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Autore: boae_inaki    01/04/2018    0 recensioni
“Mi sento tramortito da te, dalla tua aurea, e ti protegger๒ e ti amer๒ sempre qualsiasi cosa accada.”
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Hermione Granger/ Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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cap4

Capitolo 4

-A TAVOLA!!- url Molly su per le scale, e pian piano, i Weasley, Harry e Hermione scesero gi. La Cooman aveva deciso di stare a Hogwarts con la McGrannit e di unirsi a lei e agli altri professori per dare una mano a ricostruire la scuola, e Luna torn a casa sua poco prima di cena.

Tutti si sedettero a tavola, il clima non era un granch, Harry e Ron guardavano male Hermione, Ginny evitava Harry e i gemelli come sempre se ne infischiavano e se la ridevano a squarciagola ricordando la volta che scapparono da Hogwarts quando la Umbridge era preside.

-Harry, caro, la cicatrice?- chiese Molly al ragazzo.

-Brucia ogni tanto..novit da fuori?- chiese di rimando Harry.

-No, sono tutti in festa per la fine della guerra..si chiedono tutti dove sia tu, e che fine farai ora.- rispose il signor Weasley.

-Non so quanto ci sia da festeggiare.- comment Ron.

La cena prosegu tranquillamente con poche parole e bocche sempre troppo piene per parlare. Dopo la torta di melassa Harry fece segno a Ron di seguirlo per dirgli di Hermione, ma Hermione lo guard e quando i loro sguardi si incrociarono fece segno a lui di seguirla. Harry rimase un po' spiazzato ma la segu, Ron fece per seguirli.

-Ron scusa ma devo parlare con Harry.- disse Hermione guardando a terra.

-Ah.- rispose seccato Ron, girando i tacchi e raggiungendo i gemelli.

Hermione port Harry fuori e si sedette sulle grandi radici di una quercia davanti alla Tana.

-Harry, riguardo a ci che successo oggi volevo dirti delle cose..- inizi Hermione torturandosi le unghie.

-Bene..sentiamo.- disse Harry guardandola. Era un po' sciupata. Con quei jeans stretti e quella maglietta rosa pallido era anche carina, ma aveva il viso scavato e gli occhi di chi aveva pianto troppo. Cos’era che turbava cos tanto la sua migliore amica? Pensandoci era un po' di tempo che non era in forma.

Hermione prese coraggio e prima di aprire bocca pens che se era riuscita a sopravvivere e ad ingannare Bellatrix sarebbe riuscita a confessare il suo segreto a Harry.

-Ok, allora ti chiedo di non interrompermi. Quando eravamo al quinto anno e siamo andati a Grimmauld Place prima di iniziare l’anno io e..Sirius abbiamo preso molta confidenza e ci siamo anche scambiati molte lettere quando ero a scuola e quando siamo tornati per Natale la nostra confidenza si trasformata in..amore.- disse tutta d’un fiato Hermione. Harry era pietrificato. -Beh, non ho detto niente a nessuno, tranne che a Ginny che ci ha intravisti mentre mi prendeva la mano salendo le scale per cui le ho detto tutto, io e Sirius volevamo aspettare che finisse tutto per poterti dire tutto ma..beh poi lui ..- e le trem la voce.

-Morto, Hermione.- disse Harry guardando il vuoto. -Perch..perch volevate aspettare?- chiese.

-Perch non era un periodo bellissimo, se non ricordi e..-

-Ricordo anche troppo bene, purtroppo.- la interruppe seccato.

-Non sapevamo come avresti potuto reagire perci..- tent di scusarsi Hermione.

-Per me sarebbe stata una delle cose pi belle da sapere, Hermione. Lui si meritava una persona affianco che lo facesse sentire libero e spensierato, certamente la sua et anagrafica pesava, ma sappiamo che mentalmente tu potresti essere sua nonna, perci avrei capito e per quanto riguarda alla sua morte..tu sei matta, hai tenuto tutto dentro, Hermione.- Disse guardandola negli occhi. -Secondo te, io e Ron a cosa serviamo?-

-Ron.. Lui non mi rivolgerebbe pi la parola.- sentenzi Hermione.

