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Autore: Antinyska88    02/07/2009    3 recensioni
Quando finalmente smette di bere, Sakura appoggia la tazza sul tavolo, continuando a guardarmi con quell'aria a metà tra il malizioso ed il candido, che solo lei riesce ad avere.
Io a mia volta, contro lo stipite della porta continuo a sostenere il suo sguardo, impassibile.
So cosa vuole.
Vuole che sia io a fare la prima mossa.Ad avvicinarmi, a baciarla, ma non lo farò...
Ormai dovrebbe saperlo.
Ne va del mio orgoglio.
Io sono Sasuke Uchiha, eh che cazzo!
Io sono il freddo, impassibile ed indifferente - e qui indifferente è la parola chiave - Sasuke Uchiha.
Non posso permettermi di fare la prima mossa.
Non posso permettermi di dimostrarle che la voglio...
[SasuSaku/Sasuke pov]
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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mmmmm Nota autrice: Salve a tutti, volevo solo premettere un paio di cose.Innanzitutto questa shot, che è nata in un momento di noia, non ha un contesto preciso in cui collocarla, io ho solamente immaginato come sarebbe potuto essere un momento della storia tra Sasuke e Sakura, ancora all'inizio visto dal punto di vista dell'Uchiha.
Inoltre non avendo molta dimistichezza con questa coppia, e non essendo la mia preferita, mi scuso anticipatamente se ho creato un obbrobrio,o sono andata totalmente fuori dai personaggi.
Detto questo buona lettura, e recensite!

Our Time Together



Mi aggiro per casa con la stessa carica d'angoscia che avrebbe un condannato a morte.
Ed in effetti si potrebbe dire, con una molto ben articolata analogia, che anche io sia sul punto di morire, ma di noia.
Se c'è una cosa che ho sempre odiato è l'attesa.
Stare lì, fermo ad aspettare, continuando a fissare torvo - come se potesse servire - la lancetta di quel dannato orologio fino a diventare mezzo cieco, e poi quando finalmente questa si muove, e a te sembrano passate ore, ti rendi conto con orrore che in realtà è passato solo uno schifosissimo minuto...
E' così via, per due ore, centoventi minuti che per me si strasformano in un'infinita e logorande tortura.



Mi alzo dal letto, che ho praticamente smontato a forza di rigirarmici sopra.
Le coperte si sono tramutate in un ammasso informe ai piedi del materasso,il lenzuolo e incastrato tra il letto ed il pavimento,e i cuscini sono spariti chissà dove.
Nervoso ed inquieto vado in cucina.
Decido di farmi un té per rilassarmi, e intanto che metto l'acqua nel bollitore prego tutti gli dei conosciuti che quest'azione duri almeno una ventina di minuti,così da rendere più celere l'asfissiante attesa a cui sono sottoposto.
Ma naturalmente l'acqua non impiega venti minuti a bollire, e quando metto l'infuso,ed infine verso il té fumante in una tazza mi rendo conto che io non né ho un cazzo voglia di té!

Abbandono il té al suo destino e vado in salotto.
Mi stravacco sul divano e prendo il libro che ho iniziato tempo fa...
Quando di preciso non ricordo.
Provo a leggere, ma anche questa semplice attività al momento mi risulta impossibile.
Alla fine dopo aver pateticamente letto per sette volte la stessa riga,sono colto da un'attacco di furia omicida e scaravento il libro praticamente dall'altra parte della stanza, distruggendolo per metà.
Riguardo per la millesima volta l'orologio.
Tredici minuti.
Sono passati solo tredici fottutissimi minuti!
Sto per impazzire...
Ma dove diavolo è quella la?
A quest'ora sarebbe già dovuta essere qua!


Due ore, un té orfano e un libro distrutto dopo, suona il campanello.
Con la mia ritrovata calma e freddezza vado ad aprire.
Sakura è di fronte a me con un leggero sorriso sulle labbra sottili.
<< Scusa, ho fatto tardi.Sei arrabbiato? >>
Mi chiede sbattendo i suoi occhioni verde smeraldo.
<< Tsk...Non me n'ero neanche accorto >>
E' una colossale balla.
Io ne sono cosciente, e molto probabilmente anche Sakura, non è stupida.
Il che la rende completamente inutile.
Che senso ha mentire, se tu e quello a cui menti, che in linea di principio dovrebbe crederti, sa che stai mentendo?
Nessuno.
Però io lo faccio lo stesso.
Sakura entra senza aspettare un mio invito, consapevole che sarebbe potuta invecchiare aspettando un mio cenno d'ospitalità.


Col suo tipico andamento deciso e sicuro la rosa va in cucina, e posa la borsa tracolla sul tavolo.
<< Oh. Hai fatto il té? >>
Dice un secondo prima di prendere la tazza e berne un lungo sorso.
Si appoggia di schiena al tavolo e incastona i suoi occhi verdi nei miei.
In una miscela di nero e verde, nel mentre sorseggia la bevanda che oramai dev'essere gelida.
Io mi limito a fissarla a mia volta.
Non parlo.
Non faccio niente.
Quando finalmente smette di bere, Sakura appoggia la tazza sul tavolo, continuando a guardarmi con quell'aria a metà tra il malizioso ed il candido, che solo lei riesce ad avere.
Io a mia volta, contro lo stipite della porta continuo a sostenere il suo sguardo, impassibile.
So cosa vuole.
Vuole che sia io a fare la prima mossa.Ad avvicinarmi, a baciarla, ma non lo farò...
Ormai dovrebbe saperlo.
Ne va del mio orgoglio.
Io sono Sasuke Uchiha, eh che cazzo!
Io sono il freddo, impassibile ed indifferente - e qui indifferente è la parola chiave - Sasuke Uchiha.
Non posso permettermi di fare la prima mossa.
Non posso permettermi di dimostrarle che la voglio...


Dopo una manciata di secondi che paiono ore mi stacco dalla parete, e mi dirigo nuovamente in salotto.
Raccolgo il libro che prima avevo quasi distrutto in un raptus omicida, e mi siedo sul divano fingendo di leggere, cercando di darmi un tono.
Fingendo di leggere.
Anche perchè in questo momento non riuscirei mai a leggere, con l'adrenalina in corpo al massimo, il sangue che mi pulsa nelle tempie, ed i nervi tesi e allerta, aspettando di sentirla arrivare.
Come immaginavo, Sakura non si fa' attendere, e dopo poco mi raggiunge, sedendosi accanto a me.
<< E' interessante? >>
Chiede con tono falsamente interessato, indicando con un cenno del capo al libro che ancora tengo in mano.
<< Mh...Abbastanza >>
A voler essere sinceri non ricordo manco più di cosa parla questo dannato libro, ma non è necessario che lei lo sappia...
La sento avvicinarsi.
Uno dei suoi seni mi preme contro il braccio, e sento il suo fiato sul viso.
Mi giro verso di lei, e senza neanche rendermene conto lascio cadere - per la seconda volta - il libro a terra.
I nostri nasi si sfiorano, e le bocche sono a pochi millimetri una dall'altra.
Ma Sakura continua a stare ferma.
Fissandomi con quelle gemme verdi,e torturandomi lentamente.
Credo abbia deciso di farmi impazzire.
Nervoso ed eccitato allo stesso tempo, annullo quell'infima distanza che ci separa e la bacio.
Per la prima volta da quando tutto questo tra noi è iniziato, io bacio lei.
Fanculo l'orgoglio, per una volta me lo posso anche permettere.


Mi avvento su di lei con la stessa foga che potrebbe avere un assetato nel deserto su un bicchiere d'acqua.
Le bacio, lecco e succhio il collo.
Domani probabilmente avrà un enorme segno violaceo, ma ora non è una cosa che m'interessa.
Sakura sotto di me ansima e geme, col fiato corto.
Con ben poca delicatezza le sfilo la maglietta rossa, che finisce sul pavimento, subito seguita dal reggiseno.
E finalmente arrivo alla pelle nuda.
Le prendo i piccoli seni tra le mani, a coppa, per poi lambirli con la bocca.
Ben presto anche il resto dei nostri vestiti finisce a terra, ed io incapace di resistere oltre la prendo.
Affondo in lei, nel suo calore, ed ad ogni spinta mi sento incendiare.
<< ...Sasuke >>
Sentendo Sakura gemere forte il mio nome al sopraggiungere dell'orgasmo, sento acuirsi quella sensazione, quel sentimento che so essere presente in me già da un po', ma che ancora non riesco ad identificare...


<< E' tardi, devo andare >>
Dice Sakura, interrompendo bruscamente le sue carezze tra i miei capelli corvini, alludendo all'orologio appeso alla parete.
Inizio seriamente ad odiarlo quell'aggeggio.
Io non dico niente, e lei si alza e si riveste.
Solo quando è praticamente alla porta trovo il coraggio di parlare.
<< Che fai domani? >>
Domando cercando di sembrare indifferente ed disinteressato.
Ma naturalmente Sakura sa, che la mia è solo una 'recita' per compiacere il mio ego.Si volta verso di me, e mi sorride dolcemente.
<< A domani, Sasuke-kun >>
Mi dice continuando a sorridere, per poi uscire.

Rimasto solo guardo per l'ennesima volta, per questa sera, l'orologio, per una volta senza nulla da obbiettare sul tempo trascorso o no.
Mi alzo, mi rivesto e mi dirigo verso la mia camera.
Credo di avere un legame, è la conclusione a cui giungo dopo una lunga riflessione, un attimo prima di addormentarmi.
  
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