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Autore: DarkRose86    01/07/2009    2 recensioni
Tornando a quella mattina, aveva avuto la tentazione di chiedere all'autista di fermarsi,
perché era sicuro di aver notato una cosa strana sul ciglio della strada;
alla fine non aveva aperto bocca, era rimasto in silenzio a rimuginare su quel che aveva visto.
Possibile che... no, era certo che quelle cose si trovassero unicamente nei cimiteri.
.accenno Uchihacest.
Prima classificata al Contest "The Butterfly Effect", indetto da Iaia86@
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora... *gongola*
la seguente fanfiction si è classificata PRIMA ( ancora non ci credo *O* ) al Contest "The Butterfly Effect" , indetto da Iaia86@ sul Forum di EFP. 
Per incrementare la suspence ( che parolone xD ), nonostante si tratti di una one-shot, ho deciso di dividerla in prologo, storia ed epilogo.  
Nell'attesa che giunga il bannerino vi lascio al prologo, sperando vi incuriosisca almeno un po'. Che altro dire... ancora un'enorme grazie alla giudice. Rapida, imparziale, cordiale ed esauriente. Non potevamo chiedere di meglio, davvero.
Ora... me lo lasciate un commentino piccolo piccolo? *.*

Personaggi (Pairing): Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Itachi Uchiha, Sakura Haruno, Jiraya [ lievissimo accenno SasuNaru, leggero ItaSasu ]
Genere: sovrannaturale, drammatico
Rating: giallo
Capitoli: 1 + prologo ed epilogo
Avvertimenti: Alternative Universe (AU), accenni shonen ai, one-shot, death character, leggero nonsense, linguaggio colorito ( in pochissimi punti )

Note dell'autore: non appena ho letto il bando del contest, mi è venuta in mente una canzone che amo, vale a dire “Butterflies & Hurricanes” dei Muse, che da anche il nome alla fanfiction. Confesso che ero partita con un'altra idea, l'ho poi scartata per mancanza d'ispirazione; circa due mesi fa, poi, ho visto una cosa che mi ha ispirato moltissimo ( e anche inquietato, in verità ), quand'ero in giro per lavoro con mio padre. Dalla canzone sopracitata e dal quel che vidi è nata questa storia che è assurda,
totalmente assurda. Le altre note e il racconto della mia “esperienza”
le ho messe, per ovvi motivi, alla fine.

Butterflies & Hurricanes

Prologo ~

Quando era passato per la prima volta di lì con l'autobus che lo stava accompagnando a scuola, aveva notato qualcosa di anomalo; ed era certo d'aver sentito una voce chiamarlo, in mezzo al brusio e ai pettegolezzi che ogni mattina avrebbe dovuto sopportare all'interno del mezzo pubblico. Naruto Uzumaki si era da poco trasferito in quel minuscolo paesino di campagna, e quel giorno si sarebbe recato per la prima volta nella nuova scuola; non poco preoccupato, se ne stava in disparte appiccicato al finestrino, senza proferire parola. In verità era un ragazzo solare, allegro, ma aveva sempre avuto dei problemi quando si trattava di farsi dei nuovi amici; questo perché gli era capitato spesso di essere preso in giro, da orfano quale era. Per quanto ciò potesse sembrare ingiusto, era così. Molta gente non si rendeva minimamente conto di quanto non avere i genitori lo facesse soffrire. Era stato adottato da un lontano parente, un uomo simpatico ma dalla personalità... beh, particolare; il suo nome era Jiraya.
Tornando a quella mattina, aveva avuto la tentazione di chiedere all'autista di fermarsi, perché era sicuro di aver notato una cosa strana sul ciglio della strada; alla fine non aveva aperto bocca, era rimasto in silenzio a rimuginare su quel che aveva visto. Possibile che... no, era certo che quelle cose si trovavano unicamente nei cimiteri. Scacciò prepotentemente quel pensiero, e si preparò a trascorrere una giornata sicuramente noiosa.
Ragazzi, vi presento il vostro nuovo compagno di classe: si chiama Naruto. Fate amicizia con lui e fatelo sentire a suo agio, mi raccomando! ” esclamò il professore di matematica, che scoprì poi chiamarsi Kakashi Hatake. Era un tipo bizzarro, con una pettinatura decisamente fuori dal comune; il ragazzo provò subito simpatia per lui, in quanto gli piaceva insegnare senza pero' imporre in maniera eccessiva la sua autorità.
Nel complesso la mattinata fu positiva, specie quando gli si presentò tutta contenta una ragazza che subito l'aveva colpito, non appena aveva posato gli occhi su di lei: il suo nome era Sakura, e non sembrava una persona che badava troppo alle apparenze e alle dicerie. Divennero amici in men che non si dica, e scoprirono perfino d'essere vicini di casa. Chissà se lei aveva mai visto quella cosa... o se era stata solo frutto della sua fervida immaginazione. Non riusciva in nessun modo a togliersela dalla testa, e continuava ad essere fermamente convinto del fatto che si era sentito chiamare; la voce che aveva udito era flebile, sì, ma l'aveva sentita distintamente. E chiedeva aiuto, ma non in tono disperato, anzi; piuttosto, pareva speranzosa. Di cosa mai poteva trattarsi? O meglio.. di chi?

Fine Prologo ~

...alla prossima! <3

  
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