Glass full sweet time
-Ciao! Grazie per averci scelto.
David fece l’occhiolino alla ragazza dietro il bancone, con la mano destra le alzò l’indice e il medio facendo una V in orizzontale davanti al viso, con l’altro braccio circondò il collo di Henri.
Quest’ultimo lanciò alla loro cliente uno sguardo innocente e dolce, quasi volutamente imbarazzato.
La ragazza arrossì, abbasso lo sguardo, si strinse il pacchetto al petto e mormorando un saluto imbarazzato andò via.
Non appena la porta a vetri si richiuse alla sua spalle Henri si tirò su gli occhiali sul naso che erano leggermente scivolati, David si staccò da lui e sistemò la fascia bianca e sottile che gli teneva i capelli.
-Certo che siamo proprio bravi insieme- commentò Henri soddisfatto.
-Oh si- David gli lanciò uno sguardo divertito –Ho capito subito che con il mio carattere e la tua finta innocenza avremo fatto soldi a palate.
-Finta innocenza?- Henri fece una faccia volutamente sconvolta –Pensi che stia mentendo?- si portò una mano al cuore con fare teatrale.
-Ma smettila- disse ridendo.
-Accidenti- borbottò Diarmuid rientrando dallo sgabuzzino nel quale aveva sistemato gli oggetti al suo interno nelle ultime due ore.
Il ragazzo era pieno di polvere e stava cercando di pulirsi le lenti degli occhiali.
-Non vedo niente con questi cosi- borbottò infastidito –Dobbiamo portarli per forza.
David alzò le spalle, avevano fatto quella discussione milione di volte ormai –Sai che alle ragazze i nerd piacciono di più, che possiamo farci se il proprietario si è fissato con questa cosa.
Henri poggiò il gomito sul bancone e guardò il moro divertito –Anche a Grainne piace- buttò li.
David scoppiò a ridere quando, a quella frase, Diarmuid sussultò e per poco non gli caddero di mano gli occhiali che stava cercando di pulire.
-Ma guardalo che carino quando si imbarazza- commentò divertito dandogli un buffetto in guancia.
-Siete due idioti. Io non…
-Oh guardalo David- Henri cercava di nascondere il sorriso tra la mano –Ora inizia a dirci che in realtà lui non la guarda con gli occhi a cuoricino ogni volta che entra.
-E che non diventa completamente rintronato ogni volta che lei apre bocca- continuò David.
Diarmuid sospirò, era inutile discutere con loro, lo sapeva, ma alla fine era anche colpa sua che se li era scelti come amici.
-E poi sta con quel Fionn- sospirò alla fine in un borbottio.
-Per ora- rispose con nonchalance Henri, come se fosse una risposta totalmente innocua.
-E poi- continuò l’altro –Quello li non ha mica un paio di occhiali così affascinanti.
Diarmuid a quel punto fu costretto a sorridere.
Il rumore di qualcuno che entrava li fece distogliere momentaneamente da quella conversazione mentre ognuno di loro rientrava nuovamente nel proprio ruolo, pronti a tornare in scena.