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Autore: Chiara___1995    21/03/2018    4 recensioni
Questa è la storia della prima volta tra Ron ed Hermione. Senza dubbio è più romantica di quanto avessi programmato, ma che ci volete fare? Spero piaccia a voi come è piaciuto a me scriverla.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione tenne gli occhi ben chiusi, nonostante fosse sveglia, e inspirò a pieni polmoni il profumo che l'aveva cullata per tutta la notte. Accarezzò con tocco leggero il braccio che la circondava e sentì il respiro rilassato dell'uomo che le dormiva accanto. Aprì piano gli occhi, sbattendo le palpebre per abituarsi alla luce che filtrava dalla finestra. La prima cosa che riuscì a mettere a fuoco fu la pelle candida del ragazzo, sporcata di centinaia di efelidi chiarissime e disordinate. Un braccio cingeva Hermione per le spalle, l'altro era poggiato sul petto del ragazzo. La ragazza, facendo attenzione a non svegliarlo, mosse la sua mano e andò a posarla su quella dell'altro. Si sforzò, come spesso faceva in situazioni come quelle, di focalizzare ogni dettaglio per conservarlo gelosamente nella sua memoria. Era stata una bella notte, per la prima volta aveva dormito con Ron. E forse era infantile da parte sua gioirne, perché dopotutto non avevano fatto nulla di esaltante, ma aveva comunque provato un'incredibile sensazione di pace. Si era sentita come se avesse finalmente trovato il suo posto nel mondo.

La mano di Ron si mosse, stringendo la sua e accarezzandone il dorso con il pollice. Piano aprì gli occhi, li sbatté appena, in una replica di quello che anche lei aveva fatto, e si aprì in un enorme sorriso.

- Sei bellissima.- disse con la voce ancora impastata e la mente annebbiata dal sonno.

Le orecchie gli diventarono rosse, un'abitudine che ancora non lo aveva abbandonato.

Hermione si allungò per stampargli un bacio sulle labbra, contenta come non era mai stata.

- Buongiorno dormiglione.- sussurrò sulle sue labbra.

- Buongiorno 'Mione.-

Rimasero così per un po', a scambiarsi tenere effusioni e sguardi d'intesa. Hermione, non credeva di poterlo neanche pensare, era davvero contenta di non avere nessun programma per la giornata.

- Aspettami qui – disse il ragazzo – torno subito.- le diede un bacio un po' più lungo dei precedenti e, dopo aver indossato la vestaglia sopra il pigiama, uscì dalla camera.

Hermione si sentì un po' stupida a pensare che non avrebbe voluto essere lasciata sola in camera, a pensare che sarebbe voluta rimanere esattamente in quella posizione per l'intera giornata. Tuttavia si alzò piano e si diresse in bagno.

Fu sorpresa, al suo ritorno dal bagno, di non trovare Ron ad aspettarla. Dopotutto non ci aveva messo poco, anzi!

Si avviò verso la cucina, cercando di relegare in un angolo remoto della sua mente la voce di Ron che ripeteva 'Aspettami qui'. Si affacciò sulla soglia e vide il ragazzo ai fornelli, con la bacchetta in mano e un vassoio mezzo pieno.

Le stava facendo la colazione.

Per qualche strano motivo quel giorno si sentiva particolarmente emozionata per qualsiasi cosa. Solitamente era una persona piuttosto misurata, non troppo espansiva né troppo sdolcinata. Ma non quel giorno. Entrò con passo leggero, avvicinandosi piano al ragazzo. Gli cinse la vita con le sue esili braccia, accorgendosi di quanto enorme fosse la differenza di altezza tra loro. Lui si girò sorpreso, con un sorriso rassegnato in viso.

- Miseriaccia Hermione, ti avevo detto di aspettarmi!- Lei fece uno sguardo contrito, esagerando di proposito la sua emotività giornaliera.

- Non volevo stare da sola, iniziavi a mancarmi.- Arrossì leggermente dicendolo e alzò lo sguardo per soffocare il suo imbarazzo in un bacio, un trucchetto che usava spesso.

E il bacio arrivò, dapprima calmo e poi sempre più intenso, sempre più irruento.

