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Autore: Eleonora_Vasile    09/04/2018    4 recensioni
Castiel ancora non sa che Dean Winchester, l'affascinante peccatore che il giovane ha il compito di strappare dalla perdizione, stravolgerà la sua esistenza e tutto ciò in cui ha fermamente creduto da quando è venuto al mondo. Cercando un ultimo appiglio a cui aggrapparsi, un senso alla sua missione, troverà Dean.
Dean è perso : la sua famiglia gli è stata strappata via con la forza e si trova intrappolato in una comunità di psicopatici religiosi, o almeno così li ritiene lui. Eppure una luce nel buio c'è. E' un ragazzo dagli occhi blu, appartenente a un mondo completamente diverso dal suo.
Nonostante le loro idee siano così differenti, a tratti addirittura contrastanti, ognuno imparerà a conoscere se stesso attraverso gli occhi dell'altro.
Attenzione: i personaggi esprimono opinioni, sebbene opposte , particolarmente controverse sulla religione e ci tengo a precisare che non rispecchiano per forza le mie idee e che non intendo offendere in nessun modo la sensibilità dei lettori. Ovviamente nulla di blasfemo o, a mio avviso, poco rispettoso è contenuto nella storia e sicuramente nulla che non si potrebbe trovare tranquillamente anche nella serie originale. Ogni critica è più che ben accetta. Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Dean si sveglia senza Castiel. Una sensazione di freddo lo avvolge e apre gli occhi. Cas è seduto sulla sua sedia e sfoglia alcuni spartiti. Ogni tanto produce qualche suono con una chitarra che porta al collo presa in prestito chissà dove e Dean non riesce a non pensare a quanto sia sexy con quei capelli finalmente spettinati e la camicia sbottonata, come gli aveva consigliato, si ricorda con un sorriso, prima di addormentarsi, insieme a tanti piccoli segreti che non ricorda più. Ancora nudo si alza dal letto. Lo bacia e sente Castiel sorridere tra le sue labbra.
- Copriti. – gli ordina piano. I suoi occhi luccicanti lo obbligano a non protestare. Dean gira un po’ per la stanza alla ricerca di qualche indumento. Cazzo, ma dove li avevano lanciati? Trova i suoi pantaloni per terra e se li infila, mentre Cas ricomincia a parlare.
- Dean io… - Castiel inspira. E Dean sa dal tono della sua voce e del suo sguardo che ciò che sta per dire non è affatto piacevole. – Io non so se posso continuare, Dean. – Lo sa. Era tutto troppo bello per essere vero. Eppure, per un attimo, l’irreale si era trasformato nella realtà e si era lasciato cullare dalla dolcezza della fantasia, così tanto che la vita reale, adesso, gli pare un vecchio incubo che sta prendendo di nuovo in sopravvento. Non vuole tornare indietro. Non vuole tornare a prima. A poche ore fa. Era un’altra persona allora.
- Perché? Per la tua fede? – domanda solo.
- No, non credo davvero che Dio consideri tutto questo un peccato perché… sono stati i momenti più belli della mia vita. – Quel “Sono stati” lo colpisce come una pugnalata. Castiel continua a produrre degli accordi, il capo chino sullo strumento, gli occhi bassi. – Ma perderei tutto, capisci? Tutte le persone che conosco, che amo… mi odierebbero. Io non posso. – Seconda pugnalata. Di amarezza. Di pietà. Conosce bene quella sensazione.
- Senti, capisco cosa voglia dire aver paura della reazione delle persone a cui vuoi bene… - sussurra. - Non sei obbligato a fare coming out e parlargliene subito… o a farlo in generale finché sei qui…
- Io rimarrò tutta la vita qui! – esclama Castiel, alzando la testa e la voce. Sta fingendo di non capire, o non ha proprio preso in considerazione la sua idea? In un lampo ricorda il Dean di prima, spaventato all’idea di sfiorare Castiel, di trascinarlo nell’abisso. Beh, lo ha fatto, e l’abisso non si è rivelato buio e profondo. Anzi, gli era parso di volare. Ma ora? Come può pensare di riguardare Castiel con gli occhi di prima? Di toccarlo con le mani di prima? Di sorridergli, parlargli come prima? Non saprebbe da dove iniziare.
- E quindi vuoi nascondere chi sei a tutti coloro che ti vivono accanto per il resto della tua esistenza?- lo incalza Dean.
- Che altra scelta ho? – Non  gli è proprio passato per la testa? Quello che a Dean sembra più ovvio? Alza gli occhi al cielo.
- Vivere! Puoi venire con me e… e Sammy… non devi per forza rimanere tra queste persone! Non devi sentirti legato a questa vita se non fa per te. Hai tutto il diritto di scegliere di rifarla daccapo e di tenere accanto solo chi desideri! Potremmo andare via!–Dean sa che sta commettendo un errore e che Castiel si sta incazzando sul serio, lo legge dai suoi occhi, ma ha bisogno di urlare, urlare tutto quello che sta succedendo.
- Questa religione… queste persone sono la mia famiglia! Dovrei abbandonarle?- Ruggisce infatti Cas. -Oppure dovrei semplicemente smettere di inseguire i miei sogni? Per te?– continua, per poi fermarsi. Il volto di Dean si fa scuro mentre Castiel comprende il significato delle proprie parole. – O mio Dio, Dean, mi dispiace… non intendevo dire…
- Lascia perdere. – Lo interrompe Dean, duro. – Beh, se io non ne valgo la pena vaffanculo, ma almeno fallo per te stesso, Castiel. Pensa se è davvero questo che vuoi. Per quanto mi riguarda posso sempre trovarmi un altro ragazzo o un’altra ragazza da portarmi a letto. – Dean alza le spalle e con grande soddisfazione percepisce lo sguardo ferito del ragazzo dagli occhi blu. – Sai come si dice. Bisessuali. Non possiamo resistere. – Il ragazzo sorride con falsa indifferenza ed esce dalla stanza sbattendo la porta. Appena si chiude alle sue spalle Dean sente grandi lacrime calde, d’orgoglio e di dolore, salirgli agli occhi, e le sfrega via.
   
 
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