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Autore: bluegarl5    01/04/2018    3 recensioni
Kagome Higurashi, ventidueenne fresca di laurea e aspirante scrittrice trova rifugio nella baita della nonna per dedicarsi al suo primo manoscritto. Durante un escursione sprofonda sul terreno e trova una grotta sepolta, ma non è questo a sconvolgerla.
Intrappolato dentro una lastra di ghiaccio, con una freccia conficcata nel petto, un ragazzo dai capelli argenti giace addormentato in un eterno sonno.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi di nuovo!! Chiedo scusa se mi faccio viva solo adesso ma ho avuto qualche problema sul finale. Comunque spero di farmi perdonare con questo capitolo. Buona lettura😸


cap 7: la vendetta ha un sapore amaro

Il grido di un falco sovrastò sul cielo limpido. Lentamente una goccia cremisi scivolò lungo la lama, restò appesa per un istante sulla punta per poi posarsi sotto l' occhio di Kagome rigandole poi sulla guancia, dando l' illusione che la ragazza stesse piangendo nel sonno sangue. Sangue che per fortuna non era suo.

Sentiva la carne lacerata pulsare ma si rifiutava di mollare la presa, con ostinazione la mano stringeva la lama del pugnale mentre gli occhi dorati non distoglievano lo sguardo su quell' essere che era stata un tempo la donna che amava.

Perché quella donna non poteva essere Kikyo.

Aveva il suo aspetto, la sua voce, che adesso gli provocava un senso di ribrezzo e nostalgia allo stesso tempo; persino l'odore era quasi lo stesso, alterato dal puzzo di cenere e terra, ma la donna che Inuyasha aveva di fronte non era più la sua Kikyo!

<< Che cosa stai facendo, Inuyasha? >>

<< Questo dovrei chiederlo io a te! >> ringhio, estrasse tessaiga dal fodero e la puntò sotto la gola della donna. Doveva pensarla come un estranea altrimenti non sarebbe riuscito a continuare a minacciarla, come non sarebbe riuscito a proteggere Kagome! << Allontanati da Kagome, o giuro su tutti i Kami che ti squarto >>

Kikyo sorrise, metà triste metà divertita. << Davvero lo faresti Inuyasha? Davvero lasceresti di nuovo morire la donna che ti ha amato così tanto da perdere la vita per te? >> a Inuyasha sembrava come se una palla di cannone gli avesse colpito la bocca dello stomaco per poi lasciare solo macerie per quanto quelle parole facevano male, e goccioline di sudore gli punteggiavano la fronte nascoste dalla frangia argentea, ma la presa sulla mano che impugnava Tessaiga restò salda e pronta. << Si, se devo. >>
Senza distogliere lo sguardo Kikyo lentamente lascio scivolare la presa sul coltello, e sempre studiata dallo Shikon indietreggiò con prudenza quasi alla base del burrone, per poi voltare loro le spalle.
Il vento giocava coi suoi capelli ebano mentre il sole gli scaldava il viso senza che Kikyo nè potesse sentire il calore...
L' anima che era stata sottratta alla ragazza non riempiva il silenzio che cera nel suo petto, un silenzio che poteva solo essere spezzato dalla morte di quella ragazza e che Inuyasha l' aveva fermata. L' uomo che lei si era sacrificata, a cui aveva dato l'ultimo pensiero prima di espiare l'ultimo respiro, colui che Kikyo aveva pianto pensandolo rinchiuso per l' eternità in una bara di ghiaccio, non la voleva più.

Dopo aver scagliato il coltello giù dal dirupo Inuyasha tirò fuori Kagome dalla vasca dal contenuto fetido e se l'appoggiò al petto, per poi scostarle le ciocche scure dal viso, senza accorgersi dell' aura scura che stava crescendo poco distante da loro.
Sapeva che era inutile, ma lo Shikon provò a cercare lo stesso una qualche reazione sul viso della ragazza, l' unica cosa che faceva intuire che Kagome fosse viva era il battito del cuore e l' aria che usciva dalla bocca.

