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Autore: Anima_Misteriosa    31/03/2018    0 recensioni
quando nemmeno la polizia e i detective più esperti riescono a risolvere i casi apparentemente senza soluzione, interviene un agenzia investigativa speciale, formata da creature speciali e non solo... tra traffici di droga e omicidi si susseguono anche storie d'amore e avventura.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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CAPITOLO 17
 
 
 
 
 
P.D.V - ALLY

 
 
 
Quando io e Bread uscimmo dalla sala relax mi sentivo molto meglio. La chiacchierata con Bread mi ha fatto bene, lui è come un fratello maggiore, come lo sono gli altri anche se dovrebbe essere il contrario. Non avevo ancora voglia di ritornare a casa, nonostante l'in domani ci sarebbe stata di nuovo scuola e le sue indagini da svolgere.
 
- dove vai? - mi chiese Coral
- pensavo di fare quattro passi per la città - dissi io
- vengo con te, ma prima devo passare da casa a posare queste cose -
- ok -
 
Durante il tragitto restammo in silenzio. Io non sapevo di cosa parlare, e Coral aveva capito che in quel momento era meglio stare in silenzio. Entrammo nell'appartamento, che sembrava deserto. Io aspettai nel soggiorno cucina mentre Coral andava a posare le sue cose e a cambiarsi. In quello stesso momento da un'altra porta uscirono il fratello di Coral insieme alla sua ragazza Donny, e si stavano baciando. Si fermarono accorgendosi, che c'ero io.
 
Erik mi sembrava un pò in imbarazzo, mentre Donny sorrideva maliziosa, io distolsi lo sguardo, facendo l'indifferente avvicinandomi alla finestra guardando fuori, non mi girai nemmeno quando sentii rumori di schiocchi di baci. Si devo trovarmi decisamente un compagno. A un tratto una mano si appoggiò sulla mia testa, non avevo bisogno di girarmi per sapere che era Erik, lo sento dal suo odore.
 
- che stai guardando d'interessante fuori dalla finestra? - mi chiese lui
- il tramonto, le giornate si stanno accorciando - dissi io
- si, meglio per me no? -
- penso di si - mi sentivo abbattuta nell'avere visto Erik con quella umana
- Erik ancora qui? Non lavori? - disse Coral uscendo dalla porta
- oggi ho il giorno libero - disse Erik
- capisco... Io e Ally usciamo -
- dove andate di bello? -
- facciamo un giro per la città e poi boh -
- vi dispiace se vengo con voi? Non ho voglia di rimanere in casa da solo -
- ma come non c'era Donny? -
- ha il turno di notte stasera -
- ok vieni -
- metto la giacca e le scarpe e arrivo - disse sparendo nella sua stanza
- sembra un pò stressato - dissi io
- già e colpa di quella Donny, ultimamente e più appiccicosa e gelosa del solito, odio gli esseri umani, sono solo buoni per rifornirci di cibo ed energia -
- però non odi Casie - gli feci notare
- lui è l'eccezione della regola -
- è già qualcosa non credi? - per mia sfortuna non seppi la risposta
- eccomi qui ragazze, possiamo andare - disse Erik uscendo
 
Facemmo un bel giretto in centro città guardando le vetrine dei negozi, già vendevano articoli per Halloween, nonostante mancassero alcune settimane prima di quel giorno magico. Iniziammo a entrare in vari negozi e ci provammo le maschere più assurde, facendoci delle belle risate. Addirittura provammo le maschere di vampiri e lupi mannari, e alla fine ci ritrovammo con io una maschera da vampiro orrenda è Coral ed Erik con le maschere di lupi mannari, per ironia della sorte ci mettemmo a fare ringhi, spaventando qualche cliente. Nel toglierci le maschere io e Erik incrociammo il nostro sguardo. Lui mi sorrise e io ricambiai un pò imbarazzata. Credo di essere arrossita.
 
