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Autore: Teo5Astor    25/03/2018    5 recensioni
Cinque Saiyan decidono di partecipare al Cosplay Contest del Comicon di Satan City con un solo obiettivo: vincere.
Per farlo, decidono di interpretare i Power Rangers della prima storica serie.
Immersi in un mare di Harley Quinn e travolti da una valanga di Joker, i nostri eroi incontreranno a sorpresa dei temibili rivali che mai avrebbero pensato di rivedere. Soprattutto su un palco.
Fanfcition partecipante al contest “Piangere è difficile, ma ridere lo è ancora di più: il contest della risata” indetto da eleCorti sul forum di efp.
http://www.freeforumzone.com/d/11470286/Piangere-%C3%A8-difficile-ma-ridere-lo-%C3%A8-ancora-di-pi%C3%B9-il-contest-della-risata-/discussione.aspx
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Goku, Gohan, Goku, Mirai!Trunks, Vegeta
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Satan City Comicon Cosplay Contest: Power Rangers
 
[Città dell’Ovest, in un giorno di ordinario delirio]
 
«E dai, Vegeta! Per favoreee!»
«Ho detto di no,  Kakarot! E toglimi le tue sudicie manacce di dosso. Già che ci sei, vai a farti una doccia! Puzzi da far schifo dopo gli allenamenti!»
«Mamma mia, come sei complicato! Non ti sto chiedendo chissà cosa!»
Vegeta si gira infuriato e fissa Goku negli occhi per una frazione di secondo, prima di esplodere: «Ah, quindi travestirci come dei pagliacci per partecipare ad una stupida gara di cosplay al Satan City Comicon di domani sarebbe una cosa da niente!? Per te forse, dato che sei un mentecatto! Ma io sono il Principe dei Saiyan e ho una dignità! L’hai capito o no che stai parlando col grande Vegeta-sama!?»
«Dai Junior, diglielo anche tu che sarà una cosa divertente!» implora Goku, iniziando a strattonare anche il suo amico namecciano.
«In realtà non me ne frega niente. Sono qui solo per evitare che Vegeta ti ammazzi di botte in uno scatto d’ira» risponde con indifferenza Junior.
«Ecco, Kakarot, hai sentito il Muso Verde?! Lasciami in pace e vattene a casa. E, ti prego, lavati.»
«Ehi ragazzi! Cosa sta succedendo?» domanda Bulma, appena uscita di casa richiamata dalle urla del marito.
«Urca, Bulma! Dai, spiegaglielo tu a Vegeta che dovremmo partecipare alla gara di cosplay! Vinceremmo di sicuro!» esclama Goku, saltellando come un moccioso fastidioso in preda all’entusiasmo.
«Si vincono dei soldi?» La voce calma e fredda di C18 richiama l’attenzione di tutti.
«E tu da dove spunti, C18?!» chiede Goku, sorpreso.
«Sono qui fin dall’inizio, scemo. Era ora che mi notassi. E, tra parentesi, ha ragione Vegeta: lavati!» risponde l’androide, glaciale come sempre.
«Oh mamma, come siete pesanti! Io non sento niente! E comunque non si vincono soldi, ma un premio ancora migliore: un abbonamento a vita al manga di Dragon Ball Super!»
«Ma quanto sei idiota, Kakarot! Cosa ce ne facciamo?! Siamo noi il cast della serie! E poi non ho certo voglia di leggere le gesta del grande eroe che salva sempre la Terra pur non avendo un briciolo di cervello!» sbraita Vegeta. «Avrei dovuto vincere io il Torneo del Potere, maledetto Toriyama!!!»
«Bene, me ne vado. Io mi muovo solo per soldi. Divertitevi» lo interrompe C18, prima di volare via.
«Ma dai, Vegeta, pensa che bello! Io mi annoio a leggere, ma possiamo guardare insieme le figure! Toyotaro ci fa alti e snelli! Chichi dice che le piaccio di più così slanciato!»
«Allora, Kakarot» inizia Vegeta, stranamente calmo. «Per prima cosa, non sono neanche sicuro che tu sappia leggere. Due, chi ti dice che voglia mettermi a sfogliare un manga con te?! Inoltre, non me ne frega niente del giudizio di quella sclerata di tua moglie. E infine, il fetore che emani mi sta facendo passare l’appetito. Quindi sparisci dalla mia vista, iniziano a prudermi le mani e non posso garantire la tua incolumità se resti qui!»
 
