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Autore: lmpaoli94    26/03/2018    1 recensioni
Salve a tutti! Questo racconto che sto scrivendo risale ad un mio sogno ricorrente che facevo quando ero piccolo e giocavo a Super Mario 64. Un sogno che non mi ha mai abbandonato e che ricordo anche a distanza di anni… Spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bowser, Luigi, Mario, Peach, Yoshi
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Mario era ammutolito.
La paura si era impadronito di lui.
Corse come un pazzo verso la cucina per sapere dai servitori se l’avevano vista da qualche parte.
Ma nessuno sapeva niente.
«Accidenti, ma dove può essersi cacciata?!» gridò esasperato Mario in preda al panico e alla rabbia.
«Vedrai che sarà da qualche parte… Il castello è immenso è vero, ma non può scomparire per sempre» fece Toad il servitore.
«Andatela subito a cercare. Quando avrete sue notizie, vi prego di avvertirmi.»
«Sì» fecero in coro i numerosi Toad che lavoravano in cucina.
Oltre ad essere impaurito per la salute cagionevole della sua principessa, Mario era furioso e arrabbiato con il mondo.
Non riusciva a perdonarsi del perché l’aveva lasciata sola.
Doveva rimanere con lei.
A qualsiasi costo.
Adesso, non sapeva dove andarla a cercare.
Il castello era veramente enorme.
Da dove poteva iniziare?
«Trovato nulla?» domandò ad uno dei servitori appena lo incrociò sulla scalinata principale.
«Mi dispiace Mario, ma sembra che sia stata inghiottita dalla terra. Io e i miei compagni l’abbiamo cercata dappertutto» rispose Toad affranto.
«Continuate a cercarla! Continuate! Non mi darò pace finchè non verrà ritrovata!» fece Mario con tono furente.
«Va bene.»
Salendo la scala principale, si diresse in camera sua per vedere se ci fossero state anomalie di ogni genere.
Ma purtroppo era tutto in ordine.
Dal letto al suo armadio.
Anche se nel quadro attaccato alla parete c’era qualcosa che non gli tornava.
“E questo? Non l’avevo mai notato…”
Il quadro raffigurava la principessa in giovane età.
Su per giù aveva avuto dieci anni.
Stava giocando nel giardino del suo castello intenta a correre dietro ad una farfalla.
“Com’era graziosa” pensò dolcemente.
Ma nella figura c’era qualcosa di molto strano.
Sotto la tela dove era raffigurato il dipinto, c’era disegnato un altro disegno.
Decise di prendere il quadro per fissarlo meglio controluce.
Ma niente.
Il quadro non voleva staccarsi dal muro in nessun modo.
Aspettò qualche minuto per far sì che il sole inondasse il dipinto con i suoi raggi solari.
Ed ecco che il suo cuore mancò un battito.
Sotto la raffigurazione della principessa Peach, era raffigurato il nemico di una vita: Browser.
“Ma non capisco… Perché lui?”
Si diresse fuori dalla stanza per parlare con il capo della servitù.
«Toad, vieni subito in camera della principessa!»
Il piccolo funghetto, spaventato, raggiunse Mario.
«Che cosa c’è, Mario?»
«Tu che abiti in questo castello da più tempo di me, hai mai visto questo quadro raffigurante la principessa?»
Toad lo fissò con attenzione.
«Ora che mi ci fai pensare… No!»
“Come supponevo.”
«E non è tutto! Sotto la tela di questo quadro, c’è un’altra tela raffigurante il mio peggior nemico.»
«Stai parlando di Browser?»
«Sì, esatto… Sto cominciando a pensare che sia stato lui a portare questo quadro qua dentro.»
«Senza essere visto da nessuno? Mi sembra impossibile.»
«Ti ricordo che da quando io e la principessa ci siamo sposati, la sicurezza e la vigilanza nel castello è diminuita notevolmente.»
«Sì, tranne però la camera della principessa. È stato un tuo preciso ordine sorvegliarla ventiquattro ore su ventiquattro, non ricordi?»
«Allora come possiamo spiegare questo quadro?»
«Non ne ho la più pallida idea…»
«E soprattutto, da quanto tempo può essere qua?»
«Quando non hai trovato la principessa nella sua stanza, hai per caso notato questo quadro?»
«Non so dirti se prima c’era oppure no… Ero troppo preso dalla paura di averla persa un’altra volta» rispose Mario con tono affranto.
«Sento gli altri servitori se sanno qualcosa oppure no» rispose Toad mentre usciva dalla stanza.
«Toad?»
«Dimmi Mario.»
«Credi che riuscirò a trovarla?»
«Non so dirtelo per certo, mi dispiace… Ma di una cosa sono sicuro…»
«E sarebbe?»
«In questo castello c’è una forza oscura che piano piano sta riemergendo. E quel quadro misterioso ne è la prova inconfutabile.»
«Credi che potrebbe essere stato lui?»
«Molto probabilmente sì… Anche se sono convinto che potrebbe avere avuto un valido aiutante insospettabile.»
«Cercherò di fidarmi delle tue supposizioni, Toad. Speriamo solo che questo indizio ci porti a lei.»
«Mi metto subito alla ricerca di questo possibile individuo.»
«Se c’è qualcosa che posso fare… Qualsiasi cosa...»
«Controlla questa stanza da cima a fondo. Sono sicuro che uscirà fuori qualcos’altro… A più tardi» fece Toad lasciando solo Mario in preda a mille domande e a nessuna risposta.
   
 
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