Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: mar89giss93    29/03/2018    1 recensioni
Richard Smith, economista statunitense, torna a casa dopo aver passato una serata in un locale a luci rosse, "Elusive Seduction". Ossessionato da una donna di cui ha intravisto solo un tatuaggio, chiederà aiuto ad una psicologa che cercherà di distoglierlo da questa "seduzione sfuggente". Scoprirà chi si cela dietro il tatuaggio oppure continuerà a cadere nel peccato?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’ultimo colloquio con la dottoressa Banks mi ha lasciato stravolto, ha annientato tutte le mie certezze.
Quasi non sento più nulla, tranne questi pensieri, queste parole, che come stilettate irrompono nella mia testa.
Non mi sono nemmeno accorto che è già Primavera.
Ho sempre pensato di dare agli altri un immagine di me seria, elegante, rispettabile ma, forse, ho  sempre sbagliato tutto. Non so più nulla.
Possibile che gli altri possano schernirmi? In trentacinque anni sono stato sempre sicuro di me, attento al mio aspetto, misurato con le parole ed ora scopro che la gente potrebbe avvicinarmi  solo per la mia posizione sociale, solo e soltanto per il proprio tornaconto.
Che sia sempre stato, solo, un povero ingenuo?
Questa donna mi fa porre domande a cui non avrei mai pensato di desiderare delle risposte e non so ancora se colei che mi scatena tutto questo è la Banks o la misteriosa femme fatale dell’Elusive.
Malgrado ciò il pensiero che quest'ultima non mi desideri più, dopo quell’unica volta insieme, mi fa ribollire il sangue.
Io la desidero ancora, la bramo, la sogno…
Possibile che lei sia riuscita a dimenticarmi così facilmente?
Possibile che conosca realmente la mia identità e che creda che non sia degno di vedere il suo volto?
È mai possibile che sotto il mio corpo, tra le mie mani e dentro la mia bocca non abbia goduto quanto me?

Eppure sono sicuro che mi sfugge qualcosa ma non so bene cosa!

Maledetta donna!
E poi sarei io lo snob e il casanova!
Donne, tutte uguali… tutte strane, streghe perverse che incantano gli uomini, ecco cosa sono!

Intanto il fischio dello smartphone mi avverte che Finn mi ha girato una foto con delle pratiche: “Sporcaccione mancano le tue firme! A chi pensi invece di concentrarti?” non si smentisce mai!
Noto che è ancora online e con un messaggio vocale gli rispondo: “A tua sorella!”.
Mentre riempio il mio bicchiere con del buon whisky ascolto la sua risposta: “Ottimo, allora dille di raggiungere il tuo appartamento e di portarsi dietro qualche sua calda amichetta per me. Ci vediamo da te tra poco!”.

 Il solito pagliaccio!

Il mio stomaco brontola, spero che si porti dietro del buon cibo e non i soliti panini farciti il cui odore si sente fino ad un kilometro di distanza!
Sul cibo sono molto selettivo, se il mio naso non approva evito di mangiare.
Stessa cosa vale per le donne, se non hanno un buon profumo non mi stimolano, non mi attirano.
Ho gusti molto decisi sulle fragranze femminili, non che mi ritenga un gran intenditore ma ogni volta che ho fatto un regalo di questo genere ad una donna ho sempre fatto centro!

Suona il citofono… Strano! Possibile che Arthur non mi abbia avvertito? Che si sia allontanato senza avvisarmi?
 “Sì, chi è?”
“Sei nudo o posso salire?”
“Sali idiota!!”
Doveva capitare proprio a me un amico così stupido?
Il bello, di questo ridicolo teatrino, è che sento le sue risate fin dietro la porta!
Dopo averla aperta mi ritrovo il suo ghigno idiota stampato sulla sua faccia. La cosa riesce ad irritarmi ancora di più!
“Tu sei proprio cretino! Non sei normale, non sai cosa sia la vergogna! Sono cose da gridare ad un citofono, secondo te?”
“Su con la vita, Yeti! Da quando sei diventato così poco spiritoso, mio sexy uomo delle nevi?”
Mi risponde, quasi, senza guardarmi in faccia mentre entra nel mio appartamento.
Ovviamente non può farmi mancare il suo ultimo, benevolo, commento: “Sembri una vecchia signora!”
Roteo gli occhi mentre chiudo la porta e sbuffando gli chiedo cosa ha portato da mangiare.
Lui solleva i sacchetti che ha tra le mani ed esclama, tutto soddisfatto: “Cheeseburger, coca e patatine!”
Ecco, lo sapevo! “Dovrei mangiare ancora queste schifezze secondo te? In ufficio non basta?”
“Non lamentarti Rich, proprio perché ti voglio bene ho portato anche dell’insalata, contento principino?”
“Smettila di canzonarmi Finn, non è aria!”
Si accomoda sul divano e mi risponde: “Oggi ti sei svegliato con il broncio?”
“Lasciamo perdere, non mi va, ok? Non sono in vena di cazzate.”
“Cos’altro ti è successo, adesso? Posso saperlo?”