-Ron meglio di come pensi tu, e non so se te ne sei accorta ma non ti parla gi.- disse Harry sorridendo. -Beh almeno prima di andarsene Felpato stato felice..- la consol vedendola incupirsi. -Smettila altrimenti piango anch’io.- disse vedendola portarsi le mani agli occhi, la abbracci forte.

-Scusami Harry.- Singhiozz.

-Scusami tu.. non mi accorgo mai di nulla.- si scus l’amico. -La vuoi smettere? Guarda che svegli tutti i Nargilli.- scherz Harry e l’amica rise.

-Ti sta influenzando Luna?- disse ridendo l’amica. Mentre Harry rideva e stava per rispondere qualcosa cattur la sua attenzione, vide uno strano bagliore dietro Hermione.

-Scusami..- disse sciogliendo l’abbraccio e avvicinandosi a quella luce che stava prendendo forma, Hermione si gir e guard ancora pi incuriosita di Harry. La luce and verso Harry e si mostr essere un Patronus, una lince. Si posizion di fronte a Harry e con voce calda e profonda disse: -Harry, nella Foresta Proibita hanno trovato numerosi unicorni sgozzati, appena puoi vieni al Ministero, se non riesci mandami un Patronus cos verr io alla Tana.- una volta finito di parlare il Patronus si dissolse nell’aria. Harry guard Hermione.

-Voldemort?- chiese Hermione a Harry.

-L’ho ucciso Hermione, l’ho ucciso, morto, l’hai visto anche tu.. gli Horcrux..oh Merlino! Andiamo al Ministero, adesso, lo troveremo, era Kingsley.- disse Harry facendo per entrare alla Tana. -Chiamiamo Ron e andiamo.- aggiunse varcando la soglia.

-Ron, andiamo al Ministero.- annunci Hermione. -Vieni con noi?-

-Perch?- chiese il ragazzo.

-Kingsley ha mandato un Patronus a Harry: hanno trovato degli unicorni sgozzati, sicuramente dissanguati nella Foresta Proibita, ci ha detto di andare al Ministero, andiamo con la Metropolvere, faremo prima.- disse dirigendosi verso il camino.

-Va bene.- disse Ron stupito del fatto che Hermione parlasse con lui come se nulla fosse accaduto.

Tutti e tre si misero davanti al camino e uno ad uno si fecero trasportare dalla Metropolvere al Ministero della Magia.

 

*

 

 

 

 

Lucretia sent la porta aprirsi, e dalla Sala raggiunse l’ingresso. Vide Karkaroff respirare affannosamente e tremare. Aveva delle macchioline argentate sul pesante mantello e un secchio sigillato con un coperchio. Come entr cadde a terra. Lucretia apr il secchio e vide un liquido argenteo e scintillante. And nella cucina, noncurante del fatto che Igor fosse accasciato a terra con un pessimo aspetto, prese un calice e torn all’ingresso. Immerse il calice nel secchio e bevve il liquido argenteo. Il sangue di Unicorno era come una doccia fresca, che risveglia in poco tempo. Lucretia ne era inebriata. Dopo aver assaporato quel magnifico liquido, guard a terra.

-Ah, Igor.. come ti senti?- chiese la donna come se nulla fosse. Karkaroff in risposta gemette qualcosa di incomprensibile. -Non ho capito.-

-Freddo..Hogwarts..io..- furono le uniche tre cose comprensibili.

-HOGWARTS?- tuon Lucretia. -HAI PRESO IL SANGUE AD HOGWARTS?-

-Si..- rispose Igor, e la donna lo prese dal colletto del cappotto avvicinandoselo alla sua faccia.