Bulma si rende conto che la situazione sta per degenerare ma, allo stesso tempo, è anche incuriosita dall’idea di Goku. Sa come prendere suo marito e forse ha trovato un modo per convincerlo:
«Senti, caro, lascia perdere l’abbonamento al manga. Pensa all’onore e alla gloria che otterrebbe il Principe dei Saiyan nel vincere un concorso. Immagina la soddisfazione di togliere la vittoria a qualche ragazzino vestito da Naruto, magari!»
Vegeta fissa la moglie con intensità, in silenzio. Stringe i pugni mentre volge lo sguardo al cielo. Digrigna i denti, fremendo, prima di dire con rabbia: «Non ho mai sopportato Naruto, sarò io, Vegeta-sama, a trionfare! Non sia mai che il Principe dei Saiyan perda una sfida! Ah, ah, ah, pivelli!»
Segue un lungo delirio di parole ed autoesaltazioni che gli interlocutori non riescono a capire, prima che Vegeta si calmi e riprenda a parlare: «Allora, Kakarot, da cosa ci travestiamo?»
«Sì, che bello, Vegeta!» esclama Goku saltellando, mentre abbraccia il Principe dei Saiyan.
«Non mi toccare, mi fai schifo! Anzi, partecipo solo se per un mese non ti fai più vedere da queste parti!»
«Ma dai, Vegeta…uffa! Io ti voglio bene!»
«Io no invece! E non ti sopporto più ultimamente! Siamo sempre insieme ormai, in tutti gli episodi! Non ne posso più! Sembriamo Stanlio e Olio, visto che mi fanno fare sempre il pagliaccio quei maledetti autori!»
«Uffa…una settimana va bene, Vegeta?»
«Ho detto un mese.»
«Dieci giorni!?»
«Allora, per venticinque giorni stai alla larga da me e dalla mia proprietà. Questa è l’ultima offerta, altrimenti ti mando sotto la doccia a suon di pedate!»
«Va bene, va bene! Non ti scaldare! Allora è tutto deciso: faremo i Power Rangers!!!»
«Ma sei scemo, Kakarot!?» risponde Vegeta, indignato. «Non farò mai quelle stupide pose con quei ridicoli costumi!»
«Ma dai, sono solo calzamaglie! Tu sei sempre in calzamaglia da quando ti conosco! Bulma mi ha detto che ce l’avevi anche sotto l’abito il giorno in cui vi siete sposati!»
«Grr, Bulmaaa! Cosa racconti agli altri queste robe!»
«Io faccio quello che mi pare, Vegeta! Sei tu che dovresti vergognarti!»
«Grr, maledetta donna!» farfuglia il Principe, arrossendo.
«Pensa che bello, saremo un gruppo di soli Saiyan: facciamo i cinque Power Rangers e invece di mettere i caschi colorati ci trasformiamo! Così ci presentiamo sul palco coi capelli colorati, ormai ce li hanno disegnati in tutti i modi gli autori! Sembriamo un arcobaleno!»
«Io faccio quello blu perché voglio avere la trasformazione più forte, il Super Saiyan Blue! Così se mi fai girare le scatole ti riempio di botte!» interviene Vegeta, sfoggiando uno sguardo da invasato, gli occhi luminosi di furore e follia. Un ghigno spaventoso in faccia.
«Io faccio Il God allora, così interpreto il Red Ranger che è anche il capo. Così starò davanti a tutti quando ci schiereremo, tiè!» risponde Kakarot, facendo la linguaccia.
«Maledetto Saiyan di razza inferiore! Ti ammazzo! Io sono il tuo Principe!!!» sbraita Vegeta.
«Calmatevi adesso!» si intromette Junior. «Inizio a non poterne più di questa conversazione surreale. E, Goku, lasciatelo dire: hai un odore davvero ripugnante.»
«Non iniziare anche tu Junior, uffa! A proposito, tu hai la pelle verde: saresti un fantastico Green Ranger!» esclama Goku tutto esaltato.
«Non ti azzardare mai più a farmi una proposta del genere, Goku» risponde Junior fissando l’amico con uno sguardo carico d’odio. «Non sono un buffone come voi Saiyan. E poi domani mi hanno invitato a tenere un workshop al Comicon. Sai com’è, i miei tutorial su GodTube fanno milioni di views. Ormai ho più successo di Fedez, la Ferragni e Rovazzi messi insieme, quindi sai cosa ti dico? Me ne vado a casa a dormire, domani la gente mi tirerà scemo tra selfie e autografi!»
«Il solito musone…» dice Goku sconsolato. «Bene, Vegeta, questo è il programma: Gohan farà il Black Ranger così non deve neanche trasformarsi. Ora lo avviso!»
«Ma scusa, Goku, è necessario che sia proprio un Saiyan a fare quello coi capelli neri? Non può farlo qualcun altro, che ne so, Yamcha?» domanda Bulma.
«Sì!!! Che bello, finalmente posso tornare ad avere anch’io un ruolo importante! Gli autori mi hanno concesso di fare il protagonista solo nella puntata del baseball in cui sono quasi morto per l’ennesima volta, tra l’altro!» si intromette Yamcha, uscendo di casa.
«E tu cosa ci fai qui, incapace! Ti ho già detto di stare alla larga da mia moglie! Ora ti disintegro! E poi, cosa pretendi?! Fai pena, è già tanto che compari persino in questa stupida fan fiction demenziale!»
«Va bene, ho capito. Me ne vado. Ciao ragazzi, è stato bello partecipare a questa roba con due battute almeno…» afferma Yamcha sconsolato, prima di volare via con gli occhi lucidi.
«Va bene, meglio così» riprende Bulma. «Resterebbe C17 coi capelli neri, ma eviterei di coinvolgerlo. Dopo il Torneo del Potere di Dragon Ball Super tutti lo amano e lo cercano. Ovunque si sposta attira sciami di ragazzine manco fosse Benji e Fede riuniti in un unico esemplare…no, meglio di no. Ok, Goku, vada per Gohan!»
«Ti sfugge un dettaglio, scemo. Ne mancano ancora due, che tra l’altro sarebbero le Rangers donna!» tuona Vegeta.
«E invece no, ho pensato a tutto: sono un genio! Tu andrai nel futuro a prendere Mirai Trunks per fargli fare la Yellow Ranger e io vado nell’Aldilà a prendere Black. Sarebbe una perfetta Pink Ranger! Pazienza se sono maschi, li travestiamo un po’ e via!» risponde Goku, riprendendo a saltellare come un ossesso in preda all’eccitazione.
«Ma quanto sei demente da uno a dieci, Kakarot! Io dovrei viaggiare nel tempo per questa roba assurda! Se Beerus ci becca, stavolta ci disintegra! E poi, scusa, Black?!?! Ma sei pazzo?!»
«Vedi, Vegeta, non esistono i cattivi ma nemmeno i buoni. Ci sono solo le motivazioni.»
«E questa citazione filosofica dove l’hai letta?! Tu sei ignorante come una capra, Kakarot!»
«Intanto è la verità però…anche tu una volta dicevi sempre che volevi farmi fuori! Eri davvero un cattivone!»
«Forse ti sfugge una cosa, razza di mentecatto: ti vorrei distruggere tuttora, se solo potessi farlo! E comunque non mi convince l’idea di coinvolgere Black!»
«Ma sì, Vegeta, vedrai che starà tranquillo! Tanto è morto, avrà un permesso di qualche ora! Re Enma mi deve un favore da quella volta che gli abbiamo salvato le chiappe con Janemba in quel film, ti ricordi che bello?! Ah, bei tempi!»
«Bei tempi un corno, razza di demente! Mi viene da vomitare se penso che mi sono fuso con te! Che schifo, ci siamo fusi tre volte ormai. Due con quegli orecchini da tamarro e una con quello stupido balletto. Ho ancora gli incubi. Mi sembra di essere stato a letto con te…basta, devo andare a vomitare!»
«Ma dai, Vegeta! Non dire così! Io mi sono divertito…poi in Dragon Ball Z ci avevano insegnato che non potevamo fare la fusione classica perché abbiamo fisici diversi e invece nel film ce ne siamo sbattuti! È stato il giorno più bello della mia vita!»
«Stai forse alludendo che sono basso, maledetto Kakarot!?»
«No, no, non intendevo questo, ci mancherebbe! Tanto possiamo unirci ogni volta che vogliamo coi Potara, adesso! Anche questa regola l’abbiamo cambiata in Dragon Ball Super, che figata!!!»
«Va bene, Kakarot. Fai quello che vuoi con Black ma basta che non parli più di quei momenti…mi sento male solo a pensarci…»
«Vegeta, caro, penso che sarebbe una buona idea testare anche la nuova Macchina del Tempo per andare a prendere Trunks» interviene Bulma. «Beerus è convinto di aver distrutto l’unica che avevo, ma non sa che nei sotterranei della Capsule Corporation ho un gruppo di Umpa Lumpa che le produce in serie da mesi!»
«Cosa, Bulma?! Abbiamo dei nani mezzi elfi schiavizzati sotto terra?!» chiede Vegeta con gli occhi sgranati.
«Ma sì, caro, cosa c’è di male? Lo faceva anche Willy Wonka nella Fabbrica di Cioccolato e tutti lo adorano da sempre per questo! E poi non sono schiavi: li pago in fave di cacao e Fagioli di Balzar, loro sono tutti felici! Sono un genio del marketing e delle risorse umane, lo so!»
«Allora è tutto deciso: ci troviamo qui domani e partiamo tutti insieme per Satan City!» esclama Goku, felice come una Pasqua prima di teletrasportarsi.
«Bene, caro, vado a prendervi i costumi. Tu preparati a partire per il futuro!» dice Bulma elettrizzata mentre rientra in casa.
Vegeta, rimasto solo, osserva il cielo e pensa a tutto quello che sta accadendo, per poi sussurrare: «Padre, ricordo con gioia quando mi crescevi nella malvagità, nella violenza più estrema e nella privazioni. Avresti mai detto che io, Vegeta-sama, sarei finito in questa gabbia di matti? Cosa ho fatto di male, a parte numerosi e immotivati omicidi? Non ne verrà fuori niente di buono da questa cosa…»
 