Decidendo di cambiare negozio mettemmo a posto le maschere, ma nello posare la mia mi graffiai con una graffetta e mi usci una goccia di sangue. D'istinto cercai un fazzoletto nella mia borsa, ma una mano mi prese la mia portandosi il mio dito nella sua bocca e succhiò il sangue, mi girai e vidi Erik succhiarmi il dito, sembrava piacergli molto, infatti non staccava gli occhi dai miei, e sembravano farsi più scuri. Guardai in giro. Coral sembrava sparita, spero non si sia arrabbiata purché sono rimasta con lui. Dopo un tempo che sembrava eterno Erik allontana la bocca dal mio dito e gli da un bacio prima di lasciarmi la mano
 
- il tuo sangue è il più buono che abbia mai assaggiato - mi disse guardarmi intensamente
 
Non sapevo cosa rispondere, è per mia fortuna spuntò Coral con un sacchetto in mano, dentro c'era la maschera da lupo mannaro che si era provata, disse che voleva usarla a casa contro Donny quando si comportava male, io ed Erik ridemmo per un'immaginaria scena. Uscimmo dal negozio e nella strada del ritorno trovammo una macchinetta per le fototessere e decidemmo di farci una foto ricordo della giornata, Erik si mise in mezzo tra me e Coral e prima che ci scattasse la foto Erik ci abbracciò entrambe avvicinandoci di più a lui. La foto era molto bella, la misi nel portafoglio per averla sempre con me. Per mia sfortuna al bivio dovevamo separarci per andare ognuno a casa propria, ringraziai per lo splendido pomeriggio e mi avviai a casa.
 
 
 

P.D.V. - CORAL
 

 
Vidi mio fratello comportarsi in modo strano da quando ci separammo da Ally, era sovrappensiero e un pò distratto, ma non ci feci caso più di tanto. Prima di ritornare a casa passammo dall'ospedale dove lavora per prendere delle sacche di trasfusione da mettere in frigorifero e da bere. Quando arrivammo a casa, mettemmo a posto la "spesa" e ci sedemmo sul divano a guardare la TV fino a quando Donny non tornò dal suo turno di lavoro. Lei prese la mano di Erik e lo trascinò nella loro stanza. Io spensi la TV e andai a riposarmi un pochino.
 
La mattina dopo mi trovai con Ally per andare a scuola, da quel giorno dovevamo tenere d'occhio Robin Gilson, la principale sospettata dell'omicidio dei due ragazzi. Arrivati a scuola trovammo Gabrielle, la sorellastra di Ally, e ci facemmo indicare chi fosse questa Robin. Era una ragazza alta, con capelli castani e occhi nocciola, da quello che ci disse Gabrielle era una delle ragazze più popolari della scuola, e faceva la cheerleader insieme alle sue amichette snob che stavano dietro ai ragazzi di football. Ally fece la foto di Robin e la inviò al cellulare di Marin e Aradia, cosi alla mensa potevano riconoscerla e tenerla d'occhio anche loro.
 
Poco distante avvertii qualcuno in lontananza, è voltandomi vidi un Casie nero di rabbia, che cercava di liberarsi da Katy. Casie vedendoci venne spedito da noi. Come al solito Ally gli saltò addosso liberandolo dalla pesante presenza di Katy che si spostò di qualche passo di lato. Casie sorrise ad Ally, mettendole una mano sulla testa, scompigliandole i capelli, poi mi avvicinai anche io per salutarlo, lui chinò la testa e mi sussurrò all'orecchio uno "scusami" poi mi diede un bacio sulla bocca, che durò solo pochi secondi, ma furono secondi in cui mi sembravano minuti. Non ero mai stata baciata da un essere umano. Quel bacio era diverso da tutti quelli ricevuti dalla mia specie.
 
Di fianco a noi Katy lanciò un grido e si avventò su di me cercando di colpirmi con le mani. Finimmo a terra e lei su di me colpendomi di continuo, io mi coprivo il viso con gli avambracci, non potevo colpirla o l'avrei uccisa e questo avrebbe solo peggiorato le cose, per non parlare che potrebbero darmi la colpa per gli omicidi dei due ragazzi, quindi non potei fare altro che cercare di difendermi e moderare la mia forza.
 
Fortunatamente Casie e Ally vennero in mio soccorso. Ally afferrò Katy dai capelli e la spostò da sopra di me. Spingendola via piano, ma tanto da farla cadere a terra, con un urlo di dolore, mentre Casie mi aiutava ad alzarmi in piedi.
 
- stai bene? - disse Casie preoccupato
- si, ci vuole ben altro per farmi male sul serio -
 
Un ringhio ci fece girare entrambi. Ally stava ringhiando verso Katy che si stava avvicinando di nuovo minacciosa, ma stavolta Casie si mise davanti ad Ally e con voce chiara e tonante disse a Kety di andarsene e di lasciarlo in pace. Io credo che quella donna non lo lascerà mai in pace, continuerà a tormentarlo, di sicuro ha bisogno di cure psichiatriche. Come al solito guarda male me e Ally e poi se ne va, si credo che sia ufficiale, siamo diventate nemiche di quella donna, ma non mi preoccupo di una stupida essere umana.
 