Hermione, che aveva come suo solito riflettuto su quella situazione già in precedenza, aveva le idee piuttosto chiare su cosa avrebbe voluto che succedesse. Erano adulti ormai, stavano insieme da più di qualche mese e avevano occasionalmente una casa tutta per loro. Ma, al di là di tutte le condizioni possibili, lei lo desiderava. Iniziò così a sbottonargli il pigiama, frenetica. Percepiva sotto le dita il calore della pelle di Ron e il respiro del ragazzo affannarsi.

Tuttavia, notò, le mani del ragazzo non si erano mosse dalla sua schiena. Impiegò qualche secondo per processare l'informazione. Una volta realizzato che probabilmente Ron non aveva, per un motivo o per un altro, il suo stesso desiderio, calmò il ritmo del bacio. Con calma, per rassicurarlo, riabbottonò il pigiama del ragazzo e, quando ebbe finito, lo guardò negli occhi.

- Mi dispiace Ron, non so cosa mi sia preso.- disse, sincera. -Ti aspetto in camera, ok?-

Gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra e lo guardò intensamente negli occhi, cercando di trasmettergli la sua serenità. Non era arrabbiata con lui se non si sentiva pronto, era una cosa assolutamente normale e lei poteva benissimo aspettare. Gli sorrise ancora una volta e si avviò verso la camera da letto.

 

Quando Ron rientrò lo fece timidamente, le orecchie leggermente arrossate. Poggiò il vassoio sul letto e la guardò, in evidente imbarazzo. Hermione attese, leggendo negli occhi del ragazzo il tentativo di elaborare a voce i suoi pensieri.

- Ti ricordi quando mi hai detto che per smettere di litigare come i matti avremmo dovuto parlare di più tra noi? Dire all'altro quando ci sono problemi o ci sentiamo insicuri?- Hermione fece un cenno di assenso, incoraggiandolo a continuare e accarezzandogli la mano.

- Ecco – riprese, incerto – io vorrei parlare di quello che è successo prima.-

Una terribile sensazione invase la mente di Hermione.

- Oh Ron mi dispiace, mi dispiace così tanto. Non avrei dovuto fare quello che ho fatto, a me va bene se ancora non sei pronto, se dovremo aspettare. Non importa!- lo disse tutto d'un fiato, sentendosi davvero in colpa per quello che aveva fatto.

Lui però, con grande sorpresa di Hermione, fece un gran sorriso.

- 'Mione non hai fatto niente che non potessi fare. È solo che..- si schiarì la voce, in una situazione di imbarazzo crescente.

- Vedi, per me è la prima volta e immagino lo sia anche per te, vero?- lei annuì – Ecco. Io vorrei solo che fosse perfetta per te, senza sbavature. Solo che mi conosci, sai come sono fatto! Faccio un disastro dietro l'altro. Così ho letto sull'argomento..- si bloccò, perché Hermione era scoppiata a ridere.

Si teneva la pancia e boffonchiava qualche scusa di tanto in tanto, con il viso rosso e gli occhi lucidi. Anche a Ron scappò una risata, pur non capendo per quale motivo stessero ridendo.

- Ron hai letto sull'argomento? Quello è il mio ruolo solitamente!- Disse sorridendo, una volta che si fu calmata. Le orecchie di Ron si fecero più rosse, ma era più rilassato rispetto a prima.

- Te l'ho detto, vorrei che non ci fossero errori! Così mi sono chiesto cosa avresti fatto tu nella mia situazione e mi sono ritrovato in biblioteca. Ho scoperto che è molto doloroso per le ragazze e che è difficile che piaccia a voi quanto piace a noi maschi, sopratutto la prima volta. E io non vorrei che fosse così, vorrei che fosse bello per entrambi! Solo che non avendo nessuna esperienza in campo..- Hermione lo interruppe, posandogli un dito sulle labbra. Lo baciò teneramente.

