Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: mystery_koopa    08/04/2018    4 recensioni
Con l'Impero Bizantino dell'VIII secolo sullo sfondo si svolgono le vicende dell'ammiraglio della flotta imperiale Konstantinos Ampatis, dei nobili della città di Bisanzio e delle province e del basileus Leone III l'Isaurico. La storia, che segue la vita dell'ammiraglio, inizia con la fine del secondo assedio arabo di Costantinopoli nel 718 e continua per alcuni altri anni successivi a questo evento, coinvolgendo i personaggi in battaglie, intrighi, cospirazioni e storie d'amore.
Dal II capitolo: "Ormai la solitudine era diventata un’abitudine che era parte integrante della sua vita quotidiana, e difficilmente avrebbe rinunciato al tempo che utilizzava per riordinare i suoi pensieri, che correvano nel tempo senza che lui se ne rendesse conto e potesse fermarli"
REVISIONE COMPLETATA
Genere: Introspettivo, Storico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Medioevo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La Fenice Purpurea'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

VII – SOFFIO DI VENTO
 
Anche l’anziano Ambrosios, poco dopo l’ammiraglio, entrò nel salone da pranzo. Lentamente si andò a sedere a capotavola, e dopo aver afferrato una fetta di pane iniziò a parlare, con tono quasi confidenziale verso il più giovane ospite:
“Signor Ampatis, fa bene a essere in apprensione per il nostro imperatore, che a lei è così caro… mio figlio è, mi duole molto ammetterlo, un ingenuo completamente manovrato dalla sua subdola moglie. Deve impedire che lei governi questa città e questo impero da dietro le quinte, portandoli alla rovina! Non so come lei possa fare, e io ormai ho esaurito i miei giorni e le mie energie… mi scusi, davvero, se la opportuno con i miei deliri, ma alla mia età ormai mi sento di dire tutto ciò che penso, e non potevo esimermene vista l’importanza capitale della questione”.

Konstantinos rassicurò l’anziano nobile con poche e semplici parole e uscì velocemente dalla stanza, dicendo di avere un impegno in città. Si diresse verso Santa Sofia, la grande basilica voluta da Giustiniano; sapeva di trovarci Leone, con cui doveva terminare assolutamente la discussione del giorno precedente… non poteva permettersi di non chiarire ciò che si erano detti, Leone non doveva pensare che lui, l’amico di una vita, lo stesse colpevolizzando ancora.

 
***

Chryssa uscì all’alba dalla sua cabina privata, con il quaderno ritrovato sotto braccio; si sedette sul ponte e, ammirando le coste della Grecia in lontananza, inizio a tracciare un lieve disegno nella prima pagina. Dopo quasi un’ora di completa tranquillità osservò meglio il foglio, rimanendo molto stupita: senza pensarci, aveva disegnato un volto perso nella lieve foschia, il volto di una donna che non conosceva ma che era convinta di aver già visto, forse in uno dei suoi viaggi. Con un dito, passò superficialmente sulla copertina rilegata in pelle, ritrovando quelle due lettere: colta dall’ispirazione, iniziò a scrivere qualcosa sulla misteriosa proprietaria precedente del libretto, immaginandosela, partendo dalla sua ultima pagina:
 
“Dolce, soffio di vento,
spingi forza sull’onde.
Nevi fredde, ghiacciai
un baule su una nave:


quaderni intrisi d’ombre.

T’immagino, spirito,
libero nei venti a nord,
perso dalla dimora
in un soffio di vento.”

 
***
 
Kiev, Khaganato di Rus’

Un cavallo, spronato allo stremo, correva furiosamente verso sud, cavalcato da una misteriosa figura incappucciata di nero. Stava seguendo una via di fuga preparata da anni, un piano senza possibilità di errore, una vendetta che si sarebbe dovuta realizzare inesorabile come lo scorrere del tempo. Il gelo e la nebbia annebbiavano la sua vista, ma per nulla al mondo si sarebbe fermato.

 
***
 
Konstantinos, entrando nella basilica dalla grande cupola emisferica, vide immediatamente Leone inginocchiato a terra davanti all’altare, con le mani a coprire gli occhi. L’ambiente era straordinariamente vuoto, come non lo era mai stato: sembrava che tutto fosse stato predisposto per quell’incontro, sebbene avesse deciso di recarvisi solamente quella mattina… ma avrebbe dovuto ricordare già in precedenza che nulla rimane segreto, nella capitale.

Si avvicinò all’amico, lentamente, sfiorandogli una spalla con la mano e notando la reazione di una guardia posizionata sulla parete di fondo della navata; il basileus si girò, sorridendo.
“Sai,” gli disse, “sono diventato padre, questa mattina. Penso proprio che dovresti sposarti anche tu, ti servirebbe per dimenticare. Maria ed io ci siamo sposati per interesse, non c’è mai stato amore tra noi, ma viviamo comunque una vita serena; ho saputo che la moglie del mio nuovo consigliere ha una sorella nubile che possiede molti terreni in Sicilia, perché non provi a conoscerla? Amico, non guardarmi così, lo dico per te: so che è doloroso per te pensare di stare con una donna che non è lei, ma sono passati vent’anni, devi andare avanti. Io stesso ho avuto un figlio maschio, il mio erede, e non posso che chiamarlo Konstantinos, come un grande amico, una colonna portante del mio passato e un punto fondamentale nel mio presente.”

L’ammiraglio, che era andato dall’amico per parlargli, aveva invece ricevuto una predica a cui non sapeva veramente cosa rispondere: sicuramente non avrebbe parlato del fatto che conoscesse già Chryssa, seppur molto superficialmente…
“Sono davvero onorato che tu voglia chiamare il tuo erede come me ma, vedi, non penso di essere stato un buon amico, non ci siamo visti né scritti per molti anni e… lo sai, meglio di me.”

Leone lo guardò, quasi dolcemente, rispondendogli con una semplice affermazione e poi andandosene verso l’uscita:
“Sì, ti serve davvero una moglie”.

L’ammiraglio, con la mente svuotata e la vista annebbiata da quelle parole, rimase solo. Non aveva mai pensato a ciò, pensava che la solitudine non lo potesse abbandonare, ma forse si sbagliava: erano passate oltre due decadi, la sua vita era completamente diversa e non sapeva neanche se lei fosse ancora viva. “Va bene, dovrò pensarci, ma non Chryssa: dopotutto, per parlarmi una sola volta mi ha sequestrato…” si disse infine, sorridendo.

 
***
 
Chryssa, dopo essere ritornata nella sua camera e aver riposto il quadernetto, si sedette sulla morbida coperta in lana del suo letto, chiudendosi in se stessa. Fuori, il sole estivo era alto nel cielo del mattino, ma lei sentiva ugualmente freddo, un freddo interiore, che non sapeva giustificare. Si strinse ancora di più nella coperta, chiudendo gli occhi e abbandonandosi a un sonno calmo e vuoto.
La nave intanto aveva raggiunto le coste meridionali della Macedonia; sarebbe arrivata nella capitale il giorno seguente.

 
***
 
Il basileus, uscito dalla basilica, aveva raggiunto con un piccolo seguito il palazzo dei Cazaretian, dove l’ammiraglio non era ancora rientrato. Ad accoglierlo all’ingresso si era presentata Leonora, controllata strettamente dalla sua dama che, se la situazione fosse precipitata, non avrebbe esitato a romperle il vestito o a qualsiasi altra cosa, pur di costringerla a ritirarsi nella sua stanza per non permetterle di infangare la reputazione di nessuno: aveva accettato quell’incarico non solo per l’alto stipendio che Chryssa le versava, ma anche per l’attaccamento che provava nei confronti della propria patria, contrariamente a quella donna che a essa preferiva gli interessi personali.

Leone tuttavia ignorò la sua falsa accoglienza, lasciando il seguito al pianterreno e dirigendosi nella stanza da letto di Vassilis, che era ancora in convalescenza, soprattutto dal punto di vista psicologico, dopo l’aggressione subita. Il loro colloquio durò a lungo e a nessuno fu permesso di entrare nella stanza. Konstantinos arrivò solamente mentre il basileus stava uscendo, calmo ma risoluto. Vedendolo sull’uscio, Leone gli pose una domanda:
“Konstantinos, non ti ho mai chiesto perché alloggi in questo palazzo.”
“Chryssa Aristis ha richiesto qui la mia presenza.”
“Ma Chryssa… la sorella di Leonora, quella molto ricca?”
“Esattamente, proprio lei…”




SPAZIO AUTORE:
Un saluto a tutti. So benissimo che questo capitolo è molto corto (NOTA: con la revisione, il capitolo è stato allungato), ma volevo posticipare al prossimo l'arrivo di Chryssa... spero comunque che la lettura sia stata piacevole!
EDIT: Capitolo Revisionato.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: mystery_koopa