Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: DesiKookie93    01/04/2018    2 recensioni
Scopri una verità che i tuoi genitori ti hanno nascosto fin da quando eri piccola... pensando di farlo per il tuo bene...
Come la prenderai?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PoV You


Una parte di me continuava a pensare che quello che stavo facendo era sbagliato.
Insomma, era passato solo un giorno da quando mi ero messa insieme a Taehyung... e mi ritrovavo già a baciare un'altro ragazzo, mentre lui si trovava nell'altra stanza.

All'inizio non risposi al bacio, sapendo che non si trattava di Taehyung, e quindi trovando sbagliato il ricambiare.

Però...

Quando mi tornarono alla mente alcuni ricordi...
Le mie labbra si mossero da sole, iniziando a rispondere.

Certo, non avendo mai imparato a baciare nessuno, ero un po' incerta su quello che dovevo fare, così mi lasciai guidare dalle labbra del ragazzo vicino a me.

Quando iniziai a rispondere, sentii che lui sussultò leggermente, probabilmente sorpreso dal fatto che stessi rispondendo, e io stessa rimasi sorpresa di questo.

Ma i miei pensieri in quel momento erano altrove, a ripensare a quei ricordi che quel bacio mi aveva riportato alla mente, e che non mi fecero accorgere di cosa effettivamente stessi facendo.

Infatti, non mi resi conto che la mia mano, dopo che il ragazzo, sussultando, mi aveva lasciato andare, si mosse e andò a sfiorare il suo collo, toccando così un piccolo pezzo di stoffa che fasciava la sua pelle.
A quel gesto, il ragazzo si lasciò scappare un piccolo gemito, e fu proprio quel piccolo suono a riportarmi alla realtà.

Appoggiai completamente la mia mano su di lui, tenendola tra le sue clavicole e la spalla, e facendo un po' di pressione, lo allontanai da me, in modo da staccare le nostre labbra.

Sentii un piccolo lamento da parte sua quando si staccò, ma non provò nemmeno a riavvicinarsi, sentii infatti che rimase immobile, e la mia mano non accennò a muoversi da lui, restando appoggiata dov'era.

Il nostro respiro era leggermente agitato, dato che quel bacio era durato abbastanza da far mancare il fiato ad entrambi.

Sentii la sua mano appoggiarsi sulla mia, ancora appoggiata a lui.
Emanava un calore piacevole, quasi... familiare...

Però, prima che potessi effettivamente chiedermi dove avessi già sentito quella sensazione di calore, sentimmo dei passi avvicinarsi, e prima che la porta venisse aperta, lui mi lasciò andare la mano, e si alzò dal letto, allontanandosi così da me.

Poco dopo sentii la voce di Jimin, e fu proprio lui a togliermi la benda, dato che io ero rimasta ferma immobile sul letto.

- Ora torniamo dagli altri. - mi disse.

Io risposi solo con un cenno della testa, e uscii dalla camera insieme a lui.

- Che è successo tra voi due? Hai la faccia tutta rossa. - mi sussurrò Jimin all'orecchio con tono malizioso mentre eravamo ancora nel corridoio, e quindi ancora da soli.

Il ragazzo con cui avevo passato quei sette minuti, era già sparito quando Jimin mi aveva tolto la benda.

- C-cosa? - dissi, portandomi le mani alle guance e sentendole effettivamente calde.
- Tenera. - disse Jimin, punzecchiandomi la guancia, sorridendo.
- Mmh... - gonfiai leggermente la guancia al suo gesto. - Jimin? - lo chiamai subito dopo, alzando lo sguardo su di lui.
- Sì? - rispose, guardandomi incuriosito.
- Ecco... t-tu sai... con chi ho passato... i sette minuti? - chiesi, abbassando lo sguardo, imbarazzata.
- Beh, sì, quando è stato scelto c'ero anche io, perchè? - mi chiese lui, e notai che era leggermente confuso.
- P-puoi dirmi... chi era? - dissi, quasi sussurrando.
- Come chi era? Non l'hai visto? - disse, spalancando leggermente gli occhi.
- Non mi ha fatto togliere la benda... - dissi, tenendo lo sguardo basso.
- Co- Sul serio? È davvero così pabo*? - chiese, e sembrava che quella domanda la riferisse più a sè stesso che a me.
- Chi era, Jimin? - chiesi, guardandolo fisso.