Verso metà mattina la classe venne portata fuori in un grande campo. Ci dissero che era l'ora di ginnastica. Quindi ci diedero pantaloncini, maglietta e scarpe da tennis. Uscendo dagli spogliatoi vidimo altre classi fare esercizi fisici, tra di essi c'era la nostra Robin, meglio l'avremmo tenuta d'occhio.
 
- bene ragazzi dopo aver fatto riscaldamento faremo delle gare di corsa lungo il perimetro da corsa, qualche volontario? - disse il professore
- noi, noi professore - disse Ally alzando la mia mano insieme alla sua
- ma sei impazzita? - gli sussurrai
- sai che adoro correre e poi possiamo vedere chi è la più veloce delle due -
- non possiamo usare tutta la nostra forza o ci scopriranno -
- uff va bene non userò tutta la mia forza - disse Ally mettendo il broncio
- bene, allora Coral, Ally, Anna, Troy, Andrew e Hank faranno il giro di corsa - disse il professore
- professore, io non sono fatta per correre - disse lamentandosi Anna
- signorina correrai come tutti quelli che ho chiamato -
 
 
 

P.D.V. - MARIN

 
 
Prima di andare alla scuola io e Aradia passammo dall'officina dove Bread e Nate stavano già lavorando. Vedere Aradia e Bread che si baciano a volte mi fa diventare triste. Ho lasciato il mare per vivere sulla terra, a volte sento la nostalgia del mare. Si ogni tanto ci ritorno per non dimenticarmi delle mie origini, ma non è la stessa cosa, non è per lamentarmi, sto bene con gli altri, ma a volte sento che mi manca qualcosa.
 
- a che stai pensando? - disse Nate
- scusa ero sovrappensiero, hai detto qualcosa? - dissi io
- ti ho chiesto se stasera avessi da fare? -
- non mi pare, perché? -
- potremmo andare al cinema, se vuoi -
- si perché no, cosa fanno vedere vedere? -
- ogni giovedì fanno dei film vecchi, stasera fanno il signore degli anelli primo episodio -
- certo va bene - gli dissi sorridendo
 
Nate è sempre carino con me, mi piace la sua compagnia, e il cuore mi batte sempre forte. Mi dispiace molto che per noi non possa esserci un futuro. Io appartengo al mare e lui alla terra ferma. Prima o poi io dovrò ritornare al mare a prendere il mio posto. Per ora non volevo pensarci. Ora sono qui, quando arriverà quel giorno allora ci penserò.
 
Arrivati al liceo andammo alle cucine delle mense, io e Aradia eravamo addette ai panini. I panini venivano serviti a chi non poteva permettersi di mangiare alla mensa perché i genitori non potevano pagare quell'extra, quindi io e Aradia prepariamo moltissimi panini con tanti gusti in modo da variare e far decidere ai ragazzi cosa volessero in base al menù del giorno.
 
Io e Aradia stavamo preparando i panini quando alcune delle cuoche parlò di un argomento che attirò la nostra attenzione. Stavano parlando dell'omicidio dei due ragazzi, avvenuto qualche giorno fa.
 
- chi credete sia stato? - disse una delle cuoche
- io ho sentito dire che è stata la ragazza a pugnalare il ragazzo e poi si è uccisa - disse un'altra cuoca
- no ti dico invece che io ho sentito che il ragazzo voleva violentarla, lei si è difesa e lo ha ucciso è per il rimorso si è uccisa - disse la terza cuoca
- scusate signore, posso sapere chi mette in giro queste voci? - disse Aradia
- gli alunni - disse la prima cuoca
- se ne sentono molte di voci sulla morte di quei ragazzi - disse l'altra cuoca
- scusate la curiosità, ma chi ha scoperto i corpi dei ragazzi? - dissi io
- il custode, si chiama Ben Culton - disse un'altra delle cuoche
- sareste cosi gentili da dirmi dove possiamo trovarlo? - disse Aradia
- in segreteria, ma ora non potete allontanarvi, dovete finire i panini per i ragazzi, la vostra curiosità sul caso dovrà aspettare - disse la capo cuoca
- accidenti e ora? - chiesi io quando ci fummo allontanate
- ce la fai a fare i panini? Io vado a parlare con il custode - disse Aradia
- si vai pure, ci penso io qui è speriamo che sappia dirti qualcosa -
 