Mentre finisce di pormi la sua domanda, mi accomodo sulla sedia, accanto al tavolo, e porto una mano alla nuca per massaggiarla.
Mi sento teso, un fascio di nervi. “Non lo so Finn, sto pensando continuamente all’ultima seduta che ho avuto con la psicologa. È stato tutto strano… Meglio ancora assurdo!”
“In che senso?” “In ogni senso!” gli rispondo esasperato.
Finn si stende sul divano e mi dice: “Qualcosa di più specifico?”

Ad un tratto un’idea mi ronza nel cervello e metterla a tacere per me è impossibile:“Posso farti una domanda, Finn?”
Strabuzza gli occhi e mi risponde: “Eh? Certo, dimmi!”
“Che genere di persona credi che io sia? Rispondimi sinceramente!”
“Rich ti sei bevuto il cervello?” Mi dice guardandomi come se avesse visto un fantasma.
Ma io non sono intenzionato a mollare la presa: “Tu rispondimi!”
A questo punto volta il viso verso il soffitto e chiude gli occhi.
Vedo chiaramente che, mentre aggiusta uno dei cuscini del divano sotto la sua testa , sta soppesando le parole da dirmi.
Valuta come rispondermi.
Quando apre gli occhi decide, finalmente, di aprire anche la bocca: “Rich cosa dovrei dirti? Siamo amici da una vita. Ho grande stima di te, altrimenti non ti avrei assunto come mio braccio destro.”

Maledizione! Sta deviando la mia domanda! Di una risposta così impersonale non me ne faccio niente!

“Finn, voglio sapere che tipo di carattere credi che io abbia. Credi che sia una persona senza cuore? Un ricco che, con i suoi soldi, vuole dominare gli altri? Che vivo solo per i soldi e per il sesso? Che non so guardare oltre la punta del mio naso?”
Mentre pronuncio queste parole Finn gira il volto verso di me.
Si mette seduto e con voce ferma interrompe il fiume delle mie parole.
Sembra di essere di nuovo a lavoro, in ufficio, mentre assume il cipiglio severo del capo.
Usa lo stesso tono di comando: “Ferma Rich! Dimmi chi ti ha messo queste cazzate nel cervello!”
“Continui a non rispondermi: lo pensi o no?
“Certo che no! Ma scherzi? Ti conosco troppo bene! Tu sei esattamente l’opposto!”
Lo guardo negli occhi e gli chiedo: “Non lo stai dicendo solo per non ferirmi, vero?”
Risoluto, mi risponde: “Adesso sei tu che offendi me se credi che ti mentirei vedendoti così sconvolto! Richard, che diavolo ti sta succedendo?”
“Perdonami Finn! Non sei certo il tipo che non dice ciò che pensa. Scusami!”

Dopo aver pronunciato queste parole abbasso la testa. Mi sento pieno di insicurezze, quella donna, con le sue sentenze, mi ha reso insicuro.
“Continui a non rispondermi: come sei arrivato a pensare tutte queste cose assurde sul tuo conto?”
“La psicologa”, due semplici parole che spiegano  chi mi sta portando verso l’esasperazione!
“Che cazzo ti ha detto?”
“Mi ha stroncato, mi ha fatto quasi a pezzi! Tutto è iniziato durante la seduta in cui abbiamo parlato di mio padre. Mi ha chiesto cosa penso di lui, dei suoi esordi in politica, la vita della nostra famiglia, tutto. Alla fine mi ha congedato dicendomi che aveva bisogno di pensare alle mie parole. Durante l’ultima seduta, invece, abbiamo parlato dell’Elusive.”
“Era ora!” risponde poggiando i piedi sul tavolino posto davanti al divano.
“Avrei preferito non parlarne, credimi!”
“Stai girando intorno alla questione, Rich! Vuoi parlarmene o no?”

Dalla mia sedia punto il mio sguardo nel suo, voglio cogliere ogni segnale del suo viso per capire se è già a conoscenza di quello che sto per rivelargli: “Sai che le ragazze del locale non sono bendate? Che possono vedere il loro partner?”

Finn sgrana gli occhi, mi guarda a bocca aperta… No, chiaramente non ne era a conoscenza.

