Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Khailea    21/03/2018    1 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
"Cara sorellona,
grazie per la tua lettera!
Leggere della lezione all'aperto è stato proprio entusiasmante!
Ah!E' deciso!Ci trasferiamo là!
Per ora stiamo cercando una casa.
La tua sorellina."
 

Un nuovo giorno è iniziato all'Accademia, tutto sta procedendo per il meglio per la giovane studentessa.
Ogni lezione la riempie d'informazioni utili, grazie ad Alex ed a Glenda non si annoia mai e come ciliegina sulla torta la sua famiglia ha deciso di trasferirsi!
La preoccupazione un giorno di doversi allontanare da tutto ciò era svanita e rimpiazzata dalla trepidante attesa delle risposte della sorella alle sue lettere.
Almeno per il momento però doveva concentrarsi sulla lezione in corso.
-Posso avere la vostra attenzione?Vi ricordate il Mantine che il Ranger Ilario è andato a salvare durante la lezione all'aperto?-
Chiese la professoressa Anna agli studenti con un sorriso sul volto.
-La Federazione Ranger lo ha tratto in salvo e curato a dovere. Questa mattina il Mantine è stato liberato!-
-Urrà!-
La gioia dei ragazzi era chiaramente visibile sul loro volto, ciascuno più volte aveva chiesto notizie ma purtroppo avevano faticato ad arrivare.
Sorridendo Sara tuttavia spostò lo sguardo sul banco vuoto di Alex, quel giorno non si era presentato a lezione e la cosa le dispiacque molto, soprattutto perché lui era stato tra i più  insistenti a riguardo del Pokémon.
-Adesso che siamo di buonumore grazie a questa notizia, partiamo con la lezione. Oggi, come da programma, l'argomento sarà la collaborazione tra Ranger e Assistenti.-
Disse la professoressa iniziando a scrivere alla lavagna, tra tutti Glenda era in assoluto quella più attenta.
-Se non c'è fiducia tra un Ranger e un Assistente, è un vero disastro. Anche una missione molto semplice può diventare impossibile da gestire. I Ranger vanno in luoghi dove le strade non sono nemmeno tracciate. E' compito degli Assistenti illuminare loro il percorso dove non esistono strade. Naturalmente, ciò non significa che devono accompagnarli con una torcia.-
Alla battuta della professoressa quasi tutti risero, tranne Sara che ancora pensava a dove poteva essere Alex, anche se infondo come lezione non gli sarebbe importata molto...
-Gli Assistenti supportano i Ranger in altri modi, come ricaricando i loro Styler. E non solo!Forniscono anche ai Ranger preziose informazioni e consigli. Gli Assistenti, dalla sala operativa della Federazione, comunicano con i Ranger ovunque si trovino!Qualcuno sa dirmi come si chiama il loro sistema di comunicazione?-
-Sì!Si chiamano messaggi vocali!-
Urlò praticamente Glenda alzandosi in piedi.
-Esatto!Ad ogni modo, i vostri Styler accademici non sono dotati di questa funzionalità.-
In effetti non erano poche le funzioni che non erano presenti nei lo Styler ma che invece lo erano in quelli normali, ma questo infondo non aveva mai rappresentato un problema.
-Ma guardate un po'!Ho qui due Styler con la funzione per i messaggi vocali attivata.-
-Oooh!-
L'attenzione degli studenti andò a concentrarsi sui due bracciali che la donna aveva messo sulla cattedra.
-Li abbiamo potuti prendere in prestito in via eccezionale dalla Federazione Ranger. Il preside Delmonte si trovava là in visita e li ha richiesti di persona. Oggi li utilizzeremo per fare una dimostrazione delle operazioni sul campo dei Ranger.-
-Sìì!Io io!Scelga me!-
Tutti quanti alzarono le mani per farsi scegliere, Sara pensò che sicuramente Alex si sarebbe mangiato le mani una volta scoperta l'occasione persa.
-Cominciamo!Glenda farà la parte dell'Assistente e Alex quella del Ranger.-
-Professoressa Anna, Alex non si è  ancora presentato, oggi.-
Disse Glenda alzando nuovamente la mano.
