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Autore: A n o n y m o u s Rei    29/03/2018    2 recensioni
Derek Hale/Stiles Stilinski| 5+1| fluff&agnst| happy ending
Cinque volte in cui Stiles vuole chiedere a Derek di sposarlo + 1 volta in cui è Derek a farlo.
Dal testo:"Fino a due giorni prima Derek Hale era un nome, come tanti, in un elenco di giocatori che avevano vinto il campionato e un ricordo, vago, di tempi in cui la cosa peggiore che potesse capitare a Beacon Hills era il gatto della signora Costa che non sapeva come scendere dagli alberi sulla quale si arrampicava o qualcuno che, ad Halloween, tentava di intrufolarsi nel cimitero."
(3/6)
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: pre-Stiles Stilinski/Derek Hale; setting: s2; ma già le cose iniziano ad avere una faccia diversa; Alpha!Derek; Derek’s pack (+Kira and “Scott”); Scott non è il migliore amico del mondo in questa parte; pairings: past!Allison Argent/Scott McCall; pre-Allison Argent/Jackson Whittmore; hint!pre-Scott/Isaac/Lydia (sbatti le ciglia una volta di troppo e lo mancherai!); hurt/comfort; puppy pile; functional!Derek; Stiles aiuta il branco e Derek si fida.

 

Io ci sarò.
II° capitolo: ma passeranno sai

 

L’estate passa e Stiles si sfiora talmente tante volte la guancia che lo Sceriffo gli chiede se è successo qualcuno, o se qualcuna, si è finalmente fatto avanti.

Stiles ci mette dieci secondo a capire che si sta riferendo a Lydia, o qualsiasi  altra ragazza, lo abbia finalmente approcciato e magari anche baciato nello punto che continua a toccare e si trova a ridere perché, se solo sei mesi prima fosse successa una cosa del genere e fosse stata davvero Lydia, non ci avrebbe pensato due secondi a dirlo a suo padre. Nemmeno mezzo, probabilmente.

Invece ora si trova al centro della cucina, in una mattina d’estate come tante, troppi giorni dopo che Derek Hale gli ha sfiorato la guancia e sta per fare coming out a suo padre con la stessa leggerezza con cui parla della lacrosse, della scuola e di qualsiasi altro argomento futile che gli passi per la mente.

Alla fine della fiera suo padre la prende bene, se non fosse per il fatto che è Derek Hale il centro del tutto e i suoi vent’anni Stiles e tu nei hai ancora diciassette. Stiles tenta di fargli notare, più di una volta, che Derek non sa cosa prova per lui quindi non c’è proprio nessun problema e se rischia di farsi scappare che i suoi progetti non sono solo quelli di farsi notare da lui ma anche sposarlo beh, lo Sceriffo decide di ignorarlo.

Stiles non vuole davvero pensare a cosa potrebbe succedere il giorno in cui dovranno avere la conversazione: quella che comprende lune piene, artigli, zanne e lupi mannari.

-

L’estate passa, Stiles vede Scott dodici volte contate e le ultime sei sono una dopo l’altra perché manca una settimana all’inizio della scuola, sono entrambi indietro con i compiti di matematica e chimica e Allison Argent ha il tempismo di merda di mollare il suo migliore amico proprio in quel momento.

Il tutto si traduce in Stiles che fa i compiti per due, nella metà del tempo, e si dimentica di prendere l’adderall per due giorni consecutivi e si ritrova il primo lunedì di settembre a non riuscire a contrarsi abbastanza nemmeno per rispondere all’appello.

Harris lo mette in punizione dieci minuti dopo che ha messo piede in classe ma lo grazia con una A- per lo sforzo nella relazione e una misera C invece tocca a Scott perché signor McCall abbia almeno la decenza di imparare a copiare.
 

Incontrano Allison a metà giornata, mentre lei sta uscendo dalla mensa e ridendo con Jackson Whittemore, e Stiles non è davvero pronto a sentire un’altra ora e mezza di lamentele. Che Scott parli pure, le sue carote e il pensiero di Derek Hale sono molto più interessanti.

