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Autore: maty9    18/03/2018    2 recensioni
Una storia d'amore nata inconsapevolmente, ma talmente forte da durare nei tempi. Un nuovo nemico da affrontare per Sesshoumaru, ma questa volta non sarà da solo. kagomexsesshoumaru
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La festa al tempio

Dopo circa 6 mesi dal mio primo incontro con la miko, ero alla ricerca di qualche animale da mangiare per cena. Ma non c'era molta selvaggina in vista, perchiò optai per dei pesci. Mi recai al fiume ed entrai nell'acqua fredda, aspettando che i pesci nuotassero vicino a me, poco tempo dopo riusci a pescare tre grosse trote e le pulii in modo che fossero pronti da cuocere. Mi avviai verso il luogo in cui avevo lasciato Rin e Jaken per portargli la cena. 

Durante il tragitto percepii l'odore di Inuyasha e della sua combricola.  Evidentemente erano vicini al mio accampamento, proprio all'entrata di quel grande paese rumoroso da cui volli tenermi lontano. Si erano fermati a discutere sul luogo dove passare la notte. Inuyasha voleva fare rinfornimento nel villaggio e poi accamparsi nel bosco, ma le donne erano interessate a pernottare nel villagio, e dormire bene almeno per una notte.  La miko gli ordinò di stare a cuccia e quell'imbecille di Inuyasha venne scaraventato a terra. Le donne avevano chiaramente vinto la discussione ed io avevo quasi raggiunto il luogo dove avevo lasciato gli altri. 

Mangiai silenziosamente  il pesce cucinato da Rin, la quale, dopo aver parlato per tutto il pasto, si era sdraiata a panci in giù e aveva cominciato a colorare sulle ultime pagine danatole dalla sacerdotessa.

“Jaken” dissi, “ prendi Ah-Hun e porta Rin al villaggio! Falle indossare il kimono!”.

“Si padrone! Ma non potrebbe andarci da sola, io ho moltissime cose da fare come...” vedendo che lo stavo squadrando rispose subito preoccupato “ SI! Sarà fatto immediatamente padrone! Vieni Rin andiamo a preparaci”.

Rin era entusiasta e la sentivo urlare di gioia. Ci misero poco a preparasi e ad andarsene. Dopo poco tempo decisi di andare andare a dare un occhiata a quello che stavano facendo; arrivai al confine del villaggio e mi appostai sopra un albero ed ascoltai con attenzione. C'era molto rumore, moltissime persone allegre che parlavano tra di loro, decorazioni e tante luci, della musica e delle danzactrici che intrattenevano un vasto pubblico. Apparentemente c'era una festa di qualche tipo, solo in quel momento capii l'insistenza della miko nel voler rimanere lì la notte. Era chiaramente una di quelle occasioni che le donne non possono perdere. Dunque anche lei si comportava da donna oltre che ad uccidere demoni ed arrampicarsi da pozzi sporchi.

Cercai proprio la miko tra quella ammasso di gente e la vidi, stava passeggiando con la sterminatrice e la piccola volpe. Indossava un grazioso kimono che ricordava il colore dell'acqua di un ruscello di montagna. Inoltre il kimono era decorato con dei disegni di pesci rossi, probabilmente carpe, visto che erano apprezzati molto anche dalle demonesse che ho avuto a che fare durante la mia lunga vita, ma a nessuna donava quel tipo di kimono tanto quanto alla miko. La trovai inspiegabilmente graziosa. 

Rin stava correndo nella sua direzione e quando la raggiunse la abbracciò calorosamente. Mi sembrava strano vederla comportarsi in quel modo con un altro essere umano, di solito non si avvicinerebbe mai agli altri come faceva con lei. La miko le accarezza i capelli mentre ascoltava tutto ciò che Rin le raccontava. Jaken era chiaramente scocciato del incontro con la miko e voleva andarsene il più presto possibile, di tutta risposta Rin l'aveva ignorato e continuava a mostrare i suoi disegni alla sacerdotessa e al piccolo kitsune.     Si stavano proprio divertendo girovagando per le bancarelle, era da molto tempo che non vedevo Rin ridere così di cuore, mi incuriosiva estremamente come gli esseri umani riuscissero ad alternare il loro umore nel giro di poco tempo, un momento sono estremamente felici e un attimo dopo possono diventare gli esseri più tristi e stranzianti da gurdare, ma ecco che ritornano ad avere il sorriso in viso come se si fossero dimenticati di ciò che hanno passato.

Queste “dimenticanze” umane non mi interessavano affatto, è solo che talvolta mi sorprendevano, visto che io non ho queste alterazioni di personalità, anzi tutto quello che mi accade intorno non interferisce in nessun modo con il mio essere e le mie intenzioni. Io percorro la strada del mio destino consapevole della mia grandezza, ma anche dei doveri verso le mie terre.