La sua domanda mi aveva fatta parecchio incuriosire.

- N-nessuno... Lascia perdere. Se non ha voluto farti togliere la benda avrà avuto i suoi motivi. - rispose, per poi dirigersi al suo posto, dato che eravamo ormai arrivati dagli altri.

Mentre io riprendevo il mio posto, sentii uno sguardo puntato su di me, e quando alzai il viso per vedere di chi si trattasse, notai Jungkook fissarmi insistentemente.

Ressi per un po' il suo sguardo, chiedendomi perchè mi stesse guardando in quel modo, poi iniziai a chiedermi se il motivo fosse con chi ero finita a fare quel gioco.

Dopo aver visto le sue reazioni quando aveva appena conosciuto Yoongi, e tutte le volte che stavo con Taehyung, non mi sarei più stupita se reagisse in quel modo per colpa del ragazzo con cui ero finita pochi minuti prima, anche se ancora non mi spiegavo il motivo di quelle sue reazioni.

Soprattutto, dopo quello che era successo quel mattino a scuola, speravo non venisse mai a sapere cosa fosse successo in quei sette minuti.
Non volevo più vederlo così arrabbiato, soprattutto se a farlo arrabbiare ero proprio io.

- Bene, vediamo chi è il prossimo. - disse Jimin, che sembrava la persona più eccitata di tutte a giocare a quel gioco.


Giocammo parecchi altri turni, e nemmeno ce ne accorgemmo che passarono due intere ore dopo il mio, e fortunatamente quello per me era anche l'ultimo che giocai.

Ad un certo punto, uscì una ragazza, una compagna di classe di Jimin, e quello che mi lasciò un po' senza parole fu che uscì con... Taehyung.

Quando lo vidi alzarsi, notai che sul suo viso si formò un ghigno, e in quel momento un brivido percorse la mia schiena.

Potevo davvero fidarmi di lui?

Durante quei sette minuti, mi sentii in ansia non sapendo cosa effettivamente Taehyung stesse facendo in quella camera.
Continuai a mordermi nervosamente il labbro inferiore, e mentre lo facevo... notai di nuovo lo sguardo di Jungkook su di me.
Perchè continuava a fissarmi?
Anche se, guardando meglio, quello di adesso sembrava più uno sguardo preoccupato.

Solo in quel momento, dopo ormai circa tre ore che stavamo seduti in cerchio a giocare, mi accorsi che Jungkook era seduto esattamente davanti a me, e questo mi rese ancora più nervosa.


Quando i sette minuti passarono, Jimin si alzò per andare a chiamare Taehyung e la ragazza, ma si bloccò all'improvviso.
Infatti, anche Jungkook si era alzato in quel momento, e notai che Jimin si bloccò quando lui gli bisbigliò qualcosa all'orecchio.

Mi chiesi cosa potesse avergli detto per far bloccare Jimin in quel modo, ma subito dopo spalancai gli occhi quando vidi lui dirigersi verso la camera.
Davvero Jungkook stava andando a chiamare Taehyung?

Un brivido mi percorse la schiena, mentre il mio sguardo rimase puntato sul corridoio, finchè non vidi tornare tutti e tre.


Dato che tornarono quasi subito, Jungkook non doveva aver detto nulla, o comunque era passato troppo poco tempo perchè fosse effettivamente successo qualcosa tra i due così, quando Taehyung tornò a sedersi vicino a me, con la coda dell'occhio guardai mio fratello, e notai che sembrava leggermente irritato.

Cosa aveva visto per renderlo così?

Guardai Taehyung, nel tentativo di poter capire se tra lui e quella ragazza era effettivamente successo qualcosa, e spalancai leggermente gli occhi quando vidi l'espressione maliziosa che aveva in volto, e soprattutto quando vidi che quella stessa espressione la stava rivolgendo proprio a quella ragazza.

Guardai con la coda dell'occhio quella ragazza, e notai che stava ricambiando lo sguardo di Taehyung, leccandosi lentamente le labbra mentre lo guardava e, guardandola più attentamente, vidi una macchiolina semi-nascosta sul suo collo, coperta leggermente dai suoi lunghi capelli.

