Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Shizaya    10/04/2018    2 recensioni
Dal testo: « Ma io lo voglio da Iwa-chan!!! » sentenziò infine Tooru.
Ecco svelato il motivo di tanti giri di parole: il suo amico d'infanzia era solito fare dei discorsi lunghi e poco sensati, per qualcosa che alla fine si scopriva essere solo un capriccio.
« Te lo scordi!! » sbottò Hajime irritato, sbattendo lo sportello del suo armadietto. « E poi, mi pare sia una cosa da bambini! Abbiamo già San Valentino e il White Day, che te ne fai di un uovo?! »
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e non l'ho scritta con scopo di lucro.


Note: Dedico questa fanfiction alla mia fidatissima beta-reader, e a due amiche che sclerano insieme a me sul fandom di Haikyuu!!

Avrei dovuto pubblicare il tutto prima di Pasqua, ma accontentatevi anche se è in ritardo.

Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate.


Just an Easter egg


Gli allenamenti del pomeriggio erano terminati da pochi minuti e i membri della squadra dell'Aoba Josai erano negli spogliatoi a cambiarsi, per tornare a casa prima che si mettesse a piovere.

« Ehi, Iwa-chan, oggi ho sentito una cosa interessante da una delle mie ammiratrici...», disse ad un certo punto Tooru Oikawa, intento a far conversazione con l'amico.

« Sentiamo un po' » fu la risposta di Iwaizumi, per nulla interessato a ciò che avesse da dire.

« In occidente hanno l'usanza di regalare uova di cioccolato durante una festività religiosa... », continuò poi.

« A-ha. » fu la “risposta” dell'altro. Ancora non capiva dove volesse andare a parare dicendogli cose del genere.

« Beh, ecco... Ne voglio uno anch'io... Un uovo grande di cioccolato con dentro una sorpresa! », pronunciò con tono supplichevole e facendo gli occhi dolci, anche se Iwaizumi non lo stava neppure guardando.

« E io cosa c'entro in tutto questo? Se vuoi del cioccolato vallo a comprare, no? »

« Ma io lo voglio da Iwa-chan!!! » sentenziò infine Tooru.

Ecco svelato il motivo di tanti giri di parole: il suo amico d'infanzia era solito fare dei discorsi lunghi e poco sensati, per qualcosa che alla fine si scopriva essere solo un capriccio.

« Te lo scordi!! » sbottò Hajime irritato, sbattendo lo sportello del suo armadietto. « E poi, mi pare sia una cosa da bambini! Abbiamo già San Valentino e il White Day, che te ne fai di un uovo?! »

Il ragazzo dai capelli castani non sembrò voler mollare così facilmente, ma il suo Iwa-chan era irremovibile. Non servirono a nulla le lusinghe e gli occhi dolci che provò a rivolgergli: non avrebbe mai ottenuto il suo amato “uovo di cioccolato”.

Tornarono a casa quasi senza rivolgersi la parola, con in sottofondo i continui sbuffi di Oikawa.

Sembra sempre un bambino viziato quando fa così”.


* * * * *

Il giorno dopo, Oikawa continuò la sua recita: fingendosi offeso per ottenere delle scuse – e chissà, magari anche del cioccolato – negando all'asso della squadra ogni tipo di alzata. Ma non era certo che la sua tattica funzionasse.

Al termine degli allenamenti, quando ormai tutti gli altri erano andati via, Hajime guardò di sottecchi Tooru, chiedendosi per quanto ancora avrebbe ostentato quell'inutile farsa.

« Ehi, sei ancora arrabbiato per ieri? »

« Hah! » sbuffò il castano girandosi dalla parte opposta.

Un sospiro rassegnato fu ciò che udì prima di sentire un distaccato « Tieni! »

Oikawa si ritrovò faccia a faccia con Iwa-chan: gli occhi spalancati per la sorpresa e intenti a fissare ciò che l'altro teneva in una mano.

« C-Che cos'è, Iwa-chan? » chiese perplesso.

« Ma come? È il tuo fantomatico “uovo di cioccolato”! » rispose in tono canzonatorio, sottolineando quanto la cosa sembrasse parecchio infantile.

Tooru continuava a fissare quell'ovetto minuscolo che adesso teneva nelle proprie mani. Era colorato e con una scritta come “Kinder” ...qualcosa che non riusciva a capire.

« Dove l'hai trovato? »

« Ho sentito parlare di un negozietto che vende roba italiana... »

Ormai era fatta. Tooru aveva ottenuto quello che voleva, e Iwaizumi era contento di non sorbirsi più lamentele e sbuffi per motivi insulsi.

Era pronto a ricevere ringraziamenti ed elogi – non che li volesse, eh! –, almeno finché l'altro esordì con un sonoro « Ma io ne volevo uno così tanto grande da doverlo finire di mangiare in tre giorni!!! E con dentro una sorpr- »

« COOOSA??? » lo interruppe un più che arrabbiato Iwa-chan. « Dopo tutta la fatica che ho fatto per assecondare i tuoi capricci, hai anche il coraggio di lamentarti? Sei un ingrato! Idiota! Infantile! Stupikawa! » e ciò che ne seguì fu un pugno ben assestato sulla testa di Oikawa.

« Ahi, mi fai male, Iwa-chan, perché sei così ingiusto con me...? »

« Quello ingiusto sei tu! E adesso mangia quell'uovo e non osare dire altro o ti picchio di nuovo! », concluse, rubando un pezzetto di cioccolato dall' “uovo della discordia”.

Tooru mangiò velocemente e in religioso silenzio, dopodiché si mise a trafficare con quello che si supponeva fosse la sorpresa.

C'era una calma quasi rilassante e, anche se il ragazzo dai capelli neri era girato dall'altra parte, fu sicuro che la persona al proprio fianco era rimasta più che soddisfatta, nonostante lo diede poco a vedere.

Passò ancora qualche istante...

« Sì. »

Hajime si girò di scatto. « “Sì” che cosa? » chiese in tono confuso.

« La proposta. Avevi organizzato tutto, vero? Oh, Iwa-chan come sei romantico..! Ed anche del mio colore preferito, turchese! »

Iwaizumi non ci stava capendo più nulla, non seguiva il discorso, e stava per domandargli qualcosa, quando i suoi occhi si posarono sull'oggetto nelle mani dell'altro.

Una cosa piccola, tonda, di plastica, e color turchese.

Cosa. Diamine. Sta. Succedendo?”. La mente era andata in blackout. Totalmente. Non riusciva a capacitarsene.

Un anello. Tsk. Ma che razza di sorprese mettono in quelle uova? Sul serio?”

Oikawa lo destò dai suoi pensieri. « Iwa-chan? Mi hai sentito? Ho detto di sì. »

Visibilmente in imbarazzo provò a giustificarsi – di cosa, poi? – ma nessun idea gli venne in soccorso. « Senti... Io davvero non so perché ci sia un anello come sorpresa, ma giuro, giuro, che non ne sapevo niente. »

La faccia di Tooru divenne seria, non senza una punta di delusione « Oh... quindi non è stata una tua idea... »

« Certo che no! » tenne a precisare.

Forse, però, era stato troppo rude: poiché il silenzio si insinuò nuovamente tra loro. Sentì la necessità dire qualcosa o le cose sarebbero peggiorate e Tooru si sarebbe offeso. Di nuovo. Come in un circolo vizioso: le cose tornavano sempre al punto di partenza.

« Ohi, n-non intendevo essere così brus- » fece per iniziare, ma l'altro lo interruppe e prese a guardarlo con una faccia sognante da far venire i brividi.

« Ma allora questo è D E S T I N O, Iwa-chaaaaan! » sentenziò, infine, avvicinandosi per abbracciarlo.

« Cos-? Spostati subito, Stupikawa, o non sarà un solo pugno ciò che ti darò! »

« Certo, infatti mi darai anche il tuo cuore, vero? » commentò Oikawa tutto contento e gongolante. Sembrava felice da fare schifo. Hajime non voleva avere niente a che fare con quella storia, avrebbe voluto pestarlo come al solito per la sua superficialità.

Inaspettatamente, però, qualcosa di strano ed indefinibile prese a insinuarsi nella sua mente.

Un pensiero: tanto ingenuo quanto assurdo. Ne fu incuriosito però.

« Iwa-chan, ti amo! » si sentì dire di colpo.

Ma a cosa stavo pensando? Devo essere io lo stupido qui.”

« Idiota! Non dire cose del genere con così tanta leggerezza! Torna a casa e rinfrescati le idee. E niente più cioccolato per un mese! » lo rimproverò Iwaizumi, cercando di sembrare impassibile e tentando di nascondere il leggero rossore che gli era apparso sul viso.

« Per un mese intero? Iwa-chan, sai che non resisterò... »

« Ti arrangi. Stupido. Idiota. Infantile. Viziato. Superficiale. Egoista. Arrogante. »

« Ehi! E adesso perché mi insulti così? » piagnucolò il suo compagno di squadra, mentre si affrettò a prendere la borsa e a raggiungerlo per avviarsi insieme verso casa.

« Lo so io il motivo! » rispose secco, continuando ad elencare tutti i difetti e le cattive abitudini dell'altro.

Magari, così, quel pensiero fastidioso se ne andrà”.



The end

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Shizaya