 
 
[Satan City Comicon, il giorno dopo]
 
«Wow, Vegeta! Guarda che bello! Mi compri l’action figure dei Cavalieri dello Zodiaco?! Io sono venuto senza soldi, dai!!! Voglio quella di Seiya di Pegasus!»
«Siamo arrivati da cinque minuti e già non ti sopporto più, Kakarot! Non ti compro niente, pezzente! Strano che vuoi quella di Seiya eh, il perfettino come te che vince sempre, vero? Arrangiati! Anzi, io mi compro alla faccia tua quella di Ikki di Phoenix: quello sempre incazzato e tormentato che vive in un vulcano attivo a fa avanti e indietro dall’Inferno quando non ha niente di meglio da fare. Lo adoro!»
«Ma dai, Bulma, per favore, diglielo tu di prendermela!»
«Stai zitto, Goku! O ti meno anch’io! Già c’è un casino che mi manca l’aria…ma cosa mi è saltato in mente di accompagnarvi, stupidi scimmioni che non siete altro!» sbraita Bulma, esasperata.
«Dai mamma, stai tranquilla! Andrà tutto bene, ci sono io qui con te!» dice dolcemente Mirai Trunks.
«Oh, Trunks! Come sei caro e gentile! Tutto il contrario di tuo padre! Mi sei mancato tanto!» risponde Bulma, abbracciando il suo primogenito del futuro.
«Grr, maledetto bamboccio! Se ti avessi cresciuto io a suon di botte ora saresti un vero uomo!» ringhia Vegeta a bassa voce.
«Dai su, Vegeta! Ci divertiremo vedrai, sarà una bella esperienza!» interviene Gohan per calmare gli animi.
«Tu non parlare! Quando eri un moccioso sei diventato più forte di me e tuo padre ma da lì in poi il tuo atteggiamento è stato deplorevole! Guarda come sei diventato debole e mingherlino, sembri quella testa pelata del tuo amico nanerottolo! E togliti quegli occhiali, che sembri mio nonno!»
«Ehi Vegeta, ma io cosa c’entro?» interviene Crilin, visibilmente offeso. «È questo il ringraziamento per avervi fatto entrare saltando la coda grazie al fatto che faccio parte del servizio d’ordine?»
 
Intanto Mirai Trunks si allontana da Bulma per raggiungere Black, solitario in coda al gruppo. Gli è venuta voglia di sbeffeggiarlo un po’, in ricordo dei vecchi tempi. Non vuole farsi sentire dalla madre dato che lei lo considera un bravissimo ragazzo, serio e responsabile. Lui ama apparire dolce e malinconico, del resto.
«Allora Black, come te la passi negli Inferi?»
«Non c’è male. Tu piuttosto, come va nel tuo mondo? Ah già, che sbadato, non esiste più il tuo mondo! Ops, che gaffe per una divinità splendente come me! Perdonami!» risponde Black, sorseggiando del tè da un thermos che tiene avidamente tra le mani.
«Dai, dai, ragazzi, calmiamoci e pensiamo a divertirci oggi!» dice Gohan, intervenendo per fare da paciere.
«Vieni Trunks, la tua mamma ha bisogno dell’aiuto del suo amato figliolo per distribuire i costumi a tutti!» esclama Bulma improvvisamente.
«Sì mamma, arrivo! Non preoccuparti! Ci penso io, perché sono un bravo ragazzo e ti voglio bene!» risponde dolcemente il furbo Mirai, sfoderando una faccia da angioletto e al contempo mostrando a Black il dito medio.
 