Le aveva fatto un succhiotto?

Rimasi a fissarla per un po', sorpresa.
Era davvero stato lui a farle quel segno?
O l'aveva già da prima, ed io l'avevo notato soltanto adesso, dato che per tutto il tempo non l'avevo guardata?

Rimasi con questo pensiero ad occuparmi la mente, mentre di nascosto continuavo a guardare Taehyung e la ragazza.


Durante l'ultimo turno, la persona che doveva essere bendata fu un'altra compagna di classe di Jimin, mentre l'altra con cui avrebbe dovuto passare quei sette minuti...

Jungkook.

Lo guardai mentre si alzava, e senza dire nulla si dirigeva verso la camera.
Cosa avrebbe fatto con quella ragazza?

Non mi spiegavo il motivo, ma non mi piaceva per niente sapere che mio fratello sarebbe stato per sette minuti chiuso da solo con una ragazza, per di più in camera da letto.

Quella sera era anche vestito in un modo che avrebbe tolto il fiato a chiunque.
Infatti, da quando era arrivato, avevo notato lo sguardo delle poche ragazze che c'erano su di lui, e sembrava lo stessero mangiando con gli occhi.

Certo, in questo caso quello con la benda non era lui, ma la ragazza, quindi almeno potevo essere sicura che quella tipa non approfittasse di mio fratello mentre era bendato...

Però...

Lui le avrebbe fatto togliere la benda?
O gliel'avrebbe fatta tenere e avrebbero comunque fatto qualcosa?

Dopotutto, anche il ragazzo che aveva fatto il turno con me, aveva fatto qualcosa, lasciandomi bendata.

Quindi poteva farlo anche Jungkook, giusto?
Continuai a fissare insistentemente quel corridoio, cominciando ad odiare il fatto che non si potesse sapere cosa stessero facendo.


Quando Jimin si alzò per andare a chiamarli, feci come aveva fatto Jungkook durante il turno di Taehyung, alzandomi a mia volta e dirigendomi da Jimin.

- Posso andare a chiamarli io? - chiesi a Jimin, sentendomi leggermente in imbarazzo.

Lui mi guardò un po' sorpreso, ma poco dopo annuì, tornando a sedersi.
Prima di dirigermi verso la camera, notai lo sguardo stranito di Taehyung, che sicuramente non si aspettava che mi sarei alzata.

Mi diressi così verso la camera, e non sentii nessun rumore provenire dall'interno.
Bussai una volta, per avvertirli della mia presenza.
Non avrei voluto interrompere qualcosa.

Non ricevendo risposta, ne sentendo alcun rumore, aprii la porta, e subito notai mio fratello, seduto ai piedi del letto, che sentendo il rumore della porta alzò lo sguardo, spalancando gli occhi quando vide che non ero Jimin.
La ragazza era seduta anche lei sul letto, ma dalla parte opposta rispetto a Jungkook, lasciandomi davvero perplessa su cosa potesse essere successo tra i due.
Infatti, notai che lei era ancora bendata, così mi avvicinai a lei per torglierle la benda ed avvertirla che il turno era finito.
Quando glielo dissi, sembrò davvero dispiaciuta, e prima che uscisse dalla camera, notai che guardò per un secondo mio fratello, sempre con quell'aria dispiaciuta, per poi uscire e raggiungere gli altri.

Mi bloccai un attimo quando mi resi conto che Jungkook non si era ancora mosso, infatti era rimasto ancora seduto ai piedi del letto, lo sguardo puntato su di me.
Sentendomi a disagio, feci per uscire dalla camera, e tornare dagli altri.

- Perchè sei venuta tu a chiamarci? - chiese, il tono di voce leggermente più profondo del solito.
- Potrei chiedere la stessa cosa a te quando sei venuto a chiamare Taehyung. - risposi, senza girarmi verso di lui.
- Volevo solo essere sicuro che non ti stesse già tradendo visto che ormai state insieme. - disse sottovoce, facendomi sussultare.

