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Autore: LADY_youkai    01/07/2009    2 recensioni
Sono tornato a casa per dormire eppure ho fatto tutto, tranne che quello. Francamente non so perché continuo a prendermi in giro… Ti ho lasciato da quanto? Cinque mesi? Eppure non sono ancora riuscito a staccarmi da te, continuo a chiedermi perché quella volta ti abbia detto “E’ finita”, quando invece non lo credevo per niente. (RukixUruha)
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Eight


La prima volta che lo abbiamo fatto, il dolore è stato pari al piacere.

Ricordo che eravamo da te e, poco meno di mezz'ora, ci siamo ritrovati nel letto, insieme. È stato dopo quella prima volta che mi hai detto

Ti amo. E sentirtelo dire ancora, nonostante tutto, mi sembra un sogno. Avevo quasi dimenticato questa sensazione di beatitudine. Bacio le tue labbra, anche sanno ancora un po' di lacrime.

Scusami Uruha, non ti farò piangere mai più.


Sento la tua mano infilarsi sotto la mia maglia e intanto ti sfilo la tua: desideravo ancora vederti nudo sopra di me e desideroso di aversi. Mi accarezzi il collo e subito dopo sento la tua lingua percorrere la pelle. Mi aggrappo a te, mentre comincio ad ansimare

-Ruki...-


Amo il sapore della tua pelle, sentirla sempre più caldo a ogni mio tocco. Sentire la tua voce implorante, che mi chiama. I tuoi gemiti soffocati e la tua perfetta nudità.

Il mio Uruha.

Ti tolgo i pantaloni e raggiungo il tuo membro. Sussulti e quando la mia mano inizia a masturbarti, ti lecchi e ti mordi le labbra, voglioso, mentre la tua voce meravigliosa riempie questa stanza.


Mi ha sempre fatto impazzire il suo tocco così esperto. Ansimo, lo chiamo...la mia voglia aumenta a ogni mossa, a ogni suo bacio sulla mia pelle ardente. Vengo nella sua mano. Si avvicina e mi bacia ancora.

Ora tocca a me.

Lo faccio stendere e mi siedo sopra di lui. Gli lecco le labbra, il petto nudo, che continuo ad accarezzare, gli stimolo un capezzolo e lui inizia a respirare sempre più profondamente.

Mi fa piacere sapere che anche io gli procuro qualche sensazione positiva.

Gli slaccio i pantaloni di pelle, osservandolo: arrossisce e io sorrido. Mi ero quasi dimenticato di questa sua reazione. Accarezzo il suo membro attraverso la stoffa dei boxer aderenti, che lasciano intravedere il suo desiderio. Quando le mie labbra baciano la tua pelle sensibile, hai un sussulto e infili la tua mano nei miei capelli.


Dio, la tua bocca! Succhi il mio membro avidamente, come se volessi recuperare tutto il tempo che abbiamo perduto.

Che io ho contribuito a perdere.

Accarezzo i tuoi capelli e spingo la tua testa verso il basso, inducendoti a non fermarti fino a quando non verrò

-Kouyou...- Mi piace chiamarti con il tuo vero nome, diventi improvvisamente molto più vicino, anche se chiamarti Uruha è diventata ormai un'abitudine. Osservo i tuoi movimenti, mentre la tua lingua stuzzica la mia punta e le tue dita percorrono il mio membro in tutta la sua lunghezza. Gemo sempre di più, fino a quando mi fai raggiungere l'apice del piacere e mi fai venire, nella tua bocca. Ti alzi leggermente e mi osservi con sguardo innocente, mentre la tua lingua ripulisce la bocca sporca del mio seme.

Anche in questi casi, sei così puro, lo sai?

-Vieni...- Tu ti avvicini e io ti abbraccio.

Mi sei mancato così tanto.


Mi stende sul pavimento e io lo guardo, supplichevole

-Ti prego...- Voglio sentirti ancora una volta dentro di me, il tuo calore, la tua presenza. Voglio che tutto sia come in passato. Tu sorridi e mi baci la fronte: lo hai sempre fatto

-Ti preparo-

-No- Lo blocco io, afferrandogli il polso -Mi hai già preparato- Rimani stupito da questa mia frase e ammetto di esserlo anche io, però, questa non è la nostra prima volta.

Lo abbiamo già fatto.

Sorridi gentile e piano mi apri le gambe, per poterti posizionare meglio: lo so che farà male, è da mesi che non lo faccio con qualcuno, non ci sono mai riuscito. Ci ho provato, lo ammetto: una sera, avevamo appena finito di provare, ho incontrato una ragazza e ci siamo ritrovati in un motel poco dopo. Ma quando pensavo che sarei riuscito a tagliare i ponti con il passato, mi è tornato in mente quel giorno che mi hai detto “è finita”.

E ho capito che per me ancora non lo era.


Ti passo le mani sull'interno coscia, e sento la tua pelle diventare sempre più calda

-Vedrò di non farti troppo male- Anche perchè te ne ho già fatto troppo. A entrambi

-Non ti devi preoccupare- Sei sempre così gentile con me, io non mi merito tutte queste attenzioni. Ti accarezzo il volto e ti sfioro il naso

-Ti amo- E' diventata una necessità dirlo, per ricordarmi che mai dovrò più lasciarti da solo.