-TU!- tuon ancora pi forte. -RINGRAZIA CHE MI SERVI, ALTRIMENTI TI AVREI GIA’ UCCISO!- rugg la donna.

-Non mi ha visto.. non mi ha visto nessuno..- disse con voce soffocata il Preside.

-Questo lo pensi tu..- comment con astio Lucretia. -Avanti, alzati, io e te dobbiamo parlare di alcune cose.- ordin la donna raggiungendo il salotto e sedendosi sul divano, facendo levitare in secchio dietro di se. -SVELTO!- grid.

Karkaroff si alz con molta difficolt e si trascin nel salotto per poi gettarsi in una poltrona continuando ad ansimare.

-Chi ti ha ridotto cos?- chiese la donna.

-Ho avuto a che fare con una colonia di Acromantule e ho dovuto trascinare il secchio fino ai confini della foresta per Smaterializzarmi.- rispose Igor.

-L’hai trascinato? Avrai lasciato tracce Igor, quanto sei stupido!- esclam la donna.

-Lucretia..le ho coperte ovviamente, non potevo farlo levitare perch stavo camminando il pi acquattato possibile, il secchio avrebbe attirato l’attenzione.. comunque non mi ha visto nessuno.-

-E i corpi degli unicorni? Li hai fatti evanescere?-

-Non tutti, ma all’ordine del giorno vedere un unicorno morto nella Foresta credo..-

-Non mi piace quel credo!- sentenzi la donna. -Ma trattiamo un argomento pi elevato e fondamentale, se sono tornata in vita significa che Tom morto, raccontami cos’่ successo.- ordin Lucretia a Igor, mettendosi comoda.

-Il Signore Oscuro stato ucciso da Harry Potter, il Prescelto, ha scoperto gli Horcrux e li ha distrutti, poi l’ha ucciso durante la Seconda Guerra Magica, ma adesso voglio capire qualcosa io.. perch tu sei in vita? Cosa vi legava? Ho mantenuto fede alle sue parole in punto di morte, che sarebbe tornata, ma non mi spiego il legame col Signore Oscuro.- chiese confuso Igor.

-Igor..sai che l’ho addestrato e acculturato io Tom?- chiese col petto pieno d’orgoglio Lucretia. -Io sono stata la sua guida, quando ero ricercata al Ministero ho inscenato la mia morte, come ben sai, ma quando voi servitori badavate a me e il giovane Tom aveva fatto la mia conoscenza quando insegnavo ad Hogwarts Difesa Contro le Arti Oscure, l’ho preso sotto la mia ala istruendolo sugli Horcrux e altre magie Oscure di cui solo io ero a conoscenza rispetto alle persone che conosceva, per a un patto..-

-L’anima.- mormor Igor sbarrando gli occhi.

-Esattamente, avrebbe dovuto cedermi un pezzo della sua anima affinch dopo la sua morte io possa rivivere, per dipende tutto dalla Rubinia ora.. Igor, dobbiamo trovarla, dovrei portarla sempre dietro, se non la trovo subito entro un anno tutti gli anni che ho passato da morta li passer a distanza di giorni e invecchier fino a morire, mi sento ancora debole e non so dove Tom l’abbia nascosta, so solo che l’ha messa in una cripta appartenente alla mia famiglia. Dobbiamo trovare un Black e chiedere se ne siano a conoscenza.- termin risoluta Lucretia. -Chi rimasto in vita della mia stirpe?-

-Allora..Narcissa, Andromeda e.. basta, tutti gli altri sono morti.- rispose Karkaroff.