Infatti, quella frase me l'aveva sussurrata all'orecchio, nemmeno mi ero accorta che si fosse alzato e che ora era dietro di me, così vicino che sentii le sue labbra sfiorarmi l'orecchio mentre parlava.

- Quindi da adesso controllerai ogni cosa che fà per essere sicuro che non mi tradisca? - dissi amaramente, ma pentendomi quasi subito per averlo detto.


Sapevo che ovviamente la rabbia del mattino non gli era ancora passata, e con quella frase ero sicurissima che avevo appena peggiorato le cose.

- Non dirmi che non hai notato il succhiotto che le ha fatto sul collo, è così evidente. - disse stizzito, uscendo dalla porta prima che io potessi replicare.

Anche se la forza per replicare non l'avevo per nulla.
Infatti, quella frase mi aveva lasciata spiazzata, chiarendo il dubbio che avevo quando avevo guardato quella ragazza.

Quel succhiotto glielo aveva davvero fatto Taehyung.

In quel momento, mi tornarono in mente le parole di Jungkook, quando mi aveva spiegato cosa effettivamente fosse un succhiotto.

"Di solito i ragazzi lo fanno per dimostrare che una ragazza appartiene solo a loro..."

Quindi... perchè gliel'aveva fatto?
Dopotutto la sua ragazza ero io, no?
Non avrebbe dovuto "marchiare" un'altra...


Poco dopo, uscii anche io dalla camera, e quando tornai, vidi Taehyung guardarmi fisso.

- Stai bene? - mi chiese sottovoce, quando mi fui riseduta vicino a lui.

Io annuii senza guardarlo, con ancora quei pensieri in testa.

Avrei dovuto parlargliene? O fare finta di nulla?

Dopotutto lui avrebbe potuto giustificarsi dicendo che quello era solo un gioco, e sapevo che probabilmente l'avrebbe fatto, ormai sapevo il tipo di risposte che poteva dare.


- Direi che è meglio concludere qui il gioco e anche la festa. Si è fatto davvero tardi. - disse Jimin dopo che giocammo ancora qualche turno, distogliendomi dai miei pensieri.

Quasi tutti si lamentarono, ma Jimin disse che se volevano, avrebbe volentieri fatto un'altra festa, magari nel weekend così che potessero stare svegli fino a tardi senza problemi, e così iniziarono tutti a salutare e tornare ognuno alla propria casa.


- Adesso si mette a fare lo studente modello che rispetta gli orari. - disse Jungkook quando rimanemmo solo io, lui, Jimin, Yoongi e Taehyung.
- Ya! Stai zitto piccoletto. Ricordati di portare rispetto al tuo Hyung! - disse Jimin fingendosi offeso.

Ormai era abituato a Jungkook.

Io, sentita quella frase, guardai subito mio fratello, leggermente in ansia.
Fortunatamente però, doveva essersi un po' calmato, perchè non disse nulla, e si avviò verso l'entrata.

- A domani Jiminnie. - disse prima di uscire.
- Ya! - rispose Jimin, senza però fare nulla.
- A domani ragazzi. - li salutai io, e in quel momento mi sorse un dubbio.

Sarei andata a casa con Jungkook o Taehyung?
Sicuramente non avremmo fatto la strada tutti e tre insieme.

Però...

Mi tornò in mente quando dopo la scuola, Yoongi mi aveva trascinata con lui dopo aver salutato mio fratello, ed io ero rimasta a guardare Jungkook che tornava a casa da solo.

Certo, avevo ancora il timore di rimanere sola con lui, con il pensiero che potesse di nuovo gridarmi contro.
Però non mi piaceva vederlo andare via in quel modo.


- Taehyung rimane a dormire qui da me stanotte. - disse Jimin, risvegliandomi dai miei pensieri.
- Allora noi andiamo. A domani. - disse Yoongi, sbadigliando.

Probabilmente si era annoiato tutto il tempo, conoscendolo.

Usciti, io e Yoongi ci salutammo, dato che casa sua era dalla parte opposta alla mia rispetto alla casa di Jimin.

