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Autore: Christine_Heart    12/04/2018    1 recensioni
«Ci vediamo quando torno» furono le ultime parole dette da Auguste.
Non ci siamo più rivisti, non avrei più visto i suoi lunghi capelli biondi come seta, non avrei più visto i suoi occhi così simili ai miei, non avrei più sentito la sua voce che mi raccontava una nuova storia letta da uno dei libri che tanto amavo. Ero solo e non mi sentivo più protetto, avevo paura, e dalla sua morte, sono diventato il mostro che tutti conoscono.
***
[ATTENZIONE SPOILER!]
***
Punti di vista di Laurent, Damianos, e pochi altri, prima di "combattere" contro il reggente, perché alla fine sono tutti pronti alla battaglia, sia per salvare i loro regni che chi amano.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damen / Damianos, Laurent
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Believe me, I know
I've sunk pretty low
But whatever I've done you deserved
I'm the bad guy, that's fine
It's no fault of mine
And some justice at last will be served
Now it's time to step up
Or it's time to back down
And there's only one answer for me
And I'll stand up and fight
cause I know that I'm right
And I'm ready, I'm ready, I'm ready
Ready as I'll ever be

 
Sembro essere io il cattivo di questa storia, un freddo e frigido uomo, che non pensa al suo regno, il suo unico passatempo è rotolarsi nel letto con l'assassino di suo fratello. E va bene, che sia, sarò freddo e calcolatore fino infondo, se vi fa piacere, ma sono così per una ragione, sono obbligato ad essere così se voglio sopravvivere, e qualunque cosa io abbia fatto, era meritata, era pianificata, e se non era giusta, era l'unica scelta che avevo.
Ma adesso, che ho perso tutto, che non ho più niente, tranne lui, esigo giustizia, voglio quello che è mio per diritto di nascita, e l'otterrò in un modo o nell'altro.


 
Now it's time to rise up
Or it's time to stand down
And the answer is easy to see
And I swear by the sword
If you're in, get on board
Are you ready?
 
Tradito dalla mia stessa famiglia, dal mio stesso sangue, hanno ucciso mio padre e per cosa?!
Sono diventato uno schiavo, e questo mi ha salvato la vita. Essere un nessuno mi ha cambiato la vita, mi ha fatto capire ciò che è importante, e se prima ero un ragazzino arrogante, egoista, che non si preoccupava del prossimo, adesso non è più così.
Ora sono di nuovo in piedi, sono un uomo diverso, sicuro, forte e deciso. Ma non farò marcia indietro, voglio continuare sulla mia strada, fino alle porte di Akielos, e riconquistare tutto quello che mi è stato strappato via, assieme alla mia regalità e ai miei doveri.

 
I'm ready
 
Il mio migliore amico è tornato, è vivo, ed è un re.
E' sceso a patti con il nemico, con Vere, ma alla fine chi è davvero il nemico?
Non riesco ancora a capirlo, come possono due ragazzi così giovani essere nemici?
Non lo so, ma di una cosa sono certo, in nome del mio vecchio amico e di suo padre, combatterò al suo fianco, fino alla morte, perchè c'è un solo re degno di questo nome, degno di quel trono che conosco bene, e di certo è lui.
Io sono pronto, sguainerò la mia spada, e cavalcherò al suo fianco, senza mai voltarmi indietro.

 
We're ready
We're ready
 
Sono solo un soldato, ma in questa guerra senza fine, ho perso il ragazzo che amavo, morto per una decisione sbagliata, per un imposizione che ancora non riesco a capire. Ho protetto Vere e il mio principe, ho combattuto con tutto me stesso, ho comandato e ho amato con sincerità e onore, e adesso che la fine è vicina, m'impegnerò più di prima, e nel nome di ciò che sono e nel ricordo di Aimeric vincerò questa battaglia.

Un medico, semplicemente questo, non sono altro, eppure per il regno in cui sono nato, e che adesso è minacciato dalla prepotenza e dalla pazzia di un vecchio, farò la mia parte, perchè per me il blasone blu e stellato rappresenta ancora qualcosa, era lo stendardo sotto cui ha combattuto mio fratello, sotto cui ha combattuto il principe Auguste, e ora che servo il principe Laurent, gli rimarrò fedele e aiuterò la sua causa come posso, perchè so che ha ragione e che è una persona giusta.