-COME?! LA MIA STIRPE PRATICAMENTE STERMINATA?- tuon Lucretia. -CHI? CHI E’ STATO?-

-Padrona.. mantenga la calma. Sirius, il traditore, figlio di Walburga e Orion deceduto circa tre anni fa per mano di Bellatrix Black conosciuta in Lestrange, sorella di Narcissa e Andromeda, che stata uccisa in guerra per mano di Molly Weasley. Regulus stato ucciso dal Signore Oscuro per tradimento e Narcissa e Andromeda sono due traditrici. La moglie di Malfoy ha mentito al Signore Oscuro e Andromeda ha sposato un Nato Babbano.. non so quanto possano servire, nemmeno se sappiano qualcosa di concreto.-

-Merlino!- sibil la donna. -La mia stirpe contaminata in tal modo.. non me ne capacito. Tutti morti per giunta traditori e le uniche rimaste sono delle ingrate!-

-Non ho idea di come potremmo fare al momento, Signora.. possiamo intanto trovare degli alleati?- propose Igor.

-Recluta chiunque sia affidabile e chiunque abbia sempre lo stesso obiettivo che abbiamo noi, dopo aver trovato la Rubinia pagheranno per ci che hanno fatto! Harry Potter per primo.-

-Non sa di aver firmato la sua condanna a morte.- sospir Karkaroff.

 

*

 

 

-Ma avete tentato di parlare coi centauri?- chiese Hermione.

-Non ne abbiamo incontrato mezzo..- rispose rassegnato Kingsley.

-Erano sgozzati o tipo..morsi?- chiese Ron.

-Sgozzati nella giugulare e praticamente prosciugati, si vede che opera di una bacchetta.. Harry.. devi parlare con Cassandro.- propose Kingsley.

-Perch io?- chiese quest’ultimo.

-Sei un eroe anche per loro, e se ti trovano nel loro territorio non ti ammazzano subito.- rispose il Ministro.

-Sono dei tipi strani, i centauri.. potrebbero anche odiarmi perch ho arrecato danni alla foresta. Guardano le cose da diverse prospettive, sarebbe un rischio ma ci parler sicuramente. Alla fine non fanno mai nulla di troppo violento..- disse Harry. -Per andr con Hagrid e con loro due, c’่ qualche problema?- chiese.

-Assolutamente. Potete anche andare. Ah, Harry dimenticavo un’altra cosa importante.  Scusa ma sono Ministro dall’altro ieri ed ancora tutto cos confuso.. hanno trovato delle tracce di qualcosa che stato trascinato e attorno ci sono delle gocce di sangue di Unicorno se guardi bene.. hanno tentato di nasconderle e ci sono anche delle gocce di sangue umano.. avranno attaccato il cacciatore..- propose Kingsley.

-Dove terminano le tracce?- chiese Hermione.

-Al confine di Hogwarts.- rispose il Ministro.

-Si Smaterializzato.. e sicuramente quello che trascinava conteneva il sangue di unicorno e non l’ha fatto levitare perch aveva paura di farsi vedere.- insinu Hermione.

-E se fosse un Magon?- chiese Ron.

-Un Magon non avrebbe svuotato come un bicchiere d’acqua gli unicorni cos, evidente l’uso della magia,anche fatta bene. Quando li vedrete capirete.- rispose Kingsley.

-Domattina andremo ad Hogwarts..- disse Hermione.

-No, noi andiamo adesso.- disse Harry. -Che vuoi aspettare?-

-Beh i centauri ci accoglierebbero meglio di giorno, di notte sembrerebbe che ci vogliamo nascondere e ti ricordo che la Foresta molto pericolosa. Poi non mi va di svegliare Hagrid a mezzanotte, Harry!- spieg Hermione. -Andiamo sul sicuro anche a livelli di luminosit domattina, aspettiamo.-

-Va bene, va bene..- rispose Harry rassegnato. -Bene. Noi andiamo Ministro, grazie dell’accoglienza e domani le faremo sapere tutto.. buonanotte.- lo salut Harry.

-Buonanotte ragazzi, mi raccomando, attenti. Vedo qualcosa di losco in tutta questa situazione, ho saputo della Cooman.. riposatevi, a domani.- ricambi il saluto Kingsley mentre loro uscivano dall’ufficio.