- Ti conviene raggiungere tuo fratello. O se preferisci ti accompagno io. - disse.
- Non voglio farti allungare la strada. Vado da sola. -
- Guarda che non è sicuro per una ragazza andare in giro da sola a quest'ora. - disse, con fare paterno.
- Non farmi la ramanzina adesso, lo sò benissimo. - dissi, mettendo il broncio.
- Lo sò, lo sò. Stavo solo scherzando. - disse, sorridendo. - Beh, forse non andrai a casa da sola dopotutto. - aggiunse, guardando un punto fisso dietro di me.

Notandolo, mi girai, curiosa di sapere cosa stesse guardando, e spalancai leggermente gli occhi quando vidi Jungkook fermo alla fine della via, lo sguardo fisso su di noi.

- Credo che ti stia aspettando. Fossi in te lo raggiungerei subito. - bisbigliò Yoongi continuando a fissarlo.

Io annuii, e dopo aver augurato la buonanotte a Yoongi, raggiunsi mio fratello.


In quel momento mi sentii davvero a disagio, e iniziai a mordermi il labbro inferiore.

- Andiamo? - disse semplicemente lui, iniziando ad incamminarsi.

Io annuii, e lo seguii.

Per tutto il tempo, nessuno dei due parlò, e io mi misi a ripensare a quello che era successo alla festa, mentre il mio sguardo era completamente assorto a guardare mio fratello.

- Che avete fatto tu e quella ragazza durante i sette minuti? - chiesi, dando voce al pensiero che in quel momento mi attraversava la mente, ma mordendomi il labbro inferiore subito dopo, pentendomi di averlo chiesto.
- Perchè ti interessa tanto? - chiese lui, girandosi a guardarmi, mentre continuavamo a camminare.
- Eh? Ecco... io... - dissi, continuando a torturare il labbro.
- Non abbiamo fatto nulla. Non volevo fare nulla con lei, non la conosco nemmeno. - disse, dopo aver sospirato.
- Davvero? - chiesi, sorpresa dalla sua risposta.
- Perchè ti stupisci tanto? - mi chiese lui, guardandomi.
- Ehm... -
- Non tutti i ragazzi si approfittano di una ragazza bendata, o solo perchè devono passarci sette minuti chiusi nella stessa camera. - disse, e notai che il suo tono era un po' amaro.
- N-non volevo dire questo... - sussurrai. - Quindi... non hai fatto nulla nonostante fosse l'unico turno che hai giocato? - chiesi, alzando di nuovo lo sguardo su di lui.
- Ho giocato due turni, non uno. - disse.
- Due? - chiesi io, sorpresa.

Ero sicurissima che mio fratello avesse giocato solo un turno, non due.

- L'altro con chi era? - chiesi, ora curiosa.
- Mh... chissà... - disse sorridendo maliziosamente, abbassando appena lo sguardo su qualcosa, per poi riposarlo sul mio.
- Dimmelo, dai! - risposi, facendo un tono infantile.
- Scordatelo! -

Detto questo, entrò in casa, dopo aver aperto la porta dato che la trovammo chiusa, e salì al piano di sopra.

Tutte le luci di casa erano spente, segno che i nostri genitori non c'erano.
Io lo seguii, volendo sapere chi era l'altra persona.

- Jungkook, dimmi chi era, dai. - dissi, sporgendo il labbro inferiore, per fargli tenerezza.

Quella curiosità mi aveva fatto dimenticare per un attimo tutto quello che era successo tra noi quel giorno.

O almeno, finchè...

Jungkook si girò di scatto, lasciandomi talmente sorpresa che mi accorsi troppo tardi che mi aveva appena afferrato un polso, bloccandomi di nuovo contro il muro, fra le nostre due camere, e aveva premuto il suo corpo contro il mio, infilando una sua gamba tra le mie, intrappolandomi completamente.

- J-Jungkook... - dissi io spalancando gli occhi, mentre il ricordo di quello che era successo quella mattina a scuola, quando mi ritrovai nella stessa identica posizione con lui, riaffiorò nitidamente.
- Se non te lo voglio dire non insistere, o vuoi che finisca come stamattina? - disse lui, la voce così profonda che mi diede i brividi.

Non volevo assolutamente che finisse come la mattina, ma non potevo negare che rispondendomi in quel modo, stava solo aumentando la mia curiosità.