A questo punto i Saiyan vanno negli spogliatoi a cambiarsi per indossare i costumi, con le relative armi del proprio personaggio.
«Kakarot, ti ammazzo! Fa schifo la mia arma! Che roba è?! Sembra il tridente di Re Tritone della Sirenetta! Basta, me ne vado!» sbraita Vegeta.
«Ma no, Vegeta, dai! È il tridente di Nettuno, il dio dei mari! Quindi sei un dio per noi, hai capito?! E poi sei un Super Saiyan Blue, il più forte di tutti noi!» risponde Goku, facendo l’occhiolino a Gohan per invitarlo a intervenire nella conversazione.
«Ehmmm…sì, Vegeta, non sai quanto ti invidio!» inizia Gohan. «Quanto vorrei essere io il Blue Ranger! E poi cosa dovrei dire io? La mia arma sembra un’accetta da boscaiolo!»
«Uhmmm…va bene. Mi avete convinto. Vegeta-sama è un dio! Ah, ah, ah! Prostratevi tutti dinnanzi a me, esseri inferiori!» esclama Vegeta con le mani sui fianchi, in evidente stato di delirio di onnipotenza.
«Ehi, Trunks…mi sa che tuo padre è andato di testa ormai!» bisbiglia Goku.
«Lo so, Goku, ma io lo ammiro lo stesso! Ti voglio bene, papà!» esclama Trunks rivolto a Vegeta.
«Basta smancerie, o rischi di diventare come quel pivello del qui presente figlio di Kakarot!» ribatte il Principe.
 «Va bene, papà, hai ragione! Diventerò un vero uomo come te! Però, riguardo ad adesso, io posso anche accettare di fare una Ranger donna…ma non mi piace questo pugnale, sembra quello di Sandokan! Avere questo…piccolo…coso…invece della mia solita spada mi fa sentire, come dire…evirato! E poi in calzamaglia e col pugnale sembro un Diabolik giallo! Voglio la mia spada!» piagnucola Trunks. «Non è giusto che ce la possa avere Goku solo perché è l’arma del Red Ranger, uffa.»
«Ah, ah, ah! Non fai più il figo senza la tua solita lama, eh, Trunks!?» interviene Black, sbeffeggiandolo.
«Stai zitto, maledetto! Ho incastrato la mia spada in qualche modo sotto la calzamaglia, quindi se mi fai girare i cinque minuti la prendo e ti taglio ancora a metà! Compresa quell’aureola che tanto ti dona sulla testa! E poi dovresti stare zitto tu, sembri un Robin Hood dei poveri oltre che un travestito! Hai arco e frecce e quella carinissima gonnellina rosa! Almeno la Yellow Ranger non usa la gonna come la tua!» risponde Trunks , infuriato.
«Sfotti pure quanto vuoi, non mi interessa. Anzi, non mi dà fastidio neanche sembrare un travestito con la gonna. Sono depresso ultimamente. Tutto è cominciato da quando in Italia hanno tradotto la mia trasformazione più cool in Super Saiyan Rosa. Ma dai, come si fa? Sembro una Barbie, maledizione…in Giappone ero rispettato da tutti invece, Rosè era proprio un nome figo! Un po’ vinicolo, ok, ma tosto!» dichiara sconsolato Black.
«Sì, è vero, l’ho trovato parecchio giù di corda negli Inferi. Era trasandato, meno male che Zamasu l’ha convinto a farsi fare la barba almeno, prima di venire qui!» interviene Goku.
«Ah, fate ancora due cuori e una capanna anche adesso negli Inferi?» allude Trunks, fissando Black con fare di scherno. «Lo sappiamo tutti cosa combinavate in quello chalet in montagna tra una tazza di tè e l’altra! Mai vi ha sgamato più volte quando vi spiava!»
«E allora, anche se fosse?! Comunque fatti gli affari tuoi!» risponde Black indignato, mettendosi a braccia conserte. «E, a proposito della tua fidanzatina, perché non te la sei portata dietro? Non è che ti ha mollato? Ah, ah, ah!»
«Bastardo! Non ti devi neanche permettere di nominare Mai! Hai capito! Adesso ti ammazzo con la mia spada! Se…solo…riuscissi a prenderla…è qui incastrata in questa stupida calzamaglia!» grida Trunks iniziando ad emettere scariche elettriche blu nell’aria, mentre gli occhi iniziano a ribaltarsi: la trasformazione in Super Saiyan Rage è sempre più vicina.
«Sì, bravo figliolo! Ammazziamolo! Mi ero rotto di stare in disparte a far niente! Io, Vegeta-sama, muoio dalla voglia di menare le mani!!!»
«Calma, calma, Vegeta! Non incitarlo anche tu! Mi spaventa tuo figlio quando perde il controllo, sembra te quando diventavi uno scimmione!» si intromette Goku.
«Sta zitto, Kakarot! Tutti i Saiyan, compresi tu e tuo figlio, si trasformano in scimmioni senza cervello! Almeno io sapevo governare la trasformazione!»
«Ehhh?! Mi sono fatto trapiantare in un corpo da scimmia?! Io, l’essere divino per eccellenza?! Io, la luce del mondo e il fautore di una nuova era pura e giusta?! Mi viene da vomitare, mi sento male…oddio, proprio io, così narcisista e pieno di me! Coff, coff…urgh..» dice Black, allontanandosi verso i bagni con una mano sulla bocca.
Interviene Gohan mettendo un braccio sulle spalle di Trunks per tranquillizzarlo e portarlo in disparte, da bravo pompiere pronto a spegnere ogni possibile incendio: «Ascolta, Trunks. Io in un’altra vita ero il tuo maestro, giusto? Quindi ora concentrati su di me e ascoltami.»
«Sì, ma il mio mentore era una bestia anche senza un braccio, non una mezza sega come te!» grida Trunks, ancora visibilmente alterato e con gli occhi velati di bianco.
«Su, su, stai tranquillo adesso. È tutto passato. Fai respiri profondi e calmati. Dentro l’aria buona, fuori l’aria cattiva. Così, dentro e fuori. Va tutto bene. Vedi, non è colpa mia se a un certo punto Toriyama ha deciso che dovessi diventare un inetto! Ma cambiamo discorso, così ti distrai: perché non hai fatto venire anche Mai oggi? L’avremmo salutata volentieri!»
«Anf, anf…sì, Gohan, ora sono più calmo. Scusa per le mie parole di poco fa: sono imperdonabile!» afferma Trunks, alzandosi e inchinandosi davanti a ciò che resta ai suoi occhi del suo vecchio maestro.  «Su Mai…vedi, come avrai notato, io sto molto attento al look: pantaloni fashion, giacca di jeans, spada all’ultimo grido e sempre lucida, mi fa anche comodo per specchiarmi se devo sistemarmi il ciuffo. Sto attento alla mia immagine, diciamo. Lo faccio per le mie fans, anche. Ecco, io Mai l’ho conquistata così, credo. Il mio ego non avrebbe mai potuto permetterle di vedermi conciato in questo modo! Cioè, guardami: mi sento ridicolo vestito da Power Ranger donna! E niente, a Mai ho raccontato una palla: le ho detto che dovevo venire qui al Battesimo di Bra ma che in chiesa i posti erano limitati solo ai famigliari più stretti.»
«Wow, sei proprio un genio!» ribatte Gohan ammirato. «Io a Videl non riesco a dire bugie, ho il cuore troppo puro!»
«Sai che è arrivato anche da noi nel futuro il tuo film “Great Saiyaman vs Mr Satan”? L’ho visto in streaming, sei stato grande Gohan! Altro che “Batman v Superman”! E, mi sbaglio o quell’attricetta che recitava nel film ti faceva sempre gli occhi dolci? Come si chiamava, Cocoa forse?»
«A-ah, grazie Trunks per i tuoi complimenti! M-ma n-no, no! Eravamo solo amici, figurati! Piuttosto, allora, mi sembra di capire che vai alla grande con Mai, no?» risponde Gohan cercando di cambiare argomento, paonazzo per l’imbarazzo.
«Sì, alla grande direi! Lei ama fare i giochi di ruolo. Sai, tipo che io entro in camera da letto e le dico tutto serio: “Sono l’eroe del mondo, devo punirti piccola peccatrice! Ora sguaino la mia spada!” E lei a quel punto mi risponde, tutta allarmata: “Sì, hai ragione! Mi merito il castigo della tua enorme spada!” E allora io faccio…»
«Ehm, sì grazie, Trunks, non servono i dettagli, te l’assicuro!» lo frena Gohan, sempre più a disagio. «Anzi, hai detto che ti sono piaciuto nel film, giusto? Allora, guarda qui sul mio polso. Cosa vedi?»
«Un orologio orribile? Non per mancarti di rispetto, Gohan, ma sembra quello che si trova nell’uovo di Pasqua dei Pokemon.»
«Ed è qui che ti sbagli, caro Trunks! Questo è l’orologio speciale che mi consente di trasformarmi in Great Saiyaman! Ho intenzione di fare un piccolo show personale a sorpresa al termine della nostra esibizione di gruppo! Anzi, ti faccio vedere subito: Great Saiyaman, in azione!!!» urla Gohan in preda all’esaltazione, mettendosi a gambe divaricate e con le ginocchia piegate, portando al contempo le mani giunte al contrario sopra alla testa.
«E-ehm…sì, bello…g-grazie Gohan, ora forse dovresti toglierti quel…bel costume, prima che arrivi mia madre» dice Trunks, visibilmente a disagio.
 