Anche perché sono due mesi che non lo vede e si deve fare forza, un giorno sì e l’altro anche, per non salire in macchina e cercarlo per la foresta.

Cosa che sarebbe inutile, gli ha fatto notare una sera suo padre, dato che ha cambiato domicilio e lo Sceriffo non è intenzionato a svelargli quello nuovo nemmeno sotto promessa di hamburger, bistecca e patate per tutto il resto del mese.
S
cott nemmeno s’accorge che Stiles non lo sta minimamente ascoltando.

Stiles spera solo che si rimettano insieme così almeno potrà far finta di saper cosa dire quando gli racconterà, di nuovo e tutto da capo, dei capelli di Allison, del suo sorriso o dei biscotti che la signora Argent ha fatto l’ultima volta che è andato lì a studiare.
A volte pensa che Scott si dimentichi di essere un lupo mannaro e che gli Argent sono cacciatori e la faccia da angelo di Allison non vuol dire automaticamente nessun tipo di rischio. Ancora una volta non crede che Scott lo ascolterebbe, nemmeno se fosse una questione di vita o di morte e Stiles si dice che no, non lo è, perché Allison stava ridendo con Jackson Whittemore e gli amori finiscono, sono al liceo e Scott ne troverà altre cento di Allison!

E forse questo l’ha detto ad alta voce ma il suo cervello non ce l’ha fa più, vuole solo dormire e vedere Derek Hale, farsi abbracciare e trovare una soluzione a tutto il casino che ha in testa e non gli pare una cosa tanto difficile. Se solo sapesse dove abita Derek.
Scott lo fissa, dritto negli occhi, come se lo vedesse per la prima volta dopo una vita e Stiles si trova ad uscire dalla mensa ancora prima che l’altro possa dire una qualsiasi cosa.

-
 

Alla fine Derek lo rivede e non succede in nessuno dei settanta modi che si era immaginato: apre la porta di casa ed è lì, seduto davanti al tavolo della sua cucina, una tazza di caffè tra le mani, Erica Reyes appoggiata al piano da cucina tra i fornelli e il lavandino che mangia, con tutta la tranquillità del mondo, una brioche.

 Vorrebbe dire qualcosa, tipo chiedere cosa ci facciano lì, come siano entranti, se gli manchi qualche rotella nel cervello o si siano dimenticati di chi è quella casa e cosa potrebbe succedere se quel qualcuno entrasse in quel momento ma non ha nemmeno la forza di fare un passo verso una qualunque direzione, figuriamoci parlare.
Derek lo afferra prima che possa lasciarsi scivolare per terra e rimangono lì, seduti sul pavimento, il viso di Stiles appoggiato alla spalla di Derek, finché Erica non gli passa un mars e Stiles si ricorda di non aver nemmeno pranzato.
 

-
 

Apparentemente c’è una cosa che gira per la città e sta iniziando a fare fuori troppe persone e attirando attenzioni sgradite. Erica la descrive come alta, verde e a scaglie. Stiles non sa bene se ci voglia più forza per ascoltare quello che stanno parlando, rimarcando, per la seconda volta a pochi secondi di distanza che è grande, verde e a scaglie o il fatto che Erica abbia il coraggio di provare a ripeterlo per la terza volta tanto che Stiles le tira contro una manciata di pop corn  per zittirla prima di corre a recuperare il pc in camera sua. 
Finisce per inciampare tre volte sulle scale e per due di slogarsi la caviglia, quando rientra in sala Derek lo guarda esasperato.

- 

Passano ore davanti al pc e ai libri che compaiono sul tavolo in un momento impreciso della ricerca, Erica è costretta ad andarsene prima di cena e Derek compra la pizza per entrambi. Quando Stiles gli chiede da dove vengono l’Alpha inclina la testa e indica la scrittura in corsivo, sulla prima pagina di un libro in latino, che recita Peter J. Hale, come se volesse significare tutto un mondo e probabilmente è così, perché se Peter fosse ancora vivo e sano probabilmente avrebbero già risolto il problema, trovato il colpevole e chiuso con il fatturato di cattivi soprannaturali fatti fuori in un mese.
Perché Stiles sa che Michael non era l’unico ad essere un poliziotto e che c’è una scrivania, da qualche parte tra San Diego e Sacramento, che è rimasta vuota e una tazza di caffè, in mezzo alle tante altre del dipartimento, che non verrà più usata. 

