Anime & Manga > Battle Spirits
Segui la storia  |       
Autore: Elinacrisant    25/03/2018    1 recensioni
Nuovo anno, nuova storia, no?
Ecco il mio continuo della serie Brave, che spero vi piacerà. Prima Gran RoRo, poi il futuro. E se questa volta fosse proprio nel presente che l'avventura pianta il suo svolgimento? Magari mescolato con le altre due realtà che già conosciamo? Beh, ecco qua!
Dal Prologo: "“Chi sei?” E’ come se mi mancasse l’aria, la vista si offusca, mi sento debole.
“Semplice, mio caro, lo scoprirai molto presto.” "
Eli.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Bashin, Magisa, Mai Viole/Shinomiya, Moonlight Barone/Barone Chiaro di Luna, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2


Tratta aerea New York – Tokyo, 2012

Finalmente posso restare tranquillo per un po’! Non mi hanno riconosciuto, per fortuna, altrimenti mi avrebbero fermato all’aeroporto e non sarei potuto tornare a casa. Non devono aver denunciato il furto, anche perché se l’avessero fatto avrebbero dovuto fare un resoconto dei documenti che ho preso … Sarei tentato di farmi arrestare pur di far trapelare ciò che ho scoperto, ma è decisamente più importante dirlo agli altri visto che, in ogni caso, la polizia non potrebbe fare niente. E’ ora di mettere in atto il piano: dopo quasi un anno potrò rivedere Mai e Kenzo, ho un sacco di cose da dirgli!
 
Tokyo, 2670

“Non ci posso credere! Non può essere stato lui!!”
“Ti dico che l’hanno visto andarci e restare lì per quasi due ore!”
“E’ impossibile: non lo farebbe mai.”
“Hai idea di cos’hanno detto, di come si è presentato?! Non riesco a capacitarmi che possa aver fatto una cosa del genere …”
“Non lo farebbe mai dopo tutto quello che gli abbiamo raccontato.”
“Davvero?! E allora dov’è adesso tuo figlio, eh?”
Nostro figlio, tesoro, è in giro per la città coi suoi amici; come ogni pomeriggio.”
“Appunto! Una volta tanto potrebbe anche restare a casa con me e Diana!”
“Anche io alla sua età uscivo coi miei amici e non ero quasi mai a casa!”
“Ma lui non è te! E no, non esce coi suoi amici: esce da solo! Non ti preoccupi per tuo figlio?”
“Certo, ma lo saprei se fosse nei guai e soprattutto oggi con lui c’è anche John che è responsabile come sua madre e lo terrà lontano dai guai. E poi chissà, magari stanno girando in cerca della loro anima gemella!”
Conclude l’uomo biondo scoccandole un dolce bacio sulla guancia. La donna squadra il marito biondo incerta, non sapendo come ribattergli senza fa iniziare un litigio che non aveva la forza di sopportare tant’era preoccupata.
“Non preoccuparti – la stringe a sé dolcemente – starà bene. Vedrai che è stato tutto un equivoco.”
“Ma se non lo fosse? …”
“In quel caso dovrei rispolverare il mio vecchio mazzo e fargli capire a che gioco sta giocando.”

Tokyo, 2012

Hai ricevuto una Nuova e-mail
Da Hideto Suzuri
Oggetto: Sono tornato!
<< Ehi!
Sono tornato: vi aspetto al solito posto alle quattro di domani.
Hideto. >>

Tokyo distretto Shibuya, 2012

“Hai visto che bello quel vestito rosa carne nella vetrina di fronte?”
“Già è davvero bellissimo! Appena scendono i prezzi ho intenzione di comprarlo!”
“Uffa Mai! Volevo comprarlo io!”
“Mi dispiace, ma sei arrivata tardi Karen: ricordati che te l’ho fatto vedere io!”
Sbuffa la ragazza bionda, mentre due morette e una viola scoppiano a ridere. Sedute al tavolino di una pasticceria del centro le quattro ragazze stanno scherzando e spettegolando sull’anno scolastico che hanno appena concluso riflettendo su quando trovarsi la prossima volta.
“Mai… Mai!”
“Che c’è?!” Sbotta la viola, intenta a gustarsi il suo – secondo - pasticcino alla crema.
“Guarda davanti a te.” Dice quella coi capelli castano chiaro.
“Quel ragazzo ti sta mangiando con gli occhi!” Aggiunge l’altra indicandole con lo sguardo un ragazzo dai capelli castano chiaro seduto al tavolo di fronte che sorride nella sua direzione.
“E allora?”
“Ma come! Non mi verrai a dire che non ti piace?! E’ uno schianto di ragazzo!”
Mai sorride all’amica Shizuka, dopo aver rivolto al ragazzo un’occhiata. “Non è il mio tipo.”
“Ma dai Maiii! Cos’ha che non va?”
Lo guarda ancora una volta.
“Guardalo meglio, non mi sembra uno che riesca a tenermi testa; non ha neanche il coraggio di venire fin qui a parlarmi e visto che non fa altro che fissarmi inizia a darmi fastidio.”
“Non eri così seccante da mesi Mai: a cosa dobbiamo tutta questa acidità?”
“Pfff! Io non sono affatto acida!”