-Che strano da parte di Alex. Si sarà forse addormentato?Beh, non fa niente, vorrà dire che sarà Sara a fare la parte del Ranger.-
Così dicendo la professoressa consegnò entrambi li Styler mentre Sara cercò di non mostrarsi troppo felice per la situazione, non voleva sembrasse gioire dell'assenza di Alex ma infondo era stata una fortuna per lei.
Glenda non appena ottenuto lo Styler lo fissò emozionata.
-Forte!Con questo posso comunicare!Pronto?Mi senti?Qui è Glenda, Rispondi, Ranger!-
-Emh...non credo sia utile farlo ora...-
Disse Sara sorridendo leggermente.
-...Come?Dici che siamo troppo vicini e mi puoi sentire forte e chiaro anche senza Styler?-
-Proprio così.-
-Bene, allora dovremmo allontanarci un po' e riprovare.-
-Va bene allora uscirò io.-
Rispose Sara sorridendo iniziando a correre verso la porta, questa però si spalancò pochi attimi prima che potesse raggiungerla e dall'altra parte comparve il professor Vanesio che la fissò severamente.
-Ehi!Non si corre nemmeno in classe, capito?-
-S-si...mi scusi...-
Dopo le scuse della ragazza l'uomo spostò lo sguardo verso la professoressa.
-Ah, professoressa Anna, sono terribilmente dispiaciuto di interrompere la sua lezione. C'è una questione di cui vorrei discutere con Alex.-
Lo sguardo di Sara si corrugò, per quale motivo doveva aver bisogno di Alex?
-Beh, veramente...Alex è in ritardo oggi. Non è dda lui, ma...-
-In ritardo...uhm...vede, abbiamo un problema per le mani. Tenevamo un certo numero di Styler nella sala insegnanti. Tenevamo, ho detto...ora infatti questi Styler sono scomparsi. Ho già verificato che nessuno dei miei studenti può essere il colpevole Ma lei ora mi dice che questo Alex è stranamente assente...forse gli ci sta volendo un po' per mettere "al sicuro" tutti quegli Styler rubati?-
-Alex non ruberebbe niente!-
Disse Sara irritata da quell'atteggiamento, sembrava quasi che il professore fosse certo della colpevolezza del ragazzo ma non aveva alcuna prova.
Non fu la sola ad indignarsi, Glenda alzandosi si precipitò vicino a lui.
Professor Vanesio!Alex sarà un po' dispettoso, ma non è un ladro!-
-Questo è da vedere!Costui corre per i corridoi, s'intrufola nello scantinato dove non si può...-
-Ma queste non sono prove!-
Ribatté Sara guardandolo, anche lei aveva appena corso in classe ma non era una ladra, per quanto riguardava lo scantinato era successo solo durante la prova di coraggio.
-E' naturale che venga visto con sospetto!-
All'ennesima frase dell'uomo la professoressa Anna lo guardò seriamente, con uno sguardo che difficilmente gli studenti avevano visto prima, si vedeva tutta la sua irritazione.
-Professor Vanesio. Non è questo che lei predica sempre?Che è sbagliato gettare sospetto su qualcuno senza avere delle prove?-
L'uomo non rispose storcendo solamente il naso.
-Mi dia un po' di tempo. Andrò alla ricerca di Alex e dei suoi Styler mancanti.-
-Professoressa Anna, la aiuterà anch'io!-
-Io darò un'occhiata di sopra!-
-Anch'io mi metto a cercare!-
Tutti gli studenti alzandosi in piedi circondarono il professore, che senza dire nulla ma non provando nemmeno a nascondere il fastidio che provava uscì dalla classe, seguito poco dopo da quasi tutti ad eccezione di Glenda e di Sara.
-Sara!Setacciamo tutta l'Accademia da cima a fondo. Dobbiamo provare che Alex è innocente.-
-Sì, non permetteremo a quel professore laccato di trattarlo così!-
-Se trovi qualcosa, mandami un messaggio vocale. Ok?-
-Contaci, tu fai lo stesso, Assistente.-
Dopo un breve cenno entrambe le ragazze uscirono dalla classe, la prima aula in cui Sara aveva intenzione di guardare era il dormitorio dei ragazzi.
-Prima di tutto dovremmo controllare qui dentro all'Accademia.-
Disse Glenda ancora vicina, senza risponderle Sara corse subito verso le scale sperando di ritrovare presto l'amico, prima di poterlo fare però s'accorse che davanti a queste c'era la sua professoressa.