 
 

P.D.V. - ARADIA

 
 
Lasciai Marin a fare i panini è mi diressi verso la segreteria. Dove una bidella mi disse che il custode stava facendo un giro d'ispezione, e che sarebbe ritornato presto. Quando il custode ritornò io mi avvicinai a lui. Era un uomo sui 65 anni, strano che un uomo della sua età faccia il custode
 
- è lei Ben Culton? - chiesi io
- si signorina cosa posso fare per lei? -
- sono Aradia Pears, un investigatrice privata. Sto indagando sull'omicidio di Mary e Tayler, vorrei farle qualche domanda - dissi piano per farmi sentire solo da Ben
- certo signorina -
 
Andammo in un punto isolato e iniziai a chiedere i dettagli del ritrovamento dei due ragazzi. Ben mi disse che i corpi erano uno sopra l'altro. A terra molto sangue. Un cacciavite piantato nel petto del ragazzo. La ragazza era sopra di lui con la mano sul manico del cacciavite e il collo segnato da dei lividi.
 
- pensi che sia stata la ragazza a uccidere il ragazzo? -
- non saprei conoscevo Mary, non avrebbe mai fatto una cosa del genere -
- non ha notato nulla di sospetto? - dissi io
- beh deve capire che ero molto sconvolto da ciò che ho visto, ma una cosa mi è tornata strano. La ragazza non era sporca di sangue -
- bene la ringrazio signor Culton mi è stato di grande aiuto -
 
Andai in un angolo nascosto per poter parlare con Bread e raccontargli quello che Ben mi aveva detto, avevo un sospetto e volevo parlarne prima con lui prima di contattare Jill
 
- dimmi amore hai scoperto qualcosa? - disse Bread
- ho parlato con il custode che mi ha raccontato ciò che ha visto entrando dentro lo spogliatoio, il ragazzo era tutto sporco di sangue, mentre la ragazza era senza sangue, ma con segni intorno al collo, cosa ti fa pensare? -
- che il ragazzo sia morto prima? -
- esattamente, io penso che il ragazzo sia morto prima, il sangue si è coagulato, poi la ragazza l'ha trovato ed è stata strangolata, e poi messa sul ragazzo in modo che pensassero che fosse stata lei a ucciderlo -
- ma però la polizia non ha trovato impronte digitali del colpevole -
- si, questo è il problema principale da risolvere -
 
 
 

P.D.V. - ALLY

 
 
Ci posizionammo sulla linea di partenza. e quando il professore diede il via tutti si misero a correre io invece camminavo, ma solo per dare vantaggio agli altri, mi girai e vidi Coral aver avuto la mia stessa idea. Il professore e gli altri della classe ci incitavano ad andare più veloci, e quelle urla attirarono l'attenzione delle altre classi. Poco a poco tutti ci stavano deridendo dicendo che non era mica una passeggiata, ma una corsa.
 
Aspettammo un altro poco poi vidi Coral iniziare a correre moderando la velocità ma raggiungendo in fretta gli altri. Io ovviamente dovevo fare l'esibizionista quindi aspettai un altro poco ed infine dopo l'ennesimo insulto misi il turbo alle mie gambe sorpassando in fretta tutti gli altri. L'unica davanti a me era Coral che stava per raggiungere il traguardo. Io che sono molto competitiva aumentai la velocità sorpassandola all'ultimo momento prima di arrivare al traguardo.
 
- hei non vale così - si lamentò Coral
- come no? - dissi facendogli la linguaccia
- hai accelerato all'ultimo -
- dai la prossima volta ti lascio vincere... Forse - dissi ridendo
 
Il professore venne a farci i complimenti e ci mandò a riprendere fiato. Visto che erano tutti affannati tranne io e Coral. Quando ci sedemmo molti ragazzi di altre classi vennero a farci i complimenti per la nostra velocità, strano comportamento delle persone che prima ti insultano poi vengono a complimentarsi, a un tratto si fece avanti un ragazzo biondo e occhi azzurro un pò muscoloso, non come uno della mia specie, o un vampiro o Bread.
 