«Allora, siete pronti stupidi scimmioni?! Tra poco tocca a voi: siete i terz’ultimi ad esibirvi…ma che fine ha fatto Black?» dice Bulma, facendo capolino nello spogliatoio.
«In bagno a vomitare. È colpa di Kakarot» risponde Vegeta.
«Ma non è vero, Bulma, io gli ho solo detto che noi Saiyan possiamo trasformarci in gorilla giganteschi senza cervello e lui…»
«Non me ne frega niente!» sbraita Bulma interrompendo Goku e colpendolo con un prodigioso pugno in testa. «Vai a recuperarlo e fatevi trovare tutti fuori entro trenta secondi, chiaro!?»
«Certo mamma, stai tranquilla. Me ne occupo io, non devi preoccuparti!» risponde Trunks, con voce melliflua.
«Oh, caro figliolo, come sei dolce e responsabile! Magari fossero tutti equilibrati e bravi come te!» afferma Bulma, andandosene.
«Equilibrato?! Ma se stava per distruggere tutto?» bisbiglia Goku a Vegeta.
«Stai zitto Kakarot! Lui è il figlio del Principe dei Saiyan ed è compito mio educarlo! Devo solo coltivare un po’ di più il suo lato pazzo ed è fatta! Ah, ah, ah!» ringhia Vegeta.
«Dai, usciamo! È tornato anche Black. Se non fosse che è la pura verità, direi che sembra tornato dal regno dei morti!» dice Gohan indicando il nuovo Pink Ranger appena uscito dal bagno.
«Ho d-distrutto il gabinetto, e-era una scena immonda…mi faccio schifo da solo…» si giustifica Black raggiungendo i compagni.
 