Scoppiano nuovamente a ridere tutte insieme, prima di alzarsi per andare a pagare. Per raggiungere l’interno del negozio, però, passano davanti al tavolo del sopracitato ragazzo che, per tutto il tragitto, non fa altro che ammirare la Guerriera Viola. Prima di andarsene però, la giovane si reca al suo tavolo e avendolo intrappolato nel suo sguardo di gemma gli si avvicina e, non curante di quelli con lui, gli dice:
“Hai finito di fissarmi? Odio quelli che mi fissano: mi danno fastidio!- dà le spalle al tavolino sorridendo alle amiche che l’aspettano verso l’uscita – Ah, e la prossima volta che vuoi conquistare una ragazza ricordati che non sempre gli sguardi da pesce lesso convincono! Addio!”
Raggiunge le amiche con passo deciso, mentre l’altro, umiliato, rimane a bocca asciutta ad essere preso in giro dai compagni.
“Si può sapere che cosa non andava in quel ragazzo?”
“Niente! Non era il mio tipo: troppo accondiscendente!”
Alza per un attimo gli occhi al cielo, verso il sole splendente di metà marzo, sorridendo mesta. Senza neanche accorgersene le sfugge un sospiro, che fortunatamente non giunge alle orecchie di nessuno:
“Cosa non andava? Non era Dan…”

Los Angeles, 2070


“Hai vinto ancora tu, Ray!”
“Te l’avevo detto che non avreste potuto niente contro di me: ora voglio che mi ridiate quello che avete preso..”
“Te lo sogni moccioso!”
“Davvero?”

Sogghigna il ragazzo dai capelli biondi. Alto e robusto; secondo i suoi zii un perfetto mix tra i suoi genitori; infatti, dotato dello stesso fisico del padre e degli splendidi dolci occhi della madre aveva i capelli biondi come lui e, sempre come lui (o meglio ai suoi racconti) , era spesso accompagnato da uno stuolo di ragazzine adoranti. John Ray era il migliore ed odiava essere battuto tanto che, nonostante la sua indole solitamente dolce e pacifica, non perdeva occasione per mostrare la sua potenza in duello.
“Io non credo che ti convenga sfidarmi di nuovo, se non vuoi finire davvero male …”
“Sarai tu quello a finire male, ragazzino; sarai bravo nei duelli, ma noi siamo in cinque e tu sei uno solo.”
Sorride ancora. “Oh, e questo vi fa credere di potermi battere? Avevo giusto una certa voglia di sgranchirmi un po’.”
Nel giro di poco il ragazzo aveva fatto piazza pulita e ripreso ciò che era suo di diritto: il cappello di suo padre, a cui teneva davvero molto e che indossava da quando gliel’aveva regalato per il suo dodicesimo compleanno.
Ad un tratto un’immensa ombra alle sue spalle lo fece sobbalzare mentre si sistemava i capelli un pelo troppo lunghi per il suo stile.

“Bel duello Ray!”
“Zio?! Che ci fai qui: non eri in missione?!”
“Certo, ma Flora mi ha fatto tornare qui. Tuo padre mi ha chiamato per tuo fratello; è nei guai, tu ne sai niente?”
“Andrew? Che cos’ha fatto stavolta quell’idiota?”
“Non eravate insieme?”
“Sì, ma poi ci siamo divisi non appena conclusa la missione; io mi sono fermato qui a LA perché questi malfattori stavano importunando delle splendide fanciulle e poi mi hanno rubato il cappello: mi sono trovato costretto a dargli una lezione …”
“Hai fatto davvero un ottimo lavoro: ecco perché sei il mio migliore allievo!”
“E’ sempre un piacere, zio Zolder!”

……, 2070

“Devo riuscire a capire come sei arrivato a me … Senza di te non sarei riuscito a vincere, ma queste visioni sono davvero insopportabili!”
Il ragazzo alto dai capelli castani chiari si guarda attorno spaesato, non riconosce dove si trova e la vista gli si offusca sempre di più. L’unica cosa che vede è un terreno di gioco. Lì ci sono due duellanti, uno più alto dell’altro, ma quello più basso è quello che sta vincendo. Uno ha i capelli bianchi come neve e lo sguardo di ghiaccio, l’altro i capelli di fiamma e lo sguardo lucente. Sul campo c’è un solo Spirit, quello stesso Spirit che gli ha permesso un numero sproporzionato di vittorie in una sola giornata e di cui aveva sentito tante storie dai suoi genitori: Siegwurm Nova, Drago Supernova.


Note d’Autrice:
Ehilà! Dopo tanto tempo rieccomi qua …
So di essere in un imperdonabile ritardo ma ho davvero avuto tanto da fare e tra l’altro avevo perso il foglio con la bozza di metà capitolo e non riuscivo a riscriverlo perché quest’inizio mi piace particolarmente e non volevo cambiarlo. Oggi come avrete notato ho trovato il foglio, ho concluso il capitolo e l’ho corretto (a proposito spero di non aver fatto troppi errori).
Ho iniziato un po’ a rivelare, anche se pochissimo, alcune cose; troviamo Hideto che sta tornando a casa con un piano in mente.. Eh.. Che piano sarà mi chiederete; beh di preciso non lo so nemmeno io, ma ho una certa idea che mi frulla in testa e non dispiace così tanto utilizzarla. Hideto è un personaggio che mi permette di sviluppare la trama in tanti modi visto che nessuno sa dov’è e cosa sta facendo.
Ritroviamo Mai con quel suo bel caratterino che smonta il bel ragazzo che la fissava, nonostante il suo cuore appartenga al nostro bel Guerriero lei ha ripreso a “divertirsi” con le amiche, ad uscire e a tornare un po’ più se stessa rispetto al capitolo precedente.
Chi è che incontriamo poi? Ah sì! Clarky, Anger e lo zio Zolder (XD). Poi si aggiungono anche John e Andrew, i figli del nostro Capitano, uno peggio dell’altro! Su di loro non ho molto da dirvi perché sennò vi spoilero i prossimi capitoli ;)
Spero che la storia per quanto breve fin ora vi piaccia e ringrazio tutti coloro che la leggeranno!
A presto,
 
Eli.

P.S.: revisionato 26/06/19

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Battle Spirits / Vai alla pagina dell'autore: Elinacrisant