“Verrò.”

“Promesso?”

“Promesso.”

 

L’hai promesso. Eppure, sono passati nove anni. Nove anni in cui non ti sei mai fatto vedere. Perché? Perché non sei venuto? Cosa ti è successo? Magari te l’hanno impedito. O forse più semplicemente te ne sei dimenticato. No! Questo mai. Ma allora, Haku,mi preoccupo. Cosa ti è successo?

Quanti ancora dovrò aspettare? Io non ce la faccio più.

Ah! Basta! Devo uscire, devo distrarmi. Velocemente mi infilo una felpa e, dopo essermi chiusa la porta dell’appartamento, vado a fare quattro passi. Devo schiarirmi le idee, devo…devo pensare ad altro. Ma non è facile! Non è facile con la tua premessa che, ogni volta che penso ad un ragazzo, mi rimbalza nella mente. Haku ormai sei una impronta indelebile in me.

Una folata di vento improvvisa mi fa volare via l’elastico dei capelli. È ancora quello che fecero Senza volto, la Nonnina e il figlio di Yubaba. È un ricordo preziosissimo. Non voglio perderlo. Comincio a rincorrerlo.

Lo sto quasi per prendere. Ma il vento dispettoso lo solleva in alto.

“Oh no!” dico all’aria. Ma non mi do per vinta. Prendo un bel respiro e comincio a correre all’inseguimento dell’elastico. Sembro deficiente, ma non m’importa. Lo rivoglio ad ogni costo.

Corro per le vie della città, fino a che non ne esco. Ma ancora il vento non sembra voler smettere di prendermi in giro.

Continuo a correre. Ma il fiato comincia a mancarmi, le gambe a cedermi e la milza a scoppiarmi.

Ti vuoi fermare?

Sembra che il vento abbia ascoltato la mia preghiera. All’improvviso si ferma.

Ma non vedo il mio elastico. In compenso vedo benissimo dove sono.

“Perché mi hai portata qui?” sussurro al vento, ormai cessato.

“Destino.” Mi risponde una voce.

Io comincio a guardarmi intorno frenetica. Anche se è una voce sconosciuta, sento in essa una nota, una tonalità che non mi è per niente nuova.

Intorno a me non ce nessuno. Allora guardo in alto. E vedo comodamente seduta sugli alberi  una figura, oscurata dal sole.

Proprio mentre la guardo, questa agilmente scende giù. La vedo camminare verso di me e tendere la mano destra. Nella quale stringe l’elastico.

Finalmente riesco a vederl…vederlo.

Mi si ferma il respiro, mi trema il cuore, mi si attorciglia lo stomaco, mi cedono le gambe, il mio cervello va in tilt.

E tutto questo solo perchè ho riconosciuto i tuoi occhi. Sei cambiato così tanto, dall’ultima volta che ti ho visto. Sei cresciuto, il tuo viso si è fatto più marcato.

Ora porti i capelli legati in un codino. Sei cambiato.

Ma i tuoi occhi no. Sono rimasti gli stessi.

“Chihiro…” il mio nome sussurrato così dolcemente da te ha l’effetto di una doccia fredda.

“Haku…” sussurro a mia volta.

Tu sorridi, e allunghi le braccia. E io senza esitare mi ci butto.

Affondo la testa nel tuo petto, stringendo forte la stoffa. Tu mi cingi le spalle e affondi il viso nell’incavo della spalla.

Rimaniamo così abbracciati per diversi minuti. Quando poi ci stacchiamo, tu mi prendi il viso fra le mani e sorridi. Con i pollici, delicatamente, mi asciughi le lacrime di gioia che prepotenti escono dai miei occhi.

“Non ti lascerò mai più Chihiro.” Mi dici dolcemente.

“Promesso?” chiedo io, in ricordo di un'altra promessa.

“Promesso.” Mi rispondi tu.

Poi avvicini il tuo volto al mio e mi baci. Lentamente le tue mani scendono sui miei fianchi, mentre le mie salgono e si perdono nei tuoi capelli.

Il tuo tocco, dapprima lieve si fa più intenso. E di certo non mi dispiace.

Ci separiamo solo quando il bisogno d’aria si fa impellente.

Ci guardiamo. E proprio in questo momento, il cielo che minacciava pioggia, mantiene la sua minaccia.

Veniamo bagnati in pochi attimi. Ma a me non da fastidio. Perché a me sembra che il cielo pianga di gioia, come sto facendo io in questo momento.

“Mi sei mancata tanto.”

“Anche tu Haku…” ma mi interrompo.

“Di…di il mio vero nome Chihiro…”

“Ti amo tanto Kohaku!” non resisto. Sapere il tuo vero nome è un privilegio, averlo scoperto io una cosa fantastica. E chiamartici, un segno dell’amore che provo per te.

“Ti amo anche io, Chihiro.”

 

Angolo Autrice….

Ok…chiedo perdono….scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, mi dispiace non volevo….ma compatitemi sono e undici di sera il mio cervellino bacato non poteva fare niente di meglio…..mamma mia…ok se recensite in negativo so perché….accidenti…va bene…ringrazio in anticipo chi avrà la santa pazienza di commentare sta cosa….ce ne vuole di coraggio per farlo….ho una sola domanda…Haku con il codino è la minchiata del secolo vero?  Non so percè l’ho descritto così ma mi piaceva l’idea, anche perché avevo trovato su Youtube una sua immagine con il codino e m’era piaciuta tantissimo……va bè…spero che qualcuno recensirà….un bacione e grazie mille!!!!