Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: reesejordan    27/03/2018    11 recensioni
André, follemente innamorato, ha paura di rovinare la vita di Oscar. Lei più decisa lo spinge a prendere una decisione.
Spero vada bene il bollino arancione. Come sempre, non so come regolarmi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Uno di questi giorni sarò la sua rovina.

L'amo troppo e non so più resisterle. Proprio perché l'amo così tanto che cerco di controllarmi ma so che è una battaglia che perderò e purtroppo finirò per rovinare lei, noi, ciò che siamo diventati. 

Stiamo insieme. Che cosa vuol dire per due come noi stare insieme? Stiamo insieme da una vita, spalla contro spalla, fianco contro fianco e adesso lombi contro lombi, corpo dentro corpo. 

Sto per impazzire. A dire il vero, ho già perso la ragione. L'ho persa poche settimane fa, dopo che dal gioco siamo passati alla realtà. In caserma, in città, a palazzo, mi guardava con occhi famelici, uno sguardo che non le avevo mai visto addosso. Mi cercava, a volte sfiorando, a volte stringendo le mie mani, di sfuggita. Eravamo abituati a guardarci, a toccarci, a stare vicini da bambini, ma in età adulta il nostro rapporto era cambiato. Ci eravamo accorti, cescendo, che non potevamo continuare a esprimere certe confidenze corporee. 

Lo sapeva che l'amavo, che la desideravo con ogni fibra del mio corpo, glielo avevo confessato come un uomo della peggior specie, un uomo che non meritava di essere chiamato tale. Allora perché si comportava così? Mi stava tentando. Mi stava uccidendo. Alcune settimane fa, quando ero già al limite della sopportazione mi ha chiesto di tornare a casa con lei e di portarle del vino in camera. Le ho versato un bicchiere, ma non l'ha nemmeno toccato. Si è avvicinata a me e mi ha detto con un filo di voce le parole che ci hanno sconvolto la vita. André, voglio essere tua moglie. 

Da quel momento in poi, non ci siamo più guardati indietro. Ci siamo guardati dentro. Ho scoperto sotto quella camicia di foggia maschile, una donna inesperta e accogliente, matura e obbediente, irrequieta e eccitante. Il suo corpo era una pietra preziosa grezza che ho scalfito freneticamente con il mio, ignaro di aver trovato un tesoro.

Non sapevo che il suo corpo fosse ancora puro e intatto. Quando ho visto quel suo sangue innocente, quando ho sentito il suo gemito consenziente, ho capito che ero perduto. Si è concessa a me con fare arrendevole e disarmante. Giravano nella stanza le sue parole come una litania che avrebbero convertito un miscredente. Giravano nella mia mente le sue parole come imprecazioni che avrebbero fatto portare alla perdizione un santo. Sono tua. Solo tua. Per sempre tua. Come può la mente di un uomo immamorato della donna che gli fa dichiarazioni così profonde e potenti ragionare, rimanere lucida? Un unico barlume di saggezza rimasto del mio senno delirante mi ha permesso di allontanarmi e scogliermi fuori di lei, nonostante le sue proteste.

In queste settimane non ci siamo dati tregua. Ci siamo attaccati l'uno al corpo dell'altra sorreggendoci con braccia e gambe, sfamandoci con lingue, labbra, respiri. Abbiamo fatto l'amore quasi tutte le notti. Nei posti più disparati e impensati. Quando non potevamo unirci di notte, rincorrevamo le albe per trovarci. La melodia che si sentiva nell'aria era composta dal rumore dei nostri corpi e dai nostri "ti amo", ripetuti all'infinito. Prima l'amavo con tutto il cuore. Adesso che l'amo con il cuore e il corpo non posso più tornare indietro. Prima mi allontanavo da lei, cercando di darle il suo spazio. Adesso non posso più lasciarla. Non posso staccarmi da lei. Solo la morte gelosa può cercare di strapparmi dalla mia donna. La mia Oscar.

Sono possessivo e posseduto. A breve esaudirò il suo desiderio, le darò tutto il mio amore. Lei me lo chiede tutte le volte, supplicante. Finirò per accontentarla, cederò alla tentazione e le darò un figlio mio, suo, nostro. Cerco di aggrapparmi con le unghie ad ogni appiglio disponibile. Che futuro potrebbe avere un figlio nato da un servo e la sua padrona? Anche se si amano con ogni respiro, con ogni battito, con ogni parte del corpo, della mente, dell'anima ...i problemi che dovrà affrontare sono tanti, troppi.

Ieri notte, mi sono arrabbiato e le ho urlato contro di smetterla. Le ho spiegato che non avrei più resistito e che avrei fatto un gesto irreparabile. L'avrei fatta soffrire. Sarebbe finita nei guai. Sono solo un uomo dalla carne debole e dal cuore innamorato. Voleva buttarci entrambi dall'orlo del precipizio. Sembrava aspettare solo il momento in cui avrei rovinato lei, noi e ciò che siamo diventati. 

Si è avvicinata a me, determinata, sicura e mi ha trafitto con quel suo sguardo infuocato dalla passione. In tutta la mia vita ho imparato a conoscere, amare, assecondare quello sguardo. In queste settimane mi ha conquistato, dominato, soggiogato. Oscar mi ha accarezzato, baciato, abbracciato. Le sue mani nelle mie. Le sue labbra vicino alle mie, ha sussurato parole che avrebbero dato alla luce una nuova vita. 

- André, il nostro amore non è la nostra rovina. Un figlio tuo non è la mia rovina. È la mia salvezza.

Sono impazzito.

Nei mesi a venire mi preparerò a proteggere lei, noi, ciò che ci salverà.

***

La sua benedizione è una os a parte, che continua con questo racconto.
   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: reesejordan