-Professoressa ha trovato qualcosa?-
-No, ma perlomeno pare che nessuno sia sceso nello scantinato.-
Era un punto in meno dove guardare almeno, ed in effetti era stato anche chiuso, raggiunto il piano superiore le arrivò dallo Styler un messaggio vocale.
-Messaggio in arrivo!Qui Glenda al piano terra. Per favore, corri giù all'ingresso!Sbrigati!-
-Oh no...che cosa è successo?-
Temendo che il professor Vanesio avesse trovato l'amico accusandolo nuovamente corse a perdifiato fino a raggiungere l'amica, la quale si trovava con la signora Della.
-Stavo per dar da mangiare ai Bidoof in cortile quando ho trovato uno Styler, per caso l'avete perso voi?-
Sentì Sara non appena fu arrivata, quell'affermazione la inquietò, perché un oggetto simile era finito in giardino?
-...no, i vostri li avete con voi.-
Notò la signora prima che potessero rispondere.
-Sara, dovremmo controllare  il cortile. Grazie per l'indizio, signora Della!-
Ringraziando la donna le due amiche uscirono dal portone principale, nonostante ciò che stava accadendo era una splendida giornata e ciò era quasi ironico.
Nel cielo non c'era nemmeno la più piccola nuvola e perfino il mare era incredibilmente calmo.
-Oh!Ehi!Guarda là!-
Disse Glenda indicando il centro del giardino, correndo poi sul posto.
In quel preciso punto c'era un oggetto a loro familiare.
-Non è uno degli Styler spariti dalla sala insegnanti?-
-Sembra proprio di sì, è come quello trovato da Della.-
Disse Sara osservandolo da vicino.
-Ce ne potrebbero essere altri per terra!Diamo un'occhiata in giro!-
Concluse Glenda riprendendo a muoversi, Sara però era preoccupata anche per Alex, la faccenda diventava sempre più losca e di lui non c'era traccia. Le due iniziarono così a guardare in ogni angolo, perfino in piazza dell'Ascesa ma nemmeno lì c'erano altri indizi. Risalendo le scale però notarono vicino a quelle che conducevano al cancello dell'accademia un piccolo oggetto azzurro, senza dire nulla Sara lo raggiunse raccogliendolo.
-Ecco il terzo, ma di Alex ancora nessuna traccia...-
Disse Sara con fare sconsolato, trovare gli Styler era un bene ma dovevano anche dimostrare l'innocenza dell'amico.
-Aspetta, sento delle voci...andiamo a vedere!-
Scendendo lungo la scalinata e la parete rocciosa le due raggiunsero finalmente il cancello, ad attenderle in un piccolo spiazzo verde c'erano Alex ed uno strano individuo dai capelli castani che indossava un cappotto lillà.
-Alex!Che cosa ci fai qui?!E chi è questa persona?-
Urlò Glenda guardandolo.
-Questo tizio è un ladro patentato!L'ho visto sgattaiolare via dalla sala insegnanti, perciò ho provato a chiamarlo. In quel momento...bam!Ha cercato di svignarsela!-
Spiegò l'amico furioso.
L'uomo nel frattempo aveva iniziato a muoversi contro l'unico albero presente prima del cancello.
-Tre contro uno non vale!Io taglio la corda!Bye bye!-
Purtroppo per lui dalla fretta non aveva notato che alle sue spalle non c'era altro che il tronco dell'albero, per questo vi sbatté contro facendosi male.
-Argh!-
A causa dell'urto tutti gli Styler che aveva con sé finirono a terra davanti ai tre studenti, e come ulteriore danno al ladro un Pokémon gli cadde proprio sulla testa.
-Bleeeah!Aaaargh!Non vedo niente!Questa cosa è pesante!Che male!Che puzza!Aiutooo!-
Ridacchiando Alex recuperò subito gli Styler da terra.
-Ahahah!Uno Slakoth è caduto dall'albero!Ti sta bene!Così impari  a fare il ladro!-
-Per favore!Aiutatemi!Non lo faccio più!-
-Andiamocene. Lasciamolo così. Perché dovremmo aiutare un ladro?-
Disse Alex ignorando le richieste dell'uomo, ottenendo tuttavia un'occhiataccia da Glenda.