- Se proprio vuoi saperlo, perchè tu non mi dici quello che ti ha fatto Taehyung e che non mi hai ancora detto? - disse, abbassando ulteriormente la voce, il suo viso così vicino che mi sfiorò le labbra con le sue.

Quel gesto e quella frase mi fecero sussultare, facendomi spalancare di più gli occhi.

- Ti conviene lasciarlo... - disse dopo qualche minuto, guardandomi fisso negli occhi.
- Non lo faccio perchè me lo dici tu... - dissi, imbronciata.
- Perchè dovresti continuare a stare con lui? - disse righiando leggermente, stringendo di più la presa sul mio polso che teneva appoggiato al muro, facendomi quasi male.
- P-perchè dovrei lasciarlo? - chiesi, mordendomi il labbro inferiore dato che il polso stava davvero iniziando a farmi male.
- Quello che ha fatto stasera non ti basta come risposta? Ha fatto un succhiotto ad un'altra, e ha pure passato il resto del tempo a lanciarle sguardi maliziosi. Non ti ha calcolata l'intera sera, e state insieme solo da un giorno. - disse lui, ora seriamente arrabbiato.

Quello che aveva detto era vero, Taehyung non mi aveva calcolata più di tanto quella sera, e anche io avevo notato gli sguardi tra lui e quella ragazza dopo il loro turno, ma non volevo pensarci.

- Ascoltami per una volta e mollalo. Ti farà solo del male. - disse, avvicinandosi di più a me.
- No! Io non lo lascio. - risposi di getto, abbassando però lo sguardo.
- Perchè no? Non capisci che- -
- Io lo amo! - dissi, quasi urlandolo, interrompendo mio fratello.

Tenevo ancora lo sguardo basso, non avendo il coraggio di guardarlo in faccia.
Non potevo dargli torto, ma non avevo nemmeno più intenzione di nascondere che provavo qualcosa per Taehyung, ed era proprio questo a non volermi far lasciare con lui, anche se dopo quello che era successo qualche ora prima, sapevo che quello che stavo facendo era sbagliato.

Se l'aveva fatto durante un gioco, avrebbe potuto farlo con chiunque e ovunque quando voleva, o fare anche di peggio, dato che ormai sapevo come Taehyung agiva.

Dopo la mia frase, sentii mio fratello bloccarsi completamente, allentando leggermente la presa sul mio polso.

- Davvero sei innamorata di lui? - chiese, ora la voce quasi un sussurro.

Io annuii pochi secondi dopo, un po' timorosa, ma subito dopo sussultai, perchè Jungkook mi aveva afferrato entrambi i polsi e li aveva bloccati sopra la mia testa, premendo maggiormente il suo corpo contro il mio, mentre iniziai a sentire una sensazione umida sul collo.

Infatti, aveva iniziato a lasciarmi dei piccoli baci lungo il lato destro del collo, alternandoli a piccoli morsi che mi fecero scappare qualche sospiro.
Quando arrivò vicino alla mia clavicola, alla base del collo, si fermò, iniziando a succhiare quel punto preciso, continuando ad alternare con i morsi.

- J-Jungkook... - dissi, lasciandomi scappare un sospiro strozzato.

Non potevo muovermi in nessun modo, mi aveva bloccata completamente, e quello che stava facendo, mi stava rendendo così debole che non avevo nemmeno la forza di provare a liberarmi.

Non era come quando a farlo era stato Taehyung, perchè sì, avevo capito che mio fratello mi stava facendo un succhiotto in quel momento.
Taehyung mi aveva colto di sorpresa, proprio come lui in quel momento, ma c'era un dettaglio che li distingueva.

Entrambi mi avevano spaventato un po', soprattutto Taehyung perchè quel giorno non sapevo ancora cosa fosse un succhiotto, e oltretutto erano pochi giorni che ci conoscevamo, mentre Jungkook mi spaventava perchè in quel momento era arrabbiato.
Ma, il modo in cui lo facevano, era diverso.
È vero che Jungkook lo stava facendo mentre era ancora arrabbiato con me, e oltretutto non ne capivo il motivo, ma, nonostante fosse arrabbiato...

Il suo modo di fare era più dolce di Taehyung.