“Come? Scusa? Credo di non aver capito bene”
“Hai capito benissimo, invece.”
Si alza in piedi e comincia a camminare avanti e dietro per la stanza.
Vedo che sta elaborando l’informazione ricevuta e non è difficile immaginare cosa stia pensando: “Aspetta un attimo… Frena amico, mi stai dicendo che le donne di quella sera…” “Si Finn, potrebbero averci riconosciuto!”
“Assurdo! Come lo hai saputo?”
“È qui che la faccenda si complica: me l’ha rivelato la Banks!” Finn boccheggia, non ha parole ed io non posso, certo, dargli torto.
Abbasso di nuovo la testa e continuo a parlare: “Dice di essersi informata sul locale… Sa per certo che la donna che ha fatto sesso con me sa chi sono e che, probabilmente, non vuole rivelarsi per via delle chiacchiere, del gossip. Dice che ha paura del mio stile di vita!”
“Si è informata sul locale, hai detto?” Mi guarda socchiudendo gli occhi.
Dove vuole andare a parare?
“Si, esattamente.”
“E ha detto che, secondo lei, quella donna non vuole avvicinarsi a te perché, in un certo senso, ti teme, giusto?”
“Sì! Quindi? Cazzo Finn, mi stai tenendo sulla spine e il tuo camminare avanti e dietro mi fa girare la testa! Dimmi cosa stai pensando!”
Finalmente si ferma ma non ha ancora intenzione di dirmi apertamente quali strani ingranaggi si stanno muovendo nel suo cervello: “Secondo me, quella ragazza, non può non venire da te solo per delle voci di corridoio… Quindi mio caro Rich, mi duole dirtelo, ma forse non sei stato una scopata da ripetere per lei…” Ovviamente non posso lasciarlo continuare.
Va bene essere confusi ma nessuna donna si è mai lamentata delle mie prestazioni : “Credimi Finn urlava e come la ragazza!”
“Magari lo faceva solo per far terminare presto quell’agonia!” e ride, che amico idiota!
“Piantala di dire cazzate, idiota!”

 Si accomoda ancora una volta sul divano e continua a dirmi, alzando le braccia in segno di resa: “Scusa amico, non ho resistito. So che sei un grande tombeur de femmes!” Direi che la mia faccia esprime esattamente cosa sto pensando, infatti riprende subito la parola.
“Tornando seri: Rich, secondo me questa donna ti conosce. Nel senso che ha parlato con te, che fa parte, in qualche modo, della tua vita!”
“Cosa?” Sono scioccato, non avevo mai pensato a questo!
“Pensaci amico” continua a dirmi: “Sa chi sei, sa che non ti sei mai legato a nessuna donna, ma lo sa per certo. Non per voce di alcuni stupidi giornaletti scandalistici! Quindi il cerchio delle possibili opzioni si restringe di parecchio!”
“Cioè? Che vuoi dire Finn?”
“Le possibili candidate per la ragazza dell’Elusive non possono che essere tre donne! La prima direi Hanna Sancez, la tua ex. Lei ti conosce e forse quella sera si è riaccesa la passione!”
Scuoto la testa, un nome davvero assurdo: “No, impossibile io e Hanna siamo rimasti in ottimi rapporti e ci sentiamo, infatti ha vinto un concorso nel Queens. Manca dal New Jersey da mesi!”
“Ok, allora meno una! Passiamo alla mia seconda ipotesi: Megan Riggs, la tua segretaria personale. Potrebbe avere una cotta per te. Ho visto come  ti guarda!”
“Finn ci vedi malissimo! La leccapiedi è sposata e con una donna quindi, come puoi immaginare, non sono il suo tipo! Certo che dei tuoi dipendenti non conosci nulla!”
“Conosco le informazioni base: il davanzale prorompente e il suo gran bel culo!”
“Sei un maiale!”
“Si certo, come vuoi! Ora torniamo alle cose serie! Ci resta solo una persona Rich e l’ho tenuta per ultima perché penso che sia proprio lei la nostra donna misteriosa.” “E sarebbe?”
“La tua psicologa!”