Ma spera di non rivederlo più, che rimanga polvere tra la terra e smetta, prima o poi, di tormentare i suoi incubi che puzzano di composti chimici e tradimento. O almeno pensa si quello l’odore che lo perseguita quando chiude gli occhi.

 

Occhi che, a quanto pare, hanno finito per chiudersi senza il suo permesso, perché si risveglia la mattina dopo sul divano, la coperta di pile che lo avvolge e un paio di libri sul tavolino da caffè con post-it giallo che lo avvisa che Derek tornerà quel pomeriggio per vedere di andare avanti con le ricerche ma che si fida a lasciargli i libri perché sa che sono in buone mani.
Il cuore di Stiles perde esattamente due battiti prima di tornare al suo andamento regolare e suo padre lo trova nella stessa posizione, venti minuti dopo, le guance ancora rosse e il sorriso da ebete stampato sulle labbra. Un unico pensiero per la testa, che si ripete uguale, per tutta la colazione e fa lo voglio sposare, lo voglio sposare.

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Alla fine capire di cosa si tratti è più facile che far ottenere a Derek le carte dell’affidamento di Isaac o trovare una soluzione per eradicare il problema, una volta per tutte. Se la prima cosa si risolve grazie ad un paio di sorrisi allusivi all’assistente sociale e un giro per il nuovo appartamento, la seconda è più un concentrato di caccia, Erica che ha la bocca troppo larga, Isaac che inizia a brillare e ottiene tutta l’attenzione di Scott e Lydia e Jackson, dannato essere umano, che si rivela essere quella cosa verde, grande e a scaglie. Controllato da un altro psicopatico liceale che non aveva nulla di meglio da fare nel weekend che mettere il naso dove non avrebbe dovuto e con una cotta per Allison. Alla terza? Alla terza ci penserà qualcun altro che Stiles non aveva mai tenuto in conto come possibile alleato.
Nelle due ore che rimangono bloccati nella piscina, Derek completamente paralizzato e Stiles spaventato a morte dalla possibilità di come tutto potrebbe andare storto, l’umano glielo chiede se c’è qualcosa di così speciale in Allison Argent che spinge tutti i ragazzi a buttarsi ai suoi piede e a creare mostri per avere la sua attenzione. Derek fa sfiorare le loro guance e mormora qualcosa che sembra, perché lo dice troppo piano e Stiles non ha il super udito grazie tante, no, non lo so davvero.

Scott sembra non arrivare mai ma questo non dovrebbe sorprenderlo più di tanto, dato che nell’ultimo della sua vita che va da quando si sono conosciuti a quel momento, non è mai stato, una sola volta, in orario. Stiles gradirebbe un cambiamento di programma e di abitudini prima che le sue braccia non ce la facciano più a reggere Derek e sia costretto a guardarlo affogare, magari affogando insieme a lui.

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Scott li raggiunge alla fine, quando sembra passato troppo tempo, le braccia di Stiles sono al limite dello sforzo e Derek lo guarda come se volesse dirgli di lasciarlo andare perché non ce la fa più e l’umano si sente colto dal panico perché non è una possibilità accettabile in nessun universo. Si trova a chiedergli se si fida di lui e, per la seconda volta in poco meno di tre ore, Derek fa sfiorare le loro guance e risponde di sì, che si fida, che non si fida di nessun altro e sa che è in buone mani e Stiles lo proteggerà. Non usa queste parole perché nei giorni buoni i suoi beta riescono a tirargli fuori dieci sillabe alla volta ma le loro guance sono ancora vicine e Derek non gli ha ancora chiesto i libri indietro nonostante ci siano dentro, nascoste tra le pagine, note e fotografie della sua famiglia. Derek si fida di lui e Stiles, se non fosse per il contesto completamente fuori luogo, e per la totale mancanza di una relazione tra di loro, glielo chiederebbe davvero di sposarlo. Una cosa che sua madre gli ha insegnato, una delle poche che ormai ricorda, è che la fiducia è parte fondamentale di un rapporto. Non puoi continuare ad essere amico di qualcuno di cui non ti fidi e allo stesso modo non puoi amare qualcuno che sai potrebbe tradirti, sarebbe solo masochista e Claudia gli ha insegnato che per amore vale la pena lottare ma non bisogna mai, mai, accettare un tradimento. E loro sono lì, nell’acqua, a gelarsi e si stanno fidando l’uno dell’altro, e probabilmente Stiles non ha ricevuto tanta fiducia in vita sua da nessun altro se non suo padre e la cosa dovrebbe terrorizzarlo perché potrebbe mettere un piede in fallo in qualsiasi momento e perdere tutto quello che sta costruendo con il ragazzo che ha, letteralmente, tra le braccia.

A salvarli, alla fine, ci pensa la ragazza che Scott sembra guardare come se fosse una qualche specie di divinità ma che, davvero, Stiles spera non diventi una nuova Allison perché una alla volta Scott.

Si butta in piscina senza nemmeno essersi tolta le scarpe e lo aiuta a portare Derek al bordo e poi a tirarlo fuori, come se non pesasse nulla. Il mostro verde, grosso e con le scaglie, kanima come apprenderanno da lì a poco, sparito dalla vista, e dall’udito, di tutti.

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Kira si presenta la ragazza, dopo aver tirato fuori entrambi e avergli passato degli asciugamani, kitsune continua poi facendo brillare gli occhi di arancione in risposta a quelli rossi di Derek.

Benvenuta nel branco risponde allora quello e Stiles butta la testa indietro, ridendo, perché è stanco, esausto, vivo, Scott lo fissa confuso e Derek ha fatto una battuta pessima. Finiscono tutti e quattro nel nuovo appartamento di Derek perché lo Sceriffo è in servizio, Melissa in ospedale e nessuno ha davvero voglia di stare da solo.
Isaac apre la porta ancora prima che l’ascensore sia arrivato e trascina Stiles verso il bagno e probabilmente la è, perché Stiles non vuole prendere una polmonite, non ci tiene davvero.

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Quando torna in salotto il divano è contro il muro e il pavimento è costellato di coperte, cuscini e lupi mannari e kitsune che formano una massa indistinta di corpi e voci che litigano per il film da scegliere.
Erica afferra Stiles per il braccio, e Gesù voi lupi mannari e la vostra mania di afferrare poveri umani indifesi e sballottarli a destra e manca, e lo lancia, Erica!, al centro del salotto, direttamente tra le braccia di Derek che sembra più sveglio di quanto probabilmente è. 
L’Alpha gli sorride prima di tirarselo contro il petto, faccia affondata tra il collo e la spalla e emette un suono che gli fa vibrare tutto il petto e assomiglia alle fusa che la gatta della sua vicina fa ogni volta che le da una grattatina dietro le orecchie.

Stiles sta per addormentarsi quando qualcuno gli tira un popcorn sulla testa e, tre secondi dopo, si trova a fare la lotta, rotolandosi per il soggiorno, con Isaac e non c’è niente, niente, di più soddisfacente di riuscire a metterlo ko e sentire Derek ridere.
 

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Stiles s’addormenta con l’immagine di una serata come quella ripetuta più e più volte, con lui più grande e una fede al dito, Derek che gli solletica i fianchi mentre il branco gli chiede di smettere di essere così che dopo dieci anni la fase luna di miele dovrebbe essere passata.

In mezzo alla strada, poco fuori dal centro di Beacon Hills, Chris Argent pianta una pallottola in mezzo alla fronte di Matt Daehler e Allison circonda il viso del kanima con la mani prima che le scaglie lascino il posto alla pelle e Jackson torni ad essere umano.

 

 

 








 


Angolo autrice.

*lancia il capitolo e scappa*

Precisamente non so dove stiamo andando o se questa cosa abbia ancora il senso originale dalla quale ero partita.

Spero che la prossima vada un po' meglio. Fatemi sapere.

A settimana prossima
R.

  
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