- ottima performance - disse il ragazzo porgendomi la sua mano
- grazie... Chi sei? Non mi pare di conoscerti - dissi io stringendo la sua mano
- non mi conosci? Sono solo il ragazzo più popolare di tutta la scuola, mi chiamo Scott Duse -
- bene ora che ti sei presentato puoi tornare da dove sei venuto -
- hei dai non fare così, senti domani sera organizzo una festa a casa mia, perché non vieni. Sei invitata. Porta anche la tua amica se vuoi, siete molto carine e mi piacerebbe avervi alla mia festa -
- mi dispiace Ally ha un altro impegno - disse Coral
- davvero? - dissi io
- si non ricordi sei a cena a casa mia, poi serata tra noi -
- ah si vero, mi dispiace chiunque tu sia - dissi dimenticandomi il nome di proposito
- Scott, mi chiamo Scott - continuò il ragazzo
- si si va bene - dissi agitando la mano non curante, come se nulla fosse
 
Pessima mossa ignorarlo, ora me lo ritrovo da per tutto, non mi molla un secondo, anche quando tenevamo d'occhio Robin. Adirittura me lo ritrovai all'uscita da scuola che voleva darmi un passaggio sulla sua macchina, io rifiutai, anche perché dovevamo ritrovarci all'officina per fare il punto di oggi, ma lui insistiva così gli dissi che dovevamo andare all'officina vicino scuola. Lui appiccicoso come la colla ci volle accompagnare.
 
Come al solito l'entrata era piena di ragazzi, ma soprattutto ragazze che guardavano sognanti Bread e Nate. Aradia e Marin erano in un angolo che tenevano il broncio, mi dispiaceva per loro. Chissà quanta gelosia hanno in questo momento dentro di loro.
 
- non dirmi che ti piacciono quei tipi? - mi chiese Scott
- oh ma sei ancora qui? Pensavo fossi andato a casa - gli dissi io
- non hai risposto alla mia domanda -
- si mi piacciono, si dal caso che li conosco -
 
Detto questo mi giro verso Coral, ma vedo che si sta dirigendo verso Casie che sicuramente sarà appena arrivato, io mi faccio largo tra la folla e vado subito ad abbracciare Bread facendo allontanare una donna che sembrava provarci con lui.
 
- papà hai finito qui? - dissi scherzando
- certo piccola - disse lui sorridendomi e mettendo la mano sulla mia testa
- chi è questa Bread? - disse la donna che ci provava con lui
- chi è questa dovrei dirlo io vecchia prugna - dissi quasi scoprendo le zanne
- vecchia prugna a me? - disse arrabbiata
- solo una vecchia prugna farebbe la cascamorta con un uomo già impegnato -
- non vedo che è impegnato con nessuno - disse facendo mostra di mancanza di anelli
- oh quello? -
- si quello -
- oh beh non ce problema rimedio subito -
 
Mi staccai da Bread e iniziai a vagare per tutta l'officina fino a trovare ciò che cercavo. Iniziai a trafficare con degli oggetti e tutti si fermarono per vedere cosa stessi facendo. Qualche minuto dopo andai da Aradia e gli misi un rozzo anello in filo di rame con un piccolo frammento di metallo luccicoso all'anulare sinistro. In fine andai da Bread e gli e ne misi uno più semplice ma rozzo al suo anulare sinistro. Li guardai soddisfatta e mi girai verso quella donna
 
- ora come puoi vedere è un uomo impegnato... Ora per caso devo farne altri? - dissi soddisfatta per poi guardare Nate e Marin da una parte e poi anche Casie e Coral dall’altra parte. Arrossendo tutti tranne Coral.
 
La donna non sapendo cosa dire se ne andò senza una parola, è lo stesso fecero le ragazze che erano li attorno. Roba da pazzi, adesso bisognava avere uno di quei cosi per far capire determinate cose agli esseri umani, comunque sono soddisfatta del mio lavoro, anche se in maniera grezza. Aradia e Bread guardarono i loro "anelli" in maniera strana poi mi sorrisero. Io ricambiai annuendo ancora più soddisfatta.
 
 
 

P.D.V. - BREAD

 
 
Non immaginavo che per Aradia fosse importante avere un anello, lei non ne ha mai voluto uno, ma ora so che in realtà lo voleva, l'ho capito guardandola in questo momento, guardava quel rozzo anello fatto da Ally. Ho preso la mia decisione, non posso più aspettare. Mi avvicino a Nate e gli dico se poteva venire con me a fare un giro per la città, avrei chiesto anche a Casie di venire con noi, ho bisogno del loro aiuto per quello che ho in mente, e se sto troppo vicino ad Aradia rischio che scopra cosa voglio fare.
 
Dopo che Nate ha accettato vado da Casie e accetta anche lui, cosi inizio a chiudere il negozio mentre penso a cosa dire ad Aradia per convincerla ad andare a casa ad aspettarmi.
 