Taehyung infatti era più rude nel succhiarmi e mordermi la pelle in quel punto del collo dove ero particolarmente sensibile, mentre Jungkook era più dolce, se così si può definire un succhiotto fatto da una persona arrabbiata come era lui in quel momento.

Quando si staccò, sentii quel punto preciso bruciare, ma era la parte di me che faceva meno male.
Sentii le guance in fiamme quando il suo sguardo incontrò il mio, ma non riuscii a guardare altrove.

- Wae*? - dissi pochi secondi dopo, cercando di regolare il fiato.
- Vedremo se Taehyung dirà qualcosa quando lo vedrà. - disse lui, per poi lasciarmi andare e chiudersi nella sua camera.

Io rimasi lì ancora qualche minuto, cercando di regolare il battito cardiaco, che dopo il gesto di mio fratello, sembrava impazzito, tenendo lo sguardo fisso sulla sua camera.

- Y/N? -

Sussultai quando qualche minuto dopo sentii la voce di mio padre chiamarmi.
Non mi ero minimamente accorta che fossero tornati.
Da quanto tempo era lì?

- Non vai in camera tua? - mi chiese, guardandomi attentamente.
- S-sì. - risposi, dirigendomi verso la mia camera.

Prima di entrare, notai lo sguardo di mio padre guardare strano verso la camera di mio fratello, e lo sguardo che fece...

Non prometteva nulla di buono.



Dopo quella sera, passò una settimana.

Io e Jungkook non parlavamo quasi per nulla, soprattutto perchè il pensiero di farlo arrabbiare di nuovo e il fatto che mi aveva "marchiata", e quel segno non se n'era ancora andato, a differenza di quando l'aveva fatto Taehyung, che era durato solo qualche giorno, mi mettevano il timore di rivolgergli la parola.

Uscivo quasi tutti i giorni con Taehyung, e non potei quindi fare a meno di notare una cosa.

Ogni giorno che passava, era sempre più freddo nei miei confronti.

Passeggiando per la città, infatti, notai parecchie coppiette qua e là e, a confronto con loro, noi due potevamo passare per dei semplici amici, non per due innamorati.
Infatti, non ci prendevamo mai per mano, camminavamo semplicemente uno a fianco dell'altro, come quando c'eravamo appena conosciuti.

E, cosa per me più importante...

Non mi baciava mai.

Certo, non volevo che facesse come alcune coppie che si baciano davanti a tutti, approfondendo addirittura il bacio come se fossero da soli.
Ma non mi dava nemmeno baci a stampo, mai, nemmeno quando eravamo soli, o dovevamo separarci.

Io qualche volta avevo provato a baciarlo, ma lui si era sempre allontanato, dicendo che non aveva voglia di baciarmi in quel momento, e ovviamente ci rimanevo sempre male per questo.

Fu proprio questo che mi fece iniziare a pensare che forse i baci non erano così belli come pensavo io.
Che probabilmente non a tutti piaceva dare o ricevere baci.



Quando uscimmo da scuola, quel venerdì, Taehyung mi invitò ad uscire di nuovo con lui, ma questa volta mi disse che saremmo stati a casa sua, perchè non aveva voglia di andare chissà dove.

Io accettai, anche se un po' titubante.
Avevo qualche timore ad andare a casa sua, soprattutto dopo che avevo scoperto che abitava da solo, o almeno così aveva detto a Jimin, ma non essendoci mai stata, e conoscendo più o meno i gusti di Taehyung, ero davvero curiosa di sapere come fosse casa sua.

Yoongi sarebbe dovuto rimanere a scuola quel pomeriggio, perchè la sua classe doveva preparare un lavoro per la settimana dopo, ed erano rimasti un po' indietro.

Così, salutammo Jimin e Jungkook, e ci incamminammo verso casa sua.

- È successo qualcosa tra te e Jungkook? - chiese dopo qualche minuto di silenzio Taehyung.
- Perchè me lo chiedi? - chiesi, deglutendo, un po' agitata.
- È tutta la settimana che non vi parlate. -
- Oh... non, non è nulla... - dissi, girando lo sguardo altrove.

Fortunatamente, ero riuscita a nascondere bene il succhiotto che mi aveva fatto mio fratello, infatti Taehyung non l'aveva ancora visto.