«Mamma, mamma! Perché quell’uomo con gli orecchini da tamarro si è travestito da donna e il suo amico giallo ha la gobba?» esclama un bambino, non appena incrocia l’improbabile gruppo di Power Rangers.
«Ma io non ho la gobba, è la mia spada incastrata sotto la calzamaglia! Mi sta anche spaccando la schiena, maledizione! E poi Black non è mio amico!» sbotta Trunks.
«Scusatelo, sono mortificata! Vieni amore, lascia in pace i signori!» dice una donna, prendendo in braccio il bambino in questione e allontanandosi.
«Ciao signore blu col forcone! Sei il mio preferito!» continua il bambino mentre viene portato via dalla madre.
«Stupido moccioso! Mi hai preso per un campagnolo bifolco! Io sono Vegeta-sama, hai capito! E questo è il tridente del dio Nettunooo!!!» urla il Principe, facendo girare ad osservarlo almeno un centinaio di persone spaventate.
 
«Adesso basta fare casino, razza di scimmioni!» interviene Bulma, esasperata. «Ecco, prendete il medaglione del vostro colore e imparate il nome del dinosauro stampato sopra. Dovrete urlarlo quando vi trasformate, mi raccomando!»
«Urca! Io ho il T-Rex, come quello di Jurassic Park!!! Guarda, Vegeta!» esclama Goku, iniziando a saltellare e strattonando in modo ossessivo il Principe dei Saiyan.
«Smettila Kakarot! E poi il mio fa schifo! Cos’è, un rinoceronte gigante con le corna da toro?! E poi è basso, mi stai prendendo in giro!? Ora ti disintegro!» urla Vegeta, iniziando ad agitare il tridente blu in aria.
«Ma no, Vegeta, sei stato fortunato! Il Triceratopo è il re degli erbivori della Preistoria ed è il nemico giurato del Tirannosauro! Cosa dovrei dire io? Mi sono ritrovato con un Mammut, sembra quello dell’Era Glaciale!» dice Gohan, provando a calmare il Principe.
«Hai visto, Black, io mi sono beccato lo Smilodon, una mega tigre coi canini lunghissimi! Il tuo invece fa pena, come te del resto! Ah, ah, ah!» sussurra Trunks a Black per provocarlo.
«Sì, appunto, perché io devo avere questa specie di uccello senza piume, con il becco gigantesco e un bernoccolo in testa?! E che nome è Pterodattilo?! Ma chi l’ha inventato, Eta Beta, quello di Topolino?!» sbraita Black, prima di iniziare a tracannare tè dal suo thermos.
«Adesso basta! Smettetela tutti e ascoltatemi!» grida Bulma, ormai al limite dell’esaurimento nervoso. «Manca pochissimo al vostro turno, guai a voi se fate danni sul palco! Non siamo qui per farci riconoscere come al solito! Sono stata chiara!? E mi riferisco a tutti quanti. Ovviamente non a Trunks, l’unico che mi dà soddisfazioni!»
«Grazie mamma, ti voglio bene!» esclama dolcemente Trunks, mentre di nascosto mostra di nuovo il dito medio a Black, il quale in tutta risposta lo colpisce con un calcio sullo stinco.
«Ti ho visto, Black!» urla Bulma, avvicinandosi come un carro armato al Kaiohshin travestito. «Guarda che se fai ancora dannare dico a Re Enma di sequestrarti il tè per un anno!»
«Nooo!!! Tutto ma non il tè, ti prego!» grida Black in preda al panico.
«Ecco, allora vedi di rigare dritto! E adesso, dammi il thermos che hai in mano. Non puoi portarlo sul palco, ti rende ancora più ridicolo di quanto già tu non sia vestito così da donna!»
«No, ti scongiuro! Un ultimo sorso almeno!»
«Dammelo e basta! Oh, finalmente…sembri un neonato col biberon! Ma…perché hai il thermos di One Piece?» chiede Bulma esterrefatta.
«Perché non guardo più Dragon Ball Super da quando mi hanno fatto uscire dal cast. Adesso seguo solo One Piece perché c’è Barbanera! Nonostante sia un inutile mortale, lui sì che è un cattivo cazzuto a bestia, altro che Jiren!» risponde Black.
«Ah, contento tu…però non farmi perdere tempo, Black: dammi anche la fiaschetta che nascondi sotto la gonnellina. Lo so che bevi, puzzi di vomito e alcol da far schifo!» riprende Bulma.
«E va bene, eccola qui. Correggo il tè ogni tanto, è un problema? Come spiegavo a questi stupidi esseri mortali poco fa, da quando in Italia mi hanno ribattezzato Super Saiyan Rosa sono caduto in depressione. Io sono Rosè, cazzo. R-o-s-è!» scandisce Black sconsolato.
Bulma svita la fiaschetta e la annusa, inorridita, prima di replicare: «Io, che sono una signora, quando voglio bere per dimenticare mi prendo il rum invecchiato di almeno 23 anni, mica questo intruglio. Che schifo è?»
«È la Grappa del Contadino…al discount degli Inferi non vendono lo Zacapa» conclude Black, evidentemente imbarazzato.
«E voi tre scimmioni, non ridete! Ne ho anche per voi! Allora, Goku, comincio da te: fammi vergognare solo una volta e vedi come dico a Chichi di mandarti a lavorare nei campi per i prossimi anni ininterrottamente! Ti farà rimpiangere di non essere vissuto ai tempi delle piantagioni di cotone prima della Guerra di Secessione Americana, chiaro?!»
«Va bene, Bulma. Sei malvagia però…» risponde Goku, visibilmente abbattuto.
«E tu, Vegeta…guarda che ti sequestro la Gravity Room per tre mesi, ok?!»
«Tzk, maledetta donna!» replica il Principe digrignando i denti.
«E infine, Gohan…dammi subito l’orologio di Great Saiyaman! Guarda che ho capito cosa hai in mente! Guai a te se solo ci provi! Vuoi forse che telefoni a Videl per ricordarle di quando ti sei fatto baciare da quella sgualdrina attricetta da quattro soldi?! Lo so che in pubblico si è comportata da ragazza matura e comprensiva, ma so anche che in privato ti ha riempito di mazzate!»
«N-no Bulma, per favore, ecco, tieni pure l’orologio!» risponde Gohan, pallido come un fantasma.
«Perfetto, ci siamo capiti direi! Ora andate a prepararvi per salire sul palco, tra qualche secondo verrete chiamati dai giudici!» esclama Bulma, sorridendo al gruppo di Saiyan e al contempo fulminandoli con lo sguardo.
 
