Sono dettagli,
Quelli dell’universo
Che i tuoi occhi
Impazienti
Si spingono
Ad osservare,
rapiti.
Stupiti,
Di un bambino
Inesperto,
Impertinenti
Di un giovane arrogante.
Di un vecchio,
sopito,
Sulla sua poltrona anziana.
Sono la cartolina
Di un lontano conoscente
Abbandonata
Tra le cianfrusaglie
Di un cassetto.
Sono la china sbavata
Nei temi in classe
Di cinquant’anni fa.
Sono il refuso.
La dimenticanza,
L’errore imperdonabile
Di chi sbaglia.
Ancora.
Sono la sigaretta
Che si è spenta
Tra le chiacchiere
Da bar.
Sono l’inchiostro
Impiastricciato
Sulle mani
Di un mancino.
Sono il pallone nuovo,
Caduto inequivocabilmente
Nel giardino del vicino.
Sono il bottone saltato,
Che non hai premura di cucire.
Sono la toppa dei tuoi pantaloni.
La pezza della tua vita.
La tappa un po’ più lunga del previsto
Nel tuo cammino.
Sono il film già cominciato
Da cinque minuti e
Quello di cui il finale è deludente.
Incompleto.
Incompreso.
Sono il cane alla catena
Ed i cavalli indomabili
Di un’automobile
Un istante prima
Dell’incidente fatale.
Sono la canzone di cui sbagli le parole,
Perché è bella così,
Squarciata.
La gola.
Sono il collo della bottiglia
Passata tra gli amici assetati.
Di donne.
E sono tuo marito,
Che torna a notte fonda
Che non sai se oberato di lavoro
Od inebriato dal profumo di un’altra.
Che non sei tu.
Sono la moglie devota.
Il prete del paese.
Il tuo confessionale.
Segreto inconfessabile.
Luogo comune sulle labbra dei passanti,
La dedica all’inizio del libro.
L’orecchia frettolosa alla pagina,
Perché tutti dimentichiamo il segnalibro.
L’appuntamento mancato,
La fermata prenotata.
Il dito mosso
Davanti ad una bella fotografia.
Ma lo puoi tagliare via.
Sono prurito incessante,
Ma lo puoi grattare via.
Solo un po’ più giù.
Poco più in là.
Ed il biglietto d’auguri
che, mi raccomando,
leggi, prima di scartare.
Sono il bacio di Klimt
E quello di Hayez.
Sono l’urlo di Munch
E poi Guernica.
Un Picasso improvviso,
Scomposto.
Eppure coerente.
Sono la tua notte stellata
Ed i girasoli Di Van Gogh
Nella sua stanza.
Sono nelle poesie d’amore
Di Pessoa
E negli amanti appassionati
Che si baciano in piedi
Di Prévert.
Sono nuda sotto i tuoi piedi.
Spoglia accanto a te.
Sono foglia che giace.
Rossa di vergogna,
Impietosa e pudica.
Nei miei dettagli
Di vita.
Vorrei essere
Sazia
Di queste
parole.