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Autore: jarmione    04/04/2018    3 recensioni
ATTENZIONE!! UN ISABELLA DIVERSA DA QUELLA CHE CONOSCIAMO!!
“Hai intenzione di dirlo ad Esme?”
Carlisle si morse il labbro inferiore, senza rispondere.
Sapeva che Edward gli avrebbe letto la mente, aveva ben poco da dire a quel ragazzo.
“Hai idea delle conseguenze?”
“Ne sono consapevole”
“E di noi?” Chiese ancora Edward “Rosalie non sarà d’accordo e Jasper non sempre riesce a controllarsi”
“Risolverò anche questo” tagliò corto Carlisle, uscendo dalla macchina e salendo le scale.
Edward lo raggiunse.
“Spero tu sappia quello che fai” e detto questo se ne torno nella sua stanza.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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Bella vagava per la foresta.
Stava cercando Edward, voleva vederlo.
Passava dal camminare al correre, si faceva largo fra i rami degli alberi che sembravano volerle bloccare il passaggio.
Si guardava attorno, percepiva la sua presenza.
Raggiunse il fiume che passava al centro della foresta e vi si fermò.
Era in piena e l’acqua scorreva a gran velocità, trasportando anche tronchi di alberi che si spaccavano a contatto con i massi spuntanti dal fondo.
Sembrava pronto ad inondare tutto.
Bella si guardò ancora attorno.
“Edward!” chiamò “Edward!”
Un tonfo, proveniente dall’altra riva, la fece sobbalzare.
Edward era lì.
Se ne stava in piedi e teneva lo sguardo basso.
“Oh Edward!” fu felice di vederlo
“Bella…”
“Come faccio a raggiungerti?”
“Non puoi”
“Allora vieni tu da me”
“Non posso”
“Ma perché?” il fatto che Edward parlasse bi sillabo, se non anche meno, la fece spaventare.
“Io sono il nemico, Bella, non possiamo stare assieme”
“Ma a me non importa” lo rassicurò lei “non mi interessa il tuo stato, io ho bisogno di te!”
Edward si incupì ancora di più
“Vampiri e Lupi non possono essere amici”
“L-Lupi?” Bella non capì ed Edward non fece nulla per farsi comprendere.
La ragazza abbassò lo sguardo e…
“Oh mio Dio…”
Al posto dei piedi c’erano delle zampe grigie.
Spaventata si voltò di scatto e vide che tutto il suo copro era mutato.
Era diventata un Lupo, proprio come Jacob.
Tornò a guardare Edward.
“Edward!” ma lui non disse nulla e si voltò fuggendo a gran velocità nella foresta.
“EDWARD!” Bella tentò di fare un balzo, ma prese male le misure e cadde in acqua, venendo trascinata dalla corrente fino ad una cascata.
Bella cadde.
 
Bella si svegliò con un grido sommesso.
La fronte imperlata di sudore e il respiro affannoso.
Tremava e non per il freddo.
“Bella!” la voce di Jacob irruppe nella stanza.
Il ragazzo le fu subito vicino.
“Bella, tranquilla, ci sono io” esitò alcuni istanti poi la strinse a se, sentendola tremare “va tutto bene”
Bella ricambiò la stretta.
Ne aveva bisogno.
Si lasciò cullare dal suo abbraccio e si lasciò avvolgere dal profumo di muschio che Jacob emanava.
Si calmò lentamente.
“Grazie” mormorò lasciandolo andare “scusami…”
“Non preoccuparti” sorrise amichevolmente lui, sedendosi al suo fianco “e poi dicono che mi agito nel sonno, neanche tu scherzi”
Anche Bella sorrise, poi tornò seria “Ho bisogno di vederlo, Jake” disse, anche se sapeva che l’argomento non era fra i preferiti di lui “devo vedere Edward e devo vedere Carlilse”
Infatti ottenne uno sbuffo e gli occhi al cielo.
“Mi aspettavo un argomento più vivace” borbottò Jacob “che so…un invito a cena o una passeggiata al chiaro di luna, sono disposto a farti un altro the se vuoi”
Stava facendo di tutto per sviare l’argomento, ma lei non mollò.