-Ma cosa stai dicendo?!E' compito di un Ranger aiutare le persone nei guai!Sara!Su!Cattura quello Slakoth!-
Anche l'altra inizialmente non era entusiasta di doverlo fare, ma doveva ammettere che l'amica aveva ragione, non aiutarlo non avrebbe certo impedito che si comportasse male in futuro infondo.
Per questo motivo andò subito verso il Pokémon iniziando la cattura, la quale fu incredibilmente facile visto che lo Slakoth non si mosse nemmeno.
Apparvero così le seguenti scritte: Gruppo:Normale, Poké Tattica:Normale, Mossa: Taglio.
Il nome del Pokémon sotto la sua foto e una breve descrizione:"Non fa quasi niente. A volte prova a sferrare un colpo con gli artigli."


Appena terminata la cattura la ragazza liberò subito lo Slakoth, che più rapidamente del previsto corse via.
-Uff...aah...fiu...salvo per miracolo...grazie per avermi soccorso.-
-Di nulla...-
Rispose la ragazza grattandosi il capo.
-Cosa sta succedendo?-
La voce della professoressa Anna fece voltare tutti i presenti.
-Siete spariti anche voi e siamo venuti a cercarvi. Oh, ecco Alex!E anche gli Styler!-
-Professoressa Anna, quest'uomo è il ladro che ha sottratto gli Styler.-
Disse Glenda indicando l'uomo.
-Già, perché hai cercato di rubarci gli Styler?Ma lo sai quanto sono importanti per noi?-
Chiese Alex con fare severo.
-Mi...mi dispiace...ho sempre sognato di diventare un Ranger. Ma non ho mai mosso un dito per realizzare il mio sogno...avevo tanti altri progetti che volevo realizzare, ma...non sono mai riuscito a decidere cosa fare della mia vita...l'unico sogno a cui non ho mai saputo rinunciare è quello di diventare un Ranger...ho pensato che, forse, se avessi avuto uno Styler...forse...-
-Cosa stai dicendo?!-
Tuonò la professoressa.
-Non farmi arrabbiare, eh!Guarda che non importa quanti anni hai. Anche un adulto può entrare all'Accademia. Con il giusto impegno, anche tu potresti diventare un Ranger. Se hai un sogno a cui non vuoi rinunciare, realizzarlo dipende solo da te.-
-Prof...professoressa...quando ho visto tutti quegli Styler sono rimasto come stregato...ho pensato di prenderne solo uno...e alla fine li ho arraffati tutti quanti...-
-Proprio come con i tuoi sogni...non ti sai accontentare, non è così?Dovresti andartene a casa e pensare seriamente a che cosa vuoi fare. Perché non pensi a come diventare un Ranger nel modo giusto?-
-Sigh...lo farò...un momento!!!A-andare a casa?!Mi lascia semplicemente andare?Senza una punizione o altro?P-professoressa...non posso crederci...sniff...-
Effettivamente anche i tre studenti furono sorpresi di questa decisione, ma era chiaro che il volere della donna fosse questo.
Senza aggiungere altro l'uomo corse fuori dal cancello della classe quasi con le lacrime agli occhi.
-Non posso credere se ne sia andato così...-
-Su Alex, infondo l'importante è aver riavuto gli Styler.-
Disse Glenda sorridendo.
-Hai ragione Glenda, ora però torniamo all'Accademia, dobbiamo rimettere a posto ogni cosa.-
Disse la professoressa iniziando ad incamminarsi, seguita poco dopo dai tre nell'aula insegnanti.
Nella stanza c'erano sia il professor Vanesio che il preside ad aspettare notizie, quando Alex entrò nella stanza Vanesio non nascose nemmeno per un attimo la certezza fosse il colpevole, ma ci pensò la professoressa a rimetterlo a posto.
-...e così, Alex stava tentando di acciuffare il ladro degli Styler.-
Disse la donna concludendo il racconto.
-Ah, così è successo tutto questo mentre  ero via?Bene, anche se il ladro se n'è andato, sono sollevato che nessuno si sia fatto male E aver recuperato gli Styler è un bene.-
Disse il preside sorridendo.