Uscirono per recarsi al piano inferiore per accedere alla Metropolvere, Ron si trovava un po' pi avanti rispetto ad Harry e Hermione.

-Glie lo vuoi dire tu?- sussurr Harry.

-Eh?- esclam Hermione. -Dire cosa?- chiese.

-Di ci che mi hai detto prima..- rispose mormorando l’amico.

-Ah, beh.. Harry.. pensavo di..- cerc invano di formulare una risposta con un minimo di senso e di pensare a cosa fare, ma venne preceduta da Harry.

-Senti.. ci parlo io, non perch penso che tu non sia in grado, ma perch cos se da di matto non lo affatturi, ok?- propose l’amico.

-Ah, beh.. se pensi che sia il modo migliore..- rispose sconsolata Hermione.

-Si penso proprio che sia cos, ti far sapere.- e Harry allung il passo per diminuire le distanze fra lui e Ron, Hermione lo imit, e tutti e tre assieme raggiunsero i camini dal quale tornarono alla Tana. Hermione come arriv trov Ginny nel salotto che leggeva accarezzando la sua Puffola Pigmea difronte al camino spento.

-Ciao Hermione.. vai a dormire o hai voglia di stare un po' qui con me?- mentre Ginny le domand ci, Hermione intravide Harry e Ron uscire fuori in giradino, e Harry che teneva un braccio attorno alle spalle di Ron.

-No resto un po' qua Ginny..- rispose Hermione. -Ho parlato con Harry e gli ho detto tutto.-

-Di Sirius?- sussurr l’amica.

-Si.. l’ha presa piuttosto bene e mi ha detto che stato stupido a non accorgersene, ma comprensibile, sempre stato pieno di problemi.-

-Giustamente.. e Ron?-

-Ci sta parlando adesso Harry..- rispose malinconica Hermione.

-Ah beh, preparati alla sfuriata stanotte e alle scuse domattina.- constat Ginny, facendo ridere l’amica. -Hermione.. tu per continui a starci male sempre di pi.-

-Perch? Che ho detto di sbagliato?- chiese Hermione pi che a Ginny a s stessa.

-Forse Harry ha troppi problemi per accorgersene ma io no.. hai gli occhi sempre tristi, persi nel vuoto, devi fare qualcosa Hermione. Lui non vorrebbe mai vederti cos. Sei.. spenta.- disse Ginny cercando di guardarla negli occhi. Una volta stabilito quello sguardo prosegu. -Puoi esplodere adesso, puoi sfogarti, anzi, devi! Non devi nasconderla pi questa sofferenza.. se vuoi parlarne fallo anche con Harry, lui ha molte memorie di Sirius e magari assieme potete consolarvi e starvi accanto, sapete cosa significa, sapete benissimo entrambi per chi soffrite.-

Hermione rimase in silenzio, una lacrima fastidiosa percorse tutto il tratto del suo zigomo destro. Ginny mantenne per un po' il silenzio avvicinandosi a lei e carezzandole la schiena. Stava per aprir bocca ma venne anticipata da Hermione.

-Ricordo quella volta che.. che ci siamo baciati per la prima volta. Era stato cos strano e cos inaspettato..- Sentite queste parole Ginny si illumin.

-Quando successo di preciso?- chiese la rossa stringendosi al petto un cuscino e mettendosi in ascolto.

-La notte di Natale!- rispose con entusiasmo Hermione. Quando stava per aprir bocca il rumore della porta d’ingresso la interruppe.

-Hermione, vieni fuori un attimo.- la chiam Harry. Hermione si alz di malavoglia e usc in giardino, trovando Ron seduto sulle grosse radici di un albero a braccia conserte che guardava a terra.

-Che c’่?- chiese la ragazza guardando i suoi due amici.