“Ne ho bisogno, Jacob!”
“Perché!?” sbottò “cos’hanno fatto per te? Ti hanno salvata da una casa famiglia? Beh sappi che secondo me era meglio lì che con quelle sanguisughe!”
Bella non voleva litigare.
Fece un profondo respiro e proseguì “Se Carlisle voleva farmi del male lo avrebbe già fatto anni fa” disse “ed Edward non mi farà del male…io lo so, lo conosco”
“Che cosa sai di lui!?” ribattè “uccide le persone, Bella! Uccidere significa omicidio, Edward è un assassino, Bella, lo capisci!?”
“Non è un assassino”
“E come lo definisci uno che uccide le persone per placare la sua sete?”
Bella distolse lo sguardo.
Fece per rispondere ma vennero interrotti da dei colpi sul vetro della finestra.
Fuori c’erano Leah, Seth, Sam e gli altri amici di Jacob.
Il ragazzo sbuffò e aprì la finestra facendoli entrare.
“Permesso?” chiese Seth entrando e atterrando sonoramente sul pavimento “abbiamo sentito la tua soave voce amico”
“Lo hanno sentito fino a La Push” ridacchiarono gli altri.
Leah incrociò lo sguardo di Bella e sbuffò, tenendosi da parte.
Sam li guardò entrambi dall’alto al basso “Che diavolo succede?”
“Niente che ti riguardi” rispose Jacob
“Tutto mi riguarda se si tratta dell’incolumità e del silenzio della riserva” e con quella frase lasciò intendere che nessuno doveva fiatare.
“Qual è il problema?”
Jacob si rifiutò di rispondere e lo superò, uscendo dalla finestra e allontanandosi.
Bella non lo fermò.
“Cavolo” mormorò Seth “sei la prima ragazza che riesce a farlo infuriare, svelami il tuo segreto”
“Seth!” lo ammonì Sam, che tornò a guardare Bella “allora?”
Sospirò “Voglio andare a casa mia”
Sam sembrava reticente ma non contrario “Non vedo il motivo per cui si debba urlare in quel modo”
“Ho detto a Jake che voglio vedere Edward”
Sam si irrigidì, mentre gli altri arretrarono di un passo.
“Il nostro compito è quello di proteggere la nostra zona e gli abitanti di Forks dai vampiri che vogliono creare problemi” spiegò “Edward Cullen sta creando problemi ed è MIO compito tenerti al sicuro”
Bella lo guardò negli occhi
“Se vuoi tornare dalla tua famiglia, nessuno di noi può impedirtelo” precisò “ma Edward Cullen è un pericolo per tutti, specie per te, ti proibisco di rivederlo”
“Ma…”
“La discussione finisce qui” la zittì lui, osservando Jacob fuori dalla finestra “chiaritevi!” e se ne andò, seguito subito da Leah.
“Ciao Bella”
“Ciao”
“Ciao Bella, prima o poi dovrai svelarmi come hai fatto a farlo arrabbiare” ammiccò Seth prima di balzare fuori dalla finestra.
Bella rimase sola e sospirò.
Non poteva impedirle di vederli, non era più una bambina che non sapeva badare a se stessa.
Si impuntò e, dopo essersi alzata e aver preso la sua giacca, uscì dalla casa.
Sperò che Jacob non se ne accorgesse o, almeno, non la fiutasse.
Non badò al fatto che fosse notte.
Iniziò a correre fino a raggiungere la riva del fiume.
Proprio come nel suo sogno.
Il fiume era in piena e qualche tronco veniva trasportato dalla corrente e si spezzava allo scontro con i massi.
Istintivamente, Bella si controllò le mani e il corpo pregando che non fosse diventata un lupo.
Per fortuna era ancora umana.
Avvertì uno spostamento d’aria e, dalla riva opposta, apparve Edward.
Se ne stava in piedi, le mani chiuse a pugno.
Cercava di resistere all’odore di Bella.
“Bella…”
Lei non riuscì a non sorridere, anche se appena “Ciao Edward”
  
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