- Per quanto sia assurdo, questa è una delle cose più dolci che mi sia sentita dire. Non mi sono mai sentita più amata di così e non sono mai stata più sicura della mia scelta.- lo baciò, per poi guardarlo con sguardo serio. - Sono contenta che tu ne abbia parlato con me. Per quanto siano dolcissime le tue premure non c'è nulla di cui tu debba avere paura. Andrà bene, non può che essere così tra noi. E miglioreremo con il tempo, entrambi, come è normale che sia.-

Ron la guardò negli occhi, evidentemente rinvigorito. Spostò il vassoio con la colazione da sopra il letto e lo poggiò sul pavimento. La guardò ancora negli occhi e la baciò. Fu un bacio passionale dal primo momento, Ron mise una mano dietro la nuca di Hermione e la fece distendere sul letto, premurandosi che la testa fosse sul cuscino. La baciò per un po' prima di cominciare ad accarezzarla sulla schiena, sotto il pigiama. La sua pelle fredda creava una strana reazione con le mani grandi e calde di Ron. Le sue mani scivolarono sempre più su fino a che, staccandosi dalle labbra di Hermione e cercando nei suoi occhi il consenso, le sfilò la maglietta del pigiama. Lei era sempre stata poco formosa e molto magra, un aspetto, uno fra i tanti, che non le era mai piaciuto del suo corpo. La luce che emanavano gli occhi di Ron, tuttavia, le rivelò che il ragazzo non doveva essere dello stesso avviso. Le sfilò piano il reggiseno e, per la prima volta, le sue mani si chiusero intorno al seno della ragazza. Le sue labbra, cariche di brama, scesero dal suo viso, lasciando un inconfondibile scia di baci, per arrivare al suo seno. La lingua di Ron guizzava da una parte all'altra suscitando in Hermione una grande eccitazione. Lo tirò nuovamente a se, baciandolo con ritrovato vigore, e, per la seconda volta, cercò di togliergli la maglia, riuscendo nella sua missione.

Lentamente si ritrovarono senza vestiti, Ron si reggeva sui gomiti per non pesare su Hermione, sotto di lui. La ragazza poté notare un lampo di inquietudine impadronirsi degli occhi di Ron, così accarezzò il suo viso e lo baciò dolcemente.

- Ron guardami, sono io. Non hai nulla da temere con me. Voglio che tu sia sicuro quanto lo sono io.-

La guardò per un secondo, fece un sorriso e riprese a baciarla, scendendo sul suo collo.

- Andrà tutto bene.- Sentì se stessa dire, tra i sospiri.

Ron scese sempre più giù, e più scendeva più le orecchie gli diventavano rosse. Hermione immaginò cosa stesse per succedere e ne fu contenta. Perché, benché avesse riso di Ron, anche lei si era ritrovata in biblioteca a leggere libri sull'argomento. E quello che aveva scoperto è che prima del rapporto, per evitare di sentire troppo dolore, è importante concedersi ai preliminari. Ovviamente non avrebbe mai avuto il coraggio di consigliarlo a Ron, così fu contenta di vederlo prendere un'iniziativa così intelligente. Divaricò le gambe, leggermente imbarazzata, per accogliere le labbra di Ron. Si lasciò sfuggire un gemito non appena la lingua del ragazzo si imbatté nel punto giusto, abbassando lo sguardo vide che lui la guardava e poteva addirittura percepirne il sorriso di compiacimento.

Quando fu sicura di essere pronta e ormai impaziente di continuare, lo chiamò a sé. Lo baciò, cercando di infondere in un singolo bacio tutto l'amore che provava per quel ragazzo dai capelli rossi.

Erano pronti.

Ron si posizionò e, cercando il consenso negli occhi della ragazza, si fece spazio lentamente dentro di lei. Hermione fu sorpresa di non sentire il dolore che si aspettava, di non sentirne quasi affatto. Fecero l'amore a lungo, guardandosi negli occhi per la maggior parte del tempo, sussurrarono i loro nomi con il fiato corto, stringendo nelle mani lembi del corpo dell'altro.

Quando ebbero finito lui si stese accanto a Hermione, rosso per lo sforzo e sudato. Si accarezzarono per un tempo infinito, nessuno dei due era intenzionato a rompere il momento.

- Ti amo.- Sussurrò Ron.

Hermione lo sapeva, lo percepiva da ogni carezza, da ogni premura. Tuttavia non l'avevano mai detto a voce alta. A dirla tutta nessuno le aveva mai detto 'ti amo' prima, non è una cosa a cui è facile prepararsi.

Una lacrima scivolò sulla sua guancia, bagnando il cuscino.

- Ti amo, Ron.-

Era, senza ombra di dubbio, il giorno più bello della sua vita sino ad allora.

   
 
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