 
Ready as I'll ever be
 
Sono pronto come non mai.
Adesso basta, non aspetto oltre, esigo ciò che mi spetta, e lo prenderò con la forza se è necessario,
voglio un regno libero e in pace, e per questo devo prima distruggere l'usurpatore che perseguita il mio principe. Ha rubato un regno e ora si vuole prendere il mio? Non esiste, lui non è nessuno, e da nessuno dovrà scomparire.

 
Are you quite sure we can do this?
Together we will, guarantee
 
Mi ha fatto una promessa.
Ho imparato a conoscerlo, so che è un uomo onesto e giusto, non mi tradirà anche lui, non si rimangerà la parola data, combatterà contro mio zio, contro la sua tirannia, e nei momenti di rabbia mi aiuterà a capire come ha già fatto.
Posso vincere questo scontro se lui mi rimane vicino.

Gli ho fatto una promessa.
E io sono di parola. Lo sono sempre stato, ma con lui è diverso, se prometto una cosa, so che lo faccio per una causa superiore.
Voglio restargli vicino, perchè anche se fiero e sicuro, so che ne ha bisogno.

 
I'll make them hear me
 
So cosa fare questa volta, non sono impreparato, non cadranno altre teste, sto pensando lucidamente, e ho una testimonianza valida dalla mia parte.
E' un buon piano, basta agire con calma.
 
Now it's time to repeat
Or it's time to resolve
 
Prove they can trust me
 
Si fida di me, si è aperto con me, sa chi sono, e come sono.
Mi ha visto combattere, mi ha affidato il suo esercito e i suoi uomini migliori, non posso perdere tutto, soprattutto non posso perdere lui. Abbiamo un ottimo piano, un ostaggio e non possiamo fallire.
 
And the outcome will hardly come free
 
I'll  save my home and family
 
Non ho più una famiglia, ma c'è lui, che desidera solo riavere il trono, ed io lo capisco.
Sono consumato dal suo stesso desiderio, così come sono distrutto dalla sua vicinanza. Ho provato di tutto, eppure l'odiavo all'inizio, e adesso...potrei arrivare a perdermi senza di lui.
Vicino a lui mi sento al sicuro, mi sento protetto, sento di poter respirare aria pulita, è l'unica persona che ha visto il mio lato nascosto, ha visto veramente chi sono, sa chi c'è dietro quei vestiti severi e quel volto distaccato come il marmo, mi ha capito ormai, e per questo, per il modo in cui mi ama, potrei definirlo l'unico membro della mia famiglia.
E' la mia unica speranza.

Non sarà facile perdonare Castor, ma sono disposto a farlo, per una nuova famiglia anche se...quella domanda...un regno o questo? Continua a risuonarmi in testa, che cosa devo fare con lui?
Devo scegliere. No, non voglio. Io non voglio scegliere, voglio entrambe le cose, voglio salvare due regni, e passare il resto della vita, se ancora sarò vivo, con Laurent.
Voglio altre sere assieme accanto al fuoco, voglio altri banchetti l'uno vicino all'altro, voglio altra aria fresca e altre stelle, voglio quei momenti di spensieratezza dove Laurent diventa un'altra persona, diventa la mia persona, il mio principe, un uomo solare che mi parla, mi sorride e mi ama con un attenzione che non credevo possibile.
Abbiamo una sola possibilità, e che la speranza sia con noi.

 
Now the line's in the sand
And our moment's at hand
 
And I'm ready
I'm ready
I'm ready
 
Sta arrivando il momento, daremo scacco matto al “re”, e metterò fine a questa partita.

 
Ready as I'll ever be

 
«Ci vediamo quando torno» furono le ultime parole dette da Auguste.
Non ci siamo più rivisti, non avrei più visto i suoi lunghi capelli biondi come seta, non avrei più visto i suoi occhi così simili ai miei, non avrei più sentito la sua voce che mi raccontava una nuova storia letta da uno dei libri che tanto amavo. Ero solo e non mi sentivo più protetto, avevo paura, e dalla sua morte, sono diventato il mostro che tutti conoscono.
Lui si era inginocchiato davanti a me, per guardarmi negli occhi, l'unico contatto umano, prima del suo, prima degli occhi di Damen.
Mi aveva sorriso, un sorriso pieno di dolcezza, e mi aveva sfiorato la guancia in una carezza leggera, e ora quel tocco sembrava bruciare come il fuoco che accende il mio cuore.
Si era inginocchiato davanti a me, dopo la sua morte, io mi sono inginocchiato contro il mio volere per non rimanere solo.