Io non sono come mio padre, che scioccamente rinunciò alle sua fama per una misera umana, non lo avrei mai fatto. Il mio destino é quello di diventare il più potente youkai di tutti i tempi e niente e nessuno poteva distrarmi o sviarmi da quella via.  

Perciò decisi che dovevo chiarire cosa oscurasse la mia mente. L'occasione giusta si presentò quando al gruppo della miko si aggiunsero il prete e Inuyasha. Kagome si allontanò da loro dirigendosi da sola verso un tempio lontano dalla fiera. Stava pregando silenziosamente quando mi avvicinai velocemente a lei. Lei riconobbe la mia aura demoniaca, visto che non si voltò quando mi trovai alle sue spalle, continuava a pregare come se nulla fosse. 

“Miko sono qui perchè devo porti alcune domande.” dissi io impaziente.

“ Lo sapete che non si interrompe mai una preghiera?” rispose lei senza voltarsi. Il suo comportamento stava cominciando a infastidirmi, perciò persi la calma “ Se non vi voltate immediatamente quella potrebbe essere veramente la vostra ultima preghiera!”

Lei si girò lentamente e la gurdai per una frazione di secondo, abbastanza per capire che stava piangendo. Questi sono i momenti in cui non volevo essere vicino a un essere umano. Anche Rin soleva piangere spesso dopo la morte dei suoi genitori, e in quei momenti non sapevo come comportarmi, io non avevo mai pianto in vita mia e di sicuro non lo avrei mai fatto davanti a qualcuno, quelle cose da deboli proprio non le riuscivo a sopportare. La cosa mi rese ancora più irritato. Dopo una lunga pausa comincia a chiedere quello che volevo sapere.

“Miko, perchè avete mentito a Inuyasha quella volta che ci incontrammo? Pensate, forse, che io abbia paura di uno stupido mezzodemone?”

“Non lo penserei mai!” disse lei sorridendo “Volevo solo evitare una lite inutile, visto che non era successo niente di importante. Non sono tenuta a dirgli tutto quello che accade nella mia vita.”

“Bene. Sarebbe meglio se la smetteste di intromettervi nelle nostre questioni famigliari. Comunque, ho percepito una grande forza malvaggia, che mi richiamava, provenire da voi quel giorno, non dovreste essere una sacerdotessa?”

“Ah quella non ero io ma la Sfera dei quattro spiriti che ho il compito di purificare” dicendo ciò tirò fuori dall'interno del suo kimono un'ampolla di vetro con dentro dei frammenti di color rosa. “Adesso sono purificati ma i demoni sono richiamati dal suo potere ingannatorio. Anche Naraku sta cercando i frammenti, ma le sue intenzioni non sono delle più pure. Lui vuole diventare il più forte ed uccidere chiunque si opponga a lui.”

“Quel essere disgustoso non  potrà mai diventare più forte di me!”

“Lo spero” ansimò lei pensierosa.

“Che cosa facevi dentro quel pozzo?” chiesi io infine.

Ci mise poco per capire cosa intendessi. “ Ero appena tornata da casa mia...”

“La tua casa si trova dentro il pozzo?” domandai sarcastico.

“No, ma è difficile da spiegare e non penso che qualcuno con un po' di buon senso mi crederebbe.” prounciò quelle parole con amarezza. Vedendo che io non rispondevo proseguì “Ebbene io provengo dal villaggio vicino al pozzo che in realtà tra 500 anni 
diventerà una città incridibilmente grande, ed è lì che sono nata io.”

Riflettei per un istante “500 anni da adesso?”

Lei arrossì e ricominciò “Si lo so che sembra incredibile, ma io viaggio nel tempo e il pozzo fa da tramite tra i due mondi”.

“Adesso capisco perchè siete così “strana”, e anche le cose che portate a Rin”. Wow, pensai. È incredibile che una ragazza come lei possa viaggiare nel tempo. La guardai attentamente, questa volta, e non mi sembrava che lei fosse più potente, o bella, o intelligente di qualcun'altra. “Perchè tu?”

“Io sono la rincarnazione della sacerdotessa Kikyo” disse lei amaramente, e poi proseguì “quando morì lei espresse un desisderio alla Sfera, quello di poter incontrare di nuovo Inuyasha, ed è per questo che io sono tornata indietro nel tempo, per riparare al'errore della mi vecchia incarnazione.” Disse quelle parole chiaramente contrariata ma non m'interessava altro, perciò feci per andarmene, quando sentii la sua mano toccare il mio abito. Mi irrigidi.
“Che cosa volete?”
“Ehm, ecco volevo solo dirle che Rin è una bambina molto gentile e allegra e che se dovesse mai servirle aiuto, può contare su di me!” Si stava dirigendo verso il villaggio, salutandomi con un inchino.

Guardai la sua figura allontanarsi lentamente nell'oscurità della notte, e io rimasi lì, inebriato dal suo odore.
   
 
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