-C’่..- e inizi Ron esitante. -C’่ che tu hai preferito soffrire senza aprir bocca, c’่ che noi tre siamo legati da un rapporto profondo da anni. C’่ che potevi fidarti di noi, c’่ che.. che se me l’avessi detto prima io.. io.. mi sarei fatto un’altra idea, ok? E ora non mi sentirei cos.. ehm.. strano. Ecco tutto.- concluse.

-Beh io..- Hermione era bloccata da quelle parole, non si aspettava una reazione cos comprensiva da Harry e soprattutto da Ron. -Io mi vorrei scusare con voi.. per cercate di capirmi.. io non voglio che ora voi proviate compassione o.. o disgusto per me. Io non me lo sarei mai aspettata da me..- la voce della giovane maga si stava affievolendo, quell’argomento per lei era motivo di numerose sofferenze, perci aveva difficolt a reggerlo, per lei era come portare alla luce un nervo scoperto, lei era sempre stata un punto fermo per il trio, ma ora credeva di vacillare, di crollare, e ci la buttava ancora pi gi.

-Hermione..io e Ron non pensiamo che tu sia invincibile, noi ti vogliamo bene cos come sei e se ne vorrai parlare, se potremmo esserti d’aiuto noi siamo qui, basta che tu ci dia un po di fiducia.- disse Harry posando una mano nulla spalla dell’amica per poi abbracciarla. In quel momento Hermione si rese conto di quanto Harry fosse diventato autoritario e soprattutto sicuro. Era parecchio pi maturo, ed era sicura che la guerra l’avesse sbloccato in qualche modo.

-Io non so come ringraziarvi ragazzi ma.. al momento non mi va di parlarne e vorrei concentrarmi su ci che sta accadendo adesso. Domattina svegli presto che andiamo subito ad Hogwarts, non preoccupatevi per me, ora sto bene.- disse Hermione con convinzione.

-Come preferisci.- disse Ron mettendosi le mani nelle tasche. -Allora io vado a dormire, ci vediamo domani.- li salut Ron entrando in casa.

-Vado anch’io.- disse Harry per poi sbadigliare. -Ehi.. quando vorrai parlarne noi ci siamo.- le disse con tono amichevole.

-Va bene, grazie, buonanotte.- rispose Hermione sorridendo.

Rimase fuori, sotto il cielo stellato, seduta su una radice molto grande a guardare le stelle. Riconobbe Sirio, una delle stelle pi lucenti.

 

-La vedi quella?- le chiese sghignazzando.

-Come si fa a non vederla!- esclam lei in risposta. - una delle pi brillanti.-

-Non a caso si chiama Sirio.. vedi, sono cos importante che ora mi dedicano pure i le stelle.- disse ridendo dandole un buffetto sulla spalla.

 

Quei ricordi la allietavano, tanto che un sorriso si dipinse sulle sue labbra, ma subito dopo sent una fitta al cuore. Il dolore era perenne, ma d’altronde, pens, ci che non uccide fortifica.

 

*

 

-Igor, vieni qua.- lo chiam Lucretia. Il preside la sent dalla cucina e la raggiunse in sala.

-S, signora.- disse con un breve inchino.

-Ho cambiato idea.. portami Narcissa e Andromeda. Ritengo opportuno parlare con loro, non vorrei che sapessero qualcosa. Per vorrei un informazione: chi delle due ha avuto contatti col Signore Oscuro?- chiese col suo tono gentile e angelico.

-Narcissa, signora. Hanno ospitato l’Oscuro Signore nella loro casa.- rispose il servo.

-Ottimo.. portala qui, adesso.- ordin Lucretia.

-Adesso?!- chiese sbigottito l’uomo.

-S, adesso.- si impose la donna. Le tracce del suo tono angelico svanirono. -Non importa come, la voglio qui adesso.-

-S-s.. signora.- ripet l’inchino e si diresse all’Ingresso dove prese il suo pesante mantello, per poi uscire di casa e Smaterializzarsi.

 

   
 
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