale.

- Beh sì a dir la verità la figlia di mia cugina partirà fra pochi giorni per Hogwarts. E’ il primo anno per lei, vorrei regalarle un a Puffola Pigmea. –

- Direi un’ottima scelta. Come la preferisci? – George iniziò a snocciolare informazioni tecniche sulla strana creaturina in questione ma Angelina non riuscì a concentrarsi su ciò che le diceva tanto era ipnotizzata dal suono piatto e cadenzato delle sue parole. George Weasley non era mai stato un tipo apatico e tantomeno regolare. Brillante, irriverente, incosciente, questo era il ragazzo che aveva conosciuto anni prima. Non riuscì più a sopportare il tono della sua voce: - Sai cosa George, sei tu l’esperto, dammi quella più carina e coccolosa che hai! – Il ragazzo scelse per lei una piccola palla pelosa rosa confetto con minuscole macchie a cuore color pervinca; la depose poi con molta cura in una graziosa gabbietta dorata.

- Ecco a te, offre la casa!! –

- Non posso accettare George –

- Beh consideralo un regalo di “in bocca al lupo” per la tua nuova carriera a Diagon Alley –

Per qualche secondo un imbarazzante silenzio riempì la stanza.

- Ok – rispose infine Angelina: - accetto solo se domani pranzi con me, pago io…e non provare ad accampare la scusa che devi restare in negozio, la tua attività non rischierà di fallire se ti fermi una mezz’ora per nutrirti! –

- Se la metti così non posso che accettare – farfugliò imbarazzato il ragazzo.

- Bene, allora ci rivediamo domani all’una, qui fuori – la giovane fissò per un lungo istante il viso scavato dell’amico: - George sul serio come stai? – chiese esitante. Lui abbassò lo sguardo e disse riluttante una cosa che non aveva mai rivelato a nessuno, nemmeno a sua madre: - Una scheggia di ghiaccio mi ha trafitto il cuore e ora sento solo freddo –

La mano delicata di Angelina strinse la sua donandogli per qualche istante un’inaspettata sensazione di sollievo.

- La primavera arriva anche dopo l’inverno più lungo. A domani Weasley. – La fanciulla se ne andò silenziosa proprio come era arrivata.

All’esterno Angelina si soffermò a osservare la figura desolata di George attraverso la vetrina. La luce si era spenta. Erano stati dei fantastici fuochi d’artificio, i migliori…peccato che lo spettacolo era finito.

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: gabry13