- Tesoro puoi andare a casa da sola? Io ho una cosa da fare - dissi ad Aradia
- ok va bene, ma non fare tardi - mi disse lei all'orecchio accarezzandomi il braccio, gli diedi un bacio sulla bocca
 
Dopo aver salutato Aradia mi avviai con Nate e Casie dissi a loro ciò che avevo deciso di fare, volevo comprare un anello di fidanzamento per Aradia e chiedergli di sposarmi. Ero pronto per quel passo e spero che lei mi dica di si. Sono nervoso perché se lei mi dicesse di no mi si spezzerebbe il cuore, meglio pensarci quando sarà il momento.
 
Girammo molti negozi fino a trovare ciò che cercavo, una semplice fascetta d'oro con un brillante per me e per la mia bellissima Aradia un anello con una piccola rosa fatta con rubini e le piccole foglie in smeraldi che si intonavano con i suoi capelli e i suoi occhi. Anche a Nate e Casie concordarono con la mia scelta.
 
Prima di tornare a casa volevo andare a bere qualcosa, ma Nate aveva un'altro impegno, doveva andare al cinema con Marin, così ci trovammo io e Casie al pub a berci una birra. Avevo bisogno di coraggio per fare la mia proposta a Aradia, e più ci pensavo più diventavo nervoso. A un tratto una mano si appoggiò sul mio braccio, mi girai e vidi quella donna di oggi. Winny se non ricordo male. Con uno strattone me la scrollai di dosso. Ero già nervoso per ciò che mi aspettava a casa, poi ci si mette questa qui come ciliegina sulla torta, rischio di esplodere. Dissi a Casie di andarcene e pagammo le nostre birre mentre Winny ci veniva dietro e continuava a seguirci finché non ne potei più, mi girai per dirgliene quattro.
 
- senti ora bast... - cercai di dire, ma preso alla sprovvista lei mi diede un bacio sulla bocca
 
Tentai di nuovo di scrollarmela di dosso e ci riuscii al secondo tentativo. Un ringhio fortissimo attirò l'attenzione. Davanti a noi c'era Ally infuriata, sul punto di trasformarsi. Gli occhi gli brillavano fosforescenti, e le zanne in vista. Era un bruttissimo segno. Anche Casie se ne accorse. Questo non sembrava fermare Winny che si aggrappò ancora a me cercando di baciarmi di nuovo.
 
 
 

P.D.V. - CASIE

 
 
Eravamo nei guai fino al collo, non avevo mai visto Ally così infuriata, di solito sono abituata a vederla gentile e allegra, facendomi dimenticare che è una macchina per uccidere. Non mi piace vederla così, sembra quasi di non conoscerla, lei che di solito ci salta addosso ogni volta che ci vede e si lascia coccolare da tutti.
 
Cercai di avvicinarmi a lei, ma il suo ringhiare minaccioso mi fa fare un passo indietro anziché in avanti verso di lei. Una volta ho letto su un libro i comportamenti dei lupi. Ally considera noi il suo "branco" e ogni lupo difende i membri del proprio branco, lei si identifica come un "beta" ovvero il poliziotto del branco. Colui che fa rispettare le leggi del lupo Alfa e difende gli altri membri del branco. in questo caso Winny è la minaccia del branco in quanto Bread e Aradia, secondo Ally, sono la coppia Alfa, ma difenderebbe qualsiasi membro che considera del suo branco, ovvero noi della special investigation.
 
 
 
 
 

Continua...
 
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 17

 
 
 
Rieccomi con un nuovo capitolo^^
Ringrazio molto Corvina300 che mi ha lasciato un commento.
Spero che il mio nuovo capitolo vi piaccia. A quanto pare Erik apprezza molto il sangue di Ally. So quello che alcuni di voi (o molti) pensano che è impossibile che un vampiro beva il sangue di un lupo mannaro, ma non è così. I vampiri possono bere il sangue di chiunque, ma per questione energetico prediligono quello degli esseri umani (che è più alto rispetto a quello degli animali). Poi diciamocelo mordereste un animale? Con tutti i peli e eventuali pulci, zecche e parassiti (cosa altamente probabile negli animali selvatici?). Spiacenti di deludervi fan di Twilight ^___^.
Spero di non aver offeso nessuno, ma questo è frutto di ricerche e altro. Quindi so quello che dico.
Alla prossima settimana^___^
Baci Anima_Misteriosa^^

 
 
 
 
 
Winny



   
 
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