Appena arrivammo a casa sua, rimasi a bocca aperta.
Era stupenda.



PoV Yoongi


Sfortunatamente, ero dovuto rimanere a scuola, perchè per colpa di alcuni miei compagni, eravamo più indietro del previsto per un compito della settimana dopo, così i professori ci avevano obbligato a rimanere nel pomeriggio, per recuperare.

Per distrarmi un po', iniziai a messaggiare di nascosto con Jimin, così venni a sapere che Y/N era andata a casa di Taehyung.

- Stanno insieme solo da una settimana, e quel Taehyung la porta già a casa sua? - mormorai, sospirando pesantemente.

Non mi stava completamente antipatico quel tipo, ma fin dall'inizio aveva qualcosa che non mi convinceva.

- Taehyung? - sentii una voce vicino a me.

Annoiato, alzai lo sguardo, notando la mia compagna di banco che mi fissava.

- Non mi chiamo Taehyung. - dissi, la voce quasi un sussurro.
- Lo sò. Ma stavi parlando di Taehyung qualche secondo fà? - chiese lei, e solo in quel momento notai che il suo sguardo sembrava... preoccupato.
- Ho solo pensato ad alta voce. Perchè? Lo conosci? - chiesi, incuriosito da quel suo sguardo.
- Kim Taehyung? Lo conosce la maggior parte della scuola! - disse lei, sorpresa.
- Ah sì? -
- Beh, dovresti conoscerlo anche tu... - disse lei, affievolendo sempre di più la voce.
- Beh, sì lo conosco, ci passo l'intervallo insieme... - dissi, non capendo cosa volesse dire.
- Te... ne sei dimenticato? - chiese lei sottovoce, molto sorpresa dalla mia risposta.
- Dimenticato cosa? - chiesi.

Le prese un profondo respiro prima di parlare.

- È il peggior ragazzo della scuola. È vero che è bellissimo, questo non può negarlo nessuno, ma a lui interessa solo sè stesso. Davvero hai dimenticato il modo in cui ha usato alcune nostre compagne l'anno scorso? Le ha fatte soffrire facendogli credere che stessero insieme, e poi le ha tradite alla prima occasione e ha tentato di approfittarsi di loro. Le sue prede preferite sono soprattutto le ragazze innocenti che non hanno ancora avuto nessuna esperienza con i ragazzi. - disse, guardandomi fisso.

A quelle parole sbiancai completamente.
In quel momento mi tornò in mente quello che successe alle nostre compagne...
Come avevo potuto dimenticarlo?
Ecco dove avevo già sentito il suo nome...
Ed ora aveva portato a casa sua Y/N...

- Dammi il suo indirizzo, se lo conosci. - dissi all'improvviso, quasi spaventando la mia compagna.
- Ma non puoi uscire dalla scuola adesso. Cosa dirai ai professori? -
- Non sarò io a fare qualcosa. - dissi.

Probabilmente Y/N mi avrebbe odiato per questo, ma era l'unica persona che poteva andare a salvarla.

Digitai velocemente il suo numero e aspettai che rispondesse, agitato.

- Jungkook, tra poco ti invierò un messaggio con un indirizzo. Dirigiti lì più in fretta che puoi. - dissi, non appena lui rispose al telefono.
- Wae*? - disse, e sembrò parecchio annoiato.
- Tua sorella è in pericolo! Muoviti! -


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- Angolo Autrice -

Finalmente si scopre il vero Taehyung!
Vi aspettavate che fosse così?
Spero che questo capitolo sia venuto bene, la parte della festa è completamente uscita mentre scrivevo, non avevo preparato nulla, cioè l'idea era: continuo un po' il pezzo con il misterioso ragazzo e faccio finire la festa e continuare la storia con Taehyung, ma... beh, potete vedere voi come è andata a finire!
Allora, il prossimo capitolo sarà (ovviamente) incentrato su Tae, anche perchè credo sarà l'ultimo in cui apparirà, e verranno spiegate un po' di cose su di lui.
Come vi è sembrato questo capitolo? Fatemelo sapere, per me la vostra opinione è davvero importantissima! <3

Auguro Buona Pasqua a tutti/e!!! <3
Alla prossima.

   
 
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