Ma non sono più un ragazzo, sono cambiato da quel giorno, ma se servirà, se salverà un regno e la sua vita, io mi inginocchierò di nuovo, lo farò, sono pronto.

Laurent nella sua ferma rigidità annuì, deciso ad affrontare ogni conseguenza possibile, se questo voleva dire tenerlo in vita. Si voltò verso di lui, stava discutendo con Nikandros che sembrava confuso, ma la cosa non gli importava, sospirò quasi a scacciar via un peso che gli schiacciava l'anima, poi lo vide...Damianos si era voltato verso di lui, e gli stava sorridendo...sentì le guance infiammarsi, ma timidamente ricambiò il sorriso.


Non devo più nascondermi, non sono più da solo, sono un re e ho un esercito,
per il mio e il suo bene, proverò a combattere senza versare sangue, lo farò, sono pronto.

Damianos strinse la mano di Nikandros, anche se perplesso l'avrebbe aiutato.
Si voltò verso Laurent, e con orgoglio, gli sorrise, soffermandosi su quegli occhi azzurri che aveva imparato ad amare.


 

***

 
Era un luogo sacro, eppure Damen in un impeto di collera, aveva sguainato la spada nel Rifugio dei Re, e adesso era trattenuto, steso a terra da guardie vestite di bianco, e con la sentenza di morte che gli gravava sulla testa. Era stato mio zio a parlare, mio zio aveva richiesto la sua esecuzione, lì e adesso. Era stato chiamato re, in mia presenza, come aveva osato?
No.
Non l'avrei mai permesso.

«No»
«E' me che vuoi»

 
Era fatta, avevo parlato, gli avevo chiesto di lasciarlo vivere, e lui per umiliarmi ancora di più, mi aveva ordinato di supplicare per la vita dell'uomo che amo.
L'avrei fatto. Era una possibilità che avevo già considerato eppure...
Sono immobile, non riesco a respirare.
Non ho paura, eppure non ho il controllo sul mio corpo.
Che cosa mi sta succedendo?
Sento qualcosa di caldo posarsi sulla mia spalla, la stessa spalla che è stata pugnalata da Govart. Sento quella sensazione piacevole sfiorarmi la cicatrice, fino a posarsi sicura su di me.
Fa parte del mio passato, della mia memoria, so chi è.
E' la stessa mano che si posava su di me, ogni volta che ne avevo bisogno.
Si è posata su di me, quando per la prima volta sono caduto da cavallo e mi sono sbucciato il ginocchio, oppure quando ho vinto la nostra corsa a cavallo, anche se in verità sapeva perfettamente che mi aveva lasciato vincere.
La stessa mano che è rimasta con me mentre nostro padre mi rimproverava per un capriccio.
Quella mano leggera, che mi sfiorava la testa, scompigliandomi un po' i capelli prima di andare a dormire. Conosco quella mano, conosco quel tocco, Auguste era lì con me.

«Non aver paura, andrà tutto bene»

L'avevo sentito veramente o era solo un sogno?
Mi sussurrava spesso questa frase all'orecchio, quando ero agitato o quando volevo piangere.
Mi aiutava a ritrovare la forza che credevo aver perso.
Respiro con forza, sono ancora immobile nei miei panni akielonesi.
Ma devo agire in fretta, non posso più perdere tempo.
Non devo pensare, devo liberare la mente e muovermi.
Mi costringo ad avanzare.

Passo dopo passo, mi sento sprofondare, vorrei scappare via da qui, ma non posso farlo, e non lo farò per lui.
Un altro passo, e gli sono sempre più vicino.
Non ho il coraggio di alzare gli occhi su mio zio, su quel ghigno che vedo solo io.
Sono stanco, stanco di dover essere sempre un passo davanti a tutti, stanco di intrighi e sotterfugi, stanco di dovermi giustificare sempre, sono stanco di tutto, voglio solo farla finita.
Un altro passo, e non ho altra scelta, m'inginocchio e chinando il capo...