Intanto, al tavolo della giuria, il giudice capo sta attraversando un brutto momento. La gara procede da ore e ormai il poveretto è stremato, attorniato dai suoi collaboratori.
«Non ne posso più, fate scendere questa ennesima Harley Quinn!» dice esasperato il giudice, con le mani fra i capelli. «Ma quante ragazze vestite così abbiamo visto oggi?!»
«118 Harley Quinn, capo. E tutte nella versione di Margot Robbie, nessuna vestita da giullare come una volta!» risponde un collaboratore. «Inoltre abbiamo già valutato 75 Joker e 52 Batman!»
«Sì davvero, non ne posso più!» riprende il giudice. «Quante erano le Guerriere Sailor poi?»
«69 in totale, capo! E poi c’erano anche 33 vestite da Elsa di Frozen, una decina delle quali con il cane travestito dal pupazzo di neve Olaf al guinzaglio!» replica un altro zelante assistente. «Ma non si preoccupi, signore, gli ultimi tre coslpay ci mostreranno qualcosa di diverso. Ci sono due gruppi e un ragazzo!»
«Speriamo…un’altra Harley Quinn o l’ennesimo Joker e vado a buttarmi giù dalla finestra!» grida il giudice, ormai al limite dell’esasperazione.
«No, no, non si preoccupi. Questo gruppo fa i Power Rangers! Venite ragazzi, tocca a voi!» esclama il primo assistente.
Il gruppo di Saiyan sale sul palco e si dispone come aveva detto loro di fare Bulma. Goku in mezzo e più avanti, Trunks e Gohan alla sua destra, Black e Vegeta alla sua sinistra.
«Ma perché si sono tinti i capelli e non hanno messo i caschi?» chiede il giudice a un collaboratore. «E poi, non avevano due ragazze da far partecipare al posto di quei travestiti? Quello con gli orecchini da tamarro e la gonna è inquietante! Pazienza, tanto credo che li farò vincere comunque…almeno fanno qualcosa di diverso!»
«Siete tutti pronti?!» grida Goku improvvisamente, tenendo le braccia dritte davanti a sé per mostrare al pubblico il medaglione e venendo imitato dai suoi quattro compagni. «Trasformazione!»
Gohan: «Mammut!»
Black: «Pterodattilo!»
Vegeta: «Triceratopo!»
Trunks: «Smilodon!»
Goku: «Tirannosauro!»
Per poi concludere con un urlo disumano e mettendosi in pose improbabili: «Power Rangers!!!»
La platea resta in silenzio. Il disagio si taglia a fette nell’aria. Qualche timido applauso e le urla di incitamento di Bulma ravvivano un po’ l’atmosfera.
«Bene ragazzi, siete in testa. Ora andatevene che non vedo l’ora di tornarmene a casa!» dice il giudice capo ormai esasperato.
«E vai, Vegeta-sama è sempre il migliore! Prostratevi! Ah, ah, ah!» ride Vegeta, beandosi davanti al pubblico.
 
«Ok, i prossimi!» chiama l’assistente del giudice.
Cinque strani elementi salgono sul palco. Sono un gruppo insolito, abbastanza inquietante agli occhi della gente che li scruta un po’ perplessa.
I cinque iniziano uno strano e folle balletto. Non c’è che dire, sono affiatati. Sembra che stiano preparando da anni questa scenetta.
«Oddio, non ci posso credere!» grida Vegeta in preda all’ira.
«Ma da dove sbucano questi?!» si domanda Goku, sconcertato.
«Oh, no…» commenta Gohan, allibito.
I cinque misteriosi personaggi interrompono bruscamente le loro folli movenze e si mettono ognuno in una posa diversa.
«Rekoom, il migliore!» grida il primo, un energumeno con la cresta rossiccia e la faccia da scemo del villaggio.
«Butter!» esclama un altro spilungone dalla pelle bluastra e gli occhi rosso fuoco.
«Jeeth!» urla un soggetto un po’ più basso, con la pelle rossa e i lunghi capelli bianchi, inginocchiandosi e portando in alto le braccia.
«Guldo!» dice un nanerottolo grassoccio e verdognolo con quattro occhi, inginocchiandosi anche lui.
«Ginew!» sbraita l’ultimo del gruppo, dando le spalle al pubblico e guardandolo da sotto le proprie gambe divaricate. Ha la pelle violacea e due corna nere in teste.
«Squadra Ginew, in azione!» urlano i cinque in coro, interrompendo l’esibizione.
Il pubblico è in visibilio. Applausi, grida di gioia. Un plebiscito.
 
«Fantastici, fantastici!» esclama il giudice capo alzandosi in piedi. «Questi sono dei geni, dei precursori! Altro che il gruppo di prima che è andato a ripescare i Power Rangers dagli Anni ’90! Ho capito tutto: hanno tratto il loro cosplay da Ready Player One, l’ultimo capolavoro di Steven Spielberg! Finalmente una cosa nuova! Non so da cosa siate vestiti, ragazzi, ma all’interno di Oasis, il mondo virtuale in cui si svolge la trama di quel film, c’è davvero di tutto e di più: Godzilla, Gundam, King Kong, Jurassic Park, la DeLorean di Ritorno al Futuro…di sicuro ci siete anche voi da qualche parte! Siete uno dei famosi Easter Eggs nascosti nel film di cui parlano tutti! Magnifico! Chiudiamo qui la gara! Siete voi i vincitori dell’abbonamento al manga di Dragon Ball Super!»
«Eh?! Che roba è Ready Player One? Cosplay?! Io avrei sprecato il permesso premio per buona condotta che ci ha concesso Re Enma per il manga di Dragon Ball Super?! Noi non lo seguiamo neanche, ci hanno escluso dal cast!» esclama Ginew, allibito.
«Ma capo, non ci avevi detto che questi erano i provini per Amici di Maria De Filippi?!» chiede Rekoom.
«Sì, io voglio sfondare nella danza e nel canto!» grida Jeeth.
«Io volevo fare un selfie con Stefano De Martino!» protesta Butter.
«Mi avevi promesso un autografo di Maurizio Costanzo!» si lamenta Guldo.
«E va bene, scusatemi, ho sbagliato! Sono stato per anni nel corpo di un rospo, potrà anche capitare che mi sfugga qualcosa ogni tanto! Adesso provo almeno a chiedere se ci possono dare i DVD dell’ultima stagione delle Winx al posto di quello stupido manga!» conclude Ginew, visibilmente scocciato.
 