-Sgrunt...Alex va ripreso perché la sua quotidiana condotta è davvero deplorevole...sgrunt, sgrunt!-
Nemmeno di fronte all'evidenza il professor Vanesio era felice se non puniva qualcuno, al contrario però i tre studenti lo erano molto visto erano riusciti a rigirare la situazione a loro favore, e non nascondevano i loro sorrisi di fronte a lui.
-Devo dire di essere rimasta colpita dalla capacità di Glenda e Sara di lavorare in squadra. Questa dovrebbe essere la più importante virtù di un Assistente.-
Disse la professoressa ignorando l'uomo.
-Eheheh...-
Le risatine di Glenda sembrarono irritare ancor di più Vanesio.
-Sara, la collaborazione con Glenda e la tua cattura sono state eccezionali. E' sufficiente guardare il sorriso stampato sul muso di Slakoth.-
-Grazie.-
L'ultimo fu Alex, certo di ricevere dei complimenti il ragazzo aveva già gonfiato il petto orgoglioso.
-Alex. Sei davvero troppo impulsivo. Devi collaborare di più con i tuoi compagni. Nessun Ranger è in grado di fare tutto da solo. Credo che un giorno ti troverai in una situazione che te lo farà capire...-
Il ragazzo socchiuse leggermente le labbra, Glenda e Sara furono dispiaciute fosse stato rimproverato ma infondo la donna aveva ragione.
Sembrava comunque che Alex fosse irritato più del necessario.
-Detto questo...è vero, le tue intenzioni erano buone...ma mi stai ascoltando, almeno?-
-Sgrunt...quel ladro non è scappato...l'abbiamo lasciato andare...sgrunt, sgrunt.-
Le due compagne di classe non poterono non sospirare stanche, anche in quella situazione continuava a pensarci.
-Glenda, ascolta. Lo capisci quanto male mi sento per questa faccenda, vero?In ogni caso...tu hai creduto in me e mi hai difeso. Questo mi ha reso davvero felice.-
-So bene  che, nonostante tu sia una testa calda, un impulsivo ed uno spaccone, non sei una persona che farebbe questo.-
Disse infine il ragazzo guardando la bionda, a quelle parole però Sara non poté non avvertire una fitta allo stomaco, anche lei aveva creduto in lui ed aveva fatto di tutto per aiutarlo infondo...
-Come per il ladro di oggi, forse ci sono delle ombre in agguato nei cuori di tutti noi. Quello che conta è non arrendersi mai all'oscurità nel nostro cuore. E' scritto nei libri della nostra biblioteca...nella regione di Almia esiste un'antica parola: "Vatonage". Significa "risvegliare la luce che era stata inghiottita dalle tenebre". Vatonage...oggi, tutti voi risplendete di una luce abbagliante. Possiate voi non perdere mai questa luce.-
Le parole del preside furono talmente profonde da rapire tutti e tre gli studenti nonostante i loro pensieri.
-Oh, ma ora sto divagando...penso sia ora che torniate in classe.-
-Ha ragione signor preside, voi andate pure io vi raggiungerò dopo.-
Disse la professoressa Anna, lasciando che i ragazzi si allontanassero.
-Certo che potevi anche avvertirci Alex.-
-Non avevo tempo, quel ladro poteva essersene già andato al vostro arrivo!-
-Ma alla fine io e Sara siamo comunque arrivate in tempo.-
Disse la ragazza colpendo l'amico sul braccio con un leggero pugno.
-Ce l'avevo in pugno.-
-Ah-ah, come no.-
Mentre i due parlavano non si erano accorti che Sara si era messa leggermente in disparte ad alcuni passi dietro di loro, rifletteva sul significato delle parole del preside e sulla luce che vedeva.
Per quanto la riguardava, in quel momento una piccola ombra era celata nel suo cuore, mentre quelli dei suoi amici risplendevano in una maniera tale che le impediva di star loro vicino.
Si sentì strana e percepì nuovamente quella fitta, sapeva bene che Glenda ed Alex si conoscevano da più tempo ma non riusciva comunque a non sentirsi in parte esclusa, come se il mondo del quale i due facevano parte non fosse sempre il suo.
Vatonage avrebbe comunque avuto un profondo significato nel loro futuro, come quelle giornate che difficilmente avrebbero dimenticato.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Khailea