 
«Ti prego»
«Ti prego, zio. Ho sbagliato a sfidarti e merito di essere punito, ti prego»

 
E' fatta. Ha vinto. Mio zio ha vinto.
Avrà il mio regno, e la mia vita.
Ma non m'importa, lui starà bene, e questo mi basta.
E' un compromesso accettabile no? Una vita per una vita, non si dice forse così?
Mi alzo, vorrei vomitare, ma mi costringo a non farlo.
Sento la sua voce che mi chiama, urla il mio nome, e non so dove trovo la forza per non voltarmi indietro, seguo mio zio, ed ogni passo che faccio, mi spinge verso il baratro.
Dov'è finito quel tocco caldo?
Auguste, dove sei andato?

Lui era pronto, avrebbe fatto qualsiasi cosa e Damen non l'aveva capito.


Lui era pronto, avrebbe fatto qualsiasi cosa, ed io non l'avevo capito.
La mano di Nikandros, mi stringe forte il braccio, ma io non la sento.
Devo calmarmi e pensare, devo tirarlo fuori da lì, perchè...è tutto ciò che mi resta, e non lo lascerò andar via senza combattere, non dopo quanto è successo tra di noi.
Abbiamo vinto battaglie, preso una delle fortezze più sicure di tutto il confine, e ci siamo risvegliati in un letto caldo, unico momento in cui Laurent era se stesso, calmo e a suo agio tanto da sorridermi.
Non poteva finire così, non era giusto.

 
«So cosa devo fare»
 
Era il momento che il principe Damianos di Akielos tornasse in vita veramente.
 

***
 

 
Era tutto fintio, e avevamo vinto.

«Ho ucciso tuo fratello»
«Lo so»
 
Laurent aveva ucciso mio fratello, ha vinto dove io stavo fallendo.
Una nuova perdita, ma non mi sento di odiarlo, ero in pace, e avrei portato il lutto come da tradizione. Siamo pari adesso, ci eravamo privati entrambi di qualcosa che amavamo.
La ferita di Castor brucia da impazzire, ma il tocco di Laurent aiuta a rilassarmi.
Mi sarei dovuto rimettere presto, perchè molto ci aspettava.
Gli avrei mostrato il mio regno come desideravo, gli avrei fatto vedere dove giocavo da piccolo, il giardino preferito di mia madre, e avremmo visto anche quelle stelle come in una notte tranquilla di un paio di mesi fa.

Ero libero, e mi sentivo leggero.
La stanchezza accumulata negli anni sembrava essere sparita di colpo.
Posso dimostrare al mio regno chi sono e come sono, mi sento quasi rinato, e per la prima volta dopo tanto, credo di essere felice...

Vedo una mano allungarsi verso di me per una carezza, ma il corpo di Damianos protesta.

 

«No, non muoverti»

 
Sono preoccupato, la ferita non sembra grave, eppure c'è moltissimo sangue. L'avevo quasi ucciso tempo indietro, una vendetta personale, adesso una semplice goccia di quel sangue, mi bastava per fermarmi il cuore.
 

«Idiota»

 
Fu un rimprovero quasi piacevole, anche perchè dopo, in un gesto del tutto inaspettato, Laurent mi spinse contro il pavimento, obbligandomi a rimanere giù, e subito dopo si chinò su di me, e mi baciò le labbra. Non era un bacio come gli altri, era un bacio del tutto diverso.
Un bacio colmo d'amore, piacere e gratitudine.
Laurent mi prese la mano, e i nostri due bracciali d'oro si sfiorarono.

Eravamo liberi entrambi, e lo sapevamo.
Avevamo un regno forte e unito, un regno tutto nostro.

Il suono delle campane ci distrasse dai nostri pensieri. Sapevamo cosa voleva dire quel momento.
Lo guardai negli occhi e accennai un sorriso, lui ricambiò sereno e le nostre labbra si sfiorarono di nuovo.






Note dell’autrice:

Per i curiosi, la canzone che ha ispirato tutto questo s' intitola: Ready As I'll Ever Be (Tangled: The Series Soundtrack), qui sotto riportata.

https://www.youtube.com/watch?v=1kSNweHATw4
  
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