«Mi scusi, signor giudice, veramente mancherei ancora io nella gara di cosplay. Sono l’ultimo iscritto!» dice Yamcha, apparso improvvisamente sul palco.
«Dai ragazzo, non farmi perdere tempo. Sono stanco, voglio tornarmene a casa. E poi, scusa, ma ti sei vestito da Arlecchino? Guarda che qui mica festeggiamo il Carnevale oggi!» lo deride il giudice.
«Ma…veramente io sarei vestito da It! Ho anche il palloncino!» protesta Yamcha.
«Sì, come no, e mio zio è Napoleone! Dai, vai a fare un giro nel padiglione di Harry Potter e lasciami andare a casa. La gara è finita!» sentenzia il giudice.
«Uffa, non posso avere un ruolo decente in Dragon Ball Super e non riesco ad averlo neanche in una fan fiction così demenziale…nemmeno questo autore capisce quello che provo!» piagnucola Yamcha, incamminandosi sconsolato a testa bassa tra la folla con in mano il suo palloncino.
 
«Kakarot! Ora ti ammazzo, lo giuro! Mi hai fatto conciare come un cretino davanti a tutti per farmi perdere contro quel nanerottolo puzza-fiato che avevo decapitato con le mie stesse mani su Namek!!!»
L’urlo di Vegeta esplode in tutto il suo fragore all’interno del Comicon. Il Principe si straccia di dosso la parte superiore della calzamaglia e aumenta in modo vertiginoso la sua aura, in preda alla rabbia, mandando in frantumi tutte le vetrate e provocando preoccupanti crepe sui muri. Supera persino il livello del Super Saiyan Blue: neanche contro Toppo in versione Hakaishin era sembrato così determinato a potente agli occhi dei suoi compagni. Spezza a metà il suo tridente da Blue Ranger e lo scaglia in preda all’ira tra la folla, abbattendo un paio di Joker che stramazzano al suolo privi di conoscenza.
«M-ma…Vegeta, come potevo sapere che sarebbe venuta qui anche la Squadra Ginew? E perché è colpa mia?!» si giustifica Goku, indietreggiando impaurito.
«Ah, ah, ah! Quanto godo per la vostra disfatta, stupidi e inutili esseri mortali!» sussurra Black in un orecchio a Trunks mostrandogli al contempo il dito medio.
«Ok, basta! Ora mi strappo anch’io questa roba gialla di dosso e prendo la spada!» urla Trunks, con gli occhi che ricominciano a velarsi di bianco in preda alla rabbia più estrema. «Ti risbatto negli Inferi tagliato in talmente tanti pezzettini che il tuo caro Zamasu potrà divertirsi a fare un puzzle!»
Parte del soffitto inizia a cedere. La terra trema.
«Ehi ragazzi, ma cosa state combinando?! Ho sentito un boato pazzesco dal padiglione qui di fianco e sono venuto a controllare!» esclama Junior, visibilmente provato da circa sette ore di sessione autografi, atterrando accanto ai suoi amici di sempre.
«Ma quello è Junior, il GodTuber!» grida un Batman tra il pubblico.
La folla inizia a correre in massa verso di lui, travolgendo tutto e tutti. Anche Yamcha viene calpestato da centinaia di persone e nessuno avrà più sue notizie in questa fan fiction. Se qualcuno fosse interessato, probabilmente farebbe bene a rivolgersi al Drago Shenron.
«Facci vedere la Mafuba!» implora una Harley Quinn. «Noi ti amiamo!» urlano in coro una Sailor Moon e una Sailor Venus. «Voglio una reliquia del tuo mantello!» grida una Sailor Mercury. «Hai sciolto il mio cuore di ghiaccio, tu, con quell’aria da ragazzaccio!» gli canta una Elsa di Frozen intonando un’improbabile melodia disneyana.
Junior cerca di fuggire, ma la situazione ormai è degenerata.
«Papà, approfittane per scappare!» suggerisce Gohan a Goku, il quale non se lo fa ripetere due volte e vola via a tutta velocità per cercare di sfuggire a Vegeta.
Il Principe dei Saiyan, furente, si lancia in volo al suo inseguimento e sparisce all’orizzonte lasciando una scia luminosa blu alle sue spalle.  Queste le sue ultime parole udite dalla folla:
«Ti prenderò, Kakarot! Te la farò pagareee, maledetto mentecatto!!! Hai ferito l’orgoglio di Vegeta-sama!!! Adesso ti faccio vedere io dove te lo ficco il tuo Ultra Istintooo!!!»
 
 
 
 
 
Note finali
Ringrazio chiunque sia riuscito ad arrivare fino al termine di questo diluvio di parole in libertà.
Ho cercato di dare spazio a tanti personaggi e di caratterizzarli il più possibile, nonché di prenderli in giro un po’ tutti, compresi i miei preferiti.
Dato il contesto piuttosto demenziale mi sono concesso qualche termine un po’ così, spero che abbiate apprezzato anche questa scelta.
In definitiva, spero soprattutto di avervi strappato qualche sorriso!
   
 
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