E alla fine entri. Serro gli occhi e un gemito mi esce dalla bocca, mentre le tue spinte diventano sempre più veloci e le tue braccia mi stringono in un abbraccio. Solo qualche ansimo: è incredibile come tutto avvenga nell'assoluto silenzio, quasi non volessimo interrompere questo momento, questo sogno. Ruki, assicurami che non si tratti solo di un sogno. Ti sento ansimare e la tua voce che mi chiama è ridotta a un sussurro: ti chiedo solo una cosa, solo un favore Ruki.

Sii sincero.

Poco dopo vengo e cerco di soffocare il mio grido, mentre tu fai lo stesso.


È sempre stato accogliente il tuo corpo, così perfetto e soave. Ti tappi la bocca con le mani, ma prendo subito il posto delle tue mani con la mia bocca. Poco dopo esco da te e ti guardo: hai ancora sul volto un'espressione di compiacimento, sebbene entrambi siamo esausti, anche per quello che è successo prima. Mi sdraio accanto a te e ti abbraccio: fa freddo. In quel momento sento dei passi fuori dalla porta e delle voci: che strano, mi ero scordato che fuori c'era il mondo.

Per un momento, noi eravamo tutto e fuori c'era il nulla.

Invece, c'è.

È reale

-Ruki?-

Ti guardo e sorrido: sì, c'è, è reale.


Ti guardo, preoccupato: la tua espressione, era strana. Mi accarezzi la testa e mi sorridi

-Ruki....io....voglio sapere...- Il tuo sorriso svanisce e il tuo sguardo diventa serio. Scusami, ma io proprio non ce la faccio a far finta che in questi mesi non sia successo nulla -Se la colpa è stata mia..-

-No- Mi metti l'indice sulla bocca e scuoti il capo, sorridendo. Questa volta, però, è più triste -Tu non hai fatto nulla- Si mette seduto, ma continua ad abbracciarmi. Afferra piano il mio mento e mi guarda, con un'espressione che non gli avevo mai visto. All'improvviso provo paura

-Allora perché?-

-Perché io ti amo- Rimango perplesso: ammetto che questa spiegazione mi lascia perplesso. Mi accarezza la guancia e poi continua a parlare -E non volevo farti soffrire-

-Soffrire?- Si volta, in direzione della porta e il suo sguardo diventa cupo

-Là fuori, c'è l'inferno per quelli come noi- Lo osservo: sembra così....rassegnato... gli volto la testa, e lo scruto, cercando di capire quegli occhi che a fatica adesso mi guardano -Io, non credo di riuscire a proteggerti come tu vorresti Uruha, io non sono forte....sono sempre scappato- Non aggiunge altro.

Sembra così debole e indifeso.

me

gli prendo le mani e gliele bacio

-Tu, mi hai sempre protetto...tu mi hai sempre fatto sentire bene, Takanori- Non sto mentendo, non sto cercando di tirarti su il morale -Tu sei sempre stato il mio unico mondo, quello là fuori, non mi è mai interessato-

Mi bacia, questa volta con molta più passione rispetto a prima.

Sta piangendo.


-Grazie- Lo abbraccio, mi perdo nel suo profumo, nel candore della sua pelle morbida. Non so che cosa succederà domani o tra un anno, non so chi ci accuserà, o chi invece ci starà a fianco.

Certo, è vero: tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine.

Però so una cosa: i nostri amici ci vogliono bene.

Tu sei accanto a me e io sono vicino a te...

il resto che cosa conta?



Sono da solo, a osservare il cielo: immagino che tra Uruha e Ruki vada tutto bene. Sorrido, per mentire a me stesso.

Io sarò sempre solo.

O comunque, non avrò mai lui

-Ehi, che ci fai qui fuori?- Mi volto all'improvviso e ho un sussulto -Reita non era con te-

-Ciao Aoi...Reita se ne è andato poco fa, le sue testuali parole sono state “no, cioè...io dico...adesso sfondo la porta...ma che cosa sto... Fanculo...vado a comprare le sigarette”- Sorridi e io mi perdo nella tua risata. Mi piace vederti così, non ridi molto spesso.

Ti appoggi alla ringhiera e osservi il traffico sotto di noi

-Se Reita viene tirato sotto da qui lo vediamo-

-Aoi! Sei cattivo!- Tu sorridi e mi guardi, appoggiando una mano sulla mia testa

-Lo so, scusa...- Mi scompigli i capelli, poi ti volti ancora a osservare questa volta non so bene che cosa. Sei sempre stato così, non hai mai permesso a nessuno di entrare davvero a fondo nei tuoi pensieri. E un po', ammetto che mi dispiace un po': credevo di conoscerti

-Aoi....-

-Non preoccuparti Kai...- Lo guardo, con sguardo incerto -Ne parliamo domani- Ti avvicini, mi sussurri qualcosa, mi sorridi e ti allontani.

Alla fine, ognuno ha il suo lieto fine.



Fine.


Una fine un po' insulsa, ma ero a corto di idee. Ringrazio per i commenti e per i suggerimenti (grazie Shinushio <3 ).

bene...ora devo trovare altro da fare. Forse farò una ff su Kai, dai, se lo merita...ALLA PROSSIMA!

  
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