Alle sue parole mi alzo in piedi di scatto facendo cadere la sedia su cui ero seduto.
Gli rispondo quasi urlando: “La dottoressa Banks? Ma che cazzo dici? Sei forse impazzito?”
Lui, ancora seduto, fa aderire completamente la schiena alla spalliera del mio divano e, guardandomi con un sorrisetto soddisfatto, incrocia le braccia al petto esponendomi la sua teoria: “Pensaci bene Rich! Quella donna ti sfida fin dalla prima seduta. Come poteva già conoscerti? Si, sei conosciuto ma associarti immediatamente a tuo padre… Dai non siete i reali d’Inghilterra!”
Pensandoci, forse, la cosa potrebbe avere senso: “In verità mi ha subito domandato se mi piace stare sotto i riflettori. Quando le ho risposto che preferisco esprimermi a luci spente ha avuto come un moto di stizza e mi ha rimproverato, dicendomi che non sono abitudini così salutari.”
Lo guardo mentre si sfrega le mani e, ridendo piano, mi dice: “Vedi? Qualcos’altro che potrebbe avvalorare la mia teoria?”
“Appena le ho detto le parole del tatuaggio, che ho intravisto sulla schiena della donna dell’Elusive, mi ha subito risposto che potrebbero appartenere ad una frase di Oscar Wild!”
“Così su due piedi?”
Alla sua domanda annuisco muovendo il capo e lui continua chiedendomi: “E la cosa non ti puzza?” “È parso strano anche a me.”
“E quale sarebbe la frase incriminata?”
“I can resist anything except temptation”
“Tentazioni… Dunque sei tu la tentazione a cui non può resistere!”

Ho bisogno di nuovo di bere del whisky.
Cazzo che situazione!
Bevo il mio bicchiere tutto d’un fiato e gli chiedo, ancora una volta: "Credi davvero che possa essere lei?"
"È un ipotesi che non mi sento di scartare, Rich... anzi!"

“Cazzo, maledizione!” Esclamo sbattendo il bicchiere sul tavolo del piano bar! “Come ho fatto a non pensarci prima? Quella megera mi ha persino detto di riordinare bene le idee e che tutto sarebbe stato più chiaro! Voleva che arrivassi a lei, secondo te?”
“Molto probabile, amico! Le donne fanno sempre le misteriose! Poi non ti sei ancora accorto di una cosa fondamentale, caro il mio ingenuo!”
Lo guardo senza proferire parola, invitandolo con un gesto della mano a continuare: “Perché secondo te la sua segretaria, il bocconcino biondo, quella un po’ strana… insomma come diavolo si chiama?” “Juliet!” Suggerisco prontamente.
“Sì esatto! Juliet! Te la trovi sempre dietro, non ci hai mai pensato? Magari ti spia, cerca di intrufolarsi nella tua vita per poi raccontare tutto, da buon cagnolino addestrato, alla sua padrona!”
“Lo sapevo! Ho fatto bene a non darle corda. Soprattutto durante la sera in cui hai infilato la tua lingua nella bocca della sua amichetta! A proposito non mi hai detto come è andata a finire!”
“Semplice: le ho dato il colpo di grazia. Adesso, anche lei, ha il marchio Davis!” Dice compiaciuto, chiudendo gli occhi e sospirando.
“Immagino che sia finita con -è stato bello, tanti saluti-, o sbaglio?”
“Rich non farmi il sentimentale, ti prego! Chiamerà la pupa quando avrà voglia di un altro giro”
Non posso fare a meno di sogghignare e di dirgli: “Hai ragione, stupido io ad avertelo chiesto!”

Meglio riprendere il discorso, ho bisogno ancora di confrontarmi con lui su alcune cose: “Comunque incontro spesso la biondina al bar vicino al nostro ufficio eppure lo studio della dottoressa è molto lontano da lì!”
“Un altro punto a mio favore e poi Rich, siamo seri: una psicologa che si interessa di un locale del genere? Dai c’è stata per forza, almeno una volta! Quello, l’energumeno, disse che sono informazioni riservate. In un locale del genere non si può dire tutto a chiunque. Andiamo è la Banks non l’FBI!”

Lo guardo sconvolto… Mio Dio è davvero la Banks!

Finn mi guarda compiaciuto e dice: “Mi devi un favore fratello!”
Non posso fare a meno di rispondergli: “Tranquillo, appena risolvo questa situazione ti organizzo una seratina con i fiocchi!”
Finn ride, scarta il suo cibo e mi dice: “Eccolo il mio Rich! Vai da lei e sfidala. Mettila con le spalle al muro e falle sputare la verità! E se non lo fa strappale i vestiti di dosso. Se è davvero lei griderà più forte di quella notte! La panterona è ormai in trappola!”
“Puoi dirlo forte, Finn!”

Mi sento, finalmente, leggero!
E bravo Finn! Adesso anche investigatore!
Finalmente la situazione comincia a districarsi.
Sembra che la buona sorte stia tornando a farmi visita.
Mi è tornato anche l’appetito!
La prossima volta non mi sfuggirai cara dottoressa… o meglio cara Eleanor!
Sarai ancora mia!
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: mar89giss93