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Autore: Seira Katsuto    12/04/2018    0 recensioni
Patrizia è una ragazza che, dopo la sua morte, si ritrova all' inferno, il suo obbiettivo è scalarlo fino ad arrivare nel piano più alto ovvero il paradiso, ma appena varca il primo piano capisce all'istante che qualcosa che non và in questo "inferno"...
Nella storia saranno citati molti anime/manga (cartoni/fumetti) di ogni tipo, probabilmente i non appassionati a questo tipo di cose non capiranno varie battute, parole o situazioni.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noto, camminando, che la strada và sempre più verso sinistra finché non arriviamo in fondo dove ci troviamo davanti ad un enorme vetro trasparente, era come un muro invisibile mentre nella parete di mattoni a destra spuntava un porta lugubre di metallo.

Osservo meglio il vetro, al di là c'è una luce bianchissima che mostra una stanza vuota.

All'improvviso vedo due persone discutere.

Una ragazza rossa e un ragazzo con i capelli biondi e ricci, entrambi con gli occhi azzurri.

La ragazza sta quasi urlando contro l'altro e si può udire in lontananza la conversazione in inglese << Ehy, we are back the same spot as before, haven't you told me that if I had followed you, you would have shown me the way? >>.

Con aria completamente innocente il ragazzo risponde << Rhazu, Rhazu... Are you sure you're okay? I have never said anything about it >>.

Dopodichè vedo la rossa voltarsi verso di me sorridendomi dolcemente per poi rivolgersi di nuovo al biondo << C'mon Coockie, let's go... and I choose the way this time >> per poi sparire nel nulla esattamente com'erano apparsi.

<< Cos'era? >> chiedo confusa.

<< Non si sa cosa sia esattamente, alcuni dicono che sia la parte di un inferno come questo di un altro paese, altri pensano sia mostrato qualcosa del mondo reale e altri ancora dicono che questi siano come un miraggio, i sogni di qualcuno, forse di satana stesso >> spiega Luana.

Ci avviciniamo alla porta e la donna batte tre colpi sulla porta.

Cigolando e scricchiolando si apre lentamente.

Si intravede una piccola figura che pareva un goblin con in mano una strana sfera color azzurro chiaro.

Intimiditi indietreggiamo tutti tranne Drako che fissa l'essere senza mostrare alcuna emozione.

Il goblin lo guarda e sussura << Ohh... Tu devi essere quello della profezia... Drako giusto? >>.

L'uomo lo fissa confuso << Sì... Profezia? Di che stai parlando? >>.

La creatura gli porge la sfera che appena tocca le mani del castano diventa di un colore nero pece e si apre lasciando uscire un gatto color tramonto << Enju! >> Urla Drako abbracciando quest'ultimo.

Il goblin si trasforma improvvisamente in una bellissima donna mora << La sfera che mi aveva trasformata in quella creatura era un tesoro maledetto che solo i prescelti potevano aprire, si dice che il contenuto fosse qualcosa di unico per quest'ultimo e fosse una specie di premio per aver scacciato la maledizione >>.

Drako tutto felice di aver ritrovato il suo gatto ringrazia la donna per poi chiederle << Ma pensandoci... che cosa rappresentava il colore della sfera? Perché è cambiato? >>.

<< Quello... rappresenta la pesantezza della vita passata, il tempo... I ricordi... tutto >>.

Gli occhi di Th si illuminano improvvisamente << Allora era vero >> esclama mentre tutti lo osserviamo curiosi.

<< Tempo fa sentii una leggenda che narrava di un uomo che aveva perso la memoria e per questo continuava a vagare nel tempo e nello spazio in ricerca di tesori misteriosi che erano collegati ad ogni parte della sua lunga vita... da quel che so essa durerebbe da ormai 3280 anni... Devi essere tu Drako! Ah che sbadato, forse dovrei darle del lei... o meglio del voi! Spero scusiate la mia mancanza di rispetto >> finisce con un espressione addolorata sul volto.

<< Oh, mi era sembrato strano infatti che spesso usasse modi strani e quasi all'antica, mi spiace Drako per il poco tatto che abbiamo avuto >> continua Kiri tristemente.

<< Ehy! Ma la piantate con sta pagliacciata? Che siete scemi? E sopratutto tu chi cazzo sei? Che stronzate stai dicendo?? Guardate che io ho solo trent'anni!! >> Risponde Drako furioso.

Nocivo gli mette una mano sulla spalla trattenendo inutilmente un sorrisetto divertito << Guarda che dovresti stare più calmo, così ti si alza troppo la pressione >>.

Drako lo guarda malissimo come se volesse iniziare una rissa, ma poi ritorna a parlare la mora << Oh, chi sono io? Una semplice viaggante che sta aspettando alcuni suoi compagni scomparsi in qualche piano precedente, il custode voleva fare un riposino quindi gli ho detto che ci avrei pensato io se qualcuno bussava alla porta, il mio nome è Sooren >> termina con un'innocente sorriso.

Nocivo appena la vede le si inchina davanti prendendole la mano << è un'onore conoscerti, non è che vorresti unirti a noi e abbandonare a loro stessi i tizi che stai aspettando? >> con uno strano luccichio agli occhi.

La donna con fare confuso ci pensa << Uh, contando che è da tre giorni che li aspetto, accetto volentieri! >>.

<< Finalmente un'altra femmina, è un piacere averti tra noi >> sorrido felice che il reverse harem non ci sia ormai più.

Mi giro verso Nocivo << Che ti è preso prima? >> lui mi fissa con uno sguardo profondo e indecifrabile << Sai sorellina... penso di essermi innamorato >>.

La mora ridacchia scombissonandomi I capelli << Il piacere è tutto mio! Comunque se siete tanto interessati io sono lesbica, mi spiace >> finisce ancora con un sorrisetto divertito.

Nocivo si mette una mano al petto << Oh, guarda che per me non è mica un problema, possiamo anche organizzare cose a tre! Sono aperto a tutto >>.

Gli dò un pugno in testa e tutti si mettono a ridere << Sussu basta con le scemenze, andiamo avanti >>.

Così entriamo in quel luogo oscuro passando da quella porta lugubre.

   
 
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