Kagome era viva, ma senza l' anima era un contenitore vuoto fatto di carne e ossa.

Come due facce della stessa medaglia, Kikyo era un contenitore composto di terra e cenere, ma con un anima...

Adesso che Kagome non era più in pericolo Inuyasha sentì di nuovo il dolore e l' enorme rimorso per come aveva trattato Kikyo.
Non si pentiva di aver salvato Kagome, ma forse avrebbe dovuto reagire diversamente. In fondo la sacerdotessa era tornata in 'vita' con mezzi oscuri ed era normale che queste suscitassero degli effetti collaterali su Kikyo. La Kikyo che conosceva non avrebbe mai cercato di privare della vita un innocente.
Inuyasha capì di amarla ancora ma era giusto che la lasciasse andare per donarle la pace, come era giusto che Kagome riavesse indietro la sua anima...
Per un istante pensò a Naraku... era pronto a scommettere che in qualche modo quel maledetto si stesse godendo lo spettacolo è giurò che glie l' avrebbe fatta pagare anche questa! "All' inferno lui è i suoi giochi!" << Kikyo, ascolta >>

<< Dov' è finita? >> lo interruppe. Inuyasha si girò col sopracciglio inarcato, che mostrava la sua confusione. << Cosa? >>

<< La promessa che mi hai fatto. Quella notte. >> spiegò con una punta di rammarico mentre sentiva il suo odio aumentare. Davvero il suo amore per lui valeva così poco? Possibile che l' avesse scordata così in fretta?

Inuyasha sgranò gli occhi mentre immagini di quell' ultima notte gli affioravano nella mente. Quell' ultima preziosa e fatale notte dove lui le aveva promesso il suo amore in eterno prima che Kikyo lo sigilasse nella grotta insieme alla Shikon no Tama... è quando aveva riaperto gli occhi aveva trovato Kagome. Deglutì. << Si, Kikyo. Non ho mai dimenticato. >>

<< Davvero? Perché sai, Inuyasha, io non ti credo. >>

<< Dimmi, pensi davvero che quella ragazzina possa sconfiggere Naraku quando io, che ero considerata la sacerdotessa più potente nonostante fossi così giovane, non ci sono riuscita? Credi davvero di riuscire a insegnarle le arti e tecniche in breve tempo quando ci vogliono invece anni? >> A quel fiume di domande Inuyasha non seppe come rispondere, perché anche lui si era fatto le medesime domande, ma pochi giorni insieme a Kagome gli avevano fatto capire quanto in realtà quella ragazza fosse forte e caparbia, ma no, non era convinto che Kagome, così inesperta, sarebbe riuscita a sconfiggere Naraku.

<< Non lo so Kikyo, ma ho intenzione di proteggere questa ragazza, come mio compito, ti prego dunque di restituire l' anima a Kagome. Questo... questo mondo non il luogo giusto per te. >> Inuyasha fece in tempo di vedere una saetta rosata schizzare verso di lui prima di balzare all' indietro mentre cercava di proteggere col suo corpo Kagome, sentendo sempre di più la mancanza del suo kariginu rosso che, seppur fuori moda era un ottima armatura.

Alzò Tessaiga cercando chi li avesse attaccato, pensava di trattarsi di qualche scagnozzo di Naraku, magari quella Kagura, ma oltre loro cera solo Kikyo, con le mani tese in avanti circondata da un aura colma oscura e gli occhi colmi pieni di odio.
Inuyasha non si era accorto che mentre parlava aveva preso ad accarezzare il viso della ragazza che teneva tra le braccia è questo fu la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Voleva distruggerlo, voleva distruggerli entrambi! Lampi violacei risalivano lungo i palmi per poi rimanere a lampeggiare tra le dita, in scariche sempre più potenti da creare piccole ustioni sulla pelle pallida.

Inuyasha rabbrividì e istintivamente strinse Kagome come se volesse farla scomparire dentro il suo petto. << Kikyo! Fermati! >>

<< Ti odio, Inuyasha! Ti odio! >> gridò, una sfera vermiglia grande come un pallone da calcio era sospeso tra le sue mani e che una volta scagliata avrebbe polverizzato qualsiasi cosa si trovasse nel suo mirino in un raggio di chilometri.

Nell' aria risuonò il suono di un battito, la Shikon no Tama cominciò a splendere e Kagome aprì gli occhi.

Kikyo sentì come se il suo corpo fosse una corda che la luce vermiglia si spense e che qualcuno la stesse tirando per poi cadere in ginocchio mentre pezzi di anima volavano via da lei per entrare dentro Kagome. Non sapeva come fosse possibile, ma quella ragazza stava richiamando a se la propria anima. Doveva allontanarsi o sarebbe tornata ancora cenere, Kikyo riuscì ad alzarsi ma inciampo sui suoi passi e precipitò nel vuoto.

<< KIKYO!!! >>





Buio. Passi. Voci.
Non ricordava che l' aldilà fosse così rumorosa! Con un po' di fatica riuscì ad aprire gli occhi su un soffitto chiaro e pulito da poterci mangiare che contrastava nettalmente con l' odore putrido di demoni che inondava la stanza. Non le ci volle molto per identificarlo e forse un quarto d'ora dopo, la dimostrazione che il male ha sempre le orecchie in allerta ma che prova piacere nel farsi attendere, che Naraku entrò fece il suo ingresso dentro la stanza, gli occhi vermigli che scintillavano maligni e le labbra incurvate in un sorriso.
<< Lieto di vederti sveglia, Kikyo. Ti confesso che iniziavo a preoccuparmi. >>

<< Ma che premuroso... E sentiamo perché ti è così cara la mia salute? Mi sembra di ricordare che mi hai uccisa! >>

<< Oh andiamo Kikyo, è una storia vecchia di 500 anni! >> sospirò, fingendo dispiaciuto << Comunque per rispondere alla tua domanda sappi che dopo quattro giorni di coma cominciavo a pensare che non ti saresti più svegliata >>

<< Mi stai dicendo che sono stata priva di conoscienza per quattro giorni? >> fece Kikyo, sorpresa. Naraku annuì, per poi versare del sakè in una tazzina e prendendo un sorso.

<< Esattamente. Probabilmente perché la ragazzina ti ha lasciato con solo un pezzetto d' anima, e solo per quel granello se ora non sei cenere. Ti confesso che sono un po' deluso: non ti ricordavo così debole. >> Kikyo lo fulminò con un occhiataccia, se cera una cosa che nemmeno la morte aveva cambiato era farsi dire della debole! << Taglia corto, Naraku! Perché sono ancora 'viva'? >>

<< Siamo impazienti eh? Vabbè, volevo proporti di vendicarti di Inuyasha e di quella ragazzina che ha preso il tuo posto, ma se non te la senti posso sempre farti tornare nel mondo dei morti >>

<< Cosa hai in mente? >> lo interruppe Kikyo, consapevole che con quelle parole la luce che per anni aveva servito si stava allontanando sempre di più, ma non le importava. Aveva dato la sua vita al bene, è cosa ne aveva guadagnato? Era morta in solitudine e l' uomo che aveva amato con tutta l' anima l' aveva sostituita con una sua copia mal riuscita!

Naraku sorrise. Tutto stava andando secondo i suoi piani e già pregustavano il momento che Inuyasha sarebbe crollato davanti ai suoi occhi e poi finirlo con le sue mani.

Quando finalmente Naraku si congedò assicurandole che una volta ripresa le avrebbe lasciato campo libero Kikyo si tasto le labbra che ancora conservava il sapore delle labbra di Inuyasha, pensando quanto la vendetta avesse un gusto amaro.
   
 
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