Lui&Lui
Capitolo 5
Pov Luca
Non so perchè ma voglio conoscerlo meglio, voglio sapere cose su di lui che non dovrebbero interessarmi, ecco perchè gli ho proposto di andare a bere qualcosa insieme esono un pò felice che abbia accettato.
Mentre arriviamo al locale che ho suggerito, non parliamo stiamo in silezio, però ogni tanto tra una sigaretta e un'altra, lo fisso senza farmi notare ma non credo di essere bravo perchè si ferma e mi fa:
< La smetti di fissarmi sembri un maniaco >
< Addirittura? Che hai paura che ti sciupo? >
< Perchè mi fissi? >
< Perchè sei carino >
Lui mi fissa imbarazzato e io non posso credere a quello che ho appena detto, come diavolo mi è venuto in mente, accidenti a me!
Camminiamo per ancora dieci minuti e finalmente arriviamo al bar, riusciamo a trovare un tavolo libero e ci sediamo uno di fronte all'altro, ma Dean evita il mio sguardo.. Devo cercare di allegerire la tensione creata..
< Che cosa prendi? >
< Non saprei non mi piace bere tanto, non che sia astemio ma non impazzisco per l'alcool >
< Mmm capisco, birra? >
< Va bene.. Posso chiederti una cosa? >
< Certo dimmi pure >
Nel frattempo arriva il cameriere e ordiniamo due birre e qualche stuzzichino da mangiare, lui torna dopo cinque minuti con la nostra ordinazione
< Dicevi? > Faccio a Dean che sembra riflettere fin troppo sulla domanda da pormi, come se avesse paura..
< Perchè non mi chiedi nulla delle lacrime e di quello che ti ho detto? >
< Non credo che tu voglia parlarmene, non voglio che tu ti senta obbligato, sono fatti tuoi personali e io non sono un tipo evadente >
< Grazie.. Davvero.. >
< Figurati.. Allora ti è piaciuto il concerto o almeno quel poco che hai sentito? >
< Si, molto.. Hai davvero una bella voce, non si direbbe da quanto fumi >
< Grazie e il fumo non mi ostacola, mi da l'aria del sexy e dannato no? Ahaha >
< Ahaha si ti piacerebbe >
Passiamo le successive due ore a parlare del più e del meno e sento farsi strada in me una sensazione nuova, quella di volerlo rivedere ancora, di parlarci ancora e ancora..
Pago il conto e usciamo dal locale, ci incamminiamo verso casa di Dean, mi sono offerto di accompagnarlo dicendo che tanto dovevo passare davanti casa sua per poi arrivare a casa mia, piccola bugia..
Dopo venti minuti arriviamo davanti casa sua, ci salutiamo e lui entra in casa, io fisso la porta ormai chiusa e dentro di me penso:
< Ancora, ancora, ancora.. Fa che possa parlarci ancora.. >