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Autore: Spiga_R    09/04/2018    1 recensioni
Sklance bad boys AU
Genere: Angst, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kogane Keith, McClain Lance, Takashi Shirogane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lance sapeva di dover imparare a non ficcarsi nei guai,
lo sapeva da tantissimo tempo, eppure non era mai riuscito ad imparare le regole base per non complicarsi la vita. Tipo quando aveva rotto la finestra del vicino giocando a baseball, o quando aveva divorato tutte le merendine preferite della sorella maggiore, oppure quando si era messo a fare la guerra con i cancellini in classe, colpendo in pieno il professore che stava entrando, o anche quando aveva scritto sul compito in classe “prof, mi metta un voto alto” consegnando in bianco. E la lista poteva continuare ancora a lungo.
Ma l’incontro con quel ragazzo nel retro della scuola saliva in cima alla lista delle cose disastrose che aveva fatto finora.
Lance stava marinando la lezione, si era fatto dare il permesso per uscire con la scusa di fare delle fotocopie, ed era riuscito a raggiungere il retro dell’ edificio scolastico passando dalla scala antincendio. Aveva avuto il tempo di mettersi un lecca lecca tra i denti e di guardare con aria annoiata le nuvole, aspettando pigramente che il tempo passasse insieme alla lezione di matematica quando un’ altro ragazzo si fece strada pochi metri più il là, saltando dalla finestra dei bagni.
Lance non si fece intimidire dal suo aspetto da “bad boy” o dai suoi piercing o dalla sua camminata spavalda, ma rimase ipnotizzato da ogni passo che il giovane coetaneo faceva verso di lui.
-Che ci fa un pischello qui a quest’ ora?-
Lance sbatté le ciglia un paio di volte, un po’ frastornato dal fatto che gli era stata rivolta una domanda.
-Avrai la mia stessa età, pischello-
Rispose.
-E poi sei anche tu qui nel pieno delle lezioni, sai benissimo cosa sto facendo… oppure tu non ti sei reso conto di star marinando le lezioni?-
-Il pischello ha una lingua tagliente vedo- disse il misterioso ragazzo squadrandolo da capo e piedi.
-Fatti un po’ più in là, voglio sedermi anche io-
Lance si era chiesto migliaia di volte il perché gli avesse obbedito. Solo molto più avanti avrebbe capito la vera ragione della sua accondiscendenza.
-Ce l’hai un nome o devo chiamarti cafone?-
-Mi chiamo Keith. E tu ce l’hai un nome o devo chiamarti figlioccio di papà?-
-Mi chiamo Lance. E non sono un figlio di papà-
-I tuoi capi firmati mi dicono il contrario-
-E la tua personalità invece mi conferma che sei un cafone- disse incrociando le braccia e mettendo il broncio.
-Oh, ti sei offeso? Vuoi che ti vado a chiamare il papino?-
-Smettila! Oppure dico che hai marinato le lezioni al tuo-
-Fai pure, sai quanto gliene importa a quello-
Lance fece due più due, l’aria da ragazzo ribelle, il fatto che saltasse le lezioni, il pacchetto di sigarette che spuntava dal taschino in bella vista… probabilmente Keith non doveva avere un ambiente familiare molto accogliente.
-Scusa.- disse.
-Perché mi chiedi scusa?- si accigliò l’altro.
-Non volevo toccare un tasto dolente-
-Un tasto dolente? Sai quanto me ne importa di mio padre!-
Lance decise di cambiare discorso:
-Vieni spesso qui?-
-Sì, da quando Shiro si è diplomato mi annoio qui-
-Chi è Shiro?-
-Il mio capobanda-
-Fai parte di una Gang?- chiese Lance entusiasta.
Keith si allontanò leggermente a vedere gli occhi di Lance brillare di ammirazione.
-…Sì?-
-E come vi chiamate? E cosa fate? E lo avete un covo segreto? E quanti siete?-
-Hey hey, una domanda alla volta… il nostro gruppo si chiama Voltron-
-Che figata!! E quindi avete frasi in codice tipo… io dico Vol tu dici…-
Ci fu una lunga pausa in cui lo sguardo di Keith passava dagli occhi entusiasti di Lance alle sue dita puntate contro di lui in attesa di una risposta e poi di nuovo agli occhi di Lance.
-Vol…tron?-
Lo sguardo deluso di Lance rifletteva il disappunto nella risposta che evidentemente non era proprio quella che si aspettava…
-A dispetto delle apparenze non sei un tipo sveglio tu…-
Keith scattò in piedi, arrossendo.
-Non sei poi simpatico come credevo, me ne torno in classe, lì si sta meglio…-
-No aspetta- Lance lo rincorse – E la Gang? Voglio sapere! Posso venire nel vostro covo?-
-Ma figuriamoci!-
-Eddai!-
-Ma se tu non avresti neanche il coraggio di farti un piercing!-
-E invece ce l’ho-
-Dimostralo-
-Tu sai fare i piercing?-
-Io mi sono fatto i miei piercing da solo, ma questo cosa c’entr-
-Allora fammi un piercing!-
Keith rimase interdetto.
-Ok, andiamo-
-Adesso?!- rispose Lance sbalordito.
-E quando sennò?-
-Ma se esco prima del contrappello potrebbero sospendermi!-
-… E va bene pivello, ti aspetto dopo le lezioni al bar della stazione. Non fare tardi. Ora torna in classe.-
-Evviva!- urlò Lance prima di correre dentro la scuola, noncurante di aver attirato verso di sè le occhiatacce dei professori che si erano affacciati alla finestra.
Keith rise alla scena, poi si arrampicò per raggiungere la finestra del bagno dalla quale era sceso. Stranamente, quel giorno gli era tornata voglia di seguire le lezioni.

con il tempo che NON ho ecco questo primo capitolo.
vediamo se riuscirò a fare anche un secondo o se finirà come sempre (incompiuta 'v')
(l'entusiasmo per unavolta ha avuto la meglio su di me e sono riuscita almeno ad iniziare questa sklance che avevo in mente da tempo immemore :D )
   
 
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