Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: giu95x    30/03/2018    0 recensioni
L'attesa è qualcosa inesorabilmente lenta, straziante, intangibile. Due donne che si preservano nella loro solitudine, che scoprono se stesse solo quando si dischiudono a vicenda, a spogliarsi l'una di fronte all'altra in modi prima sconosciuti.
Sarà vera la vita che portavano avanti o solo un'illusione distorta della realtà in cui si erano costrette?! Dolore, desiderio, Amore, sono cose che proveranno in modi profondamente spaventosi in un intreccio di incontri e del loro destino.
ATTENZIONE: romanzo in fase di pubblicazione, per chiunque volesse continuarlo può acquistarlo sul sito di bookabook!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono passate due settimane dal party e oggi è il giorno della riunione. Mi dirigo all'auto che mi è venuta a prendere, Il mio agente mi sorride appena apro al portiera per sedermi.

Gli devo molto, se sono dove sono ora è grazie a lui. Sono passata dall'essere un'anonima modella a cavalcare le più grandi passerelle e a conquistarmi alcune copertine. Poi gli ho detto il mio desiderio di invadere pure il grande schermo e adesso sono qui, davanti agli Studios Ford, e presto firmerò un contratto che dovrebbe rendermi felice ma non riesco ad esserlo del tutto visto il modo in cui me lo sono procurata. Avevo fatto dei casting ma non mi aveva mai detto per cosa fossero.

Marcus mi vuole bene, lo so, ma a volte vorrei solo che mi interpellasse per qualche decisione, lui però sostiene che 25 anni sono troppo pochi per capire cosa è meglio per me. Entriamo all'interno del vortice della porta girevole, la segretaria all'ingresso non appena ci vede si affretta ad alzarsi per raggiungerci. «Prego seguitemi!» Sono entrata mille volte almeno in questi studi ma mi sono sempre è solo diretta al piano dedicato ai servizi fotografici, quello per le riunioni importanti sta all'ultimo piano dove metto piede per la prima volta proprio in questo istante.

La ragazza cammina ancheggiando di fronte a noi scortandoci sino all'ultima porta del corridoio «Da questa parte!» apre, Ford e Connor sono già li che discutono amichevolmente, ci sono altre figure ma non gli do molta attenzione. Saluto tutti cordialmente e poi mi abbandono in una delle sedie libere. Io sono in ritardo, lo sono sempre, è una cosa a cui Marcus tiene particolarmente, che arrivi minimo 15 minuti dopo così che poi iniziamo subito. Eravamo partiti dai 5 minuti, poi piano piano sono aumentati e a me la cosa non dispiaceva, era il suo modo per farmi capire che, in fondo, non ero un qualsiasi pezzo di carne, ma uno un po' più pregiato.

Marcus si posiziona vicino alla finestra a guardare insistentemente l'orologio al polso, non gli è mai piaciuto aspettare soprattutto quando non capisce il perché...poi il perché si presenta circa dieci minuti dopo e ha la tua forma.

Entri a testa bassa, con un grosso paio di occhiali da sole neri a coprirti il volto, il biondo cenere dei tuoi capelli raccolti in uno chignon disordinato che a stento si vede sotto il cappuccio della felpa due taglie più grande, un uomo alto di colore che ti segue come un'ombra.

Ti siedi senza dire una parola, facendo solo un piccolo gesto con la mano a Ford che invece ti saluta col tono più rispettoso del mondo. «Bene, siamo tutti, possiamo iniziare!»

Connor si schiarisce la voce posizionandosi meglio sulla sedia che a stento lo contiene, apre un plico ed esce ad uno ad uno i contratti che prontamente ci passa. «Ho poco da dire, i vostri agenti sanno già tutto. È un progetto importante, con questo film vogliamo arrivare a superare il record di incassi della Ford Productions e sia io che Mister Ford siamo convinti che ci riusciremo.»

Guardo i fogli davanti a me, c'è una crocetta per ogni firma che devo mettere e inizio a farlo in un movimento meccanico. Kara Baker. Kara Baker. Kara Baker. Lo devo scrivere almeno otto volte prima di arrivare all'ultimo foglio. Connor ha già finito il suo monologo.

«Non c'è molto altro da dire riguardo il progetto, adesso voglio solo presentarvi Daxer, il regista che vi guiderà e che so per certo che farà un ottimo lavoro» dalla sedia si alza un uomo di mezza età, sorriso a denti stretti, saluta tutti con un cenno di mano e a me sembra un bambino alle prime armi, perché mai hanno assegnato questo “grande progetto” a lui?

«E, soprattutto, volevo presentarvi chi già un grande lavoro lo ha fatto scrivendo la fantastica sceneggiatura che fra poco vi consegneremo» ti indica con la mano e i tutti gli occhi in sala adesso sono per te. «Alice Rogers. Fattelo dire è un onore averti qui!» «L'onore è tutto mio» rispondi piatta senza emozioni in una convenevole frase di circostanza.

Ti guardo mentre tutti gli altri hanno già riportato i loro sguardi al produttore, adesso ho capito chi sei. Alice, era questo che gridavano i giornalisti due settimane fa. Scrittrice, sceneggiatrice, regista, sei un po' di tutto in modi anche eccellenti . Si dice che i tuoi scritti siano intrisi di mistero, desiderio, dolore, di tutto e di niente e adesso che sei qui seduta scomodamente sulla poltrona la curiosità di leggerli mi pervade.

Ho visto milioni di volte la tua faccia sulle riviste ma adesso è irriconoscibile con quegli occhiali e quel pallore che li circonda, degno di un nobile. Porti una mano delicata davanti alla bocca e dici qualcosa al tuo agente che è seduto di fianco, capisco dal suo labiale che ti dice di attendere altri dieci minuti. Acconsenti silenziosa ma stiri le labbra in disaccordo, si vede quanto stai soffrendo dentro questa stanza.

Ci alziamo tutti venti minuti dopo, il tuo agente ti ha mentito e quando hai l'ok definitivo schizzi fuori dalla stanza con passo leggero e veloce senza salutare nessuno. Marcus mi porge il copione «Te lo avevo detto che avresti fatto il salto di qualità!» mi dice felice e io non posso che dargli ragione. In effetti, questa volta, non c'era molto da chiedere il mio permesso, avrei accettato ad occhi chiusi questo incarico.

Usciamo dalla stanza, tu sei già sparita chissà dove e io mi sorprendo a cercarti con lo sguardo ma l'unica cosa che trovo sono due occhi marroni che mi guardano ad un palmo dal mio naso. «Kara, fattelo dire, sarà un onore lavorare con te!» è Angela, una delle coprotagoniste, al suo fianco Bob, l'altro protagonista assoluto del film, almeno per quello che c'è stato spiegato oggi.

«Anche per me!» dico sorridendo cercando di sembrare garbata. «Non siete eccitate? È un enorme responsabilità quella che ci stanno dando.»

«Un enorme pressione vorrai dire.» I due ragazzi rimangono un po spiazzati dalle mie parole. Sono più grandi di me mi sembra di ricordare, anzi si vede delle piccole rughe di espressione sui loro volti.

«Sarà, ma a me eccitano le sfide!» Angela si lascia scappare una strizzata di occhio e io mi ritrovo a